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Autore: Shadow Eyes    16/04/2014    2 recensioni
Non ci volle molto a trovare il piccolo drappello di bambini: bastò seguire le urla.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Dagur 'Lo Squilibrato', Skaracchio, Testa Bruta
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Ringing Bell




You got me tangled like a braid, tied-twisted
I don't think it's fair
... Do you?

Cage the Elephant - "Around My Head"





Non ci volle molto a trovare il piccolo drappello di bambini: bastò seguire le urla.
«Eccoli!», squittì Gambe di Pesce, indietreggiando dietro l’ampia schiena di Stoick l’Immenso.
Al centro della calca che impazzava dinnanzi a loro, due bambini si stavano azzuffando; in una baraonda di calci, pugni e morsi, Skaracchio riuscì a distinguere quella peste di Testa Bruta e il figlio del capo della tribù dei Grandi Guerrieri. Si dice che chi litiga con un muro finisca per rompersi la testa ma, in quel caso, a giudicare dalla foga di quei due soldi di cacio, c’era più da temere per la salute del muro.
«Dagur!» La voce tonante di Oswald il Simpatico fu sufficiente ad aprire un varco di timore reverenziale nella ressa di minuti spettatori. «Lascia andare immediatamente quella bambina!»
Il piccolo berserker non prestò la minima attenzione al rimprovero, afferrando tra le dita una treccia bionda di Testa Bruta.
«Dagur!»
Con il volto ancora congestionato dallo scontro, Dagur parve finalmente decidere che fosse il caso di voltarsi verso suo padre. Contrasse le labbra livide in un sorriso sghembo, poggiando la mano libera sul fianco.
Un’ombra scura offuscò gli sguardi dei due Grandi Guerrieri, che si fissarono in silenzio mentre, attorno a loro, nessuno osava fiatare.
«No.»
Con un guizzo improvviso del braccio, Dagur tirò con tutte le sue forze i capelli della Bifolka Pelosa, riaccendendo la rissa.
«Basta così!», ruggì Oswald, avviandosi, perentorio, verso i due attaccabrighe.
Skaracchio ridacchiò. Avendo passato una vita ad istruire interi branchi di mocciosi selvaggi quanto i cinghiali che popolavano i boschi di Berk, sapeva fin troppo bene a cosa si andava incontro quando si tentava di imporre così la propria autorità. Con fare casuale, dunque, accennò al capo villaggio dei berserker di farsi da parte e si accostò all’occhio del ciclone, rimirandosi distrattamente le unghie. «Sai cosa dicono sui ragazzi che tirano le trecce alle ragazze, Dagur?»
Infuriato, il bambino si voltò verso l’omone con un paio d’occhi sgranati iniettati di sangue. Testa Bruta colse al balzo l’occasione per assestargli un calcio negli stinchi.
«… Che fanno bene?», ringhiò Dagur, tornando a fronteggiare a mani serrate la sua avversaria.
«Peggio:», annuì Skaracchio, con solenne gravità, «che sono innamorati!»
«Oooh!», boccheggiarono i piccoli vichinghi attorno a loro, improvvisando un teatrino svenevole tra i lazzi e le risate.
Dagur, che aveva appena deciso di avventarsi nuovamente sui lunghi capelli di Testa Bruta, mollò la presa all’istante, fissandosi le mani come se avessero preso infezione; oltraggio e disgusto a contendersi il suo sguardo diffidente.
La sua rivale, nel frattempo, in un impeto di candida schiettezza, parve trovare una locuzione che riuscì a condensare perfettamente tutti i suoi pensieri: «Sul serio? Che schifo!»
«No, tu fai schifo!», abbaiò Dagur, paonazzo, spintonandola e ricevendo immediatamente un’indignata replica sotto forma di pugno contro la guancia.
«Bambini…», li ammonì Stoick poggiandonsi una mano sul volto, espirando con estrema lentezza.
«Ehi.», riprese Skaracchio, con gli occhi azzurri che brillavano del più autentico divertimento. «E volete sapere cosa dicono sui ragazzi e le ragazze che bisticciano di continuo
I due bambini lo fissarono inorriditi, decidendo, neanche fossero stati di comune accordo, di correre via urlando in direzioni opposte, con le mani ben premute sulle orecchie.
«Skaracchio», disse Oswald, carezzandosi la barba cespugliosa, «ti spiace se prendo in prestito questa tua tecnica, ogni tanto?»
«Considerala un omaggio della casa, Oswald.»















.:~*~:.

Si capisce che l’idea per questo racconto mi è venuta in mente ieri alle cinque di mattina mentre ero su un autobus? *rilegge tutto* Sì, direi di sì. XD
Non so perché, ma in questo periodo sono stranamente attiva. Normalmente ho l’ispirazione e la voglia di fare molto ballerine. Eppure adesso… mah, come diceva Orazio, carpe diem!
Ho scelto il titolo “Ringing Bell” per il modo allusivo in cui Skaracchio pone le domande a Dagur; della serie: “questa cosa ti fa suonare qualche campanello?”. XD Per questa sua bonaria vena canzonatoria, mi ricorda molto com’era mio nonno... per questo gli sono particolarmente affezionata.
“Chi litiga con il muro si rompe la testa”, invece, è un proverbio che ammonisce l'eccessiva testardaggine e che ho voluto usare per sottolineare in maniera ironica l'incredibile foga con la quale stavano combattendo i due piccoli vichinghi. XD
Dunque! Vorrei provare a darvi qualche informazione in più su tutto il resto: questa storia l'ho ambientata prima degli eventi di Dragon Trainer, quando i nostri beniamini avevano tra i cinque e i sei anni. Questo mi ha permesso di mettere in moto mia immaginazione e di rappresentare Dagur "Lo Squilibrato" da bambino (ovviamente prendete la mia interpretazione per quello che è… semplice speculazione personale e nulla più). Spero di aver fatto un buon lavoro, non esistate a farmi sapere cosa ne pensate!
Per chi fosse nuovo di questa sezione, comunque, Dagur è un personaggio che compare per la prima volta nel quindicesimo episodio della serie animata: “DRAGONS – I Cavalieri di Berk”. Non si hanno in realtà molte informazioni su di lui, a parte il rapporto… diciamo poco affettuoso con il padre e la sua brama di far risorgere nel sangue i Grandi Guerrieri. In questo caso, ho voluto provare a rappresentarlo sotto una luce un po' più "quotidiana" assieme a Testa Bruta. Non so perché ma me li vedo tantissimo a litigare. E a combinare disastri insieme. XD
Oswald “Il Simpatico”, d’altro canto, non compare mai fisicamente in nessuna puntata. Per quanto riguarda il suo aspetto, mi sono rifatta ai bozzetti presenti nella wikia. Nella serie originale viene definito: “The Agreeable”, che, come termine, penso sia più vicino a: “Il Ragionevole”, in italiano. Il soprannome sottolinea quando lui sia un Grande Guerriero sui generis: la sua tribù è generalmente molto bellicosa e poco “diplomatica” (caratteristiche che vengono illustrate perfettamente dai comportamenti del figlio). Da quel che ho capito, credo siano ispirati ai Berserker (nella versione inglese si definiscono proprio così), quei sanguinari guerrieri scandinavi noti per l’assoluto sprezzo del pericolo e del dolore in battaglia… quindi ho cercato di caratterizzare i due personaggi di conseguenza.
Ringrazio, come sempre, chi ha letto questa storia! :)

See ya,

Shadow Eyes
  
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