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Autore: A_n_G_e_l    12/07/2008    1 recensioni
Holl e Leonard... così lontani eppure così vicini.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sarebbe stata l’una .
Guardò l’orologio e per poco non gli venne un colpo.
Le tre e un quarto?
Certo che quella sera, in discoteca, era passato in fretta
il tempo.
Mai come quella  volta.
Le solite ragazze addosso, i soliti giri di b52.
Avrebbe  potuto prendere un angelo azzurro!
Cazzo, se n’era dimenticato!

Si buttò sul letto che iniziò quasi a cigolare.
Era ora di comprarne uno nuovo.
Ma no! Gli sarebbe dispiaciuto per tutte quelle ragazze
che aveva...
Lasciamo perdere...
 
Con gli occhi chiusi si spogliò. Tolse il maglioncino
bianco, sbottonò la camicetta nera e rimase per un po’
così. Ad ascoltare il suo stesso respiro.
Si passò una mano sulla faccia ed un urlo riempì la stanza.
Il piercing!
Impossibile! Finiva sempre per uccidersi un labbro!
 Andò a posare le scarpe nel ripostiglio. L’unica cosa
tenuta in ordine era proprio quello. Strano,ma vero.
Tornò verso il letto e durante il tragitto si liberò anche
dei jeans rimandendo, così, in boxer.
Faceva un caldo bestiale eppure era solo  novembre.
Chissà, possibile che lo percepisse esclusivamente lui.
Già, glielo diceva sempre Rox.
 
Approposito, chissà per quale assurdo motivo non fosse
uscita quella sera.
“Non ti capisco...”
Lui odiava quelle frasi.
“Non ce la faccio più...”
Lui odiava quei pianti.
 
Vero, era amore.
 
Ma allora perché si sentiva come se qualcosa gli mancasse?
Qualcosa che lo dovesse completare.
Forse qualcuno.
Forse quel qualcuno non era lei.
 
Con la testa sul cuscino, si perse nei suoi pensieri.
Avrebbe dovuto saperlo sua madre.
“ Da quand’è che pensi, tu?”
Gli mancava tanto,anche se non lo avrebbe mai ammesso!
 
Si rigirò sul lato sinistro. Quello che affacciava sulla
strada con una finestra.
 
Fu un attimo.
Le ante si spalancarono ed una figura strana gli si parò
davanti.

Una ragazza?
L’osservò meglio.
Una ragazzina!
Bionda.
Occhi grandi e marroni.
Per niente alta.
Un frontino rosso sangue in testa.
Due labbra carnose.
 
Dio, che labbra!
 
La guardò tra lo sconvolto  e il malizioso.
Infondo non si poteva dire fosse brutta.
Anzi, a lui sembrava piacere.
 
Le si avvicinò e lei sorrise lasciando intravedere due
lunghi canini.

Oh cazzo! Una vampira?

La guardò meglio.
Aveva l’aria di una bambina, eppure  sembrava così...
Che aggettivo usare?
Esperta?
 
Le rivolse una mano e, per chissà quale ragione, tutto
d’un tratto se la ritrovò a cavalcioni su di lui, a letto.
La guardò negli occhi.
Non brillavano.
Perché?
 
Era triste?
Un piccolo suono metallico lo riportò alla realtà.
Una collanina a forma di farfalla le uscì dalla maglietta
troppo leggera di quei tempi.
 
La bionda  lo guardò, anzi no, osservò il suo labbro
inferiore.
Il piercing!
Gli  sfiorò la bocca con le dita.
Erano ghiacciate.
Il moro le toccò una guancia.
Lei era ghiacciata.
 
La paura iniziò ad impadronirsi del corpo del ragazzo.
Era troppo candida per essere un vampiro.
Forse fu proprio questo, ciò che gli impedì di credere lei
potesse essere una creatura della notte.
Gli  sorrise.
Forse aveva capito i suoi pensieri.
 
Piano, gli si avvicinò all’orecchio e dopo averci
respirato per un po’ su, mise a contatto i loro
nasi,dischiudendo, per l’ennesima volta,  le labbra in un
dolce ed astuto ghigno.

Poi una luce.
Quella dell’alba.

La bionda spalancò gli occhi di scatto.
Paura?
Lo guardò ancora un’ultima volta ed, in meno di un
istante,  gli sussurrò sulle labbra un
 
 
“ A presto, Leonard.”
  
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