ANDREA
Non
riesco a capire per quale motivo assurdo Martina, ora che si
è lasciata con
Gianluca, mi sta sempre attaccata come una cozza.
Proprio
ora che mi stavo cominciando a chiarire con Francesca, arriva lei e
rovina
tutto.
“Ciao…”
Eccola!
E’ arrivata! Non mi lascia un momento solo!
La
saluto con un cenno della mano:spero che questo distacco la possa
allontanare.
Non
gira una buona aria da quando si è intromessa Martina e io
voglio passare
questo momento.
Cosa
vuole da me? Non capisce che io sono già impegnato?
“Oggi
è l’ultimo giorno!”
Annui
con indifferenza.
Non
avevo ancora capito chi ci stava spiando ieri mattina, quando io e
Francy ci
siamo baciati.
Qualche
ora prima…
“Ora sarai contenta!
Qualcuno ci ha visto e adesso si spargerà la
voce…” cominciai a dire io.
“Non proprio…cioè dipende
chi è questa persona…”
“Tu secondo me devi chiarirti
le idee in quella testolina: prima dici che ci dobbiamo baciare davanti
a
tutti, poi dici di no…
“NON HO MAI DETTO
QUESTO!”
“Senti…ciao Francy…” e me
ne andai.
Ho
la strana sensazione che sia proprio Martina la spia…
“Quindi,
tra te e Francy è tutto a posto?”
Come
mai questa domanda? Con Francesca sono migliori amiche: credevo che la
sera si
parlasse di questo nella loro camera.
“Si…in
un certo senso,non proprio…per questo non vorrei rovinare
tutto!”
Non
ci parlavamo da un giorno ormai…
Ecco!
L’ho detto!
Ed
è la verità, la pura verità!
“Ma…ti
riferisci a me?”
Hai
capito finalmente!
Non
risposi.
Volevo
dire:”Si, mi riferisco proprio a te che stai rompendo il
cazzo!”, ma non l’ho
fatto!
Ad
un tratto tutto accadde velocemente: Martina mi si avvicinò
pericolosamente.
Qualcuno
nel frattempo scese le scale di corsa, vidi una folta chioma riccia
scendere e
poi risalire subito dopo.
Le
mie labbra involontariamente andarono a sfiorare quelle di Eleonora.
La
scansai subito.
“Ma
che cazzo fai?” urlai io.
Non
le detti tempo neanche di rispondere: era solamente una domanda
retorica.
Feci
le scale del salone due a due e in un baleno arrivai davanti alla porta
della camera
di Francesca.
Sapevo
che era lì, che si era rifugiata lì per
scappare…da ME!
Bussai
delicatamente.
Niente.
Non
sapevo se aprire o no la porta.
Sentivo
i suoi singhiozzi attutiti dal contatto del suo viso con il cuscino.
“Mi
dispiace!” provai a mormorare dall’altro capo.
Forse
mi aveva sentito, forse no.
Riprovai.
“Non
è stata colpa mia! Perdonami….io…TI
AMO!” qui la voce mi incominciò a
tremolare.
Io
la amavo, e tanto, ma lei come poteva sentirsi amata da uno come me?
L’hai
fatta solamente
soffrire, Andrea e adesso le vieni a dire che ti dispiace? Le hai
sempre detto
bugie e ora le chiedi scusa?
Si,
lo so coscienza, ma mi dispiace veramente!
Se
ti dispiace veramente,
vattene…lasciala stare!
Qualcosa
mi tratteneva lì, fermo, incollato a quella porta.
Che
fare? Entrare o lasciarla veramente stare?
NOTE DELL'AUTRICE:
Salve a tutti!
Altro capitolo tutto per voi:questo è un momento cruciale
per Andrea, che deve scegliere tra trovare una soluzione con Francesca
o lasciarla stare.
Grazie ancora a coloro che stanno seguendo la storia, che hanno
recensito.
Un bacio, dalla vostra ElenSofy!