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Autore: Dangerous_ZM    11/04/2014    1 recensioni
Juliet,una normale ragazza di sedici anni intenta a seguire i suoi sogni,prende una brutta discesa verso il stare da sola ed essere trattata male,abbandonata dal mondo esterno che la circonda.
Abbastanza alta,capelli castani,lisci e occhi color azzurro mare,un fisico da far invidia a tutti ma non riesce ad accettarlo.
Solo i suoi idoli riusciranno a portarla avanti,a vivere e non pensare a tutto quello che dicono su di lei,perché seguendo i sogni fino alla fine porta ad avverarli,così anche a lei.
Tutto le si cambierà,cambierà il suo carattere e il suo rapporto con i genitori diventerà sempre più intensivo nel litigarci,con suo fratello sarà la stessa,lui la sosterrà in tutto,e con lui le due migliori amiche di Juliet: Megan chiamata Meg e Jane chiamata Jay.
Il resto sarà da voi scoprire.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Chapter three.

 
-Si ho capito,ma perché?un sacco di ragazze escono ed io devo stare chiusa in casa come un animale dentro una gabbia-
Rispondo sbuffando incrociando le braccia stando seduta sulla sedia in cucina.
-Non m’interessa,quando avrai capito cosa vuol dire RISPETTO per le persone che ti circondano là potrai fare qualsiasi cosa,e per prima cosa non osare mai più uscire per andare ad una festa in cui ci sono quelli più grandi di te,ci siamo capiti?-
Risponde subito papà alzando il tono della voce.
-Ma non è valido ed ora devo andare-
Rispondo andandomene prendendo la borsa e andandomene via,senza più sentirli nelle orecchie,rispetto,ma se loro il rispetto non ce l’hanno neanche per me come pensano che io lo abbia per loro?o per i professori?bell’idiozia.
Ero a metà strada per arrivare a scuola,quando mi sentivo praticamente inseguita,ma non c’era nessuno,mi voltai e mi ritrovai un ragazzo avanti,sbatto contro di lui.
-Ma cosa?tu sei quello della festa..-
Lo riconobbi a vista d’occhio,lui sfoggiò uno dei suoi sorrisi più belli che abbia mai visto,ma poi quelle fossette,mi sembrava di averle già viste.
-Si può sapere chi sei?e cosa vuoi da me?-
Rispondo fredda incrociando le braccia,attendendo una sua risposta,quando lui si tolse il cappuccio e gli occhiali il mondo mi stava per cadere addosso,il mio cuore prendere a battere a mille nel petto che quasi lo lasciava uscire e farlo rimbalzare ovunque,e le mie guance diventare rosse ma di un rosso davvero acceso.
-Ho fatto una figuraccia,me lo sarei immaginata-
Dico subito abbassando lo sguardo.
-Nah,trattami come una normale persona,perché è quello che sono,non trattarmi anche tu come uno famoso,voglio avere una vita normale come tutti-
Annuisco,alzando lo sguardo,il rosso stava scomparendo.
-Posso sapere il tuo nome bellissima?-
Disse lui subito sorridendo,quelle fossette,quegli occhi verdi,Harry era la morte mia.
-Ehm..sono Juliet-
Rispondo distogliendo lo sguardo dal suo,era troppo imbarazzante fissarlo a lungo.
-Allora Juliet..-
Prende lui il discorso.
-July può bastare-
Rispondo sorridendo,ricambiò.
-July,dove vai a quest’ora?-
Lo guardai incerta.
-A scuola,no?-
Rispondo ridendo,aveva fatto una faccia da idiota.
-Giusto..lascia perdere la mia idiozia,posso accompagnarti?magari ci conosciamo meglio-
Risponde lui facendo finta di non aver fatto nessuna figuraccia,mi misi a ridere,annuendo,non potevo ancora crederci,io Juliet Roberts,una comune ragazzina di 16 anni che parla per strada col suo idolo in carne ed ossa,potevo morire felice.
