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Autore: B_Tonks    14/04/2014    2 recensioni
Sirius sembra un ragazzo che non bada molto ad avere una relazione seria con una ragazza e se si innamorasse veramente? Questa breve fanfiction descrive, in breve, come penso potrebbe essere una relazione seria tra Sirius Black ed una ragazza. Una relazione abbastanza misteriosa che vuole essere tenuta segreta che si propaga per anni anche durante e dopo il periodo di Azkaban. Spero vi piaccia.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Ordine della Fenice, Sirius Black, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Notte e magie.

Elizabeth era abbastanza annoiata durante la lezione di Difesa Contro le Arti Oscure; in verità non stava molto attenta a quello che stava spiegando il professore perché era intenta ad ascoltare le risate provenienti da quattro Grifondoro che erano pochi banchi dietro di lei. Sapeva benissimo chi fossero quei quattro ragazzi visto che era da un po' che li osservava. O meglio, che osservava uno in particolare dei quattro. Quel ragazzo le era interessato fin dal suo secondo anno ad Hogwarts e fortunatamente aveva stretto amicizia con un'amica di quel gruppetto, quindi era riuscita ad avere molte informazioni su di lui. Sbuffò svogliata. Si decise a fare la sua prima mossa, prese una pergamena e ne strappo un pezzo per scriverci: “Vieni in biblioteca stanotte alle 23, non farti seguire.”senza però firmarsi (forse per paura). Ripiegò il pezzetto e quando suonò la campana di fine lezione si avvicinò talmente tanto al moretto a cui puntava da anni da riuscire ad infilare il pezzo di pergamena nella sua borsa speranzosa che l'avrebbe poi trovato. Infine si diresse verso la Sala Grande per il pranzo.
L'attesa pomeridiana fu alquanto snervante, Elizabeth seguì il quartetto di Grifondoro senza farsi vedere fino alla biblioteca e si sedette a leggere poco lontana da loro in attesa di essere sicura del recapito del suo messaggio. Fortunatamente non dovette attendere molto prima di sentire i quattro ragazzi quasi urlare dallo stupore: “Ragazzi guardate qua... Chi può averlo mandato? Forse Mocciosus? Magari vuole sfidarmi ad un duello.” “Non dire cazzate Sirius. È una calligrafia troppo... come dire... elegante, per essere sua... Secondo me è di una ragazza. Hai un'ammiratrice.”. Tre di loro scoppiarono a ridere. “Una ragazza? Ma dai James, da quando in qua le ragazze mi invitano in biblioteca di notte? Sono affascinante, lo so, ma pare che in sta scuola non lo capiscano.” “Forse perché la modestia non è una tua qualità.” disse pacato quello più calmo dei quattro, “Oh, giusto non sono mr. Perfezione come te, Remus.” “Non ho mai detto di essere perfetto.” disse infine Remus restando più calmo che poteva e guardandosi intorno costringendo Elizabeth a nascondere il suo volto paonazzo alzando il libro. “Comunque sia, Sirius, se noti c'è scritto di non farti seguire, il che credo implichi anche che tu non devi sventolare ai quattro venti di questo... ehm... appuntamento mettendoti ad urlare” disse scoccando un'occhiata quasi compassionevole alla ragazza che si nascondeva dietro al libro e che in quel momento tirò un sospiro di sollievo. “Ora penso sia meglio andare in Sala Grande, vabbeh che non abbiamo avuto lezioni pomeridiane, ma vorrei comunque non fare tardi a cena.” “Ok, sua maestà. Andiamo a mangiare.” disse infine Sirius alzandosi e uscendo con gli amici diretto verso la Sala Grande.
“Va tutto bene, El?” La ragazza sobbalzò sentendosi una mano appoggiata sulla spalla, si girò e vide la sua amica Grifondoro. “Sì, Lily. Va più che bene.” “Sei tutta rossa” disse l'amica sorridendo “Beh diciamo che... Hai presente il tuo amico? Sirius?” “Oh, sì. Quello che ti piace, vero?” “Oh.. beh... come lo sai?” “L'ho notato... E forse non solo io, comunque il tuo segreto è al sicuro con me.” “Beh.. diciamo che ho un piano per parlargli. Comunque ora andiamo in Sala Grande, che è ora di cena.” “Certamente.” Le due ragazze si diressero verso la Sala e infine si congedarono e andarono l'una nel tavolo dei Grifondoro e l'altra in quella dei Tassorosso. “Hey, Lily, ma chi è quella ragazza di Tassorosso con cui parli sempre? È carina.” “È un'amica, Sirius... Comunque mi fa piacere che la trovi carina.” “Lily, è chi penso io?” “Presumo di sì, Remus” “Che confabulate voi due?” “Niente, Sirius, lo scoprirai.” disse Remus sorridendo.
