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Autore: Willows    15/04/2014    1 recensioni
Durante il medioevo, era credenza diffusa che, nascere sotto una determinata combinazione astrale, avrebbe condizionato la vita per sempre. Per esempio, quando eri nato Giove era in congiunzione con Venere?
Allora tranquillo, che la fortuna ti sarebbe sempre stata favorevole. Ti saresti dovuto preoccupare, invece, se il giorno della tua nascita vedeva Marte in opposizione a Saturno (brutta storia quella, piena di presagi di morti dolorose o vite lunghe, ma altrettanto spiacevoli).
Ora, mentre Wendy apre la porta in pigiama – quello carino, con gli orsetti, che risale a quando aveva almeno quattordici anni- macchiato di quello che sembra essere cioccolato (ma avendo due fratelli di cinque anni non si può mai sapere) struccata e con i capelli arruffati, trovandosi davanti Niall, verso cui ha una cotta paurosa da circa tre anni, beh la ragazza è certa del fatto che, il fatidico 17 aprile 1996, giorno della sua nascita, le stelle avessero proprio avuto una posizione di merda.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Repetition

{5}
 
Dling dlong.
Passano alcuni secondi, in cui l’ansia e agitazione di Wendy crescono in modo esponenziale, ma nessuno apre la porta. La ragazza si volta confusa verso Louis, in cerca di aiuto.
«Beh, riprova!» la incoraggia Louis, come se si trattasse di una cosa ovvia.
Lei annuisce annuisce, cercando di mantenere, almeno esteriormente, una certa calma, mentre dentro di sé, sente il panico diffondersi nelle vene. Niall non può averle dato buca, continua a ripersi in testa. Se non avesse voluto vederla, avrebbe semplicemente declinato la sua offerta, perché fare qualcosa di così cattivo come non presentarsi all’incontro? Velocemente controlla il cellulare, ma non ci sono messaggi del ragazzo ce l’avvisano di qualche contrattempo. È colpa sua? È per qualcosa che ha fatto o detto? Magari per il modo in cui si veste, o per i suoi stivali di gomma.
«Wendy calma- le sussurra Louis all’orecchio- sembri sul punto di svenire. Sono sicuro che adesso arriverà»
Neanche a farlo apposta in quel momento la porta di casa si spalanca, rivelando un Niall con il fiatone e in braccio un bambino, che di sicuro non può avere più di un anno. Wendy sente un’ondata si sollievo travolgerla e vede, con la coda nell’occhio nota che anche Louis sta sorridendo, tranquillo e sicuro di sé. Sta procedendo tutto secondo i piani.
«Mi dispiace se ti ho fatto aspettare- si scusa Niall, spostandosi di lato per lasciarla passare- ma stavo facendo il bagnetto al campione»
«Figurati, non fa niente, ma chi è questo bel bambino?» domanda facendo una faccia buffa in direzione del neonato, che però rimane impassibile, lasciandosi scappare anche uno sbadiglio.
Dietro a Niall vede Louis che le fa cenno di smettere, probabilmente non apprezza le dubbie abilità della ragazza nell’intrattenere i bambini.
«Lui è Theo, mio nipote e oggi dovrò fargli da baby-sitter- risponde nervoso grattandosi il retro del collo- lo so che dovremmo studiare, ma ti prometto che non ci disturberà, è un bambino bravissimo»
Wendy non sa se il bambino sia veramente bravo come sostiene Niall, ma di una cosa è certa, quel Theo è uno dei bambini più teneri che abbia mai visto. Le guance sono paffute e rosee, i capelli sottili e biondicci e ha gli occhi azzurri,  di qualche gradazione più scura di quelli di Niall.
«Quindi lui è il famoso Theo di cui parli sempre!-esclama la ragazza accarezzando le guance paffute del piccolo- si vede proprio che è un Horan, ha il naso uguale al tuo. Comunque se oggi non riusciamo a fare tutto possiamo sempre vederci un altro giorno» la ragazza approfitta subito della situazione per poter fissare un altro incontro e vede Louis farle il pollice verso, in segno di approvazione.
«Allora iniziamo?» domanda Niall dopo aver riposto un, ormai dormiente Theo, nel suo lettino.
 
