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Autore: alicew in wonderland    11/04/2014    2 recensioni
Dopo la cancellazione della serie ho deciso di scrivere quello che secondo me poteva essere il vero finale della storia: ovvero una serie intera!
Pubblicherò ogni episodio di venerdì, esattamente come se la serie tv fosse in onda in America rispettando anche le festività (Ringraziamento, Natale, Pasqua...).
La storia comincia esattamente oggi, 27 Settembre 2013, Mac e squadra sono al lavoro come sempre e un po' di cose sono cambiate: Mac è sposato con Christine e Danny e Lindsay hanno avuto il loro secondo figlio...
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Trama episodio XXVII: Mac è ferito e cerca di salvare Christine da un arresto cardiaco. Intanto, Christine è in un limbo dove incontra sua madre e quella di Mac, dalle quali apprende avvenimenti futuri, e, al risveglio, si accorge con Mac che l’incubo è solo all’inizio.
Il disastro aereo di Danny e Sheldon è più grave del previsto e Lindsay ha delle complicazioni e deve essere operata d’urgenza.
Anche Mac finisce in un limbo in cui fa degli incontri importanti e ha delle visioni del futuro.
Flack e Jamie vanno a catturare il terrorista islamico, ma le cose non vanno come programmato.
Il team CSI cambia per sempre…
Genere: Mistero, Science-fiction, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Venerdì 11 Aprile 2014

EPISODIO XXIV: DAL GIAPPONE CON FURORE

 
Flack correva alle spalle di un uomo alto con un cappellino blu e baffi appena accennati, rallentato e affaticato lanciò delle occhiate al vicolo parallelo dove tra un palazzo e l’altro si intravedeva una Chevrolet Avalanche nera che correva veloce e che stava per sorpassarlo.
Una volante della polizia comparve nel vicolo, bloccandone l’uscita, ma il criminale saltò sul cofano prima che Jaime potesse mettere piede fuori dalla macchina «Maledizione!» urlò.
Flack imitò il salto e continuò l’inseguimento trafelato mentre l’auto nera continuava a seguire Flack e il fuggiasco. Il marciapiede su cui l’inseguito correva era semi deserto, la macchina si mise parallela a lui e da essa, una volta aperto il finestrino del passeggero, si lanciò Mac che atterrò con precisione addosso al fuggitivo.
A terra l’uomo si dimenava e cercava di levarsi di dosso Mac
«Smettila di agitarti! Sei in arresto!»
«Non mi avrete mai vivo!» disse sputando una capsula
Flack sopraggiunse proprio in quel momento «Bel salto Mac!»
«Chiama il 911 Flack, o addio Tobey Rowland!» lo intimò Mac
«Accidenti! Non c’è campo!» si lamentò Flack allarmato
«Cosa?!» esclamò scioccato Mac
«C’è un guasto a un ripetitore! Ho chiamato la centrale con la radio! Adesso arriva l’ambulanza!» disse Danny scendendo dall’auto
«Slacciagli la felpa! Sta andando in arresto cardiaco!» disse Mac a Flack «Se non arriva in ospedale e non gli danno un antidoto è morto!»
 
Di ritorno in Laboratorio Mac venne assalto da Angela
«Ispettore! Non si fa che parlare della tua ultima impresa! È ancora vivo?»
«Ancora con la storia della promozione?! Comunque è andata bene!» disse Mac entrando in ufficio «Non hai nulla da fare vero?»
«Veramente sì, ma preferisco aiutare te con le ultime scartoffie!» sorrise Angela
«Tu ti metteresti mai in bocca una pasticca di veleno di vipera europea, prima di cominciare a correre inseguita dalla polizia?»
«Direi di no! È così che si stava ammazzando quel pazzo?» Mac le annuì  e Angela proseguì «Wow! Credevo di averle sentite tutte!»
«C’è sempre qualcosa da imparare Angela!» disse Mac
«I media ti hanno fissato una conferenza stampa o qualcosa del genere?» domandò Angela per cambiare argomento
«Sì, ma non ho tempo e quindi ho rimandato di un mese!»
«Ovviamente hai usato parole differenti!» sorrise Angela maliziosamente
«Ho detto qualcosa come: “Perché non rimandiamo a quando avrò già svolto il mio compito per un po’ di tempo? Almeno avrete qualcosa in più da scrivere!” Diciamo che hai ragione! Ho davvero usato parole diverse!»
Angela rise guardando Danny avvicinarsi all’ingresso
«Abbiamo un problema!»
«Che genere di problema?» chiese Mac abbandonando le scartoffie sulla scrivania
«Siamo tutti chiusi nell’edificio! Non possiamo uscire!» sbottò Danny
«Le cause quali sono?» chiese Mac perplesso
«Dicono che ci sono delle radiazioni ai livelli inferiori, nell’obitorio e nei caveaux che usiamo per custodire le droghe. Sheldon, Isabella e gli altri sono stati trasferiti ai piani alti. Nessuno di loro presenta sintomi o ha contratto radiazioni!» terminò di spiegare Danny
«Magari il sistema è andato in palla, posso controllare!» si offrì Angela
«Grazie e facci sapere appena hai qualcosa!» disse Mac licenziandola «Tu Danny, invece, avvisa subito Jo e chiama Flack! Voglio sapere da loro com’è la situazione!»
Danny annuì e si avviò ai telefoni interni del laboratorio, ne alzò uno, poi un altro, un altro e un altro ancora, osservò un tecnico imprecare a bassa voce e sbattere la cornetta con energia sul tavolo. Vide Jo che cercava di aprire le porte dell’ascensore senza successo e le corse incontro
«Jo, Mac ti vuole da lui! Qui sta succedendo qualcosa: le linee telefoniche sono tutte interrotte!»
Jo guardò Angela imprecare contro il computer «Non solo quelle a quanto pare!»
 
