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Autore: Ulissae    11/07/2008    4 recensioni
e se Jacob dopo eclipse partisse per l'Italia? E se arrivasse a Roma?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ringraziamenti alla fine
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Mi accompagnò sulla macchina, non vidi quale, io non avrei riconosciuto la marca di un’auto neanche se l’avessi letta, era nera e sicuramente molto costosa.
Mise in moto.
-Sei stata coraggiosa-
-Certo- feci sarcastica – puoi anche smettere di commiserarmi-
-Non sto scherzando, con Jane sei stata veramente impavida-
Alzai un sopraciglio scettica
-Allora quello era il suo nome-
Annuì – E l’altro era Felix, sarebbe intervenuto nel caso di guerra aperta, e se fosse stato così, bhè, dubito fortemente che ci sarebbe stato un lieto fine-
Mi strinsi in me stessa, e osservai fuori dal finestrino; il sole stava vincendo la luna.
-Devi sbrigarti è quasi l’alba-
-Perché non ci metti qualche nuvoletta?- propose
-Non ne ho voglia-
-Certo per me no!- ridemmo.
-Mi pare logico- e gli feci la linguaccia
-Guarda che bello- spense la macchina
-Ma cosa fai? Devo ritornare a casa da Jake, non posso trattenermi-
-Mi ha chiamato e mi ha chiesto di farti prendere un po’ d’aria, visto che per colpa della sua ferita tu, cocciuta come se, ti saresti rinchiusa in casa ad accudirlo-
-Ma è da solo-
-Ha una decina di persone attorno, non direi che è proprio solo-
Provai ad entrare nei pensieri di Jacob, stava dormendo e i sogni erano tranquilli.
-Ok-
Stavamo sul ciglio della scogliera, in silenzio, l’unico rumore era il battere ritmico delle onde
-Favoloso-
L’alba sprigionava la sua energia colorando il cielo di rosso, turchese, violetto. Era la tavolozza del sole, che stava decidendo le sorti della giornata come un pittore indeciso sceglie i colori per il suo capolavoro.
-Cosa fate quando vi colpisce il sole?-
-E’ più facile da mostrare che da spiegare-
Uscimmo dalla macchina e il primo raggio lo colpì.
La luce si dissezionò, come se avesse colpito uno specchio: incredibile, brillava.
Velocemente rientrammo nel veicolo e lì non riuscii a trattenermi.
-AHAHAH-
-Perché ridi?- fece confuso
-Ho trovato il tuo soprannome: Edward la lampadina-
Sghignazzai ancore più forte
-Ma che ragazza simpatica- fece lapidario
Rimise in moto
-Anzi, anzi, senti, ancora meglio: Eddy il pannello solare!-
-Ma vedi di andare a …-
-Edduccio non si dicono queste parole!- lo ripresi
-Se penso che fino a poco fa eri disperata!-
-Considerati fortunato sei il mio personal anti depressivo-
Mi guardò male, poi prese a ridere pure lui
-Ok te lo concedo faceva ridere-
Mi ripresi dalla mia posizione fetale e dissi
-Dove stiamo andando?-
-In spiaggia-
-Allora però ci vogliono un po’ di nuvole…-
Non feci neanche in tempo a desiderarlo che ecco una bella patina di nuvolette a coprire il sole.
-Sei fantastica-
Scendemmo dall’auto e ci sdraiammo sulla sabbia. Si mise gli occhiali da sole, un vecchio modello della Ray Ban rettangolare nero.
-Lo sai che sei ridicolo?-
-Uh? Perché?-
-Non c’è il sole!-
-Dammi la soddisfazione di poterli mettere almeno una volta-
Spostò le mani sotto la nuca, e sulla sua faccia nacque un’espressione beata. I capelli rossi erano scompigliati dalla brezza marina.
-Etciù- uffa mi ero presa il raffreddore!
-Ti sei raffreddata?- rise
-Etciù-
-Lo prendo come un sì-
Sentii sulle spalle la sua giacca scamosciata, mi girai e lo vidi a mezze maniche.
-Grazie-
-E di che! Sono un gentiluomo, io-
Ci mettemmo a scrutare l’orizzonte.
Il mio volto ed i miei capelli erano accarezzati dal vento colmo di salsedine. Inspirai a pieni polmoni, chiusi gli occhi e lasciai vagare i pensieri sdraiandomi al suo fianco.
-Sai Ed credo di volerti bene- me ne uscii spontanea
-Anche io-
-Sei un buon amico-
-Non credevo mi considerassi tale-
-E perché? Disponibile, gentile, e per me per nulla attraente-
-Anche tu sei una buona amica-
-Certo se aprissi un po’ la mente…-
-Cosa vorresti dire?-
-Non saprei…..la musica- feci vaga
-Tu quella la chiami così?-
-Edward Anthony Masen Cullen ti obbligo ad ascoltare almeno “Anarchy in the U.K.”-
-No!Mai!- si alzò in piedi e iniziò a correre, io lo seguii con in mano il mio mp3 minacciosamente acceso, logicamente lui era più veloce.
Ma io...
-HAIA-
-Ahahahah-
Era andato ad infrangersi contro un muro di sabbia che avevo innalzato sul momento.
Sfruttai l’occasione e gli infilai l’auricolare nell’orecchio. La sua prima faccia fu di disgusto totale, ma piano, piano sembrò apprezzare la voce di Rotter.
-Come hai detto che si chiamano?- fece lo gnorri.
-Punk, sono i Sex Pistols-
-Mmm…niente male-
-Ci sono riuscita!- iniziai a saltellare battendo le mani come una bambina – Ci sono riuscita!-
Alzò gli occhi al cielo e li fece roteare.