-Okay traguardo raggiunto..non posso andare oltre per ora,sai com’è-
Disse lui facendo un passo indietro,annuisco.
-Sisi,capisco perfettamente,beh io devo entrare-
Facendo per andare dentro,ma lui mi fermò afferrando il mio polso e facendomi girare.
-Ci rivedremo?-
Domandò lui guardandomi.
-Non credo così facilmente,sai mi è stata privata la libertà dai miei genitori per due settimane-
Rispondo facendo spallucce,che figuraccia numero tre.
-Ma comunque,mi farebbe piacere sentirti di nuovo,dammi il tuo braccio-
Lui lo allungò,io gli alzai la maglia e con la penna gli scrissi praticamente il mio numero di cellulare,per poi dargli un bacio sulla guancia,lui mi sorrise abbassandosi la maglia della felpa,così entrai e mi recai anche io in classe con tutto il resto,e sedermi vicino a Meg.
-Ti hanno beccata?-
Dice lei aprendo subito il discorso della festa.
-Già,mia mamma-
Rispondo mettendo la borsa sul banco appoggiando la schiena allo schienale della sedia.
-Non solo a te,ho avuto una di quelle stonature a prima mattina,e non puoi permetterti di uscire senza permesso,di puzzare d’alcool e di bere,hai solo sedici anni..e blah blah-
Risponde Jay da dietro facendo la voce di suo padre,scappammo a ridere,spiegazioni alquanto noiose,oggi non facevano che parlare,parlare,parlare,che quasi mi sembrava ci sia papà al loro posto,ma una volta che chiudessero la bocca,mai?.
Quando a farmi tornare con la testa sulla Terra fu il cellulare che mi vibrò sul banco,vidi un messaggio di un numero che non conoscevo,visualizzo.
-‘Il tuo sorriso è indescrivibile,ne ho visti di stupendi ma il tuo è la perfezione’-
E ora chi era?uno stalker?non ci pensai due volte a rispondergli.
-‘Grazie..ma posso sapere chi sei?’-
Speravo a che non fosse un maniaco perché ero fottuta per le belle,quando il cellulare riprese a vibrare.
-‘Il ragazzo di questa mattina,ricordi?’-
Sorrisi,l’idiozia di Harry andava oltre al solito.
-‘Scusami Harry,mi ero dimenticata che fossi tu’-
Era riuscito a riportarmi con la testa fra tutti quanti,era un ragazzo dal cuore d’oro,altro che puttaniere o cose del genere che osavano dargli degli stupidi paparazzi che non lo conoscevano neanche bene,esco fuori con Meg e Jay,fino a davanti al cancello,quando passò una macchina nera,si abbassò il finestrino.
-La signorina ha bisogno di un passaggio?-
Intravidi Harry.
-Mi farebbe piacere,ma vado a piedi non preoccuparti-
Rispondo sorridendo alla sua affermazione.
-Insisto,tanto non mangio nessuno-
Sospirai.
-Va bene-
Rispondo per poi girarmi verso le ragazze che mi guardarono perplesse,così feci loro spallucce ed andai verso la macchina,salendoci sopra e lui andò via,si tolse il cappuccio ma tenendo gli occhiali da sole.
-Perché porti sempre il cappuccio?-
Gli domandò guardandolo.
-Perché è un periodo piuttosto scomodo,e insomma i paparazzi stanno ovunque e non voglio farmi riconoscere-
Risponde lui per poi alzarsi gli occhiali scuri e metterli sul suo capo tra i suoi capelli.
-E funziona,non ti avevo per niente riconosciuto-
Rispondo ridendo.
-Approposito ci vai forte alle feste per essere una ragazzina-
Mi guardò sorridendo.
-Già,peccato che abbia avuto delle lamentele da parte dei miei,ho solo 16 anni,è tempo che io mi diverta non credi?-
Rispondo guardandolo,lui annuì.
-Ti capisco perfettamente,anche io alla tua età avevo mia mamma che mi stava appiccicata addosso,neanche con le ragazze riuscivo a parlare che lei era da quelle parti,sembrava un agente dell’FBI-
