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Autore: SheilaPhoenix    14/04/2014    2 recensioni
Sakura sapeva da sempre che lei non era figlia dei suoi genitori, troppo diversi da lei.
Sua sorella maggiore di quattro anni si era accorta che ultimamente Sakura desiderava cercare la verità, entrambe sapevano che la loro vera madre voleva allontanarle da se solo per la loro felicità, ma Reo la sorella di Sakura sapeva che la sorellina avrebbe sofferto più di tutte se fosse venuta a conoscenza di tutta la storia. Doveva allontanare Sakura dai suoi propositi di cercare la sua vera mamma o dirle la verità ? Cos’era meglio per lei ?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Sakura guardava un punto fisso ed impreciso da almeno un ora, la missione era terminata e il team si stava ritirando.
Purtroppo verso il viaggio di ritorno aveva iniziato a piovere e per fortuna i ragazzi si erano intanati in una grotta per quella notte.
<< C’è umidità >>
Si lamentò Naruto andando a sedersi accanto alla rosa, Sasuke continuava a guardare Sakura in silenzio sapeva forse cosa le stava passando per la testa.
<< Dai Sakura, non fare così non è colpa tua se quei due vecchiacci hanno detto di no >>.
Provò a consolarla Naruto, certo che non era colpa sua, ma la verità era ancora più triste.
Inizio Flashback :
Finalmente dopo ore di viaggio il gruppo era arrivato al villaggio della sabbia, Gaara era alle porte ad attendere gli amici.
<< Ciao ragazzi, L’Hokage mi aveva avvisato del vostro arrivo >>.
Disse il rosso andando incontro al gruppo, la rosa lo salutò con un semplice abbraccio beccandosi l’occhiata fredda di Sasuke, dentro di se lei ne godeva a vedere la gelosia del compagno.
<< Allora, mi ha detto che state cercando una coppia di anziani. La famiglia Kenta mi pare di aver capito >
Disse un po’ confuso Gaara.
<< No, la famiglia Takana >>
Lo corresse Kakashi chiedendosi come avesse fatto il rosso a confondere i due cognomi, non avevano nulla in comune, forse Gaara non stava neanche ascoltando bene le parole del loro Hokage.
<< Si, allora vivono .. >>
Il ragazzo diede subito loro informazioni su dove i due vecchietti vivessero, appena ricevute e capite la squadra andò subito a cercare la coppia.
Non fu molto difficile visto che vivevano in un vicoletto accanto le porte del villaggio.
<< Dev’essere da queste parti >>.
Disse Kakashi fissando le tre porte vecchie e male andate che si presentavano avanti ai loro occhi, tre porte di colore verde, sporche e scheggiate.
<< Bussiamo allora >>
Disse Sasuke superando il gruppo, Sakura dopo aver visto il moro battere col pugno aspettò che qualcuno andasse ad aprirli, non aspettarono molto, una signora anziana aprì la porta e fissò il gruppetto con aria indicativa.
<< Cosa volete ? Che siete venuti a fare qui ? >>
<< Siamo del villaggio della foglia, le dobbiamo dare notizie riguardanti vostro figlio >>.
Disse Kakashi avvicinandosi, ma alla parola figlio la donna chiuse la porta in faccia ai ragazzi.
<< Ehi >>
Naruto iniziò a bussare con rabbia, la maleducazione di quella donna era tanta.
<< Io non ho nessun figlio >>.
Urlò la donna arrabbiata con il gruppo, poi fu la volta di Sakura.
<< Signora per favore ci apra, dobbiamo parlare di sua nipote.. >>
<< Non ho neanche nipoti >>.
Urlò la donna da dietro la porta, Sasuke iniziò ad innervosirsi e diede un calcio alla porta.
<< Sasuke ? >>
<< Lascia fare a me Sakura… Senta lei, siamo venuti fin qui per una questione importante, vostro figlio è morto poco più di un mese fa e vostra nipote ha bisogno di un tutore. Apra questa porta prima che ve la getti giù a calci >>.
Freddo, diretto e senza cuore. Sasuke con quelle parole spietate sperava di ricavare qualcosa, ma fece calare solo il silenzio attorno a loro.
<< Hai esagerato Sasuke >>
Lo rimproverò la rosa mollandogli un leggero schiaffo, Sasuke era rimasto con la gamba sulla porta e fu il primo ad accorgersi che l’anziana signora aveva iniziato a far scattare la serratura e di conseguenza ad aprire finalmente quella porta.
<< Visto ? Così si ottengono le cose >>.
Disse il moro entrando nella casa seguito subito dopo dai compagni, rimasero tutti impressionati dal buio che gli aveva accolti, le luci erano tutte spente, un lungo corridoio si presentava avanti a loro, Sakura tremò dalla paura quella casa era lugubre, si attaccò al braccio di Sasuke mentre la donna dava loro le spalle e li conduceva nel soggiorno.
