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Autore: martyc97_fecalina    15/04/2014    2 recensioni
Le nuvole erano sparite, portate via dal vento per fare spazio alla luce e al calore del Sole, solo una incombeva ancora su Manhattan, una nuvola grigia e sola, che sembrava portare con sé un vago profumo di rosa ma che trasmetteva malinconia ed amarezza; e solo gli osservatori più attenti sapevano che quella nuvola non sarebbe andata via tanto facilmente, perché era da un po’ che sembrava aver trovato la sua casa a New York o, più precisamente, sulla cima dell’Empire Hotel.
Fanfiction a 4 mani Fecalina e martyc97
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass, Quasi tutti | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass, Nate Archibald/Serena Van Der Woodsen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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A boy once told me: happiness is not contemplated.

Nel regno dell’Upper East Side, a notte inoltrata,
la bella fanciulla dalla bestia era scappata.
I suoi amici più cari la speranza non avevan perso
ma i nemici le porte del palazzo avevan già aperto.
Dall’altra parte del fiume, sotto un bagliore fioco,
una giovane fanciulla faceva il suo gioco:
partiva, volava, sull’aereo era salita
mentre la bestia giaceva a terra senza vita,
da lontano si sentì un urlo straziato,
la principessa correva a perdifiato.
Ma cosa c’è che non va? Perché non gioisce?

È con il principe trionfante e la bestia sconfitta che la favola finisce…
ma bisogna ricordare che
 in un regno in cui i veri castelli non sono di tutti alla portata
e dove una favola finisce la nostra è appena iniziata
.

