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Autore: JessicaBelieber    10/04/2014    0 recensioni
mi sono appena trasferita in Australia da mio cugino, e quando vado a scuola incontro Luke, Calum,Ashton e Michael
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2
Era mattina e questo era anche il secondo giorno qui in Australia, ed era anche molto caldo, però oggi era il nostro primo giorno di scuola, così andai in camera di Andrada e la svegliai,
“Andrada svegliati, dobbiamo andare a scuola” dissi a bassa voce ma non si sveglio così decisi di urlarle dentro a un orecchio
“DORMIGLIONA SVEGLIATI” urlai
“Lelo ma che cazzo urli??” rispose lei che sbadigliava.
“ma dobbiamo andare a scuola sbrigati, mio cugino non ama aspettare” dissi io informandola,
“oh.. emmm.. si.. . oddio la scuola cazzo, sbrighiamoci” disse lei, mi diressi verso la mia camera per cambiarmi, aprii quel enorme armadio e tra tutti i vestiti che avevo decisi di prendere un paio di pantaloncini corti bianchi con disegnati dei fiori colorati di vari colori, una canottiera rosa con disegnato un robot con una frase scritta sotto che diceva:” i’m a robot, but not a normal robot because i have a heart” e infine un paio di sandali, mentre Andrada aveva deciso di indossare, una gonna nera, dei sandali neri e una maglietta bianca con una rosa nera disegnata. […]
Scendemmo di sotto e lì trovammo la colazione sopra il tavolo, ma visto che eravamo in ritardo decidemmo che avremmo mangiato qualcosa al bar della scuola. Dopo pochi minuti eravamo già arrivati e sul muro della scuola c’era una grande scritta con il nome della scuola, era un enorme palazzo, era di sei piani e una parte era fatta di vetro, mio cugino ci accompagnò dentro e dopo averci salutate se ne andò lavoro. Era appena suonata la campanella e noi eravamo andate in classe, entrate in classe vedemmo che gli unici posti liberi erano uno vicino a un ragazzo biondo e occhi azzurri mentre l’altro vicino a un moro, ma per sicurezza aspettammo che arrivava il professore, quest’ultimo entrò poco dopo e ci presentò alla classe
” loro sono Lelo e Andrada e sono le nuove arrivate, hanno vissuto in Italia per molti anni, ma Lelo è albanese mentre Andrada è rumena e ora vivono qua in Australia” disse il professore indicandoci,
“allora visto che non ci sono due bachi vicini  e liberi Lelo si mette vicino a Hemmings mentre Andrada vicino a Hood” continuò lui.
Mi sedetti vicino a quel ragazzo, il quale appena mi sedetti mi sorrise, aveva dei bellissimi occhi celesti, che mi ricordavano quelli di mia  sorella Elisa, e miei occhi si riempirono di lacrime, ma per mia sfortuna lui se ne accorse
“ehi, che hai? Per caso vuoi stare vicino alla tua amica? Se è così glielo dico al professore” mi disse lui guardandomi preoccupato
“cosa? No, non ti preoccupare, non è questo” dissi io togliendo le lacrime dal mio volto
“sicura? A me sembri triste” disse lui guardandomi  negli occhi, ma abbassai la testa perché non riuscivo a sostenere il suo sguardo, mi perdevo nei miei occhi.
“ si, si, non ti devi preoccupare, è solo che sono qui da sola insieme alla mia amica, invece la mia famiglia è rimasta in Italia, e i tuoi occhi mi ricordano troppo quelli di mia sorella” dissi io spiegandoli la situazione
“ah ok, ma fidati ti abituerai, sei hai bisogno puoi anche parlarne con me” disse lui abbracciandomi forte, e io ricambiai, era piacevole essere tra le sue braccia, lo conoscevo da pochissimo tempo e già gli volevo bene.
“Lelo, questo è per te è da parte della tua amica” disse un ragazzo dietro di me
Presi il bigliettino e lo aprii
“uhhh Lelo, brava brava, tu già ci provi con i ragazzi carini?. Tvb Andrada”  sorrisi, ma mi venne fuori un sorriso da ebete, lei riusciva a farmi ridere sempre, beh in certi periodi in qui ogni volta che la vedevo con le persone che la insultavano, sempre con loro la avrei uccisa. Così decisi di risponderle
“scema io non ci sto provando con nessuno, e che ero un po’ triste e lui mi ha tirato su di morale” le risposi su quel pezzo di foglio, che dissi a quel ragazzo dietro di me di passarlo ad Andrada, la quale mi guardò e poi sorrise.
“ehi, sono stato uno scemo, non mi sono presentato mi chiamo Luke Hemmings” mi disse Luke con un sorriso.
“piacere io sono Lelo” dissi io, e poi lui mi sorrise.
[…]
Era ricreazione e io stavo parlando con Andrada.
“Lelo, hai visto quanto è bello Calum?” mi chiese la mia amica con un sorriso da ebete
“Calum? Vuoi dire Hood? Comunque si è bello” dissi io guardando il ragazzo in questione
“ehi, Calum è mio” disse lei
“uh, scusi” dissi io …
“Lelo vieni in giro con me, così ti faccio conoscere un po’ di gente?” mi chiese Luke, che mi guardava ma io mi ero ipnotizzata a fissarlo, era così dannatamente bello, era perfetto.