Christine era nel retro del ristorante con J.J. e Erika
«Questa è l’ultima volta che intervengo per salvarvi il culo! Non azzardatevi più a chiamarmi per missioni di qualsiasi livello!»
Erika sollevò lo sguardo verso l’amica «Io non volevo chiamarti! È stato questo deficiente!»
«Che linguaggio scurrile in presenza dei bambini! Senza contare che la tua recluta ci ha dato problemi, Christine! Sono stufo di sentirmi dire da te che è giovane e che devo darle tempo!» disse J.J. arrabbiato
«Ti dà fastidio che io stia cercando di vivere normalmente?»
«Sì e mi dà fastidio che tu non sappia tenere a freno tuo marito! Quando si fissa con le indagini diventa una minaccia anche per l’FBI! Ricordati che se è ancora vivo è grazie a me!»
«Dovrei interpretare il fatto di quando sono stata costretta a rivelargli la verità come un favore nei miei confronti?» domandò Christine alterata
«Avresti fatto la fine della Rosa Bianca! Ti hanno descritta alla Detective, “amica” del tuo Mac, come una spietata serial killer su commissione!»
Erika lo squadrò «Perché nessuno me lo ha mai detto?! Lo sanno tutti che in realtà Christine è un’agente da quando ha diciotto anni! Avrei testimoniato!»
«Erika!» la interruppe Christine «Quindi, l’incontro con Mac quella sera era semplicemente una strategia per ucciderci! Avete messo in mezzo Jo per uccidere me e Mac e dopo mi avete offerto una via d’uscita dalla quale gli unici ad avere vantaggi siete voi!»
J.J. la guardò ridendo «Cosa ti aspettavi, tesoro?»
«Esci da qui prima che sbatta fuori a calci!» lo minacciò Christine «Anche tu Erika!» aggiunse subito dopo «Ho bisogno di restare da sola!»
Erika chinò lo sguardo e uscì dalla porta sul retro.
Christine si sedette accanto ai figli, che dormivano tranquilli, quando sentì bussare alla porta
«Chris! C’è un tizio di là che vuole vederti! Dice di essere un amico di Mac!»
Christine si alzò in piedi «Chi è?»
«Un certo… D.B. qualcosa…»
Christine si illuminò «Fallo venire qui, Stephane!» 
 
Mac e Jo erano seduti nella sala riunioni con Angela
«Tenendo presente che prima che ci togliessero la corrente ci hanno disabilitato l’allarme esterno e chiuso le comunicazioni telefoniche e internet, anche sui cellulari, direi che abbiamo a che fare con dei professionisti!»
«Quanto è grave la situazione?» chiese Mac
«Sheldon dice che ci sono almeno venti corpi di sotto e che con il generatore d’emergenza i frigoriferi possono restare accesi per altre due ore, due ore e mezza se siamo fortunati! Il 75% degli strumenti che abbiamo in laboratorio non funzionano. Non avremo più la luce del sole e saremo al buio! Nel laboratorio ci sono venti tecnici, altri trenta al DNA più tutta la squadra e i tecnici informatici!»
«Siamo qui dentro in più di cento e contando anche i segretari dei piani alti arriviamo sui centocinquanta, duecento circa!» fece un rapido calcolo Jo
«Mac! Non abbiamo più acqua!» esclamò Danny entrando
«Non c’è più acqua?!» esclamò sorpreso Mac
«In nessun bagno dove sono stato!» esclamò Danny «Abbiamo anche un altro problema: cosa diciamo a tutti quelli che sono bloccati qui dentro con noi e come gestiamo le famiglie che non sanno nulla di quello che sta succedendo? Io conosco Lindsay, se ha trovato il cellulare spento sarà agitata!»
«Anche io avevo detto a Ellie che sarei tornata per cena!» sospirò Jo «Tu cosa hai detto a Christine?»
«Di aspettarmi per le nove e mezza!» disse Mac serrando i pugni «In questo momento è ancora tranquilla!»
«Ti aspetta tra quattro ore! Sarei tranquilla anche io!» gli fece notare Angela.
Mac guardò una folla di curiosi radunarsi all’esterno del suo ufficio e Jo si precipitò subito fuori per tornare indietro immediatamente «Il telefono nel tuo ufficio suona!»
Mac uscì e percorse a grandi falcate il tragitto che lo divideva dal suo ufficio. Alzò il ricevitore e se lo portò all’orecchio «Ispettore Mac Taylor, con chi parlo?»
«Salve Ispettore! So che ha arrestato un uomo ieri mattina! Era in ospedale fino a poco fa e ora lo stanno portando al penitenziario!» disse un uomo con un accento orientale al telefono «Tobey Rowland era un nostro socio in affari e so che voi ci avete già inquadrati! Saprà che noi riserviamo un particolare trattamento ai traditori, Ispettore! Amiamo farci giustizia con i nostri mezzi!»
Mac corrugò un sopracciglio «Questo Stato ha già la sua Giustizia! Farà il suo corso esattamente come per qualunque altro criminale! È questione di tempo e prenderemo anche voi!»
«Noi abbiamo una nostra legge! La rispetteremo applicandola a voi, dato che voi avete Tobey Rowland!» sibilò l’uomo nel suo accento all’altro capo del telefono.
Sui monitor comparve la ripresa diretta della sala dove erano stati trasferiti i membri dell’obitorio. Si sentì uno scoppio seguito poi da un grido, una parte della stanza era inondata dal fumo e qualcuno tossiva
«Raggiungete la porta, presto!» ordinò Sheldon.
Mac osservava dal suo computer reggendo il telefono
«Avete ancora del tempo per decidere di consegnarci Tobey Rowland! Non ci sono solo bombe nel vostro edificio! C’è molto di peggio! Continui a guardare!»
Mac non staccò gli occhi dallo schermo, Sheldon aveva fatto uscire quasi tutti dalla stanza e i medici stavano salendo ai piani superiori e presto si unirono ai tecnici di laboratorio
«Isabella! Vieni!» ordinò Sheldon alla ragazza bionda immobile con lo sguardo a terra «Che succede Isabella?» chiese Sheldon avvicinandosi. Mac continuò a guardare e sentì Sheldon esclamare «Non ti muovere! Cerco qualcosa per ucciderlo!»
Mac guardò nel punto in cui Sheldon aveva posato lo sguardo. Cercò di vedere di cosa si trattasse, ma il punto in cui la telecamera era collocata glielo impediva.
Sheldon si riavvicinò con un tubo metallico che si era staccato dal soffitto e colpì con energia «Lo abbiamo sistemato!» disse soddisfatto.
Isabella già guardava in alto tremando «Sheldon! Alzati molto lentamente e, dopo che lo hai fatto, cominciamo a correre!»
Mac ancora non riusciva a vedere cosa ci fosse nel buco creato dall’esplosione
«Oh mio Dio!» riuscì a sussurrare Sheldon «Andiamo via da qui!» scattò verso l’uscita tirando per la mano Isabella e fu allora che Mac riuscì a vedere un’ombra lunga sottile e nera appendersi al braccio della ragazza sentendo un suo grido di dolore.
«Ha visto bene, Ispettore? Il tempo stringe: la sua Patologa ha dai cinque minuti alle due ore per salvarsi! Decida lei cosa fare! Ci rifaremo vivi appena lei verrà a una delle telecamere e ci dirà che farà la consegna!» sibilò la voce al telefono prima di riagganciare.
Mac si precipitò al piano di sotto con Danny
«Hawkes siamo qui!»
«Isabella non muoverti! Acceleri l’effetto del veleno così!» le sussurrò Sheldon legandole la sua cintura attorno al braccio «Mac, Danny! Aiutatemi! Non so che serpente l’abbia morsa!»
«Lo so che serpente era!» disse Isabella cercando di mettersi a sedere «Crotalo Tigre! L’unico modo per salvarmi è un antidoto!»
«Sei un’esperta di serpenti?» chiese Danny
«Una piccola passione che abbiamo io e mia sorella fin da bambine!» sorrise «Il serpente che mi ha morso è tra i dieci più letali al mondo! Che fortuna, eh?»
«Quali altri serpenti ci sono là dentro?» chiese Mac prendendola in braccio e cominciando a salire le scale
«Mamba Nero, Vipera Europea, Cobra Africano e poi non mi ricordo più! Erano troppi e tutti insieme mi hanno messo paura!»
Danny e Sheldon avevano dei volti sorpresi
«Hai una forza incredibile Mac! La stai tenendo perfettamente immobile!» disse Danny camminando veloce avanti a loro
«Immagino che quando eri nei Marines un morso di serpente fosse una routine quotidiana!» ipotizzò Sheldon
«Quasi!» si limitò a rispondere Mac.
Erano arrivati al trentacinquesimo piano e Isabella era ancora cosciente. 
Angela e Jo guadarono Mac posare Isabella su un tavolo del laboratorio
«Ok, adesso cerca di stare tranquilla! Presto avvertiremo il centro antiveleni e tu potrai salvarti!» le disse Mac tenendole la mano
«Non arriveranno mai in tempo, Mac! Devi produrre l’antidoto qui!» disse la ragazza
«Come si fa? Non abbiamo nessuno strumento che funzioni!»
«Comincia a prelevarmi un campione di sangue e a isolare la tossina!» sussurrò Isabella allungandogli il braccio ferito
«Sheldon pensaci tu! Ho preso la mia decisione! Non voglio che qualcuno muoia!» disse Mac avviandosi al suo ufficio.
Danny gli si parò davanti come una furia e lo bloccò a metà strada «Cosa pensi di fare? Non abbiamo noi la custodia di Rowland!»
«Intendo contattare Flack! Il distretto non dovrebbe essere isolato!» uscì e si diresse verso una delle telecamere di sicurezza con un cartello “Call me!”.
Il telefono cominciò subito a suonare e Mac sollevò il ricevitore
«Mi sembra di aver capito che avete riempito tutte le nostre stanze di bombe lacrimogene e teche con serpenti velenosi!»
«Non solo! Posso garantirlo di persona!» sogghignò lo stesso uomo di prima «Se ha chiamato vuol dire che ha preso una decisione! Avremo Tobey Rowland?»
«Sì! Però devo parlare con un mio collega del 12° distretto, ha lui in custodia Rowland!» spiegò Mac
«Bene! Le concedo di andare a fagli visita! Niente passi falsi e non provi ad accennare nulla di quello che sta succedendo nel suo laboratorio! Non vorrà avere altre persone sulla coscienza oltre alla giovane Isabella Hammerback!» minacciò l’uomo «Lei potrà anche essere salvata, ma non credo voi abbiate sufficienti materiali per tutti gli antidoti ai veleni dei serpenti!»
Mac alzò lo sguardo alla telecamera «Farò come vuoi! Andrò da solo, prenderò il prigioniero, lo porterò qui e poi ci accorderemo per la consegna!»
«Bene! Dai suoi occhi so che non hai intenzione di mentirmi e tradirmi, ma se lo farai sarà peggio per voi!» e l’uomo riagganciò.
 