-Ed- mi lasciai cadere affianco a lui –hai visto che bella storia? Una semidea migliore amica di un vampiro e fidanzata con un licantropo. Che ne dici se chiamiamo Frankestain accetterebbe la parte di tuo nonno?-
Rise accasciandosi a terra, poi si riprese lentamente.
-Laura i Volturi hanno lasciato questo per te-
In un lampo scomparve e riapparve con un libro in mano. Lo presi e lo sfiorai, antico e lavorato con la copertina in cuoio rosso con intarsi d’oro che disegnavano sul tessuto ghirigori complicati e finemente lavorati.
-Cosa c’è scritto?-
-Tutto sulle Civitateo-
-Apriamo a caso……-
Le pagine erano ancora più belle. Ogni capolettera era dipinto minuziosamente con colori sgargianti. I fogli ingialliti dal tempo erano friabili e delicati, producevano un rumore sinistro, come se si stessero per rompere.
-Ecco qua: la Civitateo ha la possibilità di leggere nel pensiero-
-Giustappunto, tu ci riesci?-
-Benissimo- dissi solenne
-Cosa?!- quasi si strozzò
-Ed i tuoi sono i migliori-
-Ma… ma… non hai rispetto per la privacy!-
-Senti chi parla!-
-Ma per caso hai visto me… Bella…ecco, bhè…- se avesse potuto sarebbe arrossito
-No- lo rassicurai
Sospirò sollevato.
-Invece tu?- ripresi
-Dici di te e Jacob?-
-Sì-
-Ehm…qualche volta, e senza volerlo-
-SEI CRETINO!?- urlai arrossendo violentemente, le mie guance divamparono
-Posso dire con certezza che ve la cavate molto bene-
-Pervertito- mi alzai indignata
Rise – Non è colpa mia se il tuo ragazzo pensa certe cose in mia presenza! Potrebbe evitarlo-
-Maniaco-
-Ma non avevi detto che mi volevi bene?-
Mi girai e sospirai.
-Ok perdonato-
Mi baciò sulla nuca fraterno.
-Sei il mio fratellone Ed-
-E tu sei la mia sorellina-
-Come è stato svegliarsi trasformato?-
-Come mai questa domanda?-
-Nulla una curiosità-
-Strano, dentro di me amavo ed odiavo Carlise, mi aveva dato una vita sì, ma una vita da dannato. Posso respirare, ma non sono obbligato a farlo, sono tante piccole cose che ti fanno sentire male. Sono un assassino, non lo voglio essere, e mai l’ho voluto, ma questa è la mia natura, e non sai il dolore che provo per trattenermi-
-Mi dispiace-
-E perché dovresti? Adesso sono felice, Bella è al mio fianco, la mia famiglia mi ama e ora ci sei pure tu! La mia amica alternativa-
-Grazie Eddy-
-Odio quel soprannome-
-Hai ragione le lampadine si chiamano Edy, come quella di Archimede Pitagorico-
-Ribadisco il fatto che sei una simpatica ragazza- fece offeso
-Su, su pannellino solare, che ore sono?-
-Le 9-
-Ritorniamo?-
-Sì-
Non vedevo l’ora di poterlo rivedere, il mio Jake.
Risalimmo in macchina, e lo convinsi a collegare il mio mp3 allo stereo, straordinario si mise a cantare tutto preso.
-Fuck this, Fuck That……-
Lo guardai strano –La mia compagnia ti ha fatto male Cullen-
Rise e riprese a urlare a squarciagola brani del ’76.
-Arrivati a meta, salutami il pulcioso-
-Si chiama Jacob- lo ripresi
-Lo so ma così è più divertente- sorrise
Mi girai ed entrai in casa, salii le scale di corsa e lo vidi in camera.
Era in piedi, mi stava aspettando, il viso ,in dubbio se essere preoccupato o no, si sciolse in un sorriso quando vide il mio. I denti bianchi e allineati si mostrarono nella loro perfezione.
-Amore-
Mi lanciai tra le sue braccia che mi presero ferme e lo baciai, nel bacio più lungo che mai abbia dato. Le labbra combaciarono perfettamente, e le nostre lingue si incontrarono trepidanti, le mani vagavano lentamente per i nostri corpi, tracciando ogni minimo particolare; afferrai i suoi capelli per stringerlo ancora più forte, lui invece aprì i palmi sulla mia schiena accarezzandomela dolcemente. Ero tranquilla e serena, quel bacio mi fece capire che la mia decisione non era così male.
Ci staccammo rimasi con le braccia attaccate al collo cingendoglielo. Ci guardammo negli occhi.
-In eterno- dissi
-In eterno- confermai


Eccoci all'ultimo capitolo, anche se c'è l'epilogo.
Questo cap. lo vorrei dedicare a Sammy grandissima fan di Edward(la lampadina)e verso il finale a Born,(alla fine Laura è riuscita a fargli cambiare idea^^=). ora iniziamo a ringraziare per prima Bella4 che l'ha aggiunta tra le sue preferite, poi tutti quelli che leggono solamente, ed infine, come sempre, i ringraziementi personali.

XSammy Cullen: Anche yu gioisci nel vedere Jane sofferente(bhauahauaha pure io!) Sì è tipo hercules, solo che nn ha quel mento orrido!

xBella4: non disperare se la storia finisce lunedì posterò il continuo! Spero che questo ti tiri su il morale!

xnew_born:grazie x commentare sempre(anche se lo scherzo che hai fatto a Evie nn me lo passi liscio povera!ç__ç)

XElisabetta93: eccomi con l'ultimo capitolo, oserei dire che sarà tra i tuoi preferiti(la semprice presenza di Eddie che ci ricorda tano il nostrp condizionatore gayç_ç)

E adesso bye bye, vi aspetto all'ultimo aggiornamente, spero commentiate!
   
 
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