DODICESIMO CAPITOLO
HIGH
TREASON
***
Il ticchettio
dell’orologio, appeso alla parete, scandiva lentamente, troppo lentamente a
parere di alcuni, il tempo che mancava al suono dell’agognata campanella
scolastica.
La voce profonda del
professor Vitious penetrava nelle menti annebbiate degli alunni del settimo
anno, ripentendo per l’ennesima volta l’importanza degli esami imminenti,
creando nei più, un vago interesse.
Sirius Black,
incurante di tutto ciò che lo circondava, fissò intensamente, come era ormai
diventato abitudine, il profilo della Saxton.
Da quando James e
Tutto sembrava tornato
alle origini, sembrava che il nuovo rapporto instauratosi tra
Più ci pensava e più
non riusciva a credere che fosse successo realmente…
Si sentiva in parte in
colpa, ma come gli aveva fatto notare Lunastorta, lui alla fine non era
responsabile delle azioni di James, aveva solo organizzato quella maledetta
festa, e basta.
La maledetta festa in
questione, era una delle solite feste dei Malandrini ed era stata organizzata
per festeggiare la buona stella di Potter, che ancora una volta insieme alla sua
compagnia era riuscito ad evitare l’espulsione…
Inoltre sembrava che
Potter finalmente fosse riuscito a far capitolare
Bere non era mai stato
il forte di James, si poteva affermare con certezza che non reggesse bene
l’alcool, tuttavia Ramoso, insieme a Sirius prima che la festa iniziasse
veramente, soli nella loro stanza, intaccarono la loro dispensa privata di
alcolici, per festeggiare privatamente.
Se Sirius però, riuscì a contenersi, James non ebbe altrettanto fortuna…
Uscì dalla loro stanza
con passo malfermo e si diresse verso gli altri
malandrini…
- Mi fa piacere, mia
cara, che tu sia venuta…-
Il sussurro ironico le
aveva sfiorato l’orecchio provocandole un leggero tremore in tutto il corpo, una
sensazione ormai conosciuta.
- Black, non sopporto,
come sai, essere chiamata mia cara e ancor di più non sopporto essere chiamata
da te! -
- Sempre altamente
accomodante, Saxton…
Eppure mi era sembrato che stessi
cercando qualcuno tra la folla, in questo momento, qualcuno con le mie
sembianze…Sbaglio ? –
Il rossore che si era
diffuso sulle guance della ragazza, smentì le parole
seguenti…
- Sbagli !
-
L’espressione di
trionfo che si dipinse sul viso di Black, venne immediatamente soppiantata da
uno sguardo particolarmente saccente.
- Naturalmente…Io
penso, Kimberly, che tu sia totalmente e irrimediabilmente innamorata di
me…Aspetta lasciami finire…Penso anche che io e te potremmo fare una coppia
degna di nota, per questo posso aspettarti ancora per un po’ di tempo, ma non ti
aspetterò in eterno. Anche perché, mia cara, le mie fan ci rimarrebbero molto
male se rimanessi single per così tanto tempo, sembrerebbe che io abbia perso il
mio fascino…Cosa alquanto improbabile! -
- Presuntuoso! Idiota!
Ma ti senti quando parli ?! Black, io e te, non siamo compatibili,
mettitelo in testa! Chiaro ? –
- Non
proprio…-
Nel dire questo il
giovane aveva preso tra le braccia Kim, impedendole qualsiasi
movimento…
Sapeva che la stava
per baciare, ma nonostante ciò il bacio la colse impreparata, annebbiandole
dolcemente i sensi, facendola sentire insicura, ma allo stesso tempo protetta
tra quelle braccia.
Sirius la baciava
intensamente e ripetutamente, provando le stesse sensazioni che aveva provato in
quel corridoio solitario…
Forse dopotutto
- Sirius! Scusate…ma è
estremamente urgente! Kim, ho bisogno anche di te…-
La voce di Remus non
era mai stata cos’ sconvolta, e neanche il suo viso…Continuava a guardare
qualcosa al centro della stanza, con aria incredula.