Jo osservò Mac da una telecamera avvicinarsi a Flack
«Don capirà che c’è qualcosa che non va!»
«Siamo bloccati qui dentro con serpenti nei condotti dell’aria, bombe lacrimogene e senza beni di prima necessità! Se Don intuisce qualcosa, noi siamo morti!» le ricordò Angela
«Hai fatto un calcolo di quanto possiamo sopravvivere qui dentro?» chiese Jo
«Non a lungo… possiamo usare quello che abbiamo nei distributori per al massimo due giorni! Lo sapevi che non li riempiono da due settimane? La mia merendina preferita è finita!»
Jo si concentrò sullo schermo e vide Mac discutere animatamente con Flack e Jaime si mise in mezzo
«Che stanno combinando? Proprio oggi Don doveva fare domande a Mac e ribattere agli ordini! Cosa darei per sentire cosa si stanno dicendo!»
 
«Don, ti prego! Mi devi ascoltare!» sbottò Mac «Lo devo portare con me in laboratorio!»
«Perché?» urlò Flack
«Mac, rispondi alla domanda!» lo esortò Jaime
«Non posso, tu consegnamelo e basta!»
«Non è una risposta! Sei il mio capo, ma non ti darò il prigioniero!» disse Flack alzandosi «Che succede alla Scientifica? Non riusciamo a contattarvi per nessun aggiornamento su nessun caso da tutto il pomeriggio!»
«Te lo direi, ma non posso!» disse Mac guardandosi intorno «Se avere il prigioniero non fosse la mia unica possibilità avrei trovato un altro modo! Fidati di me!»
Jaime scrutò l’espressione di Mac «Mi sembra che sia questione di vita o di morte! Vado a prendere Tobey Rowland!»
Flack guardò la moglie avviarsi alle celle «Ora mi spieghi!»
«No, Don! Non voglio! Non posso! Gli altri sono in pericolo ed è meglio chiuderla qui!» concluse sbrigativo Mac.
Jaime gli portò il prigioniero che guardò Mac negli occhi
«Sono stati loro vero? Mi vogliono morto e stanno uccidendo tutti voi per avere me!» disse chinando lo sguardo
«Mac di cosa sta parlando?» domandò Jaime
«Lascia perdere! Ho da fare con lui!» disse prendendolo in custodia e trascinandolo verso l’uscita.
 
