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Autore: JessicaBelieber    10/04/2014    1 recensioni
mi sono appena trasferita in Australia da mio cugino, e quando vado a scuola incontro Luke, Calum,Ashton e Michael
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 1
ero in camera mia insieme alla mia migliore amica Andrada, dopo tanti giorni avevamo cominciato di nuovo a parlarci, avevamo litigato, e ci eravamo insultate, ci eravamo dette cose che nemmeno pensavamo l’una dell’altra ma ieri abbiamo fatto pace, ed è tornato tutto come prima.
 “Leloooooooo, mi è mancato moltissimo stare con te, scusami piccola”  disse Andrada abbracciandomi, ricambiai l’abbraccio
“anche a me piccola” le risposi.
Rimanemmo in camera mia per molto tempo,  a truccarci, e parlando di tutto quello che ci era successo in questi giorni che ci eravamo evitate a vicenda, mi mancava tantissimo la sua risata rivolta a me che mi faceva ridere essendo troppo contagiosa, oppure i discorsi incentrati a quando era pervertito uno dei nostri idoli (Harry Styles), ma soprattutto mi mancava la mia migliore amica.
“Lelo e Andara venite di sotto” era mio padre che ci chiamava per andare di sotto, noi due ci guardammo negli occhi, e scendemmo di sotto,
“che succede?” chiesi io, visto che normalmente lui non mi chiamava mai quando c’era lei a casa, papà mi guarda con un faccia mista tra felicità e tristezza,
“vi trasferirete in Australia da tuo cugino Lelo” disse papà, allora iniziammo a piangere tutti compresi Andrada,
“papà, oddio, grazie!!! Ma andremo solo io e lei?” chiesi io guardando la mia amica che aveva le lacrime agli occhi,
“si, solo voi due, i suoi genitori sono d’accordo, e anche tuo cugino, è lui che ha chiesto se potevate trasferirvi dai lui” rispose papà, e poco dopo lo abbracciai più forte che potevo,
“partirete domani mattina, quindi iniziate a fare le valigie” disse mia madre,
“si ma io ho i miei vestiti a casa mia” disse la mia amica,
“non ti preoccupare tua madre le ha già fatte e stanno in salotto, quindi aiuta Lelo” disse mia madre.
Salimmo di corsa le scale e iniziammo ad urlare di gioia, eravamo felicissime, ma anche allo stesso tempo tristi, io avrei abbandonato le mie due sorelle a cui volevo molto bene, ma poi mi consolai che le avrei riviste per natele, pasqua e per le vacanze estive.
Finimmo di fare le valigie verso mezzanotte e poi ci addormentammo  verso le due di notte.[…]
Erano le 07:15, io e Andrada ci stavamo preparando, dopo una ventina di minuti scendemmo di sotto,e lì trovai le mie due sorelle piangendo e corsi ad abbracciarle,
“ehy, piccole, non piangete, così mi fate sentire in colpa, vi prometto che ci terremmo in contatto, con Whatsapp, Instagram, Twitter, Ask, e tutta quella roba dove sono inscritta” dissi io cercando di consolarle,
“si ma io con chi resterò ora?” mi chiese mia sorella più piccola, che iniziò a piangere e io con lei,
“ti prego, Simona non piangere, sarà come se io ci sono, quando vorrai parlare basta che mi chiami, risponderò anche se fosse tardi” dissi io abbracciandola e asciugandole con il pollice le lacrime dalla faccia,
“ok, Lelo” disse lei. […]
Arrivammo all’aeroporto io salutai i miei genitori,
“Lelo, sta attenta” disse papà mentre piangeva, quella era la prima volta che vedevo piangere mio padre, lui era un uomo forte, addestrato come militare, lui era unico, e vederlo piangere me
“sta tranquillo papà” dissi io abbracciandolo forte.
[…]
Aravamo quasi arrivati, e Andrada aveva dormito per tutto il tragitto. […] dovevamo scendere, e svegliai Andara,
“tesoro dobbiamo scendere, siamo arrivati” dissi io scuotendola per un breccio
“mamma, altri cinque minuti, cioè voglio dire, arrivo aspettami Lelo” disse lei, e io mi misi a ridere anche lei dopo.
Scendemmo dall’aereo e aspettammo più di due ore mio cugino, però il tempo passò subito, parlavamo di come si sarebbe trasformata la nostra vita da oggi, poi finalmente mio cugino arrivò, e gli corsi incontro,
“lelo, come sei cresciuta” mi disse lui
“tu no invece, ahahahah però sei rimasto bellissimo” gli dissi io
“siamo arrivati” disse mio cugino fermandosi davanti a una mega villa, super grande, bellissima, con una super piscina, ma di quella non mi interessava molto visto che avevo paura dell’acqua. Entrammo dentro, e poi mio cugino ci fece scegliere le stanze, io scelsi una camera abbastanza grande, con una vista strepitosa. Mentre Andrada ne scelse una simile.
“voi due scendete” disse mio cugino,
“abbiamo dei nomi” disse Andrada,
“scusa, comunque domani vi accompagno io a scuola, i prossimi giorni andrete a piedi intantoè qua vicino” disse lui .
 
  
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