“Lelo?” mi chiese lui
“ehmm, si che c’è?” dissi io tornando sulla terra
“allora vieni?” mi chiese Luke guardandomi in modo strano
“ah si, arrivo, Andrada scusa ma devo andare” mi rivolsi prima a Luke e poi alla mia amica che mi guarda in modo strano.
“allora, perché prima eri così strana?” mi chiese Luke guardandomi con un sorrisetto
“e che non mi sarei aspettata una domanda del genere” dissi io spiegandoli
“ti ho chiesto solo di venire con me, mica di sposarmi” disse lui ridendo e io a mia volta
Arrivammo dai suoi amici ai quali mi presentò
“allora loro sono Calum, Ashton e Michael” disse lui indicandomeli.
“piacere io sono Lelo” dissi io sorridendo.
“da dove vieni?” mi chiese Ashton, che era bellissimo, anche se in realtà tutti lo erano ma non più di Luke.
“sono albanese, ma ho vissuto in Italia” dissi io
“ah, ora capisco perché te ne sei andata dall’Italia” disse Calum sorridente
“ah, no, non è per la crisi, ma mio cugino voleva che venissi a vivere con lui” spiegai a loro
“beh, certo che è una cosa bella avere parenti che vivono lontano da te e che vogliono che vai a vivere da lui” disse Luke.
[…]
Stavamo tornando a casa e Andrada non mi aveva ancora parlato e la cosa era molto preoccupante, quindi decisi io di parlare.
“che hai fatto?” le chiesi io gentilmente
“secondo te??? Mi hai lasciata da sola e hai preferito andartene con quel ragazzo” disse lei, o cazzo pensavo che non si sarebbe arrabbiata per una cazzata del genere
“andiamo, non sarai arrabbiata per questo?” le chiesi con una faccia delusa dal suo comportamento,
“e non dovrei?” rispose lei.
Per tutto il tragitto non parlammo, e approfittai per pensare: ero arrivata in Australia, frequentavo un scuola fantastica, ho conosciuto i ragazzi più belli del mondo (dopo i 1D) e sono miei amici, non poteva andarmi meglio. Arrivammo a casa e vidi mio cugino che parlava su Skipe con mi miei genitori così corsi da lui
“ccciiiiiaaoooooooo” dissi io che salutai sia lui che la mia famiglia, ero felicissima di vederli
“ciao Lelo come va?” mi chiese papà il quale sorrideva, non lo avevo mai visto così felice di vedermi.
“bene, papà e da voi?” chiesi io, che stavo per mettermi a piangere ero troppo felice
“bene, ma ti prego non piangere se no ci farai piangere anche a noi” disse papà
“non ti preoccupare proverò a non piangere” dissi io sorridendo
“però adesso io e tua madre dobbiamo andare, intanto tu parla con le tue sorelle” mi informò mio padre.
“Lelo, allora come va in questa nuova scuola?” mi chiese Elisa con un strano sorrisetto,
“aspettate, è meglio se porto il PC in camera, qua pericoloso” dissi io. Che mi diressi in camera e chiusi la porta.
“Lelo, ma che cazzo di stanza perfetta hai?” mi chiese lei
“ si lo so è bellissima, comunque Simona non hai niente da dirmi?” le chiesi io guardandola con una faccia da scema,
“che ti devo dire, parliamo sempre su whatsapp” mi ricordò lei
“ è vero, comunque ora vi racconto che mi è successo.” Dissi io
“infatti sono troppo curiosa” disse Elisa
“Allora, quando siamo andata in classe, il prof mi ha fatto sedere vicino a un ragazzo fantastico, è bellissimo, dolcissimo e anche molto simpatico, che mi ha fatto conoscere i suoi amici che anche loro sono bellissimi” dissi io con in faccia un sorriso enorme
“eeeeeehhhhhh. Lelo non si fanno queste cose” disse Elisa.
“ahahahahah non pensare male” dissi io difendendomi. E ridendo ancora.
“si, però ora noi andiamo a dormire che qua ero di dormire” disse Elisa
“ahahahahaha sfigate io devo ancora fare i compiti e poi esco” dissi io con una faccia tipo: alla facciaccia tua qua è giorno e da voi no.
“notte cucciola” mi salutarono loro
“notte piccole” dissi io.
[…]
Avevo appena finito i compiti e mi stavo cambiando per uscire, però dopo mi arrivò un messaggio di mio cugino che diceva lui sarebbe stato a lavoro ancora un po’ e che sarei dovuta rimanere a casa, così sbuffai e mi misi a letto e decisi di dormire un po’ visto che ero un po’ stanca per colpa dei fusi orari.
[…]
Erano le 21:10 così decisi di postare una foto della città di notte su instagram e in pochi minuti mi arrivarono messaggi tipo:
“you live in Australia?”
“luky you” e cose del genere poi scesi di sotto per cenare, c’erano tre pizze sopra il tavolo, poi Andrada scese di sotto
“pizzzzzaaaaa!!!!” urlo lei entrando in cucina
“Andrada mi perdoni per oggi?” le chiesi io guardando con una faccia da cucciolo
“ma certo” disse lei abbracciandomi
[…]
Avevamo appena finito di mangiare e iniziammo a vedere un film ma visto che era noioso decisi che sarei andata a dormire.
“buona notte io vado” dissi io
“notte” dissero mio cugino e Andrada
 
  
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