L’incontro procede bene, certo non fanno altro che parlare di Giacobini, Sanculotti e Napoleone Bonaparte, ma non ci sono stati silenzi imbarazzanti o verificate situazione spiacevoli.
Wendy si sente perfettamente a suo agio con il ragazzo, anche se ogni volta che incrocia il suo sguardo sente il cuore batterle all’impazzata. È il modo in cui il ragazzo gesticola quando cerca di spiegare un argomento o come i suoi occhi si illuminano non appena capisce un argomento particolarmente ostico. È la sua risata fin troppo rumorosa, le mani grandi e callose e i capelli biondicci e sempre in disordine. È semplicemente Niall e Wendy inizia a dubitare che la sua sia semplicemente una cotta.
Stanno studiando da un paio d’ore quando Wendy si scusa per andare in bagno, ma non fa in tempo a chiudere la porta che nota Louis alle sue spalle.
«Louis, esci immediatamente!» lo rimprovera sottovoce, indicandogli la porta con l’indice.
«Certo che siete noiosi da morire» è la risposta del ragazzo, che si siete sul bordo della vasca da bagno, accompagnata da uno sbadiglio.
«Non è vero- protesta Wendy- l’incontro sta andando alla grande»
«Certo, se tu fossi la sua insegnante di ripetizioni. Wendy devo forse ricordati perché siamo qui? Cerca di essere un po’ più intraprendente!» l’ammonisce Louis spazientito.
Quello appena passato potrebbe essere tranquillamente catalogato come il pomeriggio più noioso di tutta la sua vita. Per tutto il tempo non ha fatto altro che osservare Wendy mentre faceva gli occhioni dolci a Niall il quale, troppo preso da storia, non se n’era minimamente accorto.
«Tipo? Cosa dovrei fare?» domanda Wendy confusa.
«Appena torni da lui digli che è stato bravissimo e che adesso vi meritate una pausa tutti e due. Ho visto che in camera sua ha una chitarra, chiedigli di suonarti qualcosa o magari di farti imparare a suonarla» le suggerisce Louis prima di abbandonare il bagno, per lasciare alla ragazza un po’ di privacy.
 
