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Autore: LenK    15/04/2014    1 recensioni
[Storia a quattro mani di LenK e _Michiko_]
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Morgan Cloudlocks non sopportava Michiko Phaidon, questo lo sapevano tutti a Fairy Tail: quella là era una ragazzetta altera e scostante, rinchiusa nel suo serioso mondo di libri, che solo perché era capace di sbrilluccicare come una lampadina pensava di poter fare impunemente la scontrosa con chiunque.
E Michiko Phaidon non sopportava Morgan Cloudlocks, anche questo era risaputo tra i membri della gilda: quella lì era un fantasmino fastidioso che strisciava nell’ombra e ti riappariva alle spalle con quella risata inquietante che ti raggelava le ossa, combinava scherzi idioti ed era incapace di prendere le cose sul serio.

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Michiko, maga della Luce, e Morgan, maga dell’Ombra: due compagne di Fairy Tail che prima si sono odiate, poi si sono tollerate, infine hanno stretto un’amicizia indissolubile. Questa raccolta di One-shot esplora le fasi del loro legame.
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[Presenza di OC]
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: OC, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Primavera X782

«Come mai dobbiamo fare questa riunione, comunque?» volle sapere Michiko Phaidon, tamburellando le dita sul tavolo di legno. La maga dai capelli azzurri, insieme a molti dei suoi compagni di Fairy Tail, era stata convocata dal Master e da Mirajane per una riunione improvvisa.
La maggior parte dei presenti sospettava che l'assemblea avesse a che fare con la nuova missione che era comparsa due giorni prima sulla bacheca della gilda: la famiglia reale di Crocus aveva in programma la prossima apertura di un maestoso parco giochi nella capitale e richiedeva la sorveglianza di un paio di maghi per la settimana precedente l'inaugurazione. L'incarico aveva fatto scalpore e aveva riscosso molto successo: innanzitutto si prefigurava semplice e decisamente ben remunerato - la ricompensa ammontava a 100,000 Jewel - e il particolare che aveva attirato molti era la possibilità di provare le attrazioni del parco in anteprima, occasione d'oro per molti dei maghi presenti.
Ma la risposta di Mirajane alla domanda di Michiko fu: «Ci sono delle nuove disposizioni per Fantasia».
Infatti a Magnolia la popolazione era in fermento; il giorno successivo si sarebbe svolto l'annuale Festival del Raccolto. La sfilata di Fantasia era di certo il momento più atteso della giornata e tutti erano impazienti di vedere quali esibizioni avrebbe organizzato la gilda per quell'edizione.
«Che noooia» si udì Morgan Cloudlocks cantilenare dall'alto. La maga dell'Ombra si era arrampicata sopra un mobile e faceva dondolare i piedi nel vuoto, mentre la cavigliera di campanellini tintinnava insistentemente.
«Piantala! Mi dai sui nervi!» si lamentò Michiko.
«Staccherò quei maledetti sonagli a uno a uno e li infilerò nei tuoi buchi più oscuri» la minacciò Ginevra Racine in tono basso e cupo.
Morgan iniziò a ridere un po' forzatamente per la battuta e si immobilizzò all'istante, avendo capito l'antifona. Approfittando di quel momento di innaturale obbedienza, Edward Yoshina le ordinò pacato: «Scendi subito da lì». La maga saltò giù controvoglia, continuando a mugugnare indistinte frasi di ribellione ma accondiscendendo alla volontà del severo compagno.
A un certo punto il Master fece un gesto con la mano per invitare i ragazzi al silenzio e tutti si zittirono. «Mirajane mi ha informato che tutti i membri qui presenti hanno richiesto che gli venisse assegnata la missione al luna park di Crocus» iniziò a spiegare il Master.
I maghi nella stanza iniziarono a guardarsi intorno stupiti: si aspettavano che la missione sarebbe stata popolare, ma non credevano così tanto. Qualcuno più agguerrito degli altri cominciava già a scrutare i rivali in cagnesco, pronto a battersi per rivendicare l'assegnazione dell'incarico.
