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Autore: SheilaPhoenix    12/04/2014    1 recensioni
Sakura sapeva da sempre che lei non era figlia dei suoi genitori, troppo diversi da lei.
Sua sorella maggiore di quattro anni si era accorta che ultimamente Sakura desiderava cercare la verità, entrambe sapevano che la loro vera madre voleva allontanarle da se solo per la loro felicità, ma Reo la sorella di Sakura sapeva che la sorellina avrebbe sofferto più di tutte se fosse venuta a conoscenza di tutta la storia. Doveva allontanare Sakura dai suoi propositi di cercare la sua vera mamma o dirle la verità ? Cos’era meglio per lei ?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Sakura e Reo erano tornate a parlarsi e a rispettarsi come un tempo, non si erano dette molto di ciò che era successo in passato, ma quando sarebbe arrivato il momento per loro avrebbero parlato anche di questo.
<< Sakura questa sarà la nostra casa >>.
Finalmente anche per loro erano state ricostruite delle case, vivere in quelle tende era stato troppo stressante, e per di più a causa dell’umidità Hinata si era ammalata già tre volte in quel mese, ma ora villa Uchiha e villa Yugha era stata ricostruita da cima in fondo, e Sasuke si era permesso di ospitare Naruto a casa sua, per quando riguarda le due sorelle Haruno decisero di andare a vivere da Hinata mentre Ino e gli altri avevano riavuto indietro le loro case che erano state tra le prime ad essere rimesse in piedi.
<< Beati gli altri che hanno le loro case >>
Si lamentò Reo afferrando lo zaino della sorella e mettendoselo in spalla con il proprio.
<< Non sarà per sempre, ora nessuno vive più in quelle tende. Molti hanno riavuto le case e altri sono stati ospitati da chi poteva, altri ancora sono andati a vivere negli alberghi dei villaggi vicini, purtroppo la ricostruzione di Konoha non è andata veloce com’era stata prevista, ma possiamo accontentarci >>.
Rispose Sakura che comunque era felice di poter andare a vivere a casa di una sua amica, le due sorelle bussarono al campanello della grande villa, Hinata le andò subito ad aprire.
<< Ciao Reo, Sakura sono contenta che siete qui >>
Disse la mora abbracciando l’amica, Sakura ringraziò per l’ospitalità prima di entrare in quella enorme casa.
<< Non devi ringraziarmi, venite ora vi mostro la vostra stanza >>.
Hinata indicò alle due ragazze dov’erano i bagni qualora servisse, poi mentre camminava posò la mano su una porta chiusa accarezzando il legno, sopra vi era lo stemma del clan.
<< E questa è la vostra stanza >>.
Disse Hinata mostrando la stanza degli ospiti, era enorme e vi erano due letti posti vicino alla finestra, a dividerli vi era un comò grande dove poter mettere le cose.
<< fate come se fosse a casa vostra >>
Sussurrò prima di uscire dalla stanza, Sakura notò subito gli occhi tristi dell’amica e decise che avrebbe parlato con lei.
<< Sorellina io vado a parlare con il papà della tua amica, tu sta qua e metti in ordine le tue cose >>.
Sakura annuì prendendo lo zaino che Reo aveva messo a terra, lo posizionò sul suo letto e quando l’aprì una testolina bianca sbucò fuori dallo zaino.
<< Miao >.

Il micino che Sakura considerava ormai parte integrale della sua famiglia mosse le orecchie e guardò Sakura negli occhi, poi saltò fuori dallo zaino.

<< Quindi vi ringrazio per l’ospitalità >>
Reo sapeva che era buona educazione dover ringraziare il proprietario della casa, per ciò si era chinata avanti a lui promettendo anche che avrebbe fatto la stessa cosa sua sorella appena finito di disfare le valige.
Il silenzio venne però interrotto dall’urlo di Sakura che fece sobbalzare tutti.
<< Sasuuuuuuuuuukeee >>
Reo si alzò di scatto sentendo la sorella urlare, in un primo momento pensò che era successo qualcosa alla sua sorellina, poi sentendo il nome del compagno di tema le venne in mente che forse il moro l’aveva colta alla sprovvista in camera sua mentre si cambiava, ma poi era possibile che quel ragazzo s’intrufolasse in casa altrui ?