 
Quando Wendy torna in cucina, cinque minuti dopo, vede Niall intento a dar da mangiare al piccolo Theo.
«Ma ciao, ti sei svegliato finalmente!» dice in direzione del bambino, che la degna a malapena di uno sguardo. Strano, solitamente tutti i bambini fino ai tredici anni l’adorano.
«Ehi tutto bene? Ti ho sentito parlare in bagno» domanda Niall guardandola in viso.
«Parlare? Oh, si, no. Cioè ero al telefono con i miei genitori- risponde dopo qualche secondo di panico, credeva di aver parlato a bassa voce con Louis- volevano dirmi che stavano uscendo e che devo tornare a casa da sola»
«Se vuoi posso accompagnarti io- si offre il ragazzo- è il minimo che ti devo dopo quello che hai fatto oggi»
La ragazza annuisce con gli occhi che le brillano, tutto sta andando meglio di quanto sperasse. Non solo è riuscita a non combinare nessuno tipo di danno davanti a Niall, ma il ragazzo dovrà anche riaccompagnarla a casa. Magari mentre cammineranno le loro mani si sfioreranno e lui, dopo qualche esitazione, stringerà la mano della ragazza fra le sue. E allora lei arrossirà e lui riderà grattandosi il collo, perché lo fa sempre quando è nervoso. Una volta arrivati a casa di Wendy ci sarà un silenzio imbarazzante e poi lui si avvicinerà e la bacerà con delicatezza, lei arrossirà di nuovo, ma ricambierà il bacio. E infine lui le confesserà di averla sempre amata e di voler passare il resto della sua vita con lei e tutti vissero per sempre felici e contenti.
Ok, Wendy sa che tutto ciò è praticamente impossibile, ma sognare non costa niente, giusto?
«Ti dispiace far fare il ruttino a Theo? Io devo chiamare Greg per dirgli che sta andando tutto bene, è parecchio ansioso il ragazzo» domanda ridendo.
La ragazza annuisce di nuovo, perché a questo punto, è così felice che acconsentirebbe a tutto.
Prende il neonato dalle braccia di Niall e inizia a cullarlo, dandogli delle piccole pacche sulla schiena per farlo digerire.
«Hai visto Louis?- domanda al settimo cielo- Niall mi accompagnerà a casa»
Il ragazzo si limita a sbuffare e alzare gli occhi al cielo, si sta annoiando a morte e non vede l’ora che quel pomeriggio finisca.
Dopo altri cinque minuti Niall non è ancora tornato e Theo non è ancora riuscito a digerire.
«Allora piccolino, vogliamo digerire o no?» domanda Wendy con una stupida vocetta e non fa in tempo a dirlo che Theo rigurgita gran parte del latte bevuto sulla parte frontale del suo maglione.
Nello stesso istante Louis scoppia a ridere e Niall fa il suo ingresso in cucina.
«Allora si è comportato bene Theo?» domanda il biondo non avendo ancora notato l’enorme macchia  bianca sul maglione della ragazza. Wendy con le guance in fiamme per la vergogna si volta e mugugna qualcosa come «Almeno sono riuscita a farlo digerire». Ovviamente stava andando tutto troppo bene perché non accadesse una cosa del genere.
«Wendy mi dispiace un sacco!- esclama Niall prendendo Theo e mettendolo nel seggiolone sul tavolo della cucina- aspetta ti do una mano a pulirti»
Dopo dieci minuti di sciacquare e sfregare la situazione non è migliorata per niente, anzi sembra decisamente peggiorata. Ora non solo c’è un alone bianco, segno del vomito del bambino, ma tutta la parte frontale del maglione è completamente bagnata.
«Senti facciamo così, io ti presto una mia felpa e tu mi lasci il tuo maglione da lavare» le offre Niall dopo essersi reso conto di non poter far nulla per migliorare la situazione.
«Accetto volentieri la tua felpa, ma non c’è bisogno che mi lavi il maglione, posso farlo benissimo io» è la risposta di Wendy. E tutto sommato non le importa se Louis continua a farle segno di muoversi perché è annoiato e vuole andare a casa, o se il suo maglione preferito è rovinato e adesso puzza di vomito di bambino, perché ha passato un intero pomeriggio con Niall e adesso sta anche indossando una sua felpa. È grande per lei, enorme, le mani sono troppo lunghe e le arriva a circa metà coscia, è morbida è il profumo di Niall è ovunque. Quella felpa sembra una rimpiazzo alle braccia del ragazzo, un pessimo rimpiazzo per l’inciso, ma per adesso Wendy si accontenta.
 
 
 
