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Autore: Katherine Buffy Pierce    14/04/2014    1 recensioni
Cosa è successo alla manipolatrice Katherine Pierce dopo che è morta? Dove è finita dopo essere stata risucchiata da una specie di buco nero? 2 domande che mi sono posto anche io appena vidi l'episodio 5X15 "Gone Girl". Non accettando il fatto che il miglior personaggio di TVD se ne fosse andato, ho scritto questa FF immaginando come se la stesse passando Katherine dopo la morte. Questa FF parte in una dimensione oscura dopo le vicende accadute, appunto, nella 5x15.
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Katherine Pierce 2.0'
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Una volta arrivati in quel campo di nomadi, dove vivevano i viaggiatori, mi chiusero in un’automobile da rottamare con Elena. L’auto era tutta rotta, ma una cosa,  purtroppo, funzionava: la serratura. I vetri erano stati sostituiti da delle lamiere che furono saldate sulla carrozzeria della macchina. Prima di chiuderci dentro, ci avevano messo dentro una torcia per poter vedere.
-Elena! Elena, sveglia!- le dissi dandole degli schiaffi sul volto.
-Mmm che c’è?!- chiese Elena frastornata.
-Katherine?! Dove siamo?!- chiese dopo essersi resa conto della situazione in cui ci trovavamo.
-Nel campo dei viaggiatori. Non riesci a rompere queste lamiere, vero?- le chiesi io gentilmente. Elena diede un calcio potentissimo alla macchina che, anziché rompersi, si sposto a destra e a sinistra.
-Cosa facciamo ora?- le chiesi spaventata.
-Suppongo che dovremo aspettare che ci tirino fuori loro.- mi disse con aria sconvolta.
La macchina era piccolissima e ci obbligava a stare sdraiate e appiccicate.
-Oh, no.- dissi io piagnucolando.
-Aia. Mi fa male una mano, Katherine. Ci sei sdraiata sopra.- disse Elena piagnucolando a sua volta.
-Oh, scusa.- le dissi spostandomi un po’ a destra. Eravamo scomodissime, ma dopo vari tentativi, trovammo una posizione abbastanza confortevole. Io ero accoccolata nell’incavo del corpo di Elena. Era una cosa molto strana, però eravamo comode.
Io avevo molto freddo... Tremavo e sbattevo i denti.
-Hai freddo?- mi chiese Elena.
-Si.- dissi io stringendomi le braccia.
-Sappi che lo faccio solo perché mi fai un po’ pena.- mi disse prima di abbracciarmi.
-Che cosa strana.- le dissi io, sconvolta da ciò che aveva appena fatto.
-Già.- disse lei chiudendo il discorso. Rimanemmo in questa posizione fino ad addormentarci entrambe.
 
Fummo svegliate dalla serratura della macchina che si apriva. Era Damon!
-Forza! Tiratevi su!- disse dopo averci fissato con aria sorpresa per aver visto la nostra posizione all’interno della vettura. Io ed Elena uscimmo e, dopo che Damon mi prese in braccio, scappammo via a velocità di vampiro. Dopo qualche istante, ci trovammo nella macchina di Damon dove c’era già Stefan, che ci attendeva.
-Ehi! Come state? Come hanno fatto a prendervi?- chiese Stefan, stupito.
-Come?- chiese Elena a Stefan.
-Come hanno fatto a rapirvi?- chiese Stefan.
-Tu sei stato rapito con noi!- dissi io a Stefan.
-No! Io sono uscito stamattina presto e quando sono tornato, non ho trovato nessuno in casa.- disse Stefan confuso.
-Tom!- esclamai io.
-Lui ha preso il tuo posto questa mattina! E’ stato tutta mattina con me.- dissi io.
-E cosa avete fatto?- chiese Damon.
-Niente, mi ha portato a fare colazione al grill e poi mi ha comprato dei vestiti a Richmond. E quelle cose che mi ha detto? Sembrava troppo bello per essere vero...- dissi io lasciando cadere il discorso e abbassando lo sguardo.
-Cosa ti ha detto?- chiese Stefan girandosi verso di me.
-Niente, lascia perdere.- risposi tristemente. Come aveva potuto prendersi gioco di me, in quel modo? Come faceva ad essere stato così cattivo?
-Tom non è più umano... E’ un vampiro!- disse Stefan lasciandoci stupiti.
-Che cosa?!- chiese Elena sconvolta.
-Si. Sono venuto qui a cercarvi, sospettando che foste state rapite dai viaggiatori, e l’ho incontrato. E’ un vampiro. Ha cercato di trattenermi con un gruppo di viaggiatori, ma sono riuscito a scappare. Nell’andarmene via da qui, ho incontrato Damon che mi ha raccontato quel poco che aveva visto prima di svenire.- disse Stefan.
-Oh. Ma non servivano dei doppelganger umani, ai viaggiatori?- chiesi io rivolgendomi a tutti loro.
-Quella era una nostra ipotesi... Non sappiamo se è vera.- disse Damon.
-Oh. Ma hanno già due doppelganger vampiri? A cosa serviamo noi?-
-Forse ai viaggiatori servono dei vampiri diversi. Non so...- disse Stefan confuso.
Ero veramente confusa... Così come tutti gli altri. Dopo essere tornati a casa, Stefan insistette per sapere cosa mi aveva detto Tom, quella mattina.
Io gli raccontai tutto lasciandolo molto perplesso.
-Oh... Sai... Parafrasando alcune cose, è ciò che penso anche io. Tom si è inventato una storia che in verità, è vera. Io penso veramente quelle cose, Katherine.- disse guardandomi negli occhi.
-Davvero?- gli chiesi.
-Si.- disse con un sorriso.
-Come ho fatto a confonderti con lui?- chiesi a Stefan guardando il pavimento. Come avevo fatto a non accorgermi che non era il mio vero Stefan? Accarezzai il viso di Stefan mentre ci sorridevamo a vicenda.
-Aspetta... Dove è il tuo anello solare?!- chiesi di colpo dopo aver guardato la sua mano.
-Damon!- urlai a squarciagola. Elena arrivò subito. Appena prima che Tom affondasse i suoi denti nel mio polso, Elena lo lanciò via. Dopo averlo picchiato per bene, lo legò e lo portò nel seminterrato dove iniziò un lungo e doloroso interrogatorio.
  
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