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Autore: jjk    11/04/2014    1 recensioni
Mentre la vita di Reid è ancora sconvolta dall'arrivo nella sua vita di due ragazzi che,come lui non hanno mai conosciuto l'amore che c'è in una vera famiglia,la squadra deve partire verso Los Angeles per risolvere un caso complicato che li porterà a ricordarsi dell'importanza della famiglia e a rincontrarsi con vecchie conoscenze
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Derek Morgan, Jennifer JJ Jareau, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La A e la Z'
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Morgan guardò soddisfatto l’amico che parlava con il suo protetto.
Non riusciva a sentire ciò che si dicevano, ma conosceva abbastanza Reid da capire dal suo linguaggio del corpo che tutto si stava sistemando e che si erano chiariti.
Si avvicinò a Garcia per flirtare un po’ con lei, così come facevano sempre anche sotto gli occhi gelosi di Kevin.
Quanto si divertivano a torturarlo in quella maniera!
Poco dopo vennero raggiunti da Spencer ed Andrew, entrambi sorridenti.
-Pronto per la vacanza?-chiese quindi al più piccolo del team.
-Quindi vi fermate per un po’-
Tutti erano convinti che Lila Archer fosse andata via , ma lei era lì sulla porta della stanza in cui si era chiusa con Reid e li guardava con una dolce espressione sul viso.
-Pensavo fossi tornata a casa-disse Reid sorpreso di trovarla ancora lì.
-Non me ne sarei mai andata senza salutarti come si deve, non un’altra volta! Comunque non hai risposto alla mia domanda-
-Ci…….ci fermeremo qui circa una settimana-balbettò lui.
-Che bello! Se volete vi posso fare da guida e farvi vedere tutti i posti più belli di Los Angeles a dintorni! Che ne dite?-
Derek si voltò verso il genietto e, dopo avergli fatto un sorrisetto malizioso le rispose.
-Mi sembra un’ottima idea-
Spencer non gli avrebbe mai detto quanto gli era grato per aver dato quella risposta, lui non avrebbe mai avuto il coraggio di chiamarla per chiederle di vedersi mentre lui era ancora lì eppure aveva moltissima voglia di stare con lei.
Per troppo tempo erano stati separati.
-Allora io direi di cominciare da oggi, ma dato che è troppo tardi per fare qualsiasi altra cosa vi faccio una proposta: che ne dite di andare al mare?-
-Ok, io ci sto-disse Morgan.
-Anch’io-si aggiunse Prentiss.
-Per noi va bene-
-Noi ci siamo-lo seguirono anche Hotch con Jack e JJ e la sua famiglia.
-Non puoi trovarci più d’accordo di così!-concluse Garcia parlando anche per il suo fidanzato.
Tutti si girarono verso Reid.
-Tu che ne dici Spencer?-gli chiese Lila.
-Io…..io non ho il costume-mormorò imbarazzato.
Odiava essere osservato da tutta quella gente.
-Come fai a partire per  Los Angeles senza portarti dietro un costume?!-lo sgridò Emily.
-Si trattava di lavoro, non credevo avessimo il tempo di fare un bagno!-
-Se il problema è solo quello ho sempre quel costume da prestarti……..-
Andrew li guardò con gli occhi spalancati.
-Voi vi conoscete?! Spencer conosci Lila Archer?!-
-Certo che la conosce! E anche piuttosto bene!-gli rispose Derek che, vedendo la sua faccia sconvolta dalla scoperta scoppiò a ridere.
-Sono davvero tante le cose che non sai di  Reid, Andy! Forse con il tempo le scoprirai, ma credo che lacune cose non le abbia dette nemmeno a noi, né a me, né a JJ-
La giovane attrice sorrise vedendo quella scena e si avvicinò ai due ragazzi, gli unici che non era riuscita a capire quale fosse il loro ruolo all’interno di quel gruppo.
