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Autore: DragoSpettro    13/04/2014    1 recensioni
Sono passati sette anni dalla sconfitta di Solaris,il mondo è salvo e tutto sembra filare per il meglio ma siamo sicuri che vada davvero tutto cosi?Confinati in una dimensione speciale,i "Cattivi"passano le loro giornate azzuffandosi fra loro.Mephiles,che in sette anni è rimasto quasi lo stesso,decide di darci un taglio.Come finirà?Leggete e saprete!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mephiles the Dark, Shadow the Hedgehog, Silver the Hedgehog, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Conto alla Rovescia
Shadow aveva previsto che la ferita si rimarginasse entro l’alba,ma si sbagliava.L’alba sorse,mentre sprazzi di luce color pesca coloravano le chiome di quegli strani alberi.Il riccio si era concesso solo due o tre ore stiracchiate di sonno ma non sembrava curarsene.In compenso il feroce morso infertogli da Nazo bruciava e non accennava a volersi cicatrizzare.In quel momento avrebbe dato qualsiasi cosa per una pezzuola o un qualsiasi oggeto lo aiutasse a fermare il sangue.Buttò il resto delle foglie e dei ramoscelli secchi che gli rimanevano sulle braci,smuovendole fino a far ravvivare il fuoco,scaldandosi le spalle intrizzite dal freddo.Per quanto potesse essere perfetto aveva il corpo gelato.Evidentemente la ferita aveva compromesso il suo sistema,rubando tutte le sue energie per la cicatrizzazione di essa.Una dispettosa lama di luce penetrava da un pertugio fra i massi,e al riccio bastò spostarsi sotto di esso per osservare meglio la ferita.Se ne accorgeva solo ora,con la luce del giorno:non una serie di buchi sanguinanti ma una grosso squarcio!Nazo,quando si era staccato,gli aveva strappato anche dei brandelli di pelle e carne,ed ecco il motivo per cui continuava a sanguinare.Shadow si tirò malamente su,appoggiandosi ai massi che facevano da uscio al suo rifugio improvvisato.La sua mano scivolò su una morbida coltre di muschio e al riccio balunginò un idea.Strappò una sezione di edera che si attorcigliava intorno ad una specie di sequoia e sradicò una buona porzione di muschio.Si fasciò alla meno peggio la zampa destra,bloccando il sangue.Poi si sedette sul mucchio di massi,mentre rifletteva sulla sua prossima mossa si concesse di osservare la zona.”Forse mi sono allontanato un po’ troppo”pensò mentre reclinava la testa per osseravare le altissime cime degli alberi.Sembrava di essere in un bosco di sequoie,con un bel sottobosco di abeti e piante frondose.La sorpresa più bella fu nello scoprire un piccolo fiume,poco più di un torrente,che scorreva alla base della collina verdissima sulla cui cima era posto il suo rifugio improvvisato.Con lo scrosciare della pioggia e il daffare dell’altra sera non ci aveva proprio fatto caso.Un gruppo di cervi pascolava sulle sponde del corso d’acqua.Visto da li non sembrava un luogo pericoloso,che poco prima era stato teatro di scontri,ma un parco naturale ricco di vegetazione.Se poi avesse saputo come l’avevano passata gli altri,la notte,si sarebbe ritenuto decisamente fortunato.Ma non fece in tempo.Qualcosa gli diede una forte spinta,ferendogli la schiena e facendogli perdere l’equilibrio,costringendolo a ruzzolare giù per la collina,per fortuna priva di sassi.Atterrò sui ciottoli del torrente,acciaccandosi la coda.Girò la testa per vedere il suo assalitore e rimase stupito:un grosso cervo maschio,con i palchi ramificati come un albero,il pelo bruno-rossiccio.Si alzò ma rimase spiazzato.Il pacifico branco che ruminava ora lo aveva chiuso in un cerchio di corna troppo aguzze per essere naturali.Uno di essi si alzò sui quarti posteriori e lo colpì con non troppa delicatezza,facendolo cadere nel fango,sulla riva.Il cervo rossiccio trottò giù dalla collina e sembrò sgridare il suo compatriota.L’ultima cosa che Shadow vide fu un muso che lo annusava in modo sospettoso,prima di abbandonare la testa nell’acqua,sui lisci ciottoli.
Ma in queste ore,antecedenti all’alba,gli altri che fine hanno fatto?
