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Autore: SheilaPhoenix    12/04/2014    1 recensioni
Sakura sapeva da sempre che lei non era figlia dei suoi genitori, troppo diversi da lei.
Sua sorella maggiore di quattro anni si era accorta che ultimamente Sakura desiderava cercare la verità, entrambe sapevano che la loro vera madre voleva allontanarle da se solo per la loro felicità, ma Reo la sorella di Sakura sapeva che la sorellina avrebbe sofferto più di tutte se fosse venuta a conoscenza di tutta la storia. Doveva allontanare Sakura dai suoi propositi di cercare la sua vera mamma o dirle la verità ? Cos’era meglio per lei ?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Un mese, era passato un mese esatto da quando Sakura aveva deciso di chiudere tutti i ponti con la madre e anche con Reo.
Un mese che non si parlavano, che passava tutto il tempo a piangere da sola accanto a Sasuke e Naruto .
Aveva chiesto ai due compagni di poter rimanere da loro e che non voleva dividere più il suo tempo con la sorella, perché lei che l’aveva cresciuta e protetta sempre in realtà aveva costruito la sua vita con delle bugie, e la donna che le aveva insegnato tutto, quella stessa donna di cui si fidava e che stimava aveva avuto il coraggio di abbandonarla e di mentire per tutto quel tempo dicendole più volte che non aveva avuto figli, lei le credeva e si sentiva in pena per la sua maestra.
Come si sbagliava a fidarsi di loro.
<< Sakura? Allora mi ascolti o no ? >>
La voce di Sasuke demolì tutti i suoi pensieri, Sakura si voltò a guardare l’amico che la fissava a sua volta, con lui Sakura riusciva a ritrovare il sorriso che aveva perso a causa di tutto quello che le stava accadendo.
<< Dimmi >>
<< Saranno almeno tre volte che ti chiedo se ti va di mangiare qualcosa >>
Riuscì solo ad annuire senza parlare, era strano ma con lui si sentiva a casa e Sasuke a suo modo cercava di farla stare bene, insieme si diressero verso il chiosco del Ramen che era stato rimesso in piedi ( Anche per la felicità di Naruto ), Konoha stava poco alla volta tornando quella di un tempo, alcune case ed abitazioni erano risorte permettendo ai cittadini di poter abbandonare le tende, il palazzo dell’Hokage era il più difficile a dover ricostruire, infatti Tsunade aveva chiesto di lasciarlo per ultimo per permettere agli altri di poter riavere una casa.
Anche i ninja che avevano combattuto la guerra la maggior parte si era sacrificata continuando a vivere in quelle tendopoli, ma nessuno si lamentava cercavano tutti di dare del bene la dov’era quasi impossibile trovarlo dopo la guerra.
Sakura si guardò attorno e vide alcuni bambini giocare con dei cagnolini, si ricordò del micio che assieme a Sasuke aveva tratto in salvo, quello ormai apparteneva a lei ed era diventato un amico prezioso. ( Alla fine lo aveva chiamato Sasuke )
<< Sasuke, devo fare una cosa >>
Disse all’improvviso la giovane ninja.
<< Non andiamo a mangiare >>
Disse infine il moro un po’ dispiaciuto, aveva fame anche se non lo ammetteva.
<< Si, dovrei parlare ancora con.. Yuzuki la bambina che un mese fa ha perso i genitori.. Sai dovevo darle un kunai che era della madre e dirle alcune cose che quella donna mi aveva chiesto.. Sasuke quella bambina come starà ? >>
Il moro rimase in silenzio fissando l’amica, poi disse ciò che pensava.
<< Non credo bene, infondo ha solo sei anni, Sakura tu come saresti ? >>
<< Male, anzi malissimo. Ma io mi sento così in colpa le avevo promesso che sarebbe andato tutto bene, ma ho sbagliato quella volta >>
<< No Sakura, non è colpa tua >>.
Rispose Sasuke cercando di essere il più gentile possibile, Sakura non disse nulla e continuò a seguire il compagno di team, come al solito sia Sasuke che Sakura venivano salutati dai cittadini e dai passanti perché venivano rispettati da tutti per quello che avevano fatto durante la guerra, e Sakura veniva rispettata come la figlia dell’Hokage, dato che le voci si spargevano velocemente si sapeva già in giro che lei era figlia di Tsunade.