Christine si mise a leggere dei casi su cui stava lavorando
«Questi gangster orientali! Spero che Mac non stia indagando proprio su di loro!»
«Mac è determinato e non è uno sprovveduto! Io non mi preoccuperei!» disse D.B. guardando le foto appese nell’ufficio di Christine «Avete davvero una bella casa! Perché volete trasferirvi?»
«Mac dice che non si sente più protetto! Anche se chi è entrato in casa nostra è in galera, teme che qualcuno possa farlo ancora!» D.B. si voltò sorpreso verso Christine che precisò «Questioni di protezione!»
«In questo caso sono d’accordo!»
Il cellulare le squillò e Christine rispose riconoscendo il numero
«Lindsay! Credevo avessi il giorno libero oggi!»
«Sì! Mi farebbe piacere  vederti! È un sacco che non chiacchieriamo più solo noi due! Mi andrebbe di farlo!»
«Passa al ristorante da me! Porta anche Lucy e Sid! Io sono qui con i miei due, adesso stanno dormendo, ma credo si sveglieranno presto! Non saremo solo noi due perché abbiamo visite!»
«Chi è?» chiese Lindsay emozionata
«Non te lo dico!» rise beffardamente Christine «Dovrai venire qui per scoprirlo!»
«Ok arrivo subito! Aspettami!» 
 
«Che succede?» domandò Mac guardando Danny fare uscire con cautela alcuni tecnici dalla sala della balistica
«Hanno messo i serpenti nelle vasche della balistica! Tutti velenosi e sembra che qualcuno sia stato morso!»
Mac portò Rowland nel suo ufficio
«Doveva lasciarmi morire ieri mattina alle cinque!»
«Lascia perdere le mie azioni di ieri mattina!» rispose Mac avvicinandosi al telefono. Aspettò che il telefono suonasse per rispondere
«Salve Ispettore! Diciamo che il suo collega le sta causando un bel problema!» l’uomo gli mostrò sul suo computer una ripresa di Flack e Jaime che discutevano  animatamente nella hall dall’edificio della Scientifica e il primo salì per le scale che portavano al laboratorio e poi prese l’ascensore
«Ora anche lui verrà bloccato qua con lei mentre la sua collega riuscirà ad uscire! Non ci saranno più intoppi!»
Mac guardò Flack avvicinarglisi con uno sguardo indagatore
«Visto? È già da lei, Ispettore! Ora accordiamoci per la consegna!» sibilò l’orientale al telefono
«Fuori dall’edificio, tra un’ora?» suggerì Mac
«No! Facciamo a mezzanotte!» si impose l’orientale
«Va bene! Fateci avvertire le famiglie per evitare un mucchio di sospetti!»
«Va bene! Vi riattiviamo Internet!»
«Voglio anche la linea telefonica e non solo internet!» disse Mac
«Non se ne parla! O usate Internet con i nostri blocchi e alle nostre condizioni, o niente dialogo con le famiglie e apriamo altre teche!»
«Va bene! Quanto tempo ci è concesso?»
«Due ore!»
Mac picchiettò l’indice sulla scrivania «Bene!»
«A mezzanotte allora!»
Flack  guardò Mac sospirare e senza che dicesse nulla gli venne subito spiegata la situazione
«Abbiamo una gang di giapponesi  che ci sta addosso! Vogliono che gli consegniamo il loro ex socio in affari e ora abbiamo due ore per avvisare tutte le famiglie che ognuno di noi oggi farà inspiegabilmente tardi!»
Flack non disse nulla, annuì e si precipitò fuori dall’ufficio «Jo! Abbiamo Internet per comunicare con l’esterno per due ore! L’unica cosa che possiamo dire è che faremo tardi!»
«Ma tu cosa fai qui, Flack?» chiese lei sbrigativa
«A quanto pare sono appena diventato dei vostri!» sorrise e guardò Danny spedire un messaggio a Lindsay «Cosa le hai scritto?»
«La più colossale balla che potessi inventarmi “Tutto bene, abbiamo un problema con un caso e sarò a casa per questa sera tardi. Ti amo”»
«L’ultima parte è vera però!» disse Flack spedendo un messaggio a Jaime «Io dirò che c’è un problema con l’interrogatorio del prigioniero e che non posso scendere! WhatsApp è davvero comodo in queste situazioni!»
Mac mise mano al cellulare e spedì un messaggio a Reed
“I hope you’ll have fun in Tokyo! I am glad that you have chosen the overnight flight to save time! Forget about the oriental weapons! Open your mind to new experiences! Find the time for some pictures and watch by yourself the broken windows theory!”
Poi passò ad avvertire Christine
“Don’t wait me awake! I’m coming home late cause of problems at work! I love you!”
La risposta arrivò immediatamente: “I hope it's nothing serious! I was hoping would have passed at least twenty years after the first-Dinner is in the oven! -”  Mac rise amaramente quando vide la conclusione del messaggio “I love you too!”  ma lei inviò in aggiunta poco dopo “I’m with a special guest and Lindsay at our place, she’s telling me that also Danny will be late… is it a so complicated case?”
Mac si afflosciò sulla sedia guardando Rowland seduto sulla sedia con le gambe incrociate e i polsi ammanettati
“Yeah, it’s a really complected case!” le scrisse in risposta “We took a minute of brake, one moment to recover, I hope to resolve the situation soon!”
Il cellulare vibrò, Reed aveva risposto I’ll do it for sure! Don’t worry! I’ll leave at Midnight! I thank you and wish you all the best in your work!”
Mac rise «Grazie Reed!» e tornò a scambiare un ultimo messaggio con Christine
“Did you rest today? Who is our guest?”
“Yes, let’s say that I rested a bit, but I’ve got lots of work! If I think at what I’ve passed last week I become crazy! You’ll see who our guest is! I’d like you to be here with us!”
“Don’t break down! In a few hours I’ll be back home!”
scrisse Mac come ultimo messaggio.
 