Non aveva avuto alcun problema a capire che Jack era il figlio di Hotch e che Will ed Henry erano il marito e il figlio di JJ, né aveva avuto difficoltà nell’individuare Kevin come il fidanzato di Penelope, l’unico membro della squadra che non aveva visto quando si erano occupati del caso del suo stalker, oltre ovviamente a Rossi e Prentiss che all’epoca non erano ancora entrati nella squadra.
Ma non sapeva bene cosa pensare di Zack ed Andrew.
-Piacere di conoscervi, io sono Lila Archer. Ma da quello che ho capito già mi conoscete-disse presentandosi a loro.
-Ti ho visto in tv. Comunque io sono Andrew e lui è Zack-rispose il più esuberante dei due mentre l’altro la guardò in silenzio con un sorriso tirato.
Persino lei che non era una profiler capì che non amava incontrare gente nuova, eppure sembrava il tipico ragazzo popolare che conosce un sacco di gente.
-Viviamo a casa di Spencer da quando lui ha deciso di prenderci in  affido dopo aver arrestato nostro padre e nostro zio. Dato che mamma era stata uccisa da loro e non avevamo altri parenti siamo finiti in una casa famiglia così lui ci ha portato a vivere con lui a Washington-capendo ciò che lei voleva sapere, ovvero cosa ci facessero loro lì e chi fossero, Zack aveva parlato per la prima volta.
Oltre a salutare il suo tutore non aveva detto quasi niente, dopotutto parlava praticamente solo con Reid, quindi la cosa non era sembrata strana a nessuno e nessuno lo aveva forzato a dire qualcosa, se avesse voluto parlare lo avrebbe fatto liberamente.
Furono quindi molto sorpresi nel sentire la sua voce rispondere per alla muta domanda della giovane.
-Oh, mi dispiace-rispose lei.
Non si aspettava di certo una storia del genere ed era molto dispiaciuta di aver risvegliato dolorosi ricordi.
-Non ti preoccupare. Ora stiamo davvero meglio e poi….Spencer è magnifico-
Quello sentendo il suo nome abbassò lo sguardo imbarazzato, ma Lila gli si avvicinò e dopo avergli dato un bacio sulla guancia gli sussurrò in un orecchio.
-Sei davvero cresciuto-
Poi si incamminò verso l’uscita seguita dagli altri.
-Io direi di vederci tra un’oretta a casa mia, tanto sapete dov’è no?-
Tutti annuirono.
-Spencer, tu passa un po’ prima così ti do il costume e ti puoi cambiare da me-
-Oh…..Grazie. ok verrò u po’ prima-
-Porta anche i ragazzi, ci tengo a fargli vedere dove abito e poi……Scommetto che a loro piacerà, non come a te!-
Tutti risero mentre lui provava a difendersi.
-Non ho mai detto che non mi piace! È che……Insomma…….Io…….Ero preoccupato per te e……-
-Tranquillo dottore ho capito cosa vuoi dire. Comunque stavo solo scherzando.
Dovresti imparare a riconoscere le prese in giro, anche se vederti balbettare imbarazzato mentre provi a giustificarti è davvero divertente. Ci vediamo dopo-
-Ok, allora a dopo-la salutò lui mentre lei saliva in macchina, subito imitata da tutti quanti.
Arrivati in albergo i ragazzi disfarono i bagagli e subito insistettero per recarsi dalla giovane attrice e vedere la sua abitazione, in più erano molto curiosi di capire che cosa fosse successo tra lei e Reid e sapevano che lui non glie lo avrebbe mai detto , ma forse lei……
Così meno di 20 minuti dopo erano già a casa davanti alla sua porta a suonare il campanello.
-Avete fatto presto!-esordì lei con un sorriso invitandoli ad entrare.
-Wow, casa tua è magnifica!-esclamò Andrew mentre esplorava le varie stanze.
-Sono finalmente riuscita a comprarla, prima ero in affitto-
Guardò l’altro fratello che era rimasto all’ingresso senza muovere un passo.
