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Autore: Katherine Buffy Pierce    13/04/2014    1 recensioni
Cosa è successo alla manipolatrice Katherine Pierce dopo che è morta? Dove è finita dopo essere stata risucchiata da una specie di buco nero? 2 domande che mi sono posto anche io appena vidi l'episodio 5X15 "Gone Girl". Non accettando il fatto che il miglior personaggio di TVD se ne fosse andato, ho scritto questa FF immaginando come se la stesse passando Katherine dopo la morte. Questa FF parte in una dimensione oscura dopo le vicende accadute, appunto, nella 5x15.
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Katherine Pierce 2.0'
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-Come fa Tom ad essere ancora vivo? Io l’ho visto mentre moriva!- disse Caroline rivolgendosi a Stefan.
-Non lo so... Se Tom è ancora vivo, può darsi che stava indossando un anello come quello di Jeremy... O che i viaggiatori abbiano riportato indietro anche lui...- disse Stefan riflettendo.
-Se hanno voluto portare in vita loro due, vuol dire che noi non serviamo più ai viaggiatori. Vorranno eliminarci per poter compiere il loro incantesimo su Tom e Katherine- disse Elena guardando Stefan.
-Già.- disse Stefan pensieroso.
-Bene. Dove è questo Markos?- chiesi io a Damon e Stefan.
-Probabilmente si troverà nel campo di zingari in cui vivono i viaggiatori... E’ appena fuori Mystic Falls.- mi rispose Damon guardandomi negli occhi.
-Oh... E’ umano?- chiesi io a Damon.
-Si.-
-Bene. Perché uno di voi vampiri non va in quel posto a ucciderlo?- chiesi io. Perché se ne stavano qui con le mani in mano?!
-Non è così semplice, Katherine. E’ molto forte.- disse Stefan sedendosi sul divano.
-Oh. E quindi cosa facciamo ora?- chiesi io guardando tutti loro, uno a uno.
-Beh, non potete tornare a casa di Caroline. Suppongo che dovresti stare qui. Caroline, se non è con te, non corre alcun rischio a casa sua, ma tu si. Perciò, se staresti qui, avresti più persone che ti possono proteggere.- disse Stefan con lo sguardo basso.
-Cosa? No! Io non la voglio in casa mia. E non voglio nemmeno proteggerla!- disse Damon infastidito.
-Beh, nemmeno io voglio star qui ed essere costretta a vederti in ogni singolo momento della giornata, Damon. Quindi, smettila di fare il bambino.- gli risposi arrabbiata.
-Che cosa hai detto?- disse Damon appena prima di correre verso di me e di trascinarmi verso il muro. Mi aveva presa per il collo, cercando di soffocarmi.
-Senti, signorina. Se ti ospito in casa mia, voglio che tu mi porti rispetto. Devi obbedirmi se non vuoi che ti porti da Markos.- disse arrabbiato Damon. Stefan era venuto a soccorrermi, cacciando via Damon.
-No, Damon. Non mi porteresti mai da Markos e sai perché? Io sono l’ingrediente mancante per fare l’incantesimo dei viaggiatori e per fare quell’incantesimo, la tua amata Elena e Stefan, dovrebbero morire. Perciò, non penso che tu sia così stupido da mettere a repentaglio la vita di Stefan ed Elena solo per farmi del male.- gli risposi sorridendogli. Damon fece un ringhio e se ne andò via.
-Ben fatto, Katherine!- disse Caroline sorridendomi.
-Allora è deciso. Katherine, tu puoi stare nella stanza in cui stavi prima di... Morire.- disse Stefan alzandosi per andare di sopra. Elena non mi parlava e non mi guardava.
-Ok, grazie a tutti.- risposi io con lo sguardo basso.
-Beh, anch’io devo andare ora! Ci vediamo domani Katherine! Ciao! Ciao Elena!- disse Caroline uscendo dalla porta con Stefan, che nel frattempo era sceso.
-Stefan, dove vai?- gli chiesi io prima che chiudesse la porta.
-Ehm, devo andare a cercare Damon. Voglio farlo ragionare. Buonanotte a entrambe! A domani.- disse lasciando me e la mia doppelganger, sole.
Mi girai per vedere cosa stesse facendo. Aveva avuto la mia stessa idea. Ci stavamo fissando entrambe.
-Beh, io vado a letto. A domani.- disse fredda Elena.
-Elena!- le dissi prima che iniziasse a salire le scale.
-Si?- chiese girandosi verso di me.
-Grazie.- le dissi abbassando la testa.
-Oh. Mi hai già ringraziata prima, Katherine. Non è che se impari una parola nuova, dopo devi sempre usarla.- disse acida Elena.
-Mmm.- dissi io in risposta all’ultima frecciatina di Elena.
-Il grazie era per un’altra cosa.-
-Per cosa?- mi chiese con un’espressione strana.
-Per non avermi uccisa. Tu mi hai perdonato quando ero sul letto di morte e io ti ho tradita di nuovo...- le dissi guardandola.
-Inoltre, ti ringrazio anche per questa fase che stai attraversando.- le dissi prima che si girasse ancora.
-Quale fase, scusa?- chiese confusa.
-La fase in cui cerchi di perdonarmi.- le risposi avvicinandomi a lei.
-Come scusa?- mi chiese con una risatina incredula.
-Già. Tu cerchi sempre di trovare del buono nelle persone, Elena. Provi compassione per tutti e anche per me. Si vede che stai cercando di perdonarmi, anche dopo tutto ciò che ti ho fatto. Forse non vuoi ammetterlo, perché sai che ho ragione. E sai anche, che non puoi lasciarmela passare liscia, ancora una volta.- le dissi dopo essere arrivata davanti a lei. Non mi rispose. Mi guardava pensierosa.
-Sei una Petrova, perciò non è facile reprimere la sete di vendetta e l’orgoglio. Credimi, lo so bene!- le dissi con un sorriso.
-Oh. Buonanotte Katherine.- mi disse con un sorriso. Questa fu la sua unica risposta.
Mi avviai anche io verso la mia camera per poter, finalmente, riposare. Una volta sotto le coperte, mi lasciai andare in un profondo sonno.
  
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