<< Quel pervertito forse le vuole fare qualcosa >>.
Urlò Reo che aveva equivocato la cosa, corse seguita dal padre di Hinata verso la stanza degli ospiti, aprì di scatto la porta e quello che vide fu una Sakura che tentava di afferrare il gattino da sopra un armadio alto.
<< Onee-chan non mi fissare così, prendilo >>.
Disse Sakura distogliendo lo sguardo, mossa falsa perché il micio saltò sulla testa della rosa e poi cercò di scappare via, ma non fece i conti con il padre di Hinata che lo acchiappò dalla coda.
<< E questo ? >>
Sakura e Reo si guardarono intimorite, poi il gatto graffiò la mano dell’uomo e tentò una nuova via di fuga, ma venne catturato da Hinata che se lo ritrovò in braccio.
<< Che carino >>
Fu il commento della mora.
<< Hinata, mi spiace >>
Sakura si avvicinò all’amica accarezzando l’orecchio del gattino.
<< Mi spiace se vi ho causato problemi.. Ah e vorrei anche ringraziare per l’ospitalità >>.
Sussurrò la rosa chinando la testa mentre Reo sospirava dispiaciuta.
<< Questo gatto… >>
Il padre di Hinata non finì la frase osservando la sua primogenita ridere con quel gatto tra le braccia, era da un po’ di tempo che non la vedeva così felice.
<< Ti avverto che se questo gatto sarà causa di altri problemi.. Non mi farò scrupolo a cacciarlo fuori di casa, ma tienilo alla larga da me >>.
L’uomo aveva deciso di non dare dispiacere alla figlia, sicuramente ci sarebbe rimasta male se il gatto dell’amica veniva sbattuto fuori in malo modo.
<< Grazie.. Facci vedere la mano, penserò subito a disinfettarla >>.
Sakura si avvicinò all’uomo mentre la sorella iniziava a ridere.
<< Certo che tu potevi dare un nome differente a quel gattino.. Non riesci a domare Sasuke come pretendi di domare un micio che porta il suo stesso nome ? >>
La rosa guardò in cagnesco la sorella la quale scoppiò a ridere, non poteva far almeno di prendere in giro la sua adorata sorellina.
o_o_O_O_O_O_o_O_O_OO_Ooo—o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-_Oo_o_o-o-o-o-O-o-o-o-o-o_O-o_o
Verso sera Sakura ed Hinata decisero di andare a trovare Sasuke e Naruto, camminarono in silenzio per un po’ fin a quando Ino non le andò incontro.
<< Ciao ragazze >>
<< Ino >>
Urlarono le due in contemporanea, la bionda sorrise.
<< Mi spiace non aver potuto invitare Sakura a casa da me >>
Le tre ragazze si erano andate a sedere su di un muretto, quello stesso muretto che per anni gli aveva visti crescere dove spesso i ragazzi si fermavano a parlare, quel muretto non era mai caduto forse perché era la speranza dei giovani.
<< Non importa Ino, sto bene da Hinata >>
Rispose Sakura facendo arrossire l’amica, sicuramente sarebbe stato bello se le due avrebbero approfondito la loro amicizia.
<< Si, uffa che invidia mi sarei divertita di più a casa con te e Reo.. Ma i tuoi genitori ? >>
<< Eh ? A si loro hanno di nuovo una casa.. Ma io e Reo abbiamo deciso di allontanarci un po’ da loro, ci son rimasti male però hanno accettato la nostra decisione >>.
Sakura ancora non si abituava all’idea che tutti sapessero la verità.
<< E Tsunade ? >>
Chiese ingenuamente Hinata, era da un po’ che si chiedeva come stessero andando le cose, Sakura parlava poco della sua mamma, invece prima di sapere la verità aveva un ottimo rapporto con la donna.
<< Non ci ho parlato per niente ultimamente >>
Rispose triste Sakura, era difficile ammetterlo ma a lei mancava tantissimo.
