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Autore: A_n_G_e_l    04/09/2008    0 recensioni
Holl e Leonard... così lontani eppure così vicini.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“A presto, Leonard”

Quella voce, riecheggiava ancora nella sua testa.

Quelle labbra, le rivedeva ancora avanti a sé.

Quel freddo, gli invadeva ancora tutto il corpo.

 

Da quando era scomparsa, non aveva chiuso occhio.

Continuava a guardare il soffitto.

Sembrava quasi privo di ogni emozione.

 

Stupito?

Impaurito?

Intimorito?

Estasiato?

 

Come poteva definirsi in quel momento?

 

Per l’ennesima volta si rigirò nel letto.

Prese la sveglia riposta sul comodino e con aria stanca, molto stanca, si rese conto che erano le 7.

 

Sbuffò infastidito dalla luce fioca che cercava di entrare nella stanza.

Chiuse gli occhi.

Avrebbe voluto dormire.

Impossibile!

Ogni volta che tentava di riposarsi, gli appariva lei.

 Era tutto troppo strano.

 

Si tolse il cuscino dalla testa per posizionarselo in faccia e un qualcosa di freddo dietro la nuca, lo fece rabbrividire.

 

La collanina.

 

Allora non era un sogno...

 

Guardò meglio quella farfalla e scoprì che le era stato inciso qualcosa sull’ala destra.

Si strofinò un po’ gli occhi riuscendo a scorgere una scritta corsiva.

“Holl”

Cosa avrebbe potuto significare?

 

Era una parola troppo strana.

 

Si alzò dal letto,svogliatamente, e si diresse in cucina.

 

Il pensiero di quella stessa notte era costante nella sua memoria.

Ma lei?

Come faceva a sapere il suo nome?

“ A presto, Leonard.”

 

Un brivido gli percorse la schiena al ricordo di quelle parole.

Che avesse avuto qualcosa a che fare con lui?

Che lui avesse avuto qualcosa a che fare con lei?

 

Decise di non pensarci più e prendendo la collana fra le dita se la infilò facendo attenzione a non romperla.

Sembrava così fragile.

Proprio come quella ragazza.

 

Cercò il cellulare e dopo aver digitato il numero di Rox, la sentì rispondere dall’altro capo del telefono.

“Amore!”

“ Buongiorno..”

“ Sai, stavo pensando di venirti a trovare a casa, oggi.”

“Non dovresti andare a scuola?” chiese il moro sbadigliando.

“ Faccio sega,ovvio!” rispose la castana con tono altezzoso.

“Io credo non ti convenga. È l’ultimo anno di liceo, il tuo. Dovresti seguire sempre le lezioni, lo sai che avrai l’esame di maturità a giugno.”

“ Se era un modo carino per dirmi che non vuoi che stia con te, allora non vengo mica!”

E questo fu l’inizio di un lungo e noioso pianto.

 

Non sopportava più le sue crisi da bambina.

Ormai non sopportava più lei!

 

Chissà per quale motivo andavano avanti.

Eppure c’erano tante ragazze disposte a stare con il bel Leonard.

Anche molto meno lagnose!

 

Bha!

 

Infastidito, le attaccò il telefono in faccia, tornado poi a letto.

 

Avrebbe dormito fino a tardi!

 

Ormai se l’era messo in testa.

Doveva assolutamente dormire!

Oppure le sue meningi sarebbero esplose da un momento all’altro.

 

 E... detto fatto.

Dopo qualche minuto, era già nel mondo dei sogni.


**

 

Il rumore di un tuono lo risvegliò.

Era tardi ormai.

Strano!

 

Aveva dormito davvero tanto.

Mezzo stralunato guardava quella finestra che ancora una volta era aperta.

Non aveva il coraggio di chiuderla.

E se poi lei non fosse tornata?

 

La rimase, quindi, così.

Spalancata.

 

Ma quella notte, per qualche strano motivo, aveva l’impressione che non l’avrebbe rivista.

 

Impressione del tutto sbagliata.

 

 

  
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