-Ehi Zack perché non ti fai un giro? Nel frattempo io do a  Spencer il costume-
Quello annuì e sparì nel corridoio di fronte, mentre lei e il federale entravano nella prima camera a destra.
-Qui è dove dormo io, non ci eri stato l’altra volta vero?-
Lui scosse la testa.
-Beh ora si!-
Detto questo tirò fuori da un cassetto un paio di pantaloncini.
-Questi sono per te. Io esco così ti puoi cambiare-
Glieli mise in mano e uscì mentre il genietto non riusciva a smettere di guardarla.
Appena varcata la soglia si ritrovò di fronte a due paia di occhi curiosi che, di certo, la stavano aspettando.
-Cosa è successo tra te e Spencer?-chiese subito il più piccolo.
Lila rimase un po’ sorpresa da quella domanda inaspettata.
-Andy!-lo sgridò il maggiore.
-Scusi, mio fratello voleva sapere come vi siete conosciuti-
-Non ti preoccupare e poi dammi del tuo. Davvero Spence non ve lo ha mai raccontato?-
I due fecero segno di no con la testa.
-Oh beh, posso capirlo. Allora ve lo dirò io……..-
 
Reid s’infilò il costume che lei le aveva dato e si guardò allo specchio.
Si sentiva così ridicolo.
Da quant’era che non andava al mare?
Troppo.
Lo testimoniava la sua pelle bianca come il latte che sembrava non aver mai visto la luce del sole.
Si sedette sconsolato sul letto immaginandosi le facce di Morgan e Prentiss quando lo avessero visto arrivare e i commenti dei colleghi……
No,no,non sarebbe riuscito a sopportarli e gli avrebbero di certo rovinato la giornata.
Non aveva nessuna voglia di sentirsi prendere in giro per il suo fisico rachitico o per il suo colorito smorto.
Non trovava il coraggio di uscire da quella stanza.
Sentì gli altri tre dall’altra parte delle porta che parlottavano, ma non riusciva a distinguere bene le parole, riuscì solo a riconoscere il suo nome prima che tutti scoppiassero a ridere.
Chissà cosa trovavano così divertente.
Si rivestì in fretta, tenendo però il costume invece di rimettersi i pantaloni.
-Spencer! Sei pronto?-domandò Andrew vedendolo uscire.
-Vi ho sentito ridere…..-non finì la frase perché Lila prevenne ciò che voleva dire.
-Tranquillo non stavamo ridendo di te. Non potremmo mai. In qualche senso ti dobbiamo tutti la vita-poi lo squadrò con aria critica.
-Non avrai intenzione di andare al mare vestito così?-
-Così come?-
-Con la camicia e la cravatta! Possibile che devo dirti tutto io?!-
Entrò nella camera dove aveva lasciato Reid e ne uscì con una maglietta a maniche corte blu.
-Tieni, mettitela-
Vedendolo titubante continuò.
-Su forza, mica ti vergognerai di cambiarti davanti a noi?!-
In realtà si, si vergognava a levarsi la sua adorata camicia davanti a loro e lei lo sapeva, ma sapeva anche che lui non lo avrebbe mai ammesso.
L’agente si sfilò l’indumento il più velocemente possibile e, alla stessa velocità indossò la maglia datagli dall’attrice.
-Ora sei perfetto! Ti mancano solo…….Queste!-esclamò porgendogli un paio di ciabatte.