<< Perché non  provi a parlarle ? Come hai saputo perdonare Reo potresti perdonare anche lei >>.
Disse Ino guardando l’amica, Sakura non rispose anche perché venne interrotta dalla voce di Naruto che giunse alle sue spalle.
<< Ragazze, che bello vedervi >>.
Il biondino si avvicinò ad Hinata e le sorrise mentre Sasuke che era in sua compagnia salutò Sakura alzando leggermente la mano.
< Di che parlavate ? >>
Domandò il biondino sedendosi anche lui sul muretto.
<< Beh di Sakura e… >>
<< E mia madre >>
Sussurrò la rosa completando lei la frase di Ino.
<< Capisco, hai preso una decisione ? >>
<< No, non ancora >>
Sussurrò Sakura, anche se doveva parlare con lei per quando riguardava la questione orfanotrofio.
<< Sai credo che hai una scusa buona per parlarle >>
disse Hinata spingendo l’amica verso la strada che portava al Ramen.
<< Hinata che fai ? Abbiamo già mangiato a casa tua >>
Protestò la rosa mentre anche gli altri si avviavano al chiosco.
<< Non stiamo andando per noi >
Disse Naruto facendole l’occhiolino.
<< Mentre venivo di qua abbiamo visto Tsunade che andava proprio al nostro bel chiosco, magari se la incontri ci parli >>
<< Ma vi eravate messi d’accordo ? >>
Protestò anche se divertita Sakura.
<< Noo >>
Arrivarono in breve sul posto poi spinsero Sakura dentro, questa barcollò fino ad incontrare gli occhi di Shizune e Tsunade, sua madre era incredula ma contenta di vederla li avanti a lei.
<< Sakura >>
Entrambe le donne fissarono la rosa, Shizune non era più arrabbiata con Tsunade, un po’ alla volta aveva cercato d’ingoiare quel rospo e di non dare più peso alle bugie, ma voleva avvicinarsi a sua cugina, era felice di sapere che c’era qualcuno che la teneva ancora legata al suo amato cugino Dan.
Ed ora pensandoci bene sia lei che Reo assomigliavano tanto al loro papà, a partire dal colore degli occhi, quel bellissimo verde che ricordava la speranza che era sempre racchiusa negli occhi dell’uomo.
<< Emmh c-ciao ? >>
Sakura sembrava in imbarazzo e certamente voleva uccidere i suoi amici.
<< Come mai qui >>
Domandò Tsunade alzandosi e cercando di avvicinarsi alla figlia, ma Sakura non glielo permise e si allontanò, forse il ricordo di quelle bugie l’avevano colta alla sprovvista, si premette la mano al cuore e strinse a se la collana del suo papà.
<< Volevo parlarti dei bambini dell’orfanotrofio >>
Inventò poi prendendo coraggio, qualcosa la doveva pur dire o avrebbe fatto la figura della stupida.
<< Si, Reo mi ha accennato qualcosa si tratta di quella bambina ? >>
Sakura sgranò gli occhi, allora sua sorella aveva mantenuto la promessa.
Inizio Flashback :
<< Onee-chan ora che abbiamo fatto pace, posso chiederti una favore ? >>
<< Sapevo che avvicinarti di nuovo a me aveva un secondo fine >>
Scherzò la più grande scompigliando i capelli della sorellina.
<< Dai ascoltami.. Si tratta di Yuzuki, vorrei che rimanesse qua a Konoha, lei ci tiene davvero molto >>.
Reo era rimasta in silenzio.
<< Parlane con Tsunade, dille di far rimanere qui i bambini e di non trasferirlo >>
<< Ma in un altro posto potranno anche essere adottati >>
<< ma loro vivono qui >>
protestò Sakura.
<< Sei una testarda. Ascolta per una sola bambina che non vuole andarsene, non possiamo obbligare tutti a non essere trasferiti >>.
Sakura sospirò.
<< Nessuno di loro vuole lasciare il villaggio, amano tutti questo posto perché ricorda loro i giorni felici passati con le loro famiglie >>.
Reo sorrise dolcemente, poi annuì.