Makarov continuò: «È evidente che, anche raggruppandovi in team, non c'è speranza che riusciate tutti a prendervi parte. Per questo abbiamo ideato un criterio di scelta piuttosto particolare...» il vecchio si mise a ridere sotto i baffi. «Sapete tutti che la parata di Fantasia si svolgerà domani sera. Io e Mirajane abbiamo formato delle coppie e a ciascuna di queste toccherà l'allestimento di un carro. Quello che sarà accolto dai cittadini di Magnolia nel modo più favorevole e che mi piacerà di più sarà il vincitore della sfida e la coppia avrà in premio l'incarico a Crocus!».
Qualche mormorio sorpreso si levò dal gruppo di giovani maghi.
«Tutto chiaro? Bene. Ora sarete divisi in coppie!» annunciò Mira con un ampio sorriso.
«Io mi sto facendo fabbricare un'armatura per l'occasione, non ho bisogno di lavorare con nessuno» sentenziò Erza Scarlet con un sorriso di sfida.
«Tu puoi già svolgere le missioni di classe S, Erza» le ricordò bonariamente Shi Kurai. «Accontentati di quelle».
Ma la rossa, fortemente intenzionata a recarsi a Crocus per la missione in modo da poter prendere due piccioni con una fava e testare la qualità delle pasticcerie della capitale, assunse un'espressione terrificante e lo costrinse al silenzio.
Mirajane iniziò a leggere alcuni degli accoppiamenti da un foglio piegato in quattro che teneva tra le mani.
«Carhan, quest'anno lavorerai in coppia con Max».
«Max?» Carhan Loster alzò un sopracciglio.
«Ci piaceva l'idea di vento e sabbia» si giustificò Mirajane con una risatina. Carhan assottigliò le labbra in segno di disapprovazione, ma tacque. Era ancora piuttosto restia a contrariare Mirajane, nonostante la recente dipartita di sua sorella Lisanna l'avesse trasformata in una ragazza dolce e servizievole che si faceva in quattro per aiutare Makarov nella gestione della Gilda.
Proprio in quel momento il Master continuò: «La prossima coppia sarà composta da Cana e Arthur. Carte e coltelli ci sembra un'accoppiata interessante!».
I due si allontanarono, lei con un barile di sakè sottobraccio e l'andatura barcollante che tentava invano di offrirgli un bicchierino di liquore.
«Un momento!» saltò su Natsu, che aveva arpionato dalle mani di Mirajane il foglio con il prospetto della sfilata. «Perché io e Capitan Mutanda siamo sullo stesso carro?».
Nell'udire quell'affermazione anche Gray Fullbuster iniziò a lagnarsi a voce alta.
«Abbiamo voluto ricreare qualcosa che c'entrasse con gli opposti» spiegò Mira con un gran sorriso. «Fuoco e ghiaccio, in questo caso.»
«Opposti?» ripeté insospettita Michiko, alzandosi in piedi per potersi avvicinare a Mirajane.
«Eh, già» confermò serafica la ragazza.
«Vuol dire che uno dei carri è per me e Fantasmino?» domandò, temendo che il suo intuito fosse giunto alla conclusione esatta.
Morgan, che ci era arrivata solo in quel momento, iniziò a protestare: «Non sono disposta a lavorare con lei!».
«Cercate di dimostrare un po' di maturità...» le rimproverò Edward, appoggiando la fronte sul palmo della mano.
«Lasciale stare Ed, sono così ricreative!» ghignò Shi, che si divertiva come un matto a vedere Michiko scaldarsi in quel modo.
Michiko e Morgan furono calmate dal Master, che sentenziò che chiunque non fosse d'accordo con gli abbinamenti sarebbe stato liberissimo di ritirarsi dalla sfida. Fu quello che fece per primo Edward, che non aveva intenzione di prestarsi ad alcuna pagliacciata, e Shi - che era stato inizialmente designato come suo partner - lo seguì a ruota, decidendo di lasciare il divertimento alle ragazzine.
La maga della Luce e quella dell'Ombra rimasero in silenzio ad assistere alla nomina delle ultime coppie. Infine guardarono Alzack e Bisca allontanarsi mentre valutavano se sparare dei particolari proiettili con fuochi d'artificio incorporati fosse abbastanza originale e rimasero solo loro due nella sala, a fissarsi, con gli occhi che nascondevano la stessa determinazione. Fu Michiko ad aprire bocca per prima.
«Ho assolutamente bisogno di quei soldi, Morgan» decretò.
L'altra maga si avvicinò per darle di gomito e la canzonò: «Devi fare un regalino al tuo amore? O sei in ritardo con il pagamento dell'affitto?». Poi parve rendersi conto di quello che aveva detto ed emise un verso frustrato. «Vedi? Non posso collaborare con te!».
«E invece lo farai, perché ormai ti conosco: lo so che vuoi vincere quanto lo voglio io...» sbuffò l'azzurra.
Non c'era nulla da fare: avrebbero dovuto stabilire una tregua.
 