C’erano molte foto in giro per la casa, ma tutti notarono che le uniche a mancare erano quelle del padre di Yuzuki.
<< Sedete >>
Disse la donna indicando il divano nero, Sakura si sedette con ancora il braccio di Sasuke stretto a se mentre Naruto prendeva posto accanto a Sakura, Kakashi rimase in piedi.
<< Io come ho già detto non ho figli >>
<< Invece si, signora la piccola Yuzuki non vuole finire in orfanotrofio lontana dalla sua casa, lei ha parlato di avere una nonna che però non vede da tantissimi anni e ha detto anche che voi eravate molto arrabbiata con vostro figlio per aver scelto di restare accanto alla sua mamma >>.
La donna annuì mentre delle lacrime le scivolavano dal volto.
<< Si, è tutto vero. Ma quello che voi non sapete è che quel ragazzo non era mio figlio. Era un piccolo trovatello che io mi sono limitata a crescere ed adottare.. Ricordo ancora il giorno che mi venne a dire ‘’ Mamma io sono innamorato, voglio crescere la figlia della mia ragazza ‘’ Allora gli chiesi se era impazzito, quella bambina non era sua ma di un altro uomo che l’aveva abbandonata.. Io non volevo e se quel ragazzaccio mi fosse stato più grato per tutto quello che ho fatto per lui non gli avrei detto ‘’ Fa quello che vuoi, tanto non sei mio figlio sei solo un moccioso che ho adottato ‘’ Lui risentito per quello che li ho rinfacciato, per aver detto che non era mio figlio se ne andato. Così io non ho un figlio e quella bambina non è mia nipote e non sono in obbligo a doverla crescere >>.
Finì la frase quella donna, Sakura stava piangendo anche quel ragazzo non aveva nessuno, solo una signora che lo aveva poi lasciato andare senza cuore e senza voltarsi indietro accettando la sua decisione, di vivere accanto alla donna che amava.
Yuzuki ora era sola, lei non poteva prendersene cura perché non era sposata e non ne aveva diritto, se solo potesse l’avrebbe presa lei con se.
<< Yuzuki ha solo sei anni >>
Sussurrò Sakura facendo cadere poi lo sguardo su una foto che la donna tenevo in mano, era tutta stropicciata.
<< Non posso farle niente. Non è mia nipote ed io e mio marito non verremo mai con voi, mettetevi il cuore in pace >>.
Sentendo quelle parole Kakashi decise che era l’ora di dover andare via.
<< Voglio dirle una cosa, se mia madre mi dicesse ‘’ Ti ho solo adottata non sei mia figlia ‘’ io le direi ‘’ Ok a me non interessa perché mi hai cresciuta tu. E io ti considero mia madre e ti voglio lo stesso bene ‘’ Voi non avete pensato se quell’uomo quelle parole le teneva strette nel cuore ? Era comunque vostro figlio, anche se non di sangue lui è cresciuto con voi. E voi gli volete bene, lo si nota da quella foto che tenete stretta tra le mani >>.
Detto ciò Sakura uscì da quella casa, non poteva rimanere ancora li per molto, lei aveva fatto un esempio prendendo se stessa, perché anche lei aveva vissuto per sedici anni con una donna che non era sua madre, con un uomo che non era suo padre.
E anche se erano avvolta stati cattivi sia con lei e con Reo, sapeva di dover essergli sempre grata perché era anche grazie a loro che lei oggi era quello che era, non solo per sua sorella che le era stata accanto sempre ma quelle due persone le avevano regalato comunque un futuro.
Doveva ringraziarli per questo.
Fine Flashback :
<< Sakura ? >>
Era tarda sera, e la pioggia scendeva ancora dal cielo, Sakura non aveva più aperto bocca.
<< Perché fai così >>
Naruto e Kakashi guardarono Sasuke che le si sedeva accanto, quel ragazzo era molto cambiato era quasi irriconoscibile.
<< Dai, sarai affamata vieni a mangiare qualcosa >>.
Disse il moro afferrandole il polso.
<< Non mi va >>
La rosa si allontanò dalla stretta del ragazzo che decise di non darle a vincere niente, l’afferrò per le spalle e la fece voltare verso di lui.
<< Guardami e dimmi che hai >>.
Sakura tremò ma non per la paura, perché quello che teneva dentro le faceva male.
<< Mi chiedo perché Sasuke.. Perché c’è gente che abbandona così i propri figli, i bambini sono un dono del cielo che non devono mai conoscere la crudeltà, io non farei mai quello che ha fatto mia madre con me io non abbandonerei mai mia figlia, i bambini non devono essere abbandonati dai genitori è una cosa schifosa che mette rabbia solo a pensarci, c’è gente che non ha figli e che li vorrebbe con tutto il cuore invece c’è gente che seppur avendo un bambino, loro non lo meritano, magari non lo desiderano ma lo hanno lo stesso. Allora mi domando perché c’è tutta questa merda nel mondo, cos’ha fatto di male Yuzuki per rimanere sola ? Cos’ha fatto di male il padre di quella bambina per essere cacciato via da quella donna solo perché voleva crescere la bimba della donna che amava ? >>
Sakura smise di parlare per reprimere un singhiozzo, poi fu Sasuke a parlare per finire quel discorso che era vero.