Danny e Angela parlavano con Isabella che stava già meglio
«Guardate!» disse Isabella indicando la porta del laboratorio che si apriva facendo entrare Mac e il prigioniero.
Tutti si alzarono in piedi e guardarono Mac per ricevere istruzioni
«Andate sotto al tavolo!»
Danny e Angela si chinarono e si misero a sedere sotto il tavolo del laboratorio
«Cosa vuoi fare?» domandò Angela
«Voglio salvare noi, Rowland e prendere la banda al completo!» esordì Mac «Quello che dovremo fare sarà giocare in casa con le migliori strategie che abbiamo!» i due annuirono «Danny, io, te e Flack porteremo Rowland giù. Angela, ti occupi di sigillare tutti i condotti dell’aria con l’aiuto dei tecnici, scovi le ultime telecamere nascoste e ne cripti il segnale, poi dirai a Jo di rompere un vetro, è il segnale per dire all’FBI di entrare in azione!»
«Non voglio neanche sapere come hai fatto ad avvertire l’FBI! Abbiamo meno di due ore per preparare il tuo piano, sicuro che funzionerà?» chiese Angela
«Renderà sicuro questo piano su cui si trovano la maggior parte delle persone!» disse Mac sicuro di sé
«Questo vuol dire che io, te e Flack saremo gli unici ad essere esposti ad attacchi?» chiese Danny a Mac
«Abbiamo alcuni agenti chimici in grado di produrre esplosioni! Li porteremo tutti con noi! Li useremo per difenderci!» gli rispose
«Vuoi usarli tutti? Se dovessero servire a chi si trova qui per difendersi? Non sappiamo nemmeno che cos’altro ci hanno messo dentro nei condotti dell’aria, non sappiamo quando sono venuti qui dentro e non sappiamo cosa aspettarci con precisione!»
«Scoprendo quando sono venuti e come hanno fatto a entrare» disse Mac «Potremo farci un’idea di chi abbiamo davanti!» guardò Angela
«Ho già capito tutto! Faccio un controllo rapido con le telecamere di sorveglianza!» sgusciò fuori dal tavolo e si avviò al computer.
«Danny conto su di te per le bombe!» gli disse Mac uscendo da sotto il tavolo e indicandogli Rowland seduto in un angolo della stanza ammanettato aggiunse «Tienilo d’occhio!»
«Hai lasciato fuori me!» disse Isabella
«Affatto! Tu e Sheldon dovete occuparvi del centro antiveleni e contattare la disinfestazione appena riavremo tutte le linee!»
«Dopo attuiamo il piano di evacuazione standard?» chiese Isabella
«Sì! Buona fortuna a tutti!» disse Mac avviandosi nell’ufficio vicino dove Jo e Sheldon guardavano la situazione prendere una brutta piega.
«Cosa succederà nelle prossime ore?» chiese Jo a Mac
«Tra poco farò la consegna, state pronti! Angela vi spiegherà tutto! Ho avvertito l’FBI! Non ho potuto essere diretto con Christine! Presto riceverà un messaggio da Reed!»
 
Lindsay si stava agitando «Se vi lascio Lucy e Sid mentre io vado a vedere cosa sta succedendo in Laboratorio?»
«Vuoi scherzare?! C’è anche Mac in Laboratorio! Io vengo con te!» sbraitò Christine chiudendo il portatile e abbandonandolo sul divano di pelle nera
«Credo ti sia arrivato un messaggio!» disse D.B. indicando il cellulare «Magari è ancora Mac!»
Christine guardò il display «No, non è Mac! È Reed!»
«Cosa vuole? È successo qualcosa?» domandò Lindsay
«Tra un’ora è mezzanotte! Devo avvertire i miei superiori! È un caso a cui sto lavorando! Mac ci ha messo le mani sopra anche se io non ero d’accordo!»
«Di cosa si tratta?» aggiunse D.B.
«La gang giapponese di cui stavo parlando prima che arrivasse Lindsay!» rispose Christine per poi rivolgersi a Lindsay «Potresti telefonare a Reed e chiedergli quando ha ricevuto il messaggio di Mac?»
«Va bene!» disse Lindsay componendo il numero al cellulare «Ehi Reed! Sono Lindsay! Sono con Christine e D.B. Russell da Los Angeles! Abbiamo ricevuto il messaggio! Che succede?» rimase in ascolto per qualche minuto «Avevano la linea controllata anche sui cellulari?» ascoltò l’interlocutore ancora per un po’ «Come sarebbe a dire? Sì stiamo chiamando l’FBI! No aspetta! Parla piano! Ti è parso che Mac avesse un piano? Andiamo anche noi!» e riagganciò
«Allora?» chiese Christine preoccupata dopo aver mandato un messaggio a Erika
«Allora?! Sono bloccati dentro al laboratorio, sequestro di massa da parte della gang giapponese sulla quale abbiamo cominciato a indagare a Gennaio. L’arresto di ieri mattina di un loro affarista americano doveva servire ad avere informazioni, ma è servito solo a farci diventare un bersaglio della banda!» spiegò brevemente Lindsay
«Cosa vogliono?» chiesero Christine e D.B. all’unisono
«Farsi giustizia da soli uccidendo il loro vecchio affarista! Il “Loto Bianco” non si ferma davanti a nulla! Mac è quello che li ha studiati meno di tutti e loro lo sanno! Spero solo che Danny possa metterlo al corrente dei rischi che corre!»
«Mac mi aveva parlato del “Loto Bianco” e quando gli ho detto che io seguivo il caso per l’FBI si è interessato ancora di più! Aveva studiato segretamente quel caso anche se ci lavoravate tu e Danny. Si è documentato su tutto!»
Lindsay la guardò stupita «E Danny lo ha aiutato! Quando gli chiedevo dov’erano i fascicoli sul caso mi rispondeva che li aveva riposti sulla scrivania di Mac per dei controlli sulla metodologie applicate alle prove! Pensavo volesse ritardare le indagini invece…»
«Ha passato le informazioni a Mac perché aveva previsto che qualcosa sarebbe andato nel verso sbagliato!» concluse D.B. «Andiamo ad aiutarli!»
«Io chiamo mio padre per i bambini!»
 
«Mancano trenta minuti, Mac!» disse Danny guardando Rowland
«Lo so tra poco scendiamo! Avverti Flack e guarda Angela a che punto è con i video della sorveglianza e i condotti dell’aria!»
«Per fare quello che mi chiedi ci vogliono venti minuti!» si lamentò Danny
«Io te ne do dieci!» disse Mac guardando Rowland «Stai cominciando ad avere paura vero?»
«Decisamente! Quelli ci uccideranno tutti nei modi più barbari che conoscono!»
«Ti posso assicurare che ho visto cose che quelli neanche possono immaginare!» disse Mac prendendolo per un braccio «Ora farò una cosa di cui non voglio pentirmi!» gli aprì le manette «Hai confessato di aver trafficato droga per il “Loto Bianco” e che hai stuprato una delle tue clienti. Hai accettato di aiutarci a conoscere meglio l’intera banda e ci hai fornito i nomi! Non credo che anzi che dieci anni tu voglia fartene una ventina!» Rowland scosse la testa «Bravo! Mi servirà anche il tuo aiuto più tardi! Hai sentito cosa faremo vero?»
«Sono pronto!» disse Flack entrando nell’ufficio «Le pistole sono cariche! Abbiamo sei caricatori e sette bombe a idrogeno!»
Mac prese la pistola e controllò il suo caricatore, completamente carico «Pronto anche io!»
«Angela ha scoperto quando sono entrati!» disse Danny entrando «La settimana scorsa hanno piazzato i lacrimogeni fingendosi tecnici degli ascensori e ieri sono venuti gli idraulici e i tecnici dell’aria condizionata!»
«Hanno bloccato i condotti dell’aria?» chiese Mac
«Quasi sistemati e, appena ci sarà campo, Sheldon chiamerà il centro antiveleni! Jo voleva scendere con noi, ma glielo ho impedito ricordandole di rompere il vetro!» concluse Danny
«Direi che possiamo andare!» concluse Mac  abbandonando la giacca sulla scrivania.
 