**
 
Quel pomeriggio, Michiko e Morgan si erano incontrate nel cortile del dormitorio di Fairy Hills, dove entrambe alloggiavano, per mettersi d'accordo sulla loro coreografia. Entrambe convenivano che esibirsi in un attacco combinato sarebbe stato d'effetto, visto che le loro magie complementari sembravano funzionare piuttosto bene insieme; tuttavia, le due maghe usavano le loro abilità in modi molto diversi e nessuna delle due voleva adattarsi a utilizzare uno degli attacchi caratteristici dell'altra.
«Dobbiamo coordinarci» mugugnò tra i denti Morgan.
Michiko si informò secca: «Riesci a fare una sfera d'ombra?».
Morgan si inalberò, per niente intenzionata a copiare le tecniche della compagna di gilda. «No, no, chiariamo. Se dobbiamo fare lo stesso attacco, almeno impara a riprodurre con la luce i miei corvi! Sono sicuramente più scenografici di una cavolo di palla».
«Cavolo di palla?» stridette Michiko. Poi tentò di calmarsi; saltare alla gola della compagna non le avrebbe portate da nessuna parte, quindi spiegò: «I corvi di luce non hanno senso. Sono bestie tetre, non c'entrano con il mio stile né tantomeno con la parata».
E tu sei tetra, la rimbeccò mentalmente Michiko, ma si astenne dal commentare.
Morgan gonfiò le guance, dovendo ammettere che quello che diceva l'altra aveva un senso, tuttavia tornò presto alla carica. «Ringrazia che non sono ragni» la punzecchiò.
Michiko rabbrividì. Da quando Morgan aveva scoperto la sua aracnofobia non le dava tregua con battutine maligne sull'argomento, anche se per fortuna non si era mai spinta oltre qualche minaccia un po' cattivella. In realtà la maga della luce ne era piacevolmente sorpresa.
Con grande sforzo, Morgan provò a tranquillizzarla. «Non ho intenzione di fare dei ragni» borbottò controvoglia.
Michiko abbozzò un sorrisetto. «Quindi cosa vogliamo fare?» domandò, apprezzando le parole dell'altra e tentando di mostrarsi collaborativa.
«Qualcosa di memorabile» Morgan ridacchiò, poi aggiunse improvvisamente seria. «Voglio vincere questa roba, Lampadina».
«Anche io, Fantasmino» convenne Michiko con aria determinata. «Qualcosa di... potente.» rifletté.
Un pensiero le attraversò la mente e Morgan poté quasi leggerglielo negli occhi.
«Non starai... Non ce la faremo!» protestò.
«Abbiamo una giornata per riuscirci».
«Non so se mi fido abbastanza di te» grugnì la maga dell'Ombra.
«Morgan!» L'azzurra le strinse saldamente gli avambracci con le mani e la fissò negli occhi con intensità. «Guarda che sei tu quella imprevedibile. Di me ti puoi fidare».
 