<< Eccoci >>
La voce di Sasuke fece di nuovo bloccare il corso dei pensieri della rosa, Sakura si guardò attorno e vide solo una grossa tenda.
<< Vivono li ? >>
<< Si, i bambini rimasti senza genitori e che non hanno nessun famigliare pronto ad accoglierlo in casa staranno qui. Almeno fin a quando l’orfanotrofio non verrà ricostruito.. Ehi Sakura perché piangi ? >>
La rosa non si era neanche accorta delle lacrime che stava versando, con il dorso della manica si asciugò le guance.
<< E’ che non posso crederci.. La guerra ha fatto tutto questo, sto male Sasuke. Non mi ero accorta che i bambini vivevano in queste tende da schifo.. Non è salutare per loro >>.
Sakura si era dispiaciuta più che altro per la saluta dei bambini, per il loro avvenire e perché ormai soli senza genitori non avevano neanche un tetto sicuro sulla testa.
<< Sakura ? non vivranno qui a lungo lo sai ? >>
La rosa annuì leggermente, doveva sistemare le cose con Yuzuki dopo quella notte non aveva avuto più nessun tempo per lei, prima si era ammalata poi la verità su sua madre.
<< Se non vuoi ci veniamo un altro giorno >>.
<< No, andiamo ora >>
<< Non sarà così per sempre, i bambini verranno trasferiti in un altro villaggio almeno fino alla costruzione dell’orfanotrofio, poi potranno anche essere adottati li >>.
Sussurrò il moro mettendo una mano sulla spalla di Sakura, insieme entrarono in quella tenda e vennero accolti da due infermiere e dal responsabile di quello che sarebbe un orfanotrofio.
<< Ciao ragazzi, per caso siete una coppia che vuole adottare ? >>
Entrambi arrossirono scuotendo le teste.
<< Vorrei parlare con una bambina, sono Sakura Haruno e lui Sasuke Uchiha >>.
Sentendo i nomi dei due ninja leggendari l’uomo si scusò per l’equivoco di poco prima, poi disse loro che potevano fare come se fossero a casa loro, cercò di sdrammatizzare la situazione riuscendoci un poco.
<< Yuzuki >>
Sakura riconobbe subito la bambina che stava cercando, aveva i capelli castani e lunghi fino alle spalle, e due occhioni grandi castani.
<< Che vuoi ? >>
La piccola rispose scontrosa senza voltarsi a vedere chi fosse stato a chiamarla, se ne stava seduta a terra a giocare con una bambola tutta sporca.
<< Volevo darti questo >>
Sussurrò Sakura porgendo alla bambina il Kunai, appena la piccola lo riconobbe si voltò a fissare la rosa.
<< Era della mia mamma, tu sei Sakura >>
<< Si.. Io.. >>
La piccola si alzò e prese il kunai, poi fissò i due ragazzi che le stavano avanti.
<< Sei cattiva, avevi promesso che li avresti salvati >>
<< Lo so, ma ero arrivata troppo tardi. La tua mamma mi ha chiesto di dirti che lei ti vuole bene e che anche se se non potrà seguirti durante la crescita lei ci sarà lo stesso per te.. Dentro al tuo cuore, voleva anche che ti dicessi di non piangere per lei, e che devi diventare una bambina forte e bellissima >>.
La piccola annuì piangendo, poi si alzò da terra e allacciò le braccia attorno al collo di Sakura.
<< Voglio la mia mamma >>
Urlò la piccola mentre Sakura le infilava le mani tra i morbidi capelli.
<< Lo so >>.
Inizio Flashback :
<< Reoo Voglio la mia mamma >>
<< Lo so, ma lei non c’è e io.. Non so dove poterla trovare >>
Reo le teneva le mani strette mentre Sakura non smetteva di piangere.
<< Mi spiace piccola >>
L’abbraccio forte della sorella aveva dato a Sakura la forza di andare avanti.
<< Andiamo a prenderci un gelato, Ti va ? >>
<< Sii >>.
Bastava così poco a renderla felice.
Fine Flashback :
<< Ti va se andiamo a prendere un gelato ? >>
< Sii >>.
Yuzuki si alzò da terra con in mano il suo kunai, poi Sakura chiese il permesso di portare la bambina con se, le venne dato il permesso, a patto di riportarla indietro prima di sera.