Scappai a ridere,e anche lui con me.
-Dico sul serio,non ridere di me-
Gli avevo già indicato casa mia,e ci arrivammo,dovevano solo vedermi qua dentro ed era la fine.
-Quella è casa tua?-
Domandò indicandola ed io annuì,per poi guardarlo.
-Beh,allora ci si vede in giro-
Riprese lui il discorso tenendo una mano ferma sul volante.
-Sisi certo-
Rispondo sorridendo quando poi stavo mentendo non potevo per niente uscire,figuriamoci se sapevano che se sarei uscita con qualche ragazzo,mi avrebbero messa direttamente in carcere,scesi prendendo la borsa e avviandomi verso l’ingresso,salutai Harry girandomi e lui ricambiò suonando il clacson,rientrai dentro,nessuno diceva niente meglio così,scappai di sopra e andai in camera.
-Sei qua?- ecco la voce di James portarmi alla realtà.
-Che hai perso?- dico scendendo giù accorciandomi le maniche della maglietta.
-Calma bellina,volevo dirti se volevi venire stasera al Luna Park con me e i miei amici,visto che stai con me credo che ti lasceranno venire mamma e papà-
Disse subito lui mettendo le mani in tasca,mi misi a ridere.
-Con quegli idioti dei tuoi amici?Scordatelo-
Rispondo cambiando espressione,quando il cellulare nella mia tasca mi vibrò,lo afferrai e visualizzai il messaggio.
-‘Certo che mi manchi subito tu,quando possiamo rivederci?’-
Era il numero di Harry,me lo ricordavo e sorrisi.
-E va bene,ci vengo-
Dico per poi andarmene di sopra.
-Non è che perché mi stai facendo un favore,ma perché mi fai pena vederti chiusa qua dentro- risponde lui dalla sua camera.
-Per tutto sto tempo che ti ho chiesto di venire con te,ora ti faccio pena?potevi trovartela meglio la scusa-
Rispondo chiudendo la porta di camera mia e mi buttai sul letto col cellulare in mano rispondendo al suo messaggio.
-‘Che ne dici di questa sera alle otto al Luna Park?’-
Rispondo subito,avrò sbagliato qualche parola ma fa niente era comunque leggibile,mi passai una mano tra i capelli sospirando,subito il cellulare vibrò,visualizzo il messaggio.
-‘Impegno preso allora,ci si vede stasera bambola’-
A quell’affermazione arrossisco di colpo in faccia,girandomi e premendo il viso sul materasso e cacciare un urlo che per fortuna non sentì nessuno,ecco che subito mi ritrovo seduta pensando a cosa avrei indossato stasera,mi alzai e apro l’armadio,comincio a tirare tutto all’aria.
-Juliet-
Ed ecco la voce di mia mamma di mia mamma arrivare dalla porta,e la mia camera che sembrava un campo di battaglia.
-Cos’è successo in questa camera?è passata una mandria di bufali?-
Riprese a parlare,entrando in camera.
-Stavo..facendo pulizie nell’armadio-
Lei mi guardò.
-Buttando tutti i vestiti puliti così?ti do tre secondi per rimettere tutto in ordine o non sai che ti succede-
E se ne andò via,sbuffai riordinando tutto per bene.
Cosa c’era di peggio?a me Harry piaceva più di ogni altra cosa e non mi avrebbero permesso di stare con uno più grande di me,soprattutto di tre anni,ma quando si tratta di lui,tutto cambia,anche il mio stato d’animo,da fredda ed egoista a dolce e timida,mi fa sentire più che bene e non sopporterei stare lontana da lui di nuovo,la fortuna comincia ad essere dalla mia parte…lo spero.


 

Continua.

*Spazio Autrice*
Spero possiate perdonare il mio lunghissimo ritardo:c Ma l'ho messo,mi farò perdonare,lasciate una recensione se volete,gnaw



 

  
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