I tre attraversarono il corridoio con le pistole in mano, Danny portava anche un sacco di iuta.
Tobey Rowland camminava in mezzo a loro con lo sguardo basso mormorando qualcosa che assomigliava a una preghiera
«Non ti facevo così religioso Rowland!» sogghignò Flack
«Se posso permettermi di fare un paragone, è come se stessimo andando a combattere i fucili e i cannoni con gli archi e le frecce!» sussurrò Rowland impaurito
«Questo lo dici tu! Sbaglio o ti ho chiesto di fidarti di me?» domandò Mac guardando gli occhi dei tecnici e degli amici pieni di paura per loro che stavano per scendere di sotto, prima che per se stessi.
«Scendo io per primo!» disse Flack camminando avanti «Se succede qualcosa di brutto, portate immediatamente il prigioniero di sopra e chiudetevi tutte le porte alle spalle!»
«Non scherzare Flack!» commentò Danny «Mac ha calcolato tutto nei dettagli!»
«Veramente spero di aver fatto le scelte giuste! Non ho calcolato proprio nulla!» ammise Mac avvicinandosi all’inizio delle scale con il prigioniero dietro a sé «Tu rifugiati in cima alle scale se, dovesse succedere qualcosa!» intimò al prigioniero «Siamo senza giubbotti antiproiettile, sapete già cosa vuol dire!»
La discesa cominciò senza particolari difficoltà e a mezzanotte precisa arrivarono al piano terra.
Oltre la porta a vetri, videro sei figure vestite di nero.
«Pronti? Appena Jo rompe il vetro, Rowland fa marcia indietro e noi interveniamo con l’FBI!» spiegò Mac.
La porta si sbloccò, emettendo un rumore metallico e sordo
«Buonasera, Ispettore Taylor! Finalmente ci incontriamo di persona!» sorrise beffardo l’uomo orientale con una lunga cicatrice lungo la guancia destra che brillava al chiarore delle luci dei lampioni della strada.
Mac avanzò portando dietro di sé Rowland che cercò di porre resistenza e ciò lo costrinse a fermarsi a pochi passi dall’ingresso
«Se Maometto non va alla montagna, è la montagna che va da Maometto!» sibilò l’orientale a uno dei suoi uomini che cominciò ad avanzare.
Delle schegge di vetro piovvero dall’alto, il segnale era stato dato.
Mac puntò la sua pistola contro l’uomo che stava avanzando, seguito da Danny e Flack.
L’uomo orientale tirò fuori una pistola e i suoi uomini lo imitarono, Mac scagliò Rowland in un angolo dell’atrio, dietro ad una pianta, ed esplose alcuni colpi riparandosi dietro al bancone della reception
«Flack, Danny! Portate via Rowland!»
Danny si avvicinò al prigioniero e corse verso un locale senza porte a vetri e sbarrò l’ingresso.
Mac e Flack si ritrovarono da soli contro quattro uomini e il capo della banda
«Mi avete fatto incazzare poliziotti! Il primo che si muove di voi due è morto!» sibilò il capo mettendosi dietro a Mac e prendendogli la pistola «Mi occuperò di te personalmente con An-tuong!» sorrise beffardo afferrandogli un polso e premendogli la canna della pistola contro la nuca «Ka-lung e Wai-can! Occupatevi dell’altro nostro amico! Zhen-bang fai il palo! Appena vedi quelli dell’FBI, togliamo le tende!»
«Prima che riescano a prenderci saremo in Messico!» rise An-tuong
«E loro tutti morti!» concluse il capo.
 
«Dov’è l’FBI? Dovrebbero già essere qui!» disse Jo camminando su e giù per il laboratorio
«Per i nostri non si mette bene!» disse Angela dal computer mentre fissava lo schermo «Danny è con il prigioniero e il locale è stato appena invaso dai serpenti, Flack è legato a un lato del bancone mentre Mac è dall’altra parte e… Oh merda!»
«Che succede, Angela?» chiese Sheldon avvicinandosi al computer e vedendo lui stesso aggiunse «Funziona solo il circuito interno delle telecamere, giusto?» prese una pistola
«Sì, ma cosa intendi fare?» domandò Angela «Non possiamo aiutarli da soli! Ci vuole l’FBI!»
«Prima che del loro arrivo, i nostri amici orientali si saranno dati alla fuga lasciando tre agenti più il prigioniero morti e qualcosa mi dice che i sigilli non terranno a lungo!» prese la chiave della macchina di Jo e si preparò a scendere «Ho bisogno di arrivare fino ai garage Angela! Creami un diversivo!»
Jo prese la pistola «Sarò io il tuo diversivo! Cerco di liberare Mac o Flack!»
«Così ti farai uccidere e basta! Sei anche incinta! Se vuoi aiutarmi, scendi con me nel garage, prendi un’altra auto e vai all’FBI mentre io vado al centro antiveleni! Se Mac e Flack vengono morsi dagli scorpioni che gli sono stati appena gettati addosso, moriranno in un modo lento e doloroso!»  
 