<< Sai Sakura, io non voglio andare via di qua, mamma e papà erano felici a Konoha >>
<< Mi spiace >>.
Sussurrò la rosa mentre Sasuke guardava le mani intrecciate di Sakura a quelle della bambina, gli venne in mente che sarebbe stato bello vedere quelle mani intrecciate a quelle di un loro bambino.
Il moro scosse la testa cercando di non avere certi pensieri.
<< Che gelato preferisci ? >>
Domandò Sakura alla bambina prendendola in braccio, si stava comportando con lei proprio come Reo si era sempre comportata con lei da piccola, da brava sorella maggiore.
<< Non posso venire a vivere con te ? >>
Chiese poi innocentemente Yuzuki iniziando a mangiare il suo gelato, Sasuke fissò la rosa che sembrava volerle dire di si.
<< No, ma appena l’orfanotrofio sarà rimesso in piedi tu potrai tornare a casa >>
<< io ho dei nonni al villaggio della sabbia >>.
Confessò la bambina.
<< Sono i genitori di papà, però con loro non ci voglio stare perché papà se ne era andato per stare con la mamma che aspettava me >>.
<< sul serio ? >>
Sakura e Sasuke guardarono la bambina che tristemente aveva annuito.
<< Potrei far venire qui i tuoi nonni, avresti un tutore e potresti rimanere a Konoha >>.
Propose Sakura guardando Sasuke.
<< Si, la mamma amava vivere qua e anche papà, io non voglio andarmene perché ero felice con loro qui >>.
Sakura sorrise alla bambina mettendole una mano fra i capelli, poi decise di riaccompagnarla alla tenda.
<< Parlerò con qualcuno >>
Le promise prima di lasciarla andare, Yuzuki fu felice di sapere che forse per lei c’erano speranze di poter rimanere al villaggio dov’era nata.
Ormai il tramonto stava per sorgere e Sasuke e Sakura erano sulla via del ritorno.
<< Sakura, prima sembravi triste con Yuzuki >>
<< Inutile dirti di no, tu capisci sempre tutto vero ? >>
Il moro annuì, era difficile per lui non capire cosa passava per la testa della rosa.
<< Pensavo a Reo, è un mese che non le parlo e lei.. Mi manca anche se sono arrabbiata per quello che è successo tra noi >>
<< Parlale >>
Fu il commento di Sasuke.
<< Come ? No dovrebbe essere lei a venire da me >>
<< Ma non l’ha fatto, magari entrambe state aspettando che una delle due si decide di fare la prima mossa, ma nessuna delle due la fa. Allora ti conviene mettere da parte l’orgoglio e andare da lei >>.
Sakura rise amaramente, proprio lui le andava a parlare di orgoglio ?
<< L’orgoglio rovina tutto, e se te lo dico io fidati che è vero >>.
Forse Sasuke non  era del tutto una persona cattiva, Sakura decise di seguire il consiglio dell’amico.
<< Ti sento la notte quando piangi, ed è diventato noioso, inoltre non posso far niente per farti smettere e la odio questa cosa >>.
Confessò poi il moro bloccando Sakura per un polso, la rosa arrossì per quel gesto del tutto inaspettato.
<< Vado ora >>
Sussurrò molto vicina alle labbra di Sasuke, lui annuì e la lasciò andare, la vide sparire da sotto i suoi occhi ma sorrise leggermente, si stavano avvicinando molto.
Sakura ancora con il cuore che le andava a mille entrò nella tenda di Reo in silenzio, anche se non si erano parlate molto nell’ultimo mese Sakura si era sempre informata se sua sorella stava bene o se andava in qualche missione.
La trovò seduta di spalle mentre fumava una sigaretta, non ricordava che sua sorella fumasse, forse era troppo stressata, non sapeva che dirle e ne se abbracciarla ( Cosa che avrebbe voluto fare ) o se darle uno schiaffo, poi decise di inginocchiarsi accanto a lei ed abbracciarla forte quando Reo si accorse della sua presenza, non si dissero nulla bastò solo quell’abbraccio per riunirle più di prima.
L’amore di una sorella non poteva mai essere dimenticato., e quelle lacrime che entrambe stavano versando ne erano la conferma.

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