***
Qualche ora prima…
Curse,batteva le ali,mentre la pioggia gli rigava il muso e si infilava fra le squame.Per quanto facesse di tutto affinchè l’acqua non raggiungesse il suo padrone,Nazo svenne nella zampa bordò del drago.Il rettile faceva rotta verso Infernal Island,dove sapeva per abitudine che avrebbe trovato l’echidna albino.Atterrò alla base della piramide che sorreggeva lo Smeraldo Oscuro,poi raspò con la zampa sui pietroni.Un pannello a scomparsa rivelò il Dottor Finitevus.Alto,austero,due occhi simili a due perle d’oro immerse nella pece,avvolto nel suo mantello nero e con i suoi pince-nez dorati in bilico sul muso.Alzò un sopracciglio e prese in braccio il riccio cyborg.Raggiunse il suo laboratorio lo distese sul tavolo anatomico.Era una sala piena di strani oggetti,alambicchi,provette,generatori,torri tesla,calderoni,una libreria ed una gigantesco schermo a cristalli liquidi con tanto di tastiera,entrambi completamente touch,grande quanto una parete.Senza spiccicare parola lo scienziato pazzo smontò la parte superiore dell’armatura di Nazo,prese il bisturi,tagliò con cura e gettò uno sguardo dentro il torace del riccio.Non era un bello spettacolo:alcune costole erano di titanio,i polmoni avevano delle pezze di metallo e il cuore,per metà d’acciaio,aveva dei microtubi di vetro in cui pompava il sangue collegati alle vene vere e saldati in titanio.Mancavano l’intestino,i reni e il fegato.La parte di ventre svuotata era riempita da fili elettrici,microchip e pezzi d’acciaio.L’echidna,indossando guanti di gomma per evitare di prendersi la scossa,sollevò delicatamente un polmone,staccò i fili elettrici che si infilavano nella membrana,aspirò via l’acqua stagnante rossiccia là sotto.Mentre si accingeva a rimettere il polmone al suo posto sentì che l’acqua si era intrufolata anche lì.Intanto ricontrollò il sistema elettrico del riccio,rimise al suo posto i lembi di pelle e ricucì il tutto.Dopo aver rimontato la corazza prese uno strano macchinario,con un lungo tubicino di metallo collegato ad alcuni più piccoli,di plastica flessibile.I tubi portavano ad una specie di bottiglia.Poi con due pinze elettriche,tramite una bella scossa,costrinse Nazo a rinvenire.Il riccio mugolò un po’ e tossì,mentre Finitevus ghignò-Ben svegliato,bello addormentato!-il riccio color platino strinse l’occhio buono e commentò acidamente-La nuova armatura doveva reggere qualsiasi urto,eh?-
-Cosa c’entra la mia invenzione?-
-C’entra che si è spaccata quando mi è cascato un ramo addosso!-
-Eh no,caro mio!-ringhiò l’echidna,sbattendolo sul lettino-Io ho detto che avrebbe resistito a grandi pressioni,ma se tu vai zonzo per la zona dei geyser,o peggio,per i vulcani,rischi di farla fondere e non colpa mia!-Nazo si rialzò dal lettino,incrociò le braccia e alzò il suo unico sopracciglio-Umpf,la verità è che tu come scienziato vali meno di un’atomo.-Quello lo fece ridistendere con le braccia lungo i fianchi e impugnò il lungo tubo di metallo-Allora vuoi pulirti i polmoni da solo,invece di farlo fare a quest’atomo?-
-Grrrrr…fai quel che devi fare e non gongolare!-ringhiò aprendo la bocca.L’echidna infilò il tubo e lo diresse verso il suo polmone destro,mentre dal tubicino di vetro si vedevano grumi di sangue annacquato,cenere,fango e altra roba vischiosa risalire fino alla bottiglia.Quando ebbero finito anche con l’altro polmone Finitevus ripose il tubo tra altri macchinari e agitò il flacone sotto il naso del riccio,che si asciguava la bocca con il dorso della zampa,dopo aver sputato a terra un po’ di sangue-Guarda un po’ qua!Sei andato in corto non per la botta ma per colpa di questa accozzaglia che avevi nei polmoni.La prossima volta rifletti prima di accusare qualcuno.-Nazo si alzò e ringhiò,sovrastando l’echidna di 6-7 centimetri-E non ti azzardare a ringhiarmi contro!La prossima volta ti lascio con quello schifo nei polmoni,altro che!Ti ho detto mille volte di non andare a svolazzare sui vulcani!-Il riccio,girato di traverso,gli rifaceva mutamente il verso,muovendo una zampa-Certo,papà.-