Mac sentì un pizzicotto alla mano destra e qualcosa scendergli lungo il colletto della camicia
«Se fossi in voi due starei particolarmente fermo e attento a come respirare! Avrete tante punture di questi simpatici esserini sul corpo!»
Mac ne vide avanzare uno sulla sua gamba e rabbrividì «Scorpione giallo!»
«Quanto è pericoloso Mac?» disse Flack
«Rispondo io!» disse il capo della banda «Dosi massicce: letale. Dosi minime: letale se si va in shock anafilattico!» Mac cominciò a sbattere gli occhi «Cominci ad avere sonno, Ispettore?»
«L’FBI! Ragazzi andiamocene!» urlò  Zhen-bang agli altri, ma era troppo tardi per loro e l’FBI fece irruzione nell’atrio.
«Mac resta sveglio!» gli urlò Flack «Hanno punto anche me! Resisti!»
«Non abbiamo il siero antiveleno per questo scorpione in America, Flack!» sussurrò Mac.
Dalla porta entrarono anche D.B., Lindsay e Christine che si diresse subito verso di loro
«Christine! Stai attenta! Ci sono gli scorpioni!» la avvisò Mac sbattendo le palpebre per restare sveglio
«Penso a dare istruzioni per attivare le linee telefoniche!» disse Lindsay.
D.B. prese il capo della banda e gli mise le manette «Noi due faremo presto i conti!»
Sheldon e Jo comparvero dalla scala e bussarono alla porta dove Danny era barricato con Rowland
«Aprite! È tutto sistemato! Li hanno presi!» disse Jo
«Danny? Rowland?» chiamò Sheldon avvicinandosi alla porta.
Sheldon diede un calcio e la porta si aprì rivelando Danny riverso a terra con Rowland che cercava disperatamente di tenergli lontani i serpenti con dei colpi di pistola
«Aiutatemi! Lo hanno morso!» urlò con le lacrime agli occhi.
Sheldon e Jo presero Danny per le braccia e lo portarono fuori
«Danny, se puoi sentirmi dammi un cenno!» esclamò Sheldon preoccupato.
Danny aprì gli occhi e sussurrò «Portami in ospedale!»
Flack e Mac erano liberi dalle loro stesse manette e si scrollarono i restanti scorpioni di dosso
«Sheldon, dobbiamo andare tutti in ospedale!» disse Mac appoggiandosi con la testa sulla spalla di Christine. Lei lo sosteneva saldamente con l’aiuto di D.B. e cercò di farlo appoggiare con la schiena al muro.
Jo guardò Mac, aiutando Flack che era poco saldo sulle gambe «Che vi succede?»
«Effetto collaterale del veleno! Sono già stato punto una volta, durante la guerra del Golfo e un mese dopo avevo ancora mal di testa!» spiegò Mac cercando di restare sveglio
Flack scuoteva la testa «Cosa succede se mi addormento, Mac?»
«Ti risvegli in ospedale!»
Jaime arrivò con un gruppo di poliziotti e Adam per soccorrere Flack
«Sono qui!»
«Ce ne hai messo di tempo per arrivare, tesoro!» commentò lui.
«Mi assento un giorno e vi cacciate nei guai in questo modo? Angela doveva avvisarmi prima!»
Mac si appoggiò con la schiena al muro e cercò di respirare con calma mentre Christine gli controllava i battiti con l’aiuto di D.B. che cercò di rassicurarlo «Va tutto bene Mac! Cerca di restare sveglio! A quanto pare è un bene che sia venuto a farti visita!»
«Mi esplode la testa! Mi fa male tutto!» si lamentò Flack mentre Jaime lo sorreggeva «Ero uscito da poco dall’ospedale!»
«L’ambulanza sarà qui tra poco! Temo per le condizioni di Danny!» disse Sheldon guardando Jo avvicinarsi a Mac per appoggiargli una mano sulla fronte madida
«Scottano Sheldon! Dobbiamo portarli in ospedale ora!» esclamò lei preoccupata
«È contro il regolamento e lo sai!» disse Jaime
«Forse Flack e Mac non moriranno! Cosa mi dici di Danny? Senza un antidoto quanto può resistere?» le fece notare Adam.
Lindsay rientrò nell’edificio «L’ambulanza è qui fuori!» disse entrando nella hall e appena vide Danny a terra, terrorizzata, si chinò su di lui «No Danny! Perché respira così veloce Sheldon?»
«Lindsay stai tranquilla! Non si deve agitare!»
Danny schiuse gli occhi e allungò una mano verso il viso di Lindsay «Ti amo!» sussurrò
«Anche io!» gli rispose lei.
I paramedici entrarono con due barelle e il primo che venne portato via fu Danny, con Lindsay al suo fianco, poi fu il turno di Flack e per ultimo Mac, che si addormentò appoggiato a Christine ancora prima di essere steso sulla barella che entrò poco dopo le prime due.
 