**
 
Fantasia era iniziata. La folla guardava i maghi di Fairy Tail che sfilavano carro dopo carro, ammirando i loro costumi, chiamando a gran voce i loro nomi. Michiko e Morgan, in piedi sull'ultimo carro in ordine di partenza, valutavano sottovoce le esibizioni dei loro compagni e rivali, mentre aspettavano che anche le ruote della costruzione su cui si trovavano iniziassero a muoversi. Erza Scarlet si riequipaggiò con una strabiliante armatura di lucido metallo rosa con decorazioni piumate.
«È nuova, l'ho chiamata Armadura Fairy» aveva spiegato orgogliosa a tutti quelli che erano stati disposti a starla a sentire durante le prove.
Sul carro successivo, adornato con piante e fiori di cartapesta, c'era Ginevra, abbigliata in un vestito nero più sontuoso di quelli che indossava di solito, un vero trionfo di stoffa nera e lacci di raso; attraverso le trame del pizzo del suo ventaglio si diradava nell'aria una nebbiolina rosa.
«Maledetta! Sta usando il siero della seduzione!» le inveì contro Michiko. Il fumo rosa della maga era in grado di ammaliare chiunque lo inalasse. «Questo è barare!» strepitò Morgan, ma poi si lasciò catturare dall'esibizione di Gray Fullbuster, che senza alcun ritegno stava sfilando tra la popolazione di Magnolia con solo un esiguo paio di mutande indosso, e rimase così incantata dalla celestiale visione che si dimenticò di protestare.
Gray era stato messo in coppia con Natsu, ma sembrava che i due avessero deciso di mandare all'aria il lavoro di squadra: si sarebbe piuttosto detto che stavano combattendo, e in effetti il loro carro era molto simile a un ring. Michiko notò una fiammata di Natsu strinare il cappello di una signora del pubblico e alzò le spalle: il Master non sarebbe stato affatto contento.
Altre due coppie partirono: Max e Carhan avevano deciso di combinare l'aria e la sabbia per creare delle dune dalle forme originali, mentre Arthur e Cana misero su uno show di prestigio niente male tra carte e katane roteanti.
Quando finalmente toccò a Michiko e Morgan, la folla era alle stelle di fronte a quel tripudio di suoni, luci, colori e magie. Quello era il carro che chiudeva la parata e si aspettavano uno spettacolo strabiliante. Le due maghe si scambiarono uno sguardo d'intesa: avrebbero dato al pubblico di Magnolia quello che voleva. Si sistemarono di schiena l'una contro l'altra, facendo aderire le loro braccia distese e tenendosi strettamente le mani. Era un contatto a cui non erano abituate, ma si stupirono di quanto - dopo un pomeriggio passato ad esercitarsi - ora sembrasse loro così naturale e facile prendersi per mano. Ognuna raccolse tutto il potere magico che aveva in corpo e lo concentrò nei palmi, perché si fondesse con quello dell'altra. «Unison Raid!» gridarono in coro. Dalle loro dita intrecciate scaturì un'enorme creatura che lasciò tutti a bocca aperta.
Anche Morgan e Michiko erano rimaste senza parole quando avevano visto per la prima volta quale forma assumeva un Unison Raid combinato di luce e ombra, ma adesso osservavano compiaciute e fiere l'enorme drago che si stagliava davanti a loro, solenne e temibile; metà del lungo collo era nero come le tenebre e metà riluceva di un giallo abbagliante, mentre il grosso muso era di un grigio fumo attraversato da vene dorate; la bocca nera era spalancata e lasciava intravedere zanne di luce pura.
Dalle espressioni estasiate del pubblico, le loro grida di entusiasmo e il modo in cui le incitavano, Michiko e Morgan capirono di aver colto nel segno; l'intera Magnolia era stata catturata dalla loro tecnica combinata.
Nemmeno l'ampio sorriso del Master lasciava adito a dubbi: la sfida di quella serata aveva delle vincitrici.
 
**
 
«Ecco qua la missione per le nostre ragazze!» si congratulò Makarov la mattina seguente, consegnando tra le avide mani di Michiko Phaidon e Morgan Cloudlocks il tanto bramato volantino. Michiko si piantò compiaciuta i pugni sui fianchi e Morgan iniziò a saltellare per la stanza come una pazza.
«Complimenti per l'idea e buona missione!» strizzò loro l'occhio e uscì dalla stanza, lasciando sole le due che avevano ricominciato a guardarsi in cagnesco dopo l'ultima frase.
Quando il master se ne fu andato, calò un silenzio imbarazzato; nessuna delle due, prese com'erano dai preparativi, aveva pensato che la loro vittoria nella sfida le avrebbe portate a dover partire insieme in missione, e ora stavano una di fronte all'altra a valutare vantaggi e svantaggi della situazione.
«Beh... Questo vuol dire che mi toccherà svolgere una missione con te» sospirò rassegnata Michiko, rompendo il ghiaccio.
«Mh» Morgan assottigliò le labbra. «Non ci avevo pensato».
«Sarebbe la prima volta» osservò Michiko, sottolineando un'ovvietà: nessuno avrebbe mai pensato a quelle due come possibili partner per un incarico.
Morgan inclinò la testa da un lato. «C'è una prima volta per tutto, in fondo...».
Master Makarov origliava con le spalle appoggiate alla porta del salone, con l'aria di chi la sapeva lunga e un sorriso soddisfatto sul viso rugoso. Le sue bambine stavano senza dubbio crescendo.
 
**

Ecco il quarto capitolo! Stavolta Michiko e Morgan sono riuscite a compiere un Unison Raid, magia che richiede un profondo legame tra i due utilizzatori per essere portata a termine nel modo giusto, e questo segna decisamente un avvicinamento tra le due - come nota anche Master Makarov :)
Grazie a tutti quelli che ci seguono! Alla prossima.

LenK e _Michiko_


 
  
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