-Sparisci dalla mia vista,essere ignobile,prima che faccia cose di cui debba pentirmene!-rispose acidamente prima di tornare a lavorare su alcuni Warp Ring.-Hmpf.-sbuffò Nazo girandosi e avviandosi verso la porta     -Era meglio la prima armatura,quella costruitami da testa d’uovo.-
-Bè,mi spiace per te,ma avresti dovuto tenertela meglio,il tuo esoscheletro.-
-Ah,certo,perché io mi sono schiantato volutamente su quella parete di roccia,giusto?!-
-Avresti dovuto evitare di distrarti.-
-Io non mi distraggo mai.-
-Un’anno fa non eri dello stesso parere,quando eri in clinica a farti curare!-
-Ci fu un guasto al motore ed esplose il serbatoio.Io non ne ho colpa!-
-Te lo dico io,tutta colpa di quella piccola echidna per cui avevi perso la testa!Tikal!-
Il riccio arricciò il muso in una smorfia sprezzante-Ti ricordo che stai parlando con Nazo the Hedgehog ed IO non ho sentimenti!-
-Sarà,ma da allora non hai più potuto correre,visto che le tue parti bioniche ti avvantaggiavano e gli altri piloti si lamentarono di ciò.-
Il riccio rimase in silenzio per qualche istante,con l’occhio leggermente velato-…la discussione termina qui.Grazie per avermi ricostruito.Buona giornata,Finitevus.-e si avviò nuovamente verso la porta.
-Io proprio non ti capisco:sei stato in un’inferno d’acciaio per quasi due minuti e hai ancora voglia di andare per vulcani?-Gli rispose solo il violento sbattere della porta.Curse strofinò il muso contro la sua spalla ma Nazo lo spinse delicatamente via,andando verso la sommità dell’altare del Master Emerald.Saliva le scale a testa china con le zampe dietro la schiena”Stupida echinda fastidiosa.”Una volta in cima scostò un pietrone del lastricato e tirò fuori due oggetti:un vecchio casco da pilota di Formula 1 bruciacchiato ed una foto rappresentante lui ed una piccola echidna arancione,lui con una corona di alloro al collo e gli occhiali da sole,sul gradino più alto del podio, e lei abbracciata a lui.Rispettivamente sul terzo e secondo posto,un falco grigio e un riccio biondo dorato,sorridevano di fronte a quella scena.Erano due oggetti che risalivano a molto prima del suo ritiro nella Dark Dimension.Cominciò a tremare e si dovettè appoggiare allo smeraldo.Nazo the Hedgehog non ha sentimenti.Una minuscola lacrima gli scivolò dall’unico occhio sulla guancia,lucente.Ma allora perche piange?
***
Il macchinario si accese con un pulsare di luci blu.Un gorgoglio soddisfatto fuoriuscì dalla gola di Mephiles,mescolandosi al crepitio.Era finalmente riuscito a costruire il trasduttore molecolare,ma non si era basato solo sul progetto originale lo aveva modificato affinchè potesse essere utile per i suoi loschi piani-Finalmente.Ora vediamo questo gioiellino che può fare di bello!-ghignò mettendosi a lavoro sulla tastiera.
***
Amy e Rouge avevano abbattuto altri sette Raptor.I quattro rimanenti gli soffiarono minacciosamente contro,drizzando una serie di corte piume sul collo.Due macigni levitanti si schiantarono sulle teste dei due più vicini.Il duo superstite incespicò e stava per cominciare a correre,quando il duo divenne…a solo.Un coltello lanciato con una perizia straordinaria gli si conficcò nel cranio,bucandogli il cervello e l’occhio.L’altro,quasi inciampando,nel corpo del compagno corse via,ma un coltello gli raggiunse la zampa,ferendolo.Amy e Rouge si girarono stupite giusto in tempo per vedere qualcuno(o qualcosa)scendere lungo la parete di roccia come un gatto che si aggrappa alle tende con gli artigli.Ma che razza di artigli erano da permettere la prese sulla roccia?La cosa saltò sopra le loro teste e cominciò a seguire la scia del Raptor.Quando un urletto strozzato di Tails le fece di nuovo girare verso la parete rimasero spiazzate.Prima che Rouge potesse fermarla Amy si fiondò ad abracciare il riccio che stava in piedi davanti al volpino ma una voce roca la fece sobbalzare-A quanto pare non distingui ancora il tuo Sonic da altri ricci?Si da il caso che in effetti io SIA Sonic,perciò è un errore comprensibile,vero,Rose?