Alla fine, mentre Niall l’accompagna a casa non succede niente di quello che lei ha sperato, niente mano nella mano, bacio o dichiarazione, ma è solo il primo appuntamento quindi non può pretendere più di tanto. Una volta arrivata a casa sente ancora l’adrenalina scorrerle nelle vene, come dopo un concerto e non riesce proprio a calmarsi.
«Wendy per caso hai una paralisi facciale? Smettila di sorridere» mugugna Louis, prima di buttarsi sul letto a faccia in giù.
«Louis, ma tu non capisci! Ho passato un intero pomeriggio con Niall senza mettermi in ridicolo, questo giorno va segnato su calendario e diventerà festa nazionale per la famiglia Fisher» le fa notare la bionda mentre inspira profondamente nella felpa del ragazzo. È un miscuglio di ammorbidente e il profumo che di solito indossa Niall, buonissimo.
«A parte quando suo nipote ti ha vomitato addosso» la corregge Louis, ridacchiando sotto i baffi.
«Si credo di non piacere molto a quel bambino, non mi ha sorriso nemmeno una volta» concorda Wendy lievemente offesa, di solito i bambini stravedono per lei.
Passa qualche secondo durante i quali entrambi stanno in silenzio, poi Louis parla.
«Wendy, tu sei sicura di questo, si?» le domanda con uno strano tono, quasi cauto, come se avesse paura di farla arrabbiare o offenderla.
«Questo cosa? Niall? Louis è da tre anni che ho una cotta per lui, certo che sono sicura. Perché lo chiedi?» domanda sospettosa, Louis sa forse qualcosa che lei non sa?
«Non lo so, lui non sembra proprio il tipo adatto a te» risponde con una scrollata di spalle.
«Il tipo adatto a me? Quale sarebbe il tipo adatto a me sentiamo» chiede con un po’ troppa aggressività nella voce.
«Allora, intanto ti calmi. E poi voglio solo dire che è un po’… impacciato per te. Insomma già sei imbranata di tuo, voglio vedere cosa combinereste insieme» spiega e troppo tardi si rende conto di aver usato le parole sbagliate.
«Prima non so vestirmi, adesso mi dai dell’imbranata, la tua galanteria è senza limiti Louis! Sai cosa forse hai ragione Niall è un po’ impacciato e forse, forse, lo sono anche io, ma in fatto di buone maniere dovresti decisamente imparare da lui» urla prima di uscire dalla stanza sbattendo la porta. Louis sbuffa e conta mentalmente fino a dieci per trattenersi dal dire qualcosa di cui, poi, si pentirà.
 
 
 
Wendy è molto nervosa quando arriva a casa di Nikki, inizialmente non si rende nemmeno conto di dove si trova, ha camminato a zonzo per qualche isolato fino a quando non ha riconosciuto le imposte verdi e l’albero di pere del giardino dell’amica. Non ci pensa nemmeno due secondi e decide di suonare, nella speranza che l’amica sia a casa, ha bisogno di sfogarsi un po’ e Nikki è la persona perfetta con cui farlo. La ragazza viene ad aprirle nella sua classica tenuta da casa, capelli raccolti con un mollettone, tuta e occhiali dalle lenti spesse che le fanno gli occhi enormi.
Le basta guardare in faccia Wendy per capire che è nervosa e arrabbiata, così si sposta per lasciarla entrare e insieme salgono in camera di Nikki. Come ho già detto Nikki non è una persona che parla molto, non lo è mai stata, ma in compenso riesce a capire benissimo le persone, soprattutto le sue amiche. È per questo che non fa domande a Wendy, che non le chiede cosa succede o se sta bene, semplicemente attacca la Wii alla televisione e inserisce il gioco. Dopo cinque partite di fila a Just Dance  Wendy si sente decisamente meglio, tutta la rabbia che provava nei confronti di Louis sembra essere sparita, per lasciare di nuovo posto alla gioia per aver passato un intero pomeriggio con Niall. È stanca sudata, ha il fiatone e la treccia che le ha fatto Louis si è completamente sciolta, ma quando, prima di andarsene da casa dell’amica, Nikki le chiede:
«Ehi Wendy, stai meglio?» la bionda l’abbraccia e risponde sì.
Sta meglio, sta decisamente meglio.

 
 
 

Hey ho.
Chi non muore si rivede eh? Aahah. Scusate tanto il ritardo, ma l’ultimo periodo è stato super incasinato. Prima sono stata in gita una settimana, poi appena tornata avevo interrogazioni a destra e manca, quindi sono riuscita a postare solo ora. Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo, quasi interamente dedicato a Wendy e Niall! L’incontro sembra essere andato bene, nonostante il piccolo incidente con Theo. Che ne dite, scoppierà l’amore fra la coppia? Nel finale Wendy litiga di nuovo con Louis, come ho già detto quei due sono peggio dei bambini. Comunque ci terrei a precisare una cosa, molti comportamenti di Wendy che possono sembrare infantili e immaturi sono voluti, nel senso che fanno parte del carattere della ragazza. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, grazie per aver letto A.
 

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