<< E scommetto che vorresti sapere così hai fatto tu di male per meritarti lo stesso dolore ? Tu e Reo cos’avete fatto per essere state abbandonate così da vostra madre >>
Sakura si limitò ad annuire, anche quelle parole avrebbe voluto dire a Sasuke ma non ci era riuscita, in compenso il moro le aveva dette per lei. Lui l’aveva capita.
Per quella sera Sakura non parlò più, si addormentò subito tra le braccia di Sasuke mentre Kakashi e Naruto avevano iniziato a cenare in silenzio, Sakura era troppo ferita e non sapevano se per lei c’era un modo per stare meglio.
Ma quelle cose doveva dirle a sua madre e non a loro.
La mattina a venire la rosa aprì gli occhi infastidita dai raggi di sole, si ritrovò con la testa sul petto di Sasuke e sorrise dolcemente giocando con la manica della maglia blu del moro, poi passò la mano sul braccio del ragazzo il quale si svegliò poco dopo.
<< Giorno >>
<< Sasuke, che ne dici se ce ne andiamo soli io e te mentre loro dormono ? Siamo vicini a Konoha ormai la missione è finita.. >>
Sasuke annuì e si alzò in silenzio per non svegliare Naruto, poi prese una foglia mentre Sakura gli passava una penna.
<< Può servire sempre >>
Spiegò la rosa sorridendogli dolcemente, allora Sasuke scrisse un messaggio e lasciò la foglia sulla fronte di Naruto, prese la mano di Sakura e insieme se ne andarono da soli.
Non camminarono molto, anche perché Sakura decise di fermarsi vicino ad un laghetto per sciacquarsi un po’ la faccia.
<< Come stai ora ? >>
Il moro le andò dietro abbracciandola per le spalle, Sakura arrossì così tanto che se era notte l’avrebbero scambiata per un  lampione.
<< B-Meglio >>
Balbettò lei voltandosi a guardare Sasuke, gli sorrise prima di baciarlo sulla guancia, ma Sasuke non si accontentava solo di quel misero bacio e le catturò le labbra con le proprie.
Sakura accolse subito la lingua di lui e ricambiò il bacio iniziando a morderlo dolcemente, insieme s’inginocchiarono a terra mentre Sasuke iniziò a percorrere con la lingua il collo di Sakura lasciando una scia di morsi e baci, la rosa rabbrividì più volte.
Con le mani Sakura accarezzò tutto il corpo di Sasuke insinuando le mani prima nei capelli poi fin dentro la sua maglia, Sasuke si trascinò la rosa sul terreno e le tolse la maglia, voleva sempre di più, più Sakura lo toccava e lo baciava più lui sentiva il bisogno di lei, di farla sua.
Forse era sbagliato era troppo presto e non dovevano correre così, ma i baci di Sakura gli davano la fiducia che a lui serviva per continuare.
Sasuke le sbottonò la gonna con estrema lentezza poi infilò la mano per accarezzarle l’intimità, non ne poteva già più quel contatto durò poco perché sentiva il bisogno di altro, fu proprio Sakura a dargli il permesso, gli abbassò i pantaloni e aprì maggiormente le gambe per dargli lo spazio necessario ed infilarsi in mezzo alle gambe, Sasuke la penetrò subito e con estrema dolcezza, più il loro amplesso andava avanti più Sakura si lasciava sfuggire gemiti.
<< Sasuke.. Sasuke >>.
Non sapeva quante volta aveva sussurrato il suo nome, ma sapeva quando erano arrivati all’apice del piacere, insieme.
Sasuke si alzò con le braccia per baciare la fronte di Sakura, era sudata ma non ci diede peso, Le sorrise.
<< Finalmente >>
Sussurrò Sakura abbracciandolo forte dopo essersi risistemata.
<< Cosa ? >>
Chiese Sasuke confuso.
<< Finalmente amore >>.

Sussurrò lei baciandogli il collo e abbracciandolo di nuovo.

Nel frattempo Naruto mentre dormiva con la bocca aperta sentì qualcosa finirli in bocca, aprì gli occhi infastidito e prese quella foglia che per poco non mangiava.
<< Siamo andati via, vi aspettiamo alle porte di Konoha.. Ps: Naruto russi troppo, non mi hai fatto dormire bene.. Quel teme me la pagherà >>.
Urlò il biondino rileggendo più volte quella foglia, la stropicciò lanciandola a terra mentre Kakashi veniva svegliato dalle urla di Naruto.

  
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