Erano le 22.50 ed Elizabeth e Sirius erano appena usciti dalla propria Sala Comune; il ragazzo nascosto dal mantello dell'invisibilità, la ragazza invece era uscita con la scusa di aiutare un compagno a farsi dare del cibo dagli elfi delle cucine. Sirius fu il primo ad arrivare in biblioteca, vi entrò e si sedette, sempre nascosto sotto al mantello. Prese la Mappa del Malandrino e sussurrò “Giuro solennemente di non avere buone intenzioni.” La pergamena vuota diventò magicamente una mappa di Hogwarts: vide un puntino seguito da un nome dirigersi verso la biblioteca. “Elizabeth Anderson? Allora è veramente una ragazza.” disse quasi sussultando e poi vide entrare la ragazza coi ricci capelli bordeaux che aveva notato parlare spesso con Lily. Le andò dietro e le mise una mano sulla spalla facendola sobbalzare. Un urlo strozzato uscì dalla bocca di Elizabeth, si voltò e vide Sirius davanti a lei. “Oh, sei qui? Non ti avevo visto.” “Per forza, ero invisibile. Mi spieghi che ci facciamo qui?” “Oh, beh... Io... Ecco... Io … Volevo parlarti.” “E che volevi dirmi?” “Beh... ecco...” Sirius si voltò di scatto dopo aver sentito un rumore di passi, fissò la mappa e vide che un professore si stava avvicinando alla biblioteca, prese il braccio della ragazza e la portò con lui sotto il mantello dell'invisibilità. “Sediamoci sotto il tavolo.” le sussurrò per non farsi sentire da altri. I due si sedettero un po' scomodamente e Sirius tirò un sospiro di sollievo, “Allora? Che mi devi dire?” “Beh... Ecco... Non so come dirlo... Ma è dal secondo anno che... insomma... che...” “Dai, muoviti!” “Beh...” La ragazza smise di parlare e lo fissò con sguardo sognante: i suoi occhi azzurri parevano ancora più belli al chiarore della punta della bacchetta che aveva tenuto accesa ancora da quando era uscita dalla sala comune, e anche Sirius parve perdersi per un momento negli occhi gialli della ragazza. “Beh, Sirius. Tu mi piaci, ecco. È dal secondo anno che mi piaci.” “E hai aspettato sei anni per dirmelo?” “Beh, tu non mi notavi mai. Pensavo di non interessarti, quindi ho lasciato perdere.” “Beh... In verità non ho mai fatto molto caso alle ragazze delle altre case, ma ora che ti guardo meglio sei veramente carina, lo sai?” Elizabeth arrossì, anche se non si notava. Intanto i passi si avvicinavano sempre di più e la ragazza, con la scusa di essere spaventata, aveva appoggiato la testa sul petto di Sirius che pareva quasi divertito dalla situazione. “Non pensavo ci fosse così tanta liberà tra noi.” fece ridacchiando. “Non ti sei nemmeno presentata.” “Oh, scusa io sono El...” “Elizabeth Anderson, lo so.” “Come fai a saperlo?” “Ho i miei mezzi.” “Ma se lo sai perchè me lo chiedi, allora?” “Beh, per rendere abbastanza normale questo incontro.” Elizabeth sorrise e staccò la testa dal petto di Sirius, tenendo però una mano su esso. Il cuore gli batteva forte e il suo respiro stava diventando più affannato. “Comunque è divertente, no? Rischiare di venire scoperti.” “Beh... Se lo dici tu.” I due si persero di nuovo uno negli occhi dell'altra; era come se la notte li avesse stregati. Sirius si mise ad accarezzare una guancia ad Elizabeth senza rendersene conto, lei arrossì e sentì il cuore scaldarsi. “Sei proprio molto carina, sai? O forse anche di più. Non ci so molto fare con le ragazze, o meglio, non mi è mai interessato fare sul serio con una ragazza.” “L'ho notato.” “Devo ammettere che qualche storiella l'ho avuta, ma niente di importante. Ora mi sento uno stupido. Ma che mi hai fatto?” “Niente. Stai facendo tutto da solo.” Sirius rise di nuovo. “Sembra quasi divertente.” Elizabeth sbuffò, non aveva mai conosciuto un ragazzo così superficiale di fronte ad una situazione del genere, ma questa cosa le piaceva.
Sirius la fissò negli occhi un'ultima volta, poi le loro fronti si toccarono e infine le loro labbra si incontrarono in un bacio passionale che parve durare secoli. “Wow! Ne ho già baciate di ragazze ma mai così. Bello.” Elizabeth non parlava, stava a bocca aperta fissando il ragazzo, col cuore che batteva all'impazzata, poi poggio la testa sulla spalla di Sirius, il quale l'abbracciò, e infine si addormentarono entrambi, non curanti della scomodità del pavimento della biblioteca.
“Hey voi due... La biblioteca non è una camera da letto.” Sirius e Elizabeth si svegliarono spaventati nel sentire quella voce. “Dio, Remus, dovevi per forza farmi venire un infarto? Sono troppo giovane per morire.” Elizabeth passava lo sguardo da Sirius a Remus che era in piedi davanti a loro con la Mappa e il mantello in mano. “Andate a cambiarvi, prima che i corridoi si riempiano di persone dirette a fare colazione.” fece il ragazzo con voce ferma. Elizabeth si alzò ancora incredula di quello che era successo la notte prima. “Comunque io sono Remus.” i due si strinsero la mano. “So già come ti chiami, ora va, ci penso io a 'sto idiota.” disse indicando Sirius e, quando la ragazza uscì, si rivolse a lui: “Vedi di non fare l'idiota come sempre. Lei ci tiene veramente.” “Sai una cosa, Remus? Penso di amarla.” disse infine Sirius mettendo un braccio sulla spalla dell'amico per poi andare a prepararsi per la giornata.



n.d.a. Ecco qua una fanfiction sul mio personaggio preferito. Mi spiace doverlo ammettere ma sarà molto breve (presumo 4 capitoli), in verità ho già i primi tre capitoli corretti ma pensavo di non pubblicarli tutti subito per prima vedere cose ne pensate. Spero vi piaccia, fatevi sentire.
  
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