CAPITOLO 11

“Ascoltatemi bene! Stasera Kid tenterà di rubare il prezioso rubino che sarà usato durante le prove di un noto film” gridava irritato l’ispettore Nakamori “Ci hanno chiamato per proteggere quella pietra ad ogni costo... e Kid non deve rubarla!”

L’ispettore si muoveva velocemente lungo il set cinematografico impartendo ordini ai suoi uomini che ascoltavano silenziosamente “Mi raccomando prestate attenzione a chi indossa l’uniforme da poliziotto... non dovete mai dimenticare che Kid è un esperto nei travestimenti” l’attenzione dell’ispettore fu richiamata da un poliziotto dai capelli neri che vedendo arrivare Nakamori abbasso lo sguardo.

“Kid potrebbe essere già fra noi...” disse l’ispettore guardando negli occhi il poliziotto che impallidì.

“Quindi state attenti... e ora tornate tutti alle vostre postazioni”

I poliziotti si allontanarono velocemente dal set raggiungendo velocemente le proprie postazioni, tutti tranne uno, che senza farsi notare si rifugiò in un camerino vuoto.

“Ci è mancato poco... ” sospirò l’uomo “Certo che l’ispettore ha convocato tantissimi poliziotti... ma evidentemente non ha capito che più guardie ci sono più facile sarà per il grande Kid” sorrise il ragazzo togliendosi la maschera e l’uniforme. “Ora che sono entrato non mi resta che aspettare il momento giusto e agire”

“Who are you?” chiese una voce vedendo Kaito appoggiato alla porta.

Il ragazzo rimase in silenzio, mentre la persona alle sue spalle senza timore gli si avvicino “You are the thief Kid?”

“No no... i’m an actor...”

“No problem, puoi rubare quella pietra se vuoi, non ti fermerò”

“Cosa?” Kaito si voltò, davanti a lui una bellissima donna dai lunghi capelli biondi le sorrideva amabilmente “Non chiamerò la polizia tranquillo, però la pietra me la consegneranno solo durante le prove... quindi dovrai rubarmela”

 “D-D’accordo... non è un problema” disse Kaito appoggiando la mano alla maniglia

“Aspetta, non ho detto che ti avrei aiutato senza aver nulla in cambio”

“Ah ecco... mi sembrava strano” sorrise il ragazzo voltandosi “Cosa desideri in cambio?”

“Conoscere la tua identità”

“Cosa? No, non posso, mi spiace”

“Allora lasceremo alla polizia il compito di scoprire chi sei”

Kaito si perse nei profondi occhi azzurri della donna “Perché lo vuoi sapere?”

“Semplice curiosità”

pensò Kaito sospirando “Il mio nome è Kuroba...”

“Allora avevo ragione” disse tristemente la donna abbassando lo sguardo e Kaito accortosi della sua reazione la guardò perplesso, quando qualcuno bussò alla porta del camerino.

“Chris posso entrare?”

La donna non rispose... sembrava immersa nei suoi pensieri, così il regista abbasso la maniglia

“No, aspetta! Non sono ancora pronta, dovevi dirmi qualcosa?” disse Kaito imitando alla perfezione la voce della donna.

“Beh volevo solo avvisarti che non devi preoccuparti per quel ladro... l’ispettore Nakamori ci ha assicurato che Kid non riuscirà mai a entrare con tutta questa sorveglianza”

penso Kaito sorridendo “Va bene grazie”

“Complimenti... hai sentito solo una volta la mia voce eppure sei riuscito subito a imitarla... sei il degno successore di tuo padre...” disse piano la donna

“Che cosa?”

“Niente è meglio che vada o torneranno a chiamarmi” la donna mise una parrucca e uscì dalla stanza “Buona fortuna Kid” disse sorridendo

Kaito vide la porta chiudersi “Che strana persona...”

Gli addetti alle luci e alle riprese si muovevano velocemente lungo il set, mentre l’ispettore Nakamori controllava la situazione da un angolo della stanza.

“Cominciamo a girare, Chris sei pronta?” chiese il regista guardando la donna attraverso la telecamera che un addetto cercava di tenere puntata sugli attori.

“Si sono pronta”

Iniziarono le riprese e Kaito, travestito da tecnico, osservava la donna recitare tutte le sue parti alla perfezione, era quasi incantato dalla spontaneità con cui si muoveva all’interno del set.

Sul volto del ragazzo comparve un sorriso.

“Ehi tu” Kaito trasalì sentendo una mano toccargli la spalla “Se sei un vero tecnico... non dovresti lavorare come gli altri, invece di guardare gli attori” a parlare era l’ispettore Nakamori

 “Ehm...”

“Salve ispettore Nakamori, vedo che ha conosciuto il mio assistente” Chris si era avvicinata ai due e porse la mano all’ispettore che ricambio subito

“È un vero piacere conoscerla... quindi questo è il suo assistente?” disse lanciando un’occhiata a Kaito

“Esattamente, scusi se non si è presentato subito, ma è molto timido... vero Shinichi?”

“Si sì... è proprio così”

“Capisco, scusate il disturbo” l’ispettore Nakamori si allontanò velocemente tornando alla sua postazione per controllare il set.

“Devi stare più attento” sorrise la donna

Kaito sospirò per lo scampato pericolo “Grazie, una cosa... perché mi hai chiamato Shinichi?”

“È il nome di una persona che ho conosciuto un po’ di tempo, fa in America... gli assomigli molto”

“Chris tocca di nuovo a te” chiamò nuovamente il regista

“Vedi di non cacciarti nei guai mentre non ci sono” disse la donna tornando sul set “Pensavo di essere in pausa”

 “Lo so scusaci, ma l’ispettore ci ha consigliato di iniziare subito a girare la parte con il rubino, così Kid non avrà il tempo di escogitare un piano”

“Come preferite...”

Kaito guardò il regista mentre consegnava a Chris una pietra dai riflessi rossi, pensò sorridendo quando una strana sensazione lo pervase.