<< Ti prometto che parlerò con lei >>.
Fine Flashback :
<< Yuzuki mi ha detto che ha dei nonni al villaggio della sabbia, magari se li trovo >>
<< Sakura.. Non so come spiegartelo, ma è difficile >>
<< Quando saranno trasferiti ? >>
Domandò poi la rosa avvicinandosi un po’ alla donna che non l’aveva cresciuta neanche un attimo, che l’aveva fatta piangere ma che nonostante tutto le voleva bene, si Sakura le voleva bene ma non era ancora abbastanza coraggiosa da dirglielo.
Aveva ancora il cuore a mille pezzi.
<< Signorina Tsunade ? Forse potresti mandarla in missione al villaggio della sabbia >>
Tentò di dire Shizune, Sakura le fu grata e sorrise in imbarazzo, aveva fatto qualche calcolo e le era uscito fuori che quella donna era sua cugina, ma con lei non era in collera infondo anche lei era allo scuro di tutto, e non erano cresciute assieme.
<< Domani mattina vieni con Sasuke e Naruto va bene ? >>
Sakura annuì sorridendole.
<< Grazie m.. Tsunade >>
Sakura uscì dal chiosco di corsa e raggiunse gli amici, non sapendo che aveva acceso una piccola speranza nel cuore di Tsunade, lei si era accorta che Sakura stava per chiamarla mamma.
Sulla via del ritorno spiegò le cose come stavano agli amici.
<< Quindi domani partiremo per una missione ? >>
<< Certo >>
Sakura sorrise tutta contenta per poi salutare i due compagni ed Ino e insieme ad Hinata si avviò verso casa.
<< Hinata per domani mi terresti Sasuke sotto controllo ? Intendo il gattino eh >>
La mora rise annuendo.
<< Certo >>
Le due amiche tornarono a casa poi andarono a riposare.
Il mattino dopo Sakura si svegliò molto presto, salutò la sorella e lasciò il micio alle cure di Hinata.
<< Ci vediamo al mio ritorno >>
<< Ok, fa attenzione >>
<< Onee-chan sono grande e so badare a me stessa >>
Reo sorrise, ogni volta che la vedeva partire per una missione si preoccupava per lei anche se era grande, anche se non doveva fare nulla di particolare, Sakura era la sua sorellina dopo tutto.
<< Ciao Hinata… E ciao anche a te Sasuke >>.
Sakura si abbassò ad accarezzare il gattino poi partì alla volta del villaggio della sabbia, ma prima doveva passare da Tsunade assieme a Sasuke Naruto e Kakashi.
<< La missione è semplice, dovrete solo cercare i nonni di Yuzuki, buona fortuna >>
<< grazie >>
Dissero assieme il team sette, era bello poter ripartire tutti assieme come un vero team.
<< Sakura ? Spero che raggiungerai il tuo scopo >
<< Anch’io , Tsunade ? Grazie >>
Sussurrò la rosa dandole le spalle, era ancora difficile far finta di niente ma andava bene anche così per ora.
Naturalmente il viaggio fu molto tranquillo, non vi era stato nessun intoppo, ma la sera il team decise di riposarsi ed accamparsi.
<< E’ da molto che non vediamo le stelle insieme >>
Disse Naruto sorridendo.
<< Ma se non abbiamo fatto altro che questo da più di un mese a questa parte >>
Si lamentò il moro voltandosi per dare le spalle al biondino, non capiva perché aveva insistito per non dormire nella tenda.
<< Si ma perché eravamo costretti ora siamo in missione come i bei vecchi tempi >>
Aggiunse Naruto prima di addormentarsi di colpo, Sakura rise scuotendo la testa e fissò Sasuke che le stava accanto, erano troppo vicini e forse era meglio allontanarsi anche se lei non voleva, il calore del suo respiro sulle sue labbra la facevano stare bene, le mani di Sasuke che erano così vicine alle sue poi le avevano fatto venir voglia di afferrarle nelle sue, i corpi potevano sfiorarsi e le bocche così vicine si unirono finalmente in un dolce bacio.

  
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