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Autore: Avery Silver    16/04/2014    4 recensioni
Vienimi a trovare anche sul mio blog: http://scrivendosottoallestelle.blogspot.it/ XD
Mi chiamo Raf ma credo che questo non sia il mio vero nome…
Io non sono un'angelo come tutti gli altri… ho strane visioni di vite passate che di notte mi invadono i sogni e di giorno mi strappano dalla realtà.
Ho paura… non so' cosa sta succedendo alla mia mente e… al mio corpo.
Le mie iridi diventano d'argento, i capelli si colorano di nero.
Io e la mia amica stiamo affrontando lo stage per Custodi.
Ma qualcosa non va.
I prof mi tengono d'occhio molto più degli altri…
C'è un demone, Sulfus… però nelle mie visioni lui si chiamava Keenan. E a quanto pare mi sento molto legata a lui…
Ma io nell'amore non ci credo… non in quel tipo di amore.
Ho paura di questo sentimento che crea così tanta meraviglia e distruzione…
Ma ogni volta che lo vedo… non posso fare a meno di pensare a come sarebbe baciare quelle labbra di corallo e perdermi in quegli occhi di topazio.
Un altro ragazzo è entrato nella mia vita… viene dal Dipartimento dei Meriteori…
E ho paura di quello che entrambi
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti, Sorpresa | Coppie: Raf/Sulfus
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '🔥 Midnight Sun, the lightning ⚡ shadow ⚫️⚪️ '
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CREATURES
 
Ma che cristo... sussurrò Fire sconvolta.
Non... non ne ho idea giuro... è solo che...
Sentii la sua lingua scendere ancora di più giù accarezzando e succhiando la pelle del ventre. Mi aprì le gambe con la testa e posò le labbra sulla stoffa tra le mie cosce.
Non fui più in grado di ragionare...
Gridai inarcandomi, spingendo i fianchi contro la sua bocca. Ma non riuscii ad ottenere nulla perché lui si allontanò, un sorriso gli illuminava pericolosamente il volto ma le sue dita non si spostarono di un millimetro massaggiandomi dolