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Autore: Miss One Direction    16/04/2014    12 recensioni
- No, ragazze, no! Non lo voglio conoscere! - urlai in preda alla disperazione.
- Tu lo conoscerai e basta! - risposero in coro.
- E se poi è un secchione, asociale, con gli occhialoni, i brufoli, i peli e passa le giornate a mangiare schifezze e leggere libri di fantascienza che si capiscono solo loro? - chiesi terrorizzata, rabbrividendo al solo pensiero.
- Tu non stai bene ma non fa niente. Lo conoscerai, vi metterete insieme e vivrete felici e contenti - esclamò Daniela, con aria sognante.
E poi ero io quella che non stava bene...
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- No, ragazzi, no! Non la voglio conoscere! - urlai, preso dalla disperazione.
- Non fa niente, la conoscerai e basta! - urlarono loro a tono.
- E se poi è una racchia con i brufoli, gli occhialoni, asociale oppure una snob con un carattere orribile? - chiesi terrorizzato, schifandomi al solo pensiero.
- No! È bellissima, dolcissima... forse un po' strana, ma perfetta per te quindi, caro il mio Harold Edward Styles, dimostra di avere le palle e conoscila! - alzò la voce Louis, afferrandomi per le spalle.
E poi ero io quello strano...
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TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=RVqNKUOLIAQ
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi trovo in Italia e... un attimo. Cosa ci faccio qui?! Io abito a Londra! Mi guardo intorno e non posso fare a meno di riconoscere la fontana della piazza più conosciuta della mia città. Anche se non so come ci sono arrivata sono proprio qui, a casa mia... la mia vera casa. Non è cambiato niente: stessa gente, stessi cespugli, stessi bar, negozi e pizzerie, stessa fontana, stesso municipio. Riconosco l'Ovs e le ragazze che guardano la vetrina sono le mie ex compagne di scuola, riconosco quel cane randagio ma affettuoso che si faceva sempre accarezzare, riconosco quei ragazzi che fanno skate per farsi notare... è come se non me ne fossi mai andata e subito inizio a sentire quella sensazione di oppressione che provavo quando abitavo qui. Continuo a guardarmi intorno sempre più confusa finché non faccio caso a una testa riccioluta un po' più distante da me. Sorrido automaticamente, felice di vedere Harry, e corro in quella direzione ma non appena si gira mi blocco di colpo. Nick...


- Nick?! - chiedo scioccata
- Manu! - mi risponde sorridente mentre mi dà un bacio a stampo lasciandomi ancora più stordita
- Che vuoi da me?! - urlo allontanandomi subito
- Aaah è vero... Tu cerchi lui – si corregge cambiando espressione e indicandomi un ragazzo poco distante da noi

Appena si gira vedo subito quelle fossette bellissime ma non appena mi nota mi guarda come se fossi un'estranea... Ma cosa...?! Mi avvicino al gruppo e cerco di non dare a vedere il mio immenso stupore nell'accorgermi che quelle persone con cui sta parlando sono quelli che io avevo considerato un tempo miei amici. Pezzi di merda... Prendendo Harry per una manica lo trascino lontano e lo faccio subito girare verso di me.

- Ma che...?! E tu che vuoi?! - mi chiede brusco come se gli avessi fatto chissà cosa, liberandosi subito dalla presa

- Harry sono io – cerco di fargli capire sorridendo e accarezzandogli una guancia
- Ma levati cogliona! - mi risponde schifato scansandosi subito
- Ma cosa... -
- Senti Manuela te lo dico già da ora: non voglio perdere tempo con te o farei brutta figura con i miei amici. Vedi di scomparire ok? - mi liquida con una spallata

Harry mi ha... trattengo l'istinto di scoppiare a piangere tirando sospiri profondi, ma non riesco a trattenere una lacrima quando lo vedo ridere con i suoi “amici” e prendermi in giro da lontano. Ti prego non di nuovo...

- Visto? Lui non ti ama e non ti amerà mai esattamente come tutti! - mi sussurra Nick all'orecchio facendomi stringere gli occhi mentre inizio a piangere e singhiozzare senza accorgermene

No... No ti prego.


                                            “Lui non ti ama” “Lui non ti ama” “Lui non ti ama!”


- Harry! - urlai alzandomi di colpo, non avendo nemmeno il fiato per respirare

Mi guardai intorno terrorizzata e sudata iniziando a toccare il piumone e le lenzuola per convincermi ancora di più che fosse solo uno stupido incubo. Un lampo e un tuono improvvisi mi fecero sgranare ancora di più gli occhi e, guardandomi le mani tremanti ancora col fiatone, sentii subito le guance bagnate. “Ennesimo, stupido incubo” pensai cercando di regolarizzare il respiro mentre quelle parole continuavano a fischiarmi nelle orecchie. Avevo da poco smesso con i brutti sogni su mia nonna e ora iniziavano quelli con Harry? Vi prego pietà. Come si può capire soffrivo spesso di incubi che riguardavano principalmente le mie paure più nascoste, le mie insicurezze e i miei timori. Fino a quella notte erano stati sempre legati alla morte di mia nonna o ai miei genitori e per questo motivo mi sorpresi moltissimo nel rendermi conto che quel ragazzo senza cuore fosse proprio Harry. Il mio Harry... Nessuno sapeva di questi incubi e, ogni volta che ne avevo uno, pregavo tutti i santi che le ragazze non mi sentissero o avrebbero iniziato a preoccuparsi e in quei momenti avevo bisogno di tutto tranne che di domande a cui non ero mai riuscita a rispondere. Non riuscivo a trovare una risposta alle domande che mi facevo da sola, figuratevi a quelle degli altri: perché sogni queste cose? Perché la maggior parte delle volte sono cose brutte? Che vi devo dire? Avevo paura di essere presa in giro l'ennesima volta ecco la ragione. Il temporale non aiutava: avevo sempre avuto paura dei lampi, mi sembrava quasi di avere il fulmine accanto a me, pronto a colpirmi.
Inutili, stupide paure...



HARRY'S POV.

Sono in una stanza bianca, senza nessuno ma soprattutto senza niente di reale, di concreto. Per farvi capire: sono nel bel mezzo del nulla più totale. (Uh ho fatto la rima!)

- Ragazzi! Ragazze! Piccola! - urlo sperando di non essere da solo

Odio la solitudine completa, mi fa sentire così... solo. Inizio a leccarmi le labbra fin quando non mi accorgo di essere praticamente circondato da delle ombre. Ombre grigio-scure che continuano a girarmi, o meglio ballarmi, intorno con delle risate inquietanti.

- Che volete?! - dico spaventato continuando a girare lo sguardo

Continuano a ridere, visibilmente divertite dalla mia paura, mentre io inizio a toccarmi nervosamente i capelli sperando che se ne vadano.

- Harry... -

Mi giro subito e in nemmeno un secondo mi appare davanti, come un ologramma, Manuela tutta sorridente mentre mi porge una mano. Sorrido non appena la vedo e non posso fare a meno di notare per l'ennesima volta quanto è bella nella sua estrema semplicità: i capelli in una sola spalla, i polsi pieni di braccialetti, in una delle felpe e le classiche Converse nere consumate. Quanto cazzo ti posso amare...
Istintivamente corro da lei e la stringo tra le mie braccia non volendomi più staccare. È l'unica cosa che può rendere belli perfino il buio e la solitudine.

- Amore mio... - le sussurro facendola volteggiare in aria

- Lo sai che ti amo? - risponde sul mio petto non appena ritocca terra
- Anch'io... non puoi capire quanto – le dico sorridendo come un bambino
- Non scordarlo mai Harry – risponde preoccupata prima di lasciarmi un tenero bacio a stampo e scomparire all'improvviso

Ti prego no...

- Piccola! - urlo sperando che ricompaia di nuovo

- Ti ha lasciato solo. Non ritornerà più – continuano a ripetere quelle stesse ombre che ora sono come riapparse per magia
- Basta! - urlo inginocchiandomi cercando di farle smettere


                                                         “Non ritornerà più” “Non ritornerà più!”


- Manuela! - urlai alzandomi di colpo, non avendo nemmeno il fiato per respirare

Un tuono mi riportò alla realtà e mi ci volle un attimo per rendermi conto che quello fosse solo un orribile incubo. Tirai un sospiro di sollievo e, cercando di calmarmi, sbloccai lo schermo dell'I-Phone per vedere l'ora: le 03.26... Quello fu di certo l'incubo peggiore della mia vita, in più non riuscivo nemmeno a capirne il significato: stava per succedere qualcosa di brutto? O forse era già successo? Quelle voci... continuavano a fischiarmi nelle orecchie nonostante mi fossi svegliato e non riuscivo a scacciarle via. Continuavano a rimbombarmi nel cervello ed ero più che sicuro che, se non avessero smesso subito, la mia testa sarebbe scoppiata da un momento all'altro. Strinsi gli occhi durante l'ennesimo tuono e scuotendo la testa energicamente mi auto-convinsi che quello fosse stato solo un brutto sogno. “Calmati Harry. È stato solo un incubo. Un orribile incubo ma comunque un semplice incubo.” continuavo a pensare ripetendo tante volte quella parola come per convincermi che lo fosse stato sul serio. Durante un lampo però mi venne una specie di intuizione: e se fosse stato solo la prova reale della mia effettiva paura? Quelle ombre potevano rappresentare i miei timori e la sparizione improvvisa di Manuela poteva essere la rappresentazione della mia ossessione di perderla... Si, doveva essere per forza così. Per fortuna i ragazzi non mi avevano sentito urlare, forse il temporale aveva nascosto la mia voce o forse stavano dormendo così profondamente da non sentire niente. L'importante era non dire a nessuno dell'incubo o avrebbero iniziato a darmi del pazzo e a farmi domande a cui non avrei mai voluto rispondere. Era l'ennesima insicurezza che doveva restare dentro di me fin quando non si sarebbe sgretolata da sola fino a scomparire, e non come le altre che invece di sparire si erano solidificate in uno scudo che non lasciava passare nemmeno un po' del mio vero essere. Possibile che una semplice rottura potesse avere così tante conseguenze?


Don’t, don’t, don’t you ever say a word, word
Of what you ever thought you heard, heard
Don’t you ever tell a soul
But you know

I tried to hide but I still believe
We, that we were always meant to be, be
But I can never have to go, no





                                                                                          ******
 

MANUELA'S POV.

- Manu fammi uscire! -

- Non ci penso nemmeno patata! Finisci di scoreggiare in bagno! -
- Ma dai! È stata una puzzetta innocente! -
- Innocente?! Tra poco rischiavamo di svenire! È casa mia e decido io quindi quando avrai finito di sganciare bombe atomiche dal di dietro ne riparleremo! -

Giorno dopo dell'uscita dall'ospedale (e quindi pomeriggio dopo quella notte da incubo), sul divano di casa nostra come sempre quando ad un tratto... Bum! Suono secco e tutti a tapparsi il naso con la maglia per non morire intossicati. Le puzzette di Niall erano grandiose dal punto di vista del suono ma quel pomeriggio ci aveva proprio dato dentro! Non ricordo di aver mai sentito un fetore così... Era irrespirabile! Io, Mara e Giulia lo avevamo subito chiuso in bagno mentre Daniela, Margaret e compagnia bella avevano aperto tutte le finestre della casa. Per un attimo temetti sul serio che quella puzza potesse far morire anche le piante sul balcone... erano piante delicate!

- Manu stai esagerando! - continuò ad urlare cercando di uscire

- Non è lei che esagera ma tu che sganci in giro! Io stavo dormendo e quella cazzo di puzza mi ha letteralmente fatta saltare dal divano! Dovresti andare in prigione per atti osceni in luogo pubblico! - rispose prontamente Giulia continuando a spingere per farlo rimanere dentro
- Ma non era così grande dai! Scommetto che non si sente più niente! -
- Si secondo te! - rispondemmo in coro cambiano posizione per resistere

In effetti l'aria che si sentiva in quel momento era pulita, anche se fredda dovuta alla temperatura di metà novembre, però mi stavo iniziando a divertire! Niall continuava a tirare la maniglia e a spingere mentre noi facevamo lo stesso... Quanto mi diverto!

- Adesso baaaa... Merda! - lo sentimmo urlare con un tonfo pazzesco

Cazzo è schiattato l'irlandese...

- Niall? - lo chiamò Mara lasciando la presa

Nessuna risposta... merda e se fosse schiattato sul serio?

- Patata? - provai anch'io iniziando ad andare nel panico

Ero una ragazza abbastanza paranoica e quella situazione mi stava leggermente spaventando... E se avesse sbattuto la testa contro qualcosa e avesse perso i sensi?! E se si fosse sbilanciato all'indietro per poi cadere dalla finestra?! E se lo avesse risucchiato lo scarico del cesso?! No aspetta... cosa?! Ok le paranoie mi stavano mandando in pappa il criceto. Dopo un'occhiata tra me e le ragazze iniziammo tutte e 3 a tirare pugni e schiaffi alla porta per richiamare Niall. Può sembrare un'idea stupida ma se fosse svenuto il nostro chiasso lo avrebbe svegliato; chi è la stupida eh?!

- Ragazze non risponde! -

- Chi non risponde? - sentimmo una voce dietro di noi per poi constatare che si trattasse di Daniela, Liam, Margaret e Zayn
- Ehm... Il cesso! Manu ha chiamato il cesso ma non risponde! - rispose Giulia per poi beccarsi occhiate di traverso da me e Mara

Il cesso? Io sono così cogliona che parlo con la mia cacca?

- Che c'è? Potrebbe succedere... - rispose abbassando la voce per difendersi

Se Louis fosse stato lì l'avrebbe riempita di pizzicotti per la sua tenerezza... Peccato che non fosse così e io mi stavo letteralmente cagando sotto dalla paura! Cosa avrei detto a Daniela?! Come si sarebbero potuti sposare?! Come avrebbero potuto formare una famiglia?! Ma soprattutto... come avrei fatto senza il cesso?! L'avrei fatta in giardino come i cani?! No ok sto scherzando: la felicità dei miei amici prima di tutto bitches! Quelle due piccole patatine dolshi dolshi si erano conosciuti indovinate dove? Al supermercato! Che ci crediate o no, il loro sì che era stato amore a prima vista! Un sacchetto di patatine troppo in alto aveva fatto scoccare l'amore in 20 secondi, incredibile! Quando Daniela era arrivata a casa non potete immaginare la scena: aveva gli occhi a cuoricino come nei cartoni animati o, per farvi capire meglio, come quella faccina di Whatsapp: uguale! E da quello che mi avevano raccontato i ragazzi un po' di tempo dopo anche Niall era tornato a casa così, di certo non avevo fatto fatica a immaginarlo: quella patata aveva gli occhi a cuoricino ogni volta che la vedeva... per questo continuavo a ripetere sempre la stessa cosa: se loro non potevano stare insieme, io non volevo sapere cosa fosse l'amore. Perché quei due erano destinati a stare insieme, così uguali ma allo stesso tempo così diversi da incrociarsi perfettamente e formare il significato di quella parola da 3 sillabe e 5 lettere. Anche le altre avevano avuto incontri simili più o meno: Mara e Zayn si erano conosciuti in un negozio di dischi mentre la mia amica stava cercando Journals di Justin Bieber e Zayn l'ultimo CD dei Green Day. Una sola occhiata per far scattare la scintilla anche lì. Margaret e Liam si erano conosciuti da Starburcks: lei stava rifiutando per l'ennesima volta il galletto della scuola e, forse vedendola in difficoltà, il suo principe era corso ad aiutarla. Giulia e Louis... e che ve lo dico a fare. Neanche il tempo di presentarsi che già stavano scherzando come se si conoscessero da secoli, la cosa tenera era che nonostante i 5 anni di differenza si amassero incondizionatamente. E poi chi c'è? La pecora nera che stava cercando di far uscire un coglione dal bagno per non finire nei guai, ovviamente.

- Ragazze dov'è Niall? - ci chiese Margaret ancora stranita per la risposta di Giulia

- è... è rimasto chiuso in bagno... - confessai per poi beccarmi uno schiaffo sul braccio da Mara
- Che ho detto?! - urlai massaggiandomi il punto dove mi aveva colpita
- Dov'è?! - richiese Daniela alzando la voce visibilmente nervosa

Stavamo quasi per rispondere se la voce di un irlandese impertinente chiuso nel bagno non ci avesse precedute.

- Ragazzi?! Vi prego fatemi uscire! - iniziò a urlare tirando pugni alla porta

- Niall sei vivo! - urlammo io, Mara e Giulia riprendendo finalmente a respirare
- Chi è vivo? - sentimmo Louis con la sua classica voce da checca e Harry
- Ma siamo a una riunione di condominio?! - sbottai mettendo le braccia incrociate per poi subire le varie espressioni di tutti

Mi sentivo una psicologa nel dover decifrarle tutte: Daniela era spaventata e sembrava sul punto di schiattare pure lei, Margaret le stringeva una mano come se la sua fine fosse imminente, Zayn e Liam erano ancora in attesa di spiegazioni mentre Harry e Louis mantenevano le candele... Modo di dire si intende. Avete presente l'unica/o fessa/o che partecipa ad un appuntamento di due piccioncini? Ecco loro sembravano così.

- Succede che queste cretine qui fuori mi hanno chiuso dentro! - ci accusò Niall arrabbiato e spaventato allo stesso tempo

- Senti “cretina” ci chiami tua sorella! - rispondemmo tutte e 3 in coro
- Ragazzi aiuto! - continuava Niall a lamentarsi come se fosse finita la pizza – la maniglia si è rotta e non posso uscire! -
- Non dirmi che hai chiuso a chiave?! - gli chiese Zayn avvicinandosi alla porta
- Ehm... -

Scuotemmo tutti insieme la testa per le sua stupidità senza limiti ma da una parte avrei dovuto aspettarmelo: quello ha i folletti in testa!

- Sentite dovevo fare pipì e ne ho approfittato! -

- Perché ho un ragazzo così coglione?! - sospirò Daniela tirandosi uno schiaffo in testa
- Sentite niente panico ok? Ora chiamiamo qualcuno e vediamo che si può fare -

La voce sempre saggia di Liam si era fatta finalmente sentire! Lui si che era intelligente! Oddio... dopo la figuraccia del giorno prima sembrava andato anche lui, però dai qualche neurone in più a noi restava comunque. Non era una mia abitudine pensare però in quell'occasione anche il mio criceto sarebbe servito... i vicini però erano fuori, i nostri genitori troppo lontani e non avevamo nemmeno una cassetta per gli attrezzi. Oh sentite eravamo imbranate tutte e 3 con i lavori manuali! Il problema però continuava a esserci: e se fosse saltato dalla finestra? Si così si sarebbe sfracellato al suolo. Lo scarico del cesso? Buco stroppo stretto... Oddio solo a me l'ultima frase è risultata perversa? Harry mi sta facendo diventare pervertita non va bene! A proposito di Harry... solo in quel momento notai che da quando era venuto con i ragazzi ci eravamo calcolati pochissimo: ci eravamo salutati con un semplice “Ciao” e un semplice bacio a stampo e basta. Quando ho detto sul divano di casa nostra come sempre intendevo dire che gli altri erano sul divano come se niente fosse ma io e lui avevamo passato il pomeriggio su due divani separati, a fissarci di continuo ma a non muovere un muscolo. Avevo deciso che non avrei raccontato a nessuno il mio incubo, tanto meno a lui che era “la causa”, mi sentivo come in imbarazzo e non riuscivo nemmeno a spiegarmi il motivo: in effetti Harry non mi aveva fatto niente, dovevano essere solo immaginazioni e tutto frutto della mia fantasia. Qualcosa però mi bloccava, una specie di timore. La domanda però era sorta spontanea: io lo avevo evitato per via del sogno... ma lui perché non mi aveva rivolto la parola tutto il tempo? In fondo non avevo fatto niente... E se avesse voluto già lasciarmi? Oddio criceto ti prego ci mancano solo le tue paranoie! Meglio non pensarci va...

- Chiamiamo... i pompieri! - urlò all'improvviso Giulia per poi beccarsi di nuovo le occhiate stranite di tutti

Perché la guardavano così? In fondo non era un'idea così brutta. Era capitato anche a mia madre: rimanere 2 ore sul balcone senza nessuno in casa era stato abbastanza traumatizzante, soprattutto se mio padre non si era portato le chiavi ed erano rimasti entrambi fuori. Erano serviti i pompieri per entrare nell'appartamento e far rientrare mia madre dentro casa. In quel momento, secondo me, era l'unica cosa logica e utile che avremmo potuto fare. Iniziai a comporre il numero sotto lo sguardo curioso di tutti: mai vista una ragazza che chiama i pompieri per colpa di un coglione irlandese? Plebei.

- Con chi stai parlando? -

- Non è il momento di telefonare Manuela! -
- A chi stai chiamando? -
- Se non vi state zitti per un secondo chiudo anche voi nel bagno insieme a quella testa di cazzo! - urlai esasperata mentre quell'aggeggino della Preistoria suonava
- Ti ho sentito eh – si intromise Niall con voce ovvia per fare bella figura
- Speravo mi sentissi soprattutto tu – conclusi prima che una voce profonda mi rispondesse cordialmente

Sbaglio o Harry aveva appena fatto intravedere un sorrisino? Si si si si! È inutile che fai finta di niente tanto ti ho visto! Chi è questa voce che dice “Pronto?”? Ops il pompiere...

- Se è uno scherzo telefonico potevate risparmiarvelo -

- Nononono la prego non metta giù! Buongiorno lei è un pompiere? - chiesi per sicurezza

Ero sempre stata un po' stupida e non mi sarei sorpresa più di tanto se avessi sbagliato numero e avessi chiamato, per pure esempio, uno sbazzino.