-Mentre tentava di staccarsi il riccio le aveva afferrato i polsi,ma lei teneva la testa abbassata,per non guardarlo in faccia.Gli bastò vedere la parte inferiore del corpo e le zampe che le stringevano i polsi:il corpo blu scurissimo,schizzato di sangue e dei grossi artigli.Sul petto,scivolando giù dal muso,una piccola goccia di sangue si impigliò in un ciuffetto di pelo beige.L’ultima cosa che voleva vedere era il muso,con quei denti,quelle gengive rosse,quegli occhi neri gocciolanti sangue,quei due puntini rossi che brillavano nel buio della notte.Sonic.exe fu però implacabile,le girò il viso verso di lui,ghignando-Andiamo,perché non vuoi guardarmi in faccia?Mica ti farò paura,vero,piccola Amy?-La riccia serrò disperatamente gli occhi.-Stammi bene a sentire,Rose,io conto fino a cinque e se non apri gli occhi te li aprirò a forza!-poi cominciò a contare-Uno…due..tre…-al tre Amy aprì un occhio e si aspettò di trovare un’espressione da pazzo assassino sul muso del riccio ma più che altro era un smorfia contrariata per l’attegiamento della riccia.In quel mentre Tails Doll riemerse dal bosco,tenedo in mano due coltelli poi si avvicinò alla carcassa del primo Raptor e gli strappò senza troppe cerimonie la lama dal cranio.Sogghignava sotto i baffi-Ma guarda chi si rivede!-
-Che volete?Che ci fate qui?Che…-cominciò Rouge
-Una domanda per volta.Tanto per cominciare noi abitiamo qui.-
-Qui sulla collina?-
-Più o meno…-risposero loro vagamente.
-E in quanto a cosa volevamo…-cominciò Tails Doll
-Volevamo solo aiutarvi.-concluse Sonic.exe-Accidenti,Rose,stai ferma un attimo!-
-Mollami!-sbraitò la riccia.
-Perché?Faccio ingelosire il tuo Sonikku?...AHIO!-Amy gli aveva pestato violentemente un piede.
-Davvero?-sgranò gli occhi il volpino.
-Ma certo.-chissà perché non sembravano molto sinceri.
-Mhhh…secondo me siete stanchi…-
-Che ne dite di fermarci a dormire da noi?-propose Exe con aria ingenua.
-Non se ne parla neanche!Dobbiamo curare il povero Silver!-disse coraggiosamente il volpino,fronteggiando la Doll che gli si avvicinava “per dare un’occhiata”.
Mentre tutti si giravano per vedere Silver,si udì un tonfo.Si girarono per vedere Amy svenuta tra le braccia di Exe.-Oh,no!Povera riccia!Presto venite a casa nostra,potremo curare entrambi lì.Voi andate avanti con Doll.Io mi carico Rose e Silver in spalla e vengo.-Tails Doll fece strada con la sua gemma come lanterna,sparendo con gli altri lungo il fianco della collina.Quando non ci fu più nessuno Exe ghignò e levò una pezzuola imbevuta di cloroformio dal polsino del suo guanto.Prese senza nessuno sforzo Silver in spalla e,dopo aver buttato tra i cespugli la pezza,cominciò a risalire in volo il crinale della collina.La luna,illuminandolo con la sua pallida luce,rendeva il suo sorriso più macabro che mai.
***
Shadow aprì un’occhio e la prima cosa che constatò era che due zampe,con dei guanti bianchi da pilota,ma più sottili,gli stava fasciando la zampa ferita.Bruciava di febbre e non riusciva a mettere bene a fuoco il suo salvatore ma riconobbe la figura di un riccio,biondo-dorato.La seconda fu che Sonic era disteso accanto a lui,fasciato ma con molte ferite ancora scoperte.La sua intera figura era sanguinante.Il riccio biondo,che si era alzato,gli si approssimò e lo fece  ridistendere,bagnandogli le labbra con una pezza imbevuta d’acqua-Sta giù,riccio.Per ora ti ho medicato.Sul chi sei tu e quest’altro compare qui ne riparleremo dopo.-disse.La prima cosa che Shadow notò,stavolta,era che due occhi azzurri da sembrar trasparenti lo fissavano.


Angolo dell'Autrice:
Lo so avevo detto che non aggiornavo ma quando l'ispirazione arriva...arriva!
Ms:Guarda avrei giurato che se ne andasse!
...Eri ironico?
Ms:Affatto!
Vabbè al prossimo capitolo...*rivolta poi a Metal*certo che sei acido,eh!
Ms:Ma pensa alla sagra del carciofo a cui mi hai costretto a partecipare!Sgrunt!
  
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