-Lunastorta…Spero, per
la nostra amicizia, che sia qualcosa di realmente importante!
.
Nel pronunciare queste
parole il ragazzo vide, finalmente ciò che angustiava
l’amico.
Appoggiati ad una
colonna nel mezzo della stanza, due corpi si stavano freneticamente conoscendo.
Le mani della giovane
erano intente ad accarezzare voluttuosamente la pelle del ragazzo che la
sovrastava, senza staccarsi minimamente da quelle labbra
bollenti…
- Oh cazzo!
-
Ovviamente Sirius
aveva espresso efficacemente il suo punto di vista…
La camicia azzurra del
giovane era ormai totalmente aperta, mentre la ragazza si stava dedicando con
efficacia al suo collo, lasciando dietro il suo passaggio un vistoso
segno…
Kimberly fu l’unica
che si accorse della figura che, dall’atra parte della stanza, stava osservando
la medesima scena, non credendo ai propri occhi.
James Potter e
Margaret Beats, incuranti delle persone che li circondavano, si stavano baciando
.
Trattenendosi dal
piangere e sforzandosi di camminare con passo fermo, Lily Evans se ne andò,
lasciandosi alle spalle quell’immagine che la tormentò per tutta la
notte.
Una notte passata a
piangere tra le braccia della sua migliore amica, che non sapendo come
consolarla si profuse in una sequela di immagini macabre riguardo alla morte di
Potter.
Una volta che Kim si
addormentò, Lily poté finalmente pensare liberamente senza che l’amica si
intromettesse nei suoi pensieri.
Non poteva non
sentirsi tradita…
Quello stesso
pomeriggio si erano scambiati quel bacio in biblioteca, che per lei aveva
assunto mille significati diversi, uno più bello
dell’altro.
Non poteva credere che
lui l’avesse fatto realmente, tra l’altro di fronte a lei e a tutta la scuola in
pratica…
Non poteva credere che
tutto quello che era successo fosse solamente un gioco per
lui…
Con decisione si alzò
dal letto, scostando le lenzuola e con la determinazione che l’aveva sempre
caratterizzata sino a quel momento, decise che da quello stesso giorno Potter
non sarebbe più entrato nella sua vita.
In quello stesso
momento nei dormitori maschili, un Black e un Lupin alquanto incazzati
guardavano con aria omicida il ragazzo seduto con sguardo spento di fronte a
loro.
- Mi spieghi come
diavolo ti è venuto in mente di farti
Le parole sembravano
non aver minimamente intaccato quell’aria vagamente assonnata di James, che non
guardando i suoi amici si mise disteso nel suo letto facendo finta di
dormire.
Con sguardo rivolto al
soffitto Potter era assillato da rimorsi e
pensieri troppo forti per riuscire seriamente a dormire, ma soprattutto era
tormentato dal viso di lei, con quell’espressione di odio puro e da quegli occhi
che sino a pochi momenti prima erano sorridenti e splendidi, mentre ora erano
freddi e scostanti.
***
Direi che non ho scuse
per il ritardo…
Mi vergogno
enormemente per avervi fatto aspettare così tanto, spero sinceramente che il
capitolo vi sia, nonostante tutto, piaciuto e spero vivamente che non abbiate
abbandonato la storia!
Ho avuto un po’ di
problemi e per questo non ho potuto postare, vi volevo solo avvertire però che
il capitolo seguente è già stato scritto e quindi sicuramente non vi farò più
aspettare così tanto…!
Il capitolo, come
avrete notato è un po’ diverso dal solito, sperò comunque che non vi abbia
deluso…^^
Un grazie enorme
comunque per tutti coloro che mi hanno pregato di continuare la fic, non avete
idea del piacere che mi avete fatto!!!
Mi lasciate un
commentino per questo capitolo?!!? (Please!, Fatelo come regalo di
compleanno…^^)
Un ringraziamento
particolare va a:
parisienne,
myki,
PIPPIMAG