- No guardi ha chiamato uno sbazzino! - commentò sarcastico con la risata dei suoi colleghi come sottofondo

Non mi piace questo qui... troppo intelligente. In più mi aveva appena letto nel pensiero e smerdata davanti a tutta la caserma... Sotto sotto è simpatico dai! Gli raccontai tutto l'accaduto in pochi minuti ma stranamente alla fine non disse nulla di sarcastico, sembrava avesse a che fare spesso con casi del genere. Buona notizia: non siamo gli unici coglioni su questa Terra! Ricordo di non essermi mai sentita così importante come quel giorno: i pompieri ovviamente avevano attirato l'attenzione del quartiere e stare al centro dell'attenzione mi aveva fatta sentire come se fossi stata la protagonista di un film... Grazie grazie troppo buoni! Scommetto che tutto il vicinato si aspettasse un incendio di dimensioni stratosferiche o la casa allagata... per questo quando mi chiesero spiegazioni mi comportai come una giapponese appena arrivata in Italia ovvero: sorridi e annuisci anche se non capisci un cazzo di quello che dicono. Mi avevano presa come una ritardata di sicuro ma a me, esattamente come agli altri, importava solo la salute di Niall. Ci misero a mala pena 10 minuti per farlo uscire e non appena fu di nuovo con noi, anche se non ero una ragazza da sceneggiate da film strappalacrime, lo abbracciai forte perché sapevo che fosse soprattutto colpa mia se era successo tutto quel casino. Alla fine scoprimmo anche che il pompiere simpatico era fidanzato con una sua collega che aveva contribuito a “salvare” Niall, erano una bellissima coppia e approfittando della situazione si scambiarono tutti un bacio per festeggiare. Ma dico io: avete 365 giorni l'anno per baciarvi e lo dovete fare proprio ora?! Io e Harry ci guardammo in faccia per qualche secondo e dopo un po', non so nemmeno io con quale coraggio, mi avvicinai lentamente a lui. Stavo cercando in tutti i modi di non scoppiare a ridere e da quelle fossette appena accennate capii che anche lui si stava trattenendo a più non posso, a un certo punto però alzando le spalle con noncuranza gli saltai in braccio letteralmente e lo baciai ignorando tutto il resto e scatenando quella risatina imbarazzata che adoravo di lui. Mi bastava quel momento, solo io e lui e il nostro amore mai detto. Se ci amavamo così che me ne poteva fregare di quel sogno o del futuro?







                                                           
It's been only a nightmare... only a nightmare





Spazio Autrice: vi prego non ditemi che sono l'unica ancora viva dopo mesi e mesi di scuola .-. sono sicura di no ^.^ però siete delle cattive pimpe u.u lasciare l'ultimo capitolo a 15 recensioni :( no sto scherzando XD sono molto contenta invece perché da quello che leggo vedo che la storia vi piace davvero :') e non c'è soddisfazione maggiore *.* spero che anche questo vi piaccia ^.^ allora analizziamo la situazione vi va? Questo capitolo era pronto da ieri sera ma ho deciso di postarlo oggi perché ho lavorato al nuovo capitolo di Il coraggio di sognare (a proposito: domani posterò anche quello ;) ) comunque... Manuela: la solita insicura e cogliona che non si smentisce mai (modestamente sono io u.u) che all'inizio la vediamo in un suo incubo e ci sono molte sue riflessioni riguardo questo fatto e i suoi ricordi. 
Harry: non so se si è capito, ma ha avuto l'incubo nello stesso momento della sua amata e questa cosa mi sembra molto tenera *-* comunque nel resto del capitolo parla poco. I/le ragazzi/e anche in questo capitolo movimentano le cose e ne sono felice perché davvero non avevo idea su cosa scrivere dopo gli incubi XD riguardo alla canzone: è una delle mie preferite del nuovo album di Avril e spero che vi abbia fatto emozionare *-* passiamo alle domande del giorno:
1) cosa avete provato quando avete letto gli incubi?
2) secondo avrei dovuto cambiare qualcosa?
3) cosa vi piace di più della coppia Marry/Harruela? (per es: la dolcezza perché... o: la perversione perché...) 
Ho deciso di farvi parlare u.u ricordatevi che vi voglio bene *-* ci sentiremo: con quelle che seguono anche l'altra storia domani e con le altre non so precisamente quando XD Peace and Love
Xx Manuela

 
   
 
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