Il rumore sordo di uno sparo, gli scalini sotto i suoi piedi sembravano star per cedere, il fiato le mancava, ma continuava a correre.
Doveva continuare a correre.
Le lacrime le raggiunsero gli occhi, ma lei le cacciò via con un veloce gesto della mano perché non le impedissero la visuale.
Uno scalino dopo l’altro: otto, nove, dodici, ventritré.
Arrivata.
Avrebbe voluto riprendere fiato, ma non poteva, doveva fare in fretta, doveva muoversi, doveva salvarlo.
Spalancò la porta di ferro e subito un’ondata di gelo la travolse, congelandola sul posto.
No, non era il vento.
“Chuck” sussurrò la ragazza con le lacrime agli occhi.
“Chuck!” ripeté più forte correndo verso la bestia che, sul freddo asfalto del tetto,  giaceva quasi senza vita, respirando a fatica.
“Ti prego Chuck, respira. Parlami. Ti prego”
Blair gli prese il volto fra le mani, inginocchiandosi accanto a lui e lasciando che le lacrime le solcassero libere il viso.
“Blair” sospirò aprendo leggermente gli occhi.
“Hey” sussurrò lei sorridendogli leggermente, un sorriso bagnato dalle lacrime, probabilmente l’ultimo che avrebbe potuto concedergli.
“Sei venuta, perché sei venuta?”
Il respiro diventava sempre più affannato, e Blair avrebbe voluto gridare.
“Sapevo della tua passione per i tetti” rise leggermente accarezzandogli il volto.
“Blair devi andartene…”
“Bass, io non vado da nessuna parte è chiaro? Non questa volta, smettila di dirmi cosa devo fare”
Tanto fai di testa tua comunque, pensò Chuck.
Voleva ghignare, ma il risultato fu una smorfia di dolore.
“Lasciami andare, Blair. Io non…”
“Tu non cosa, Chuck?”
Seguirono alcuni secondi di silenzio, prima che Chuck la guardasse e le dicesse ciò che sempre
aveva saputo.
“Io non posso renderti felice. Perciò ti prego, Blair, va via. Va da Luois, meriti il tuo lieto fine”
Blair lo guardò sconcertata per un attimo, prima di pronunciarsi in una risata amara.“Se permetti, Bass, sono io a scegliere cosa mi renda felice e sono io a scegliere cosa fare o meno della mia vita, chiaro? Non puoi fare di testa tua, non puoi decidere al mio posto! Maledizione, Bass!”
I toni si erano notevolmente alzati e Chuck la guardava in un misto fra l’incredulo e il divertito, i suoi ultimi minuti si stavano rivelando incredibilmente sorprendenti.
“Mi stai davvero urlando contro mentre sono in punto di morte, Waldorf? Che razza di favole ti leggevano da piccola?”
“Beh, nessuna in cui il cavaliere decideva di morire per uno stupido capriccio!”
“Capriccio?! CAPRICCIO?!Io l’ho fatto per te, ed è incredibile che tu mi stia sgridando per questo mentre ce la faccio a stento a respirare! E questo non è in nessuna delle favole che conosci perché non è una favola! Ed io non sono il tuo dannato Principe Azzurro!”
“Sai una cosa? Hai ragione, tu non sei il Principe Azzurro, non puoi esserlo…”
Gli occhi di Chuck si velarono di tristezza, mentre biascicava un ‘bene’.
“Tu sei un egocentrico Basstardo, narcisista, ipocrita, machiavellico e manipolatore. Sei così preso da te stesso e da quanto cattivo tu sia, Chuck, che non ti sei neanche reso conto di ciò che hai fatto: sacrificare te stesso per il bene di chi ami. Tu non sei il Principe Azzurro, non sei un drago, ma sai cosa? Io non sono una principessa, siamo Chuck e Blair, Blair e Chuck e non m’importa quanto tu, razza d’idiota, cerchi di combatterlo: sei tu il mio lieto fine”
Chuck si alzò sui gomiti, prendendo le fragili mani di lei fra le sue grosse zampe.
“Quindi non osare morire” rise fra le lacrime “O giuro che stavolta te la farò pagare, quanto è vero che mi chiamo Blair Waldorf”
Chuck le rivolse uno sguardo intenso, era in procinto di dire qualcosa, quando una risata derisoria arrivò da lontano.
“Ma che bello spettacolino! Fantastìc!”
Chuck ringhiò a Louis, che si avvicinava a loro con la pistola ancora fra le mani.
“Ma su una cosa ti do ragione, Blair: non sei una principessa, e dubito lo sarai mai, sei così…”
Non poté finire la frase, o aggiustare la pistola fra le mani che Chuck gli saltò addosso.
Un urlo di dolore a causa della spalla ferita si diffuse nell’aria,  mentre Blair guardava inorridita Louis spingere Chuck a terra e puntargli la pistola contro, ma Chuck fu più veloce di lui, e gli strappò l’arma dalla mani, scaraventandola giù dal tetto.
Le posizioni s’invertirono e con un ringhio Chuck prese Louis per il bavero della camicia, sollevandolo in aria.
“Scappa, Louis, e ti risparmierò la vita”
Louis rise fra le mani della bestia.
“Tu? Risparmiare la vita a me? Guardati, Bass, tu es pathétique! Convinto ancora che potrebbe esserci un futuro per voi” disse con disprezzo “Ma sii realista, chi potrebbe mai amare una bestia?”
Blair, nascosta in un angolo, si sentiva impotente, sarebbe voluta uscire, avrebbe voluto reagire, ma non era solo di lei che si trattava.
Doveva proteggere il suo bambino.
Ma quell’ultima affermazione la scosse a tal punto da farle dimenticare il buonsenso e afferrare la prima cosa che aveva sottomano, agguantò una mazza, in procinto di uscire allo scoperto, quando notò qualcosa brillare sul pavimento: il cellulare di Chuck.
Georgina, lesse sul display.
Blair non sapeva perché, ma sentiva che quella era una telefonata a cui doveva rispondere.
“Pronto?”
La polizia sta arrivando insieme ai responsabili del Centro Ostroff, prenderanno Louis. Tieni in vita Chuck fino a quel momento.”
La telefonata finì.
Blair cercò di richiamarla di nuovo, ma l’unica risposta che ricevette fu quella della voce metallica che, dall’altro capo del telefono, la informava che la scheda era stata disattivata.
La mora gettò il cellulare sul pavimento, agguantando nuovamente la mazza.
Louis rideva ancora.
“Stanno arrivando. Mi ha chiamato Georgina e
“E ti aspetti che io ti creda?”
“Se non credi a me crederai a questo” rispose rivolgendosi al rumore delle sirene della polizia e agli squadroni che facevano irruzione nell’albergo.
Louis scosse la testa, il suo sguardo spaventato ma gonfio d’orgoglio.
“Non m’importa, quando vedranno lui…”
“Quando vedranno me” lo interruppe Chuck “sarò morto, o scappato, ma per te sarà troppo tardi, sarai ancora bloccato qui”
Louis resse lo sguardo di Chuck prima di biascicare un debole ‘lasciami andare’.
E fu quello che Chuck fece, rifugiandosi subito dopo nell’ombra.
Blair guardò Louis passare attraverso la porta di metallo, e sentì un uomo dal fondo della scale gridare ‘E’ lui!’
Era finita, pensò, era finita per davvero.
Andò verso Chuck, osservandolo nell’ombra annaspare a causa della spalla.
Lui la vide e fece qualche passo nella sua direzione.
Il cuore stava per scoppiarle nel petto.
Lo fece, pensò, perché sentì un rumore sordo riempire l’aria.
Ma no, non era il suo cuore, era quello di Chuck.
Louis aveva sparato il suo ultimo colpo, e stavolta non era alla spalla che aveva mirato.