-Dovrebbero essere proprio della tua misura. Sono di mio fratello, come anche la maglietta e il costume. Lascia sempre qualcosa, in caso arrivasse qui all’improvviso, e quindi senza valigia, o gli perdessero il bagaglio in aeroporto-
-Mi dispiace. Forse non vorrebbe che usassi i suoi vestiti-
-Non ti preoccupare. Lui sta a Salem e non credo che senta la mancanza di questi pochi abiti, e farò in tempo a lavarli prima che torni a trovarmi. In più sarà contento di sapere che li ha, beh in realtà li ho, prestati a te-
-Gli hai parlato di me?!-
-Ti stanno proprio bene, sia le ciabatte che tutto il resto. Tu e Nate avete la stessa taglia oltre che la stessa età-
-Non hai risposto alla mia domanda-
-Anzi, visto da dietro sembri proprio lui-
-Ti ho fatto una domanda-
-Ma certo che gli ho parlato dio te. Insomma mi hai salvato la vita neutralizzando Maggie, che era armata mentre tu non lo eri, senza che nessuno si facesse male. E lei voleva uccidermi. Nate ti è sempre stato molto grato e ha sempre desiderato conoscerti, ma non ce n’è mai stata l’occasione. Quindi sarà molto contento di averti aiutato-
Lui fece una smorfia, di certo quegli indumenti stavano di gran lunga meglio al fratello che a lui, ma non disse nulla, anche perché il campanello suonò e lui si preparò ad accogliere i suoi aguzzini che Lila stava già facendo entrare.
-Reid! Per la prima volta ti vedo in t-shirt e costume. Questo è un evento!-esordì Morgan.
Beh, in fondo poteva andare peggio, poteva ad esempio sfotterlo per il suo pallore.
-Rei sei sicuro di non essere un vampiro?-
-Si perché?-
-La tua pelle sembra non aver mai visto la luce del sole, quindi mi chiedevo se ti incenerissi in caso fossi esposto ai raggi solari-
Come non detto.
-Lascialo in pace!-lo redarguì JJ.
-Spence, non fare caso a ciò che dice, stai benissimo!-lo tranquillizzò l’amica, che cercava sempre di fargli vedere il lato positivo di ogni cosa e di tirarlo su di morale.
-Gliel’ho detto anch’io ma non mi ha creduto- s’intromise Lila con uno dei suoi splendidi sorrisi.
-Beh, io direi che, dato che siamo tutti pronti, possiamo andare no?-chiese Rossi che evidentemente era impaziente di raggiungere la spiaggia e tuffarsi in acqua.
-Sono d’accordo meglio incamminarci senza perdere altro tempo-disse Hotch tenendo la mano del figlio.
Persino lui aveva abbandonato il suo solito completo a favore di una semplice maglietta rossa e un costume dello stesso colore.
Era arrivato poco prima, ma era rimasto nascosto dietro agli altri.
-Reid, ma sei mai andato al mare?- domandò osservando il suo colorito.
-Forse qualche volta quando ero più piccolo, prima che mio padre se ne andasse-
-Non starai dicendo sul serio?!-
La risposta del giovane genio aveva lasciato tutti pietrificati.
-Beh lavoriamo sempre……-
-E quando prendi le ferie?-
-Vado a Las Vegas, da mia madre-
-Quindi tu mi vuoi dire che non ti ricordi nemmeno l‘ultima volta che ti sei tuffato nel mare?-
-In realtà non credo di averlo mai fatto-
-Reid! Sei un caso disperato!!-fece Garcia scandalizzata dalla rivelazione.
-Ragazzi! Ognuno alle proprie auto-ordinò l’analista con pigliò militare.
-Bisogna assolutamente rimediare e abbiamo solo una settimana per farlo! Non possiamo perdere neanche un secondo!-
Subito tutti corsero alle macchine e partirono, pronti a godersi l’inaspettata vacanza.
 

nota.perdonate il tempo biblico e la cortezza(vocabolo che non so nemmeno se esiste)del capitolo, mi scuso in anticipo per il prossimo perchè credo che sarà anche più corto ma sentivo di dover dividerli e poi se no ci avrei messo ancora di più a pubblicare qualcosa e boh,non mi pareva giusto nei vostri confonti .
soprattutto nei confronti di estelle holly e antos1991 che recensiscono sempre questa storia(con quale coragguio dato che fa pena e sta persino peggiorando non lo soa, ma spaiiate che vi voglio tanto bene).
un grazie speciale va a anots1991, lei sa perchè e.....nulla,vi voglio bene.
alla prossima
  
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