Mac era sdraiato in un letto che puzzava di disinfettante, sbatte gli occhi un paio di volte e si guardò intorno.
Nel letto accanto al suo c’era Flack, che continuava a dormire, fuori dalla stanza c’erano Jaime e Christine che discutevano animatamente con un uomo, non poteva essere un dottore, dato che non indossava il camice.
Christine guardò nella sua direzione e, vedendolo sveglio, entrò
«Finalmente anche tu ti sei svegliato! Ho avuto paura quando ti sei lasciato andare! Il battito era accelerato! Non stai mantenendo la promessa dello stare più attento!» lo rimproverò
«Quanto ho dormito?» chiese portandosi una mano alla testa
«Quasi tre giorni!» disse Adam comparendo da sotto il letto di Flack «Vi siete portati in ospedale qualche scorpione! Mi sono messo a cercarli!» spiegò brevemente
«Come sta Danny? L’FBI ha preso tutti i componenti della banda?» domandò Mac preoccupato
«Qui fuori adesso c’è Jo con D.B., per le cose di lavoro è meglio che chiedi a loro! Hanno stilato un verbale di quindici pagine e avevo voglia di fare tutto, tranne che leggerle!»
«Sì, ma Danny?» insisté Mac
«Lo hanno salvato! È quasi del tutto ristabilito e tra qualche settimana verrà dimesso!» disse Adam
«Noi invece?» chiese
«Don tra due giorni è fuori! Tu invece tra quattro!» gli disse Christine prendendogli la mano che aveva sulla testa e posandogliela sul materasso
«Mi esplode la testa!» si lamentò Mac riportandosi la mano sulla testa «Hanno trovato il siero antiveleno?»
«Sì, i Marines hanno messo a disposizione il siero!» sorrise Christine alzandosi e spegnendo la luce della camera «Va meglio così?»
«Sì, ti ringrazio!» disse Mac «Ho una forte nausea!»
«Lo so! Flack ha rimesso tre volte di seguito dopo il risveglio!» disse Christine prendendo un catino
«Che spettacolo raccapricciante! Per fortuna dormivi!» commentò Adam guardando Mac strizzare gli occhi
«Arrivano Jo e D.B.! Ora puoi chiedere a loro quello che vuoi sapere!» disse Christine baciandogli una guancia
«Mac!» sorrise Jo entrando poi si voltò verso Flack «Lo so che sei sveglio Flack!»
«Sei sprecata come semplice Detective, Jo!» disse Flack voltandosi verso Mac «Buonasera “Bell’ Addormentato”!»
Mac respirò a fondo «Non urlare Flack!»
«Reprimere la nausea non ti servirà nulla! Prima o poi vomiterai!» rise cinico Flack
«Appena Jo esce… vedrai!» lo minacciò Mac «Pregherai di cambiare camera!»
«Non sembrate messi tanto male, per essere stati punzecchiati dagli scorpioni!» scherzò D.B.
«Accenderesti la luce, D.B.? Mi dà fastidio il buio!»  disse Flack
«Tieni spento! Ho mal di testa! In che condizioni è il laboratorio?» chiese Mac precipitosamente
«Non possiamo lavorare per le prossime tre settimane! Vanno ripuliti tutti i condotti dell’aria e la disinfestazione non è ancora finita!» spiegò Jo
«Vacanze forzate per tutti e intanto i casi si accumulano!» sbuffò Mac «Il mio lavoro quadruplica!» disse mettendosi entrambe le mani sul volto.
Jo guardò Christine pronta al peggio con il catino in mano
«Credo che mi farò un’altra dormita, sapendo che Danny sta bene!» Mac scostò le mani dal viso e cercò di aprire gli occhi per incrociare quelli delle due donne e dei due uomini davanti a lui.
«Buona idea! Tuo suocero è appena arrivato con i tuoi gemelli! Pensa che cosa si scatenerà qui dentro tra poco!» disse Flack indicando il padre di Christine.
«Flack! Perché devi essere così?!» sbottò Adam.
Mac si portò le mani sul viso «Non gridare ti prego!» disse respirando a fondo
«Stai tranquillo! Non agitarti!» disse Christine a bassa voce massaggiandogli la spalla destra
«Come fai a sapere che mi fa male lì?» chiese Mac
«Sei qui in una posizione innaturale tesoro e non ti appoggi completamente sul lato destro!» si inginocchiò vicino al letto e sorrise appoggiando la testa accanto alla sua sul cuscino «Dormi e non pensare a nulla!»
Mac riuscì a ignorare per un po’ le lagne di Flack e bisbigliò «Grazie per essere qui!»
«Ringrazia Reed che mi ha avvisata e quella strana aquila apparsa chi sa come nell’edificio mentre ti portavano via! Ci ha salvati da un serpente!»
D.B. posò una mano sulla spalla sinistra di Mac «Sarò a New York tutto il weekend! C’è qualcosa che posso fare?»
«Aiuta Christine con i bambini e Jo a rimettere in ordine il laboratorio!»
D.B. rise «La famiglia e il lavoro al di sopra di ogni cosa! Guarisci presto, Ispettore!» si chinò vicino a lui e anche Christine poté udire la frase che bisbigliò «Semper Fidelis!»
Adam aveva sentito quella frase di sfuggita e aggiunse «Marine una volta, Marine per sempre!»

COMMENTO AUTORE
Ebbene sì, esattamente come a Natale, metto un commento per segnalarvi che vado in vacanza esattamente come accadrebbe se la serie fosse trasmessa in America!
 
Al termine della nostra avventura mancano tre episodi e vi prometto che posterò un trailer su YouTube per gli ultimi due che saranno pubblicati, rispettivamente il 9 e 16 Maggio.
Le mie vacanze dureranno fino al 2 Maggio, in quella data pubblicherò il terzultimo episodio e spero di ritrovarvi numerosi!
 
Una delle pecche di EFP è, secondo me, il fatto che chi legge non può vedere le visite alle storie, ma solo le recensioni. Mi sembra giusto pubblicare invece il numero di visualizzazioni ottenute sino ad oggi
 
1. EPISODIO I: MERCURY TASTE                                                                  863
                               
2. EPISODIO II: IT WAS A BEAUTIFUL DAY                                                    304
               
3. EPISODIO III: OLD SECRETS                                                                     200        
               
4. EPISODIO IV: THOUSAND TIMES                                                               243        
 
5. EPISODIO V: LA PRIMA MOGLIE                                                               240        
 
6. EPISODIO VI: I DON’T NEED TO FIGHT TO PROVE I’M RIGHT                     161        
 
7. EPISODIO VII: UN BRINDISI AI CURIOSI AMICI                                            140        
 
8. EPISODIO VIII: THE SCARLET PIMPERNEL                                                150        
 
9. EPISODIO IX: ONLY MISS THE SUN WHEN IT STARTS TO SNOW               130
 
10. EPISODIO X: I WANT TO PLAY A GAME WHITH YOU                                127
 
11. EPISODIO XI: IF I SIT STILL, MAYBE I'LL GET OUT OF HERE                     168        
 
12. EPISODIO XII: BLOODY FRIDAY                                                               112
                               
13. EPISODIO XIII: OLD YOUTH OF AMERICA                                                 117        
 
14. EPISODIO XIV: DON’T YOU WORRY CHILD                                               103        
 
15. EPISODIO XV: LIE TO ME                                                                         123        
 
16. EPISODIO XVI: BLOOD & ROSES                                                              114        
 
17. EPISODIO XVII: PAURA IN CENTRO                                                             98
 
18. EPISODIO XVIII: I'LL FIND YOU SOMEWHERE                                            102        
 
19. EPISODIO XIX: YESTERDAY IS STORY, TOMORROW IS A MYSTERY          88
 
20. EPISODIO XX: THE SILENCE OF THE LAMBS                                              82          
 
21. EPISODIO XXI: A MILANO AND NEW YORK’S TALE                                     91          
 
22. EPISODIO XXII: I’ILL DRAG YOU TO HELL                                                    69          
 
23. EPISODIO XXIII: LE CADAVRE EXQUIS BOIRA LE VIN NOUVEAU                 70
 
 
Tutto questo è merito vostro che seguite, che mettete i +1 di Google e i “like” di Face Book.
Passo a ringraziare uno per uno  
Grazie di cuore e spero di ritrovarvi tutti qui pronti per sapere come va a finire, dopo questa storia direte davvero “CSI:NY è finito!”.
A presto
Aly
 
P.S. per chi volesse sono sia su facebook  https://www.facebook.com/CSINewYorkStagione10
un account Twitter https://twitter.com/CSINY10alicew93
e il blog che curo in Inglese http://csinewyorkseason10.blogspot.it/
 
   
 
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