Angolo Autrici.
Goodday guys! Oggi le vostre autrici sono particolarmente felici (Marty perchè è in gita, Fede perchè  domani iniznao le vacanze), quindi gioite con noi e godetevi il vostro lieto fine.
...
Uh, no, aspettate, non c'è nessun lieto fine,e sapete di chi è la colpa, lo sapete? La colpa è tutta di Lermantov, che mi ha fatto capire che il lieto fine è sopravvalutato, quindi sì, questo è l'ultimo capitolo e non ci  sarà l'happy ending u.u

...
...
C: COSA DIAMINE STAI BLATERNADO?!
F: Sssh, zitto tu, sei morto è.é
M: Ehm, okay, scusateci signori, ma Fede oggi ha appena fatto una simulazione delle invalsi di quattro ore ed è un tantineeeelllo fuori al momento xD
F: Chi? Io? Naaah.
C: Oh, sì che lo sei.
F: Morto!
M: Okay, Fede,  cosa ne dici di una bella tisana calda ora? *Marty porta Fede in un angolino e la calma*
*Marty e Fede tornano*
*Fede è leggermeeente rinsavita*
F: Okay, ci sono, o meglio, quasi. Scusate il piccolo inconveniente ma è l'effetto delle invalsi XD Bene, placate gli animi e posate le asce, questo NON è davvero lìultimo capitolo *avuto paura, eh?* XD Che dire?  Questo capitolo è stato un parto, con tanto di tre giorni di travaglio *è possibile? Mah XD* e, a parte la filastrocca iniziale di cui vado abbastanza fiera (u.u) non mi entusiasma particolarmente XD Spero riuscirete a smentirmi, recensite, recensite, recensite! ♥

Angolo Cast.
L: Muahahah Ho vinto!
G: Sei stato ARRESTATO, cretino! -.-
S: Tu non eri partita?
G: E tu non eri... Tu che fine hai fatto, di preciso?
S: Sono al combattere al fiianco di Nate, ovviamente!
N: Vedrai che anche noi avremo il nostro lieto fine , ti amo!
S: Ti amo anch'io!
G: Mi fate venire il diabete...
B: Concordo
C: Portatemi una dose d'insulina, vi prego
L: Tu! Tu es mort!
C: Ti prego, ci vuole molto più di te per distruggere Chuck Bass.
B: Razza di Motherchucker, Basshole! Non rubarmi le battute! *sguardo minaccioso*
C: *sguardo ammiccante*
*Chuck e Blair scompaio misteriosamente*
Vilma *quanti cavolo di nomi femminili che iniziano con la lettera V conoscete? -.-*:  Perchè nell'Angolo Cast scompare sempre qualcuno?
D: Chuck sta morendo e tu ti preoccupi di questo? Se muore lui, siamo fritti tutti!
N: Wow, Dan, che pensiero affettuoso nei confronti di Chuck .-.
D: E ovviamente non potrebbe coronare la sua storia d'amore eccetera eccetare, si.
S: Che tatto, davvero -.-
Mo: Concordo con i biondini! E' sempre del mio padrone che si parla!
Verdiana *ma cavolo!*: e comunque a me non sembra stia tanto male...
*rumori ambigui provenienti dallo sgabbuzzino*
N: O.O
S: O.O
D: Sarò traumatizzato per il resto della vita o.o
Mo: meglio procedere con i ringraziamenti, dov'è Dorota?
Do: Sono qui, con una torta panna e fragole per i nostri mmeravigliosi recensori, ovvero XoxoGossipGirl00 e Novalis!
D: Alla prossima, se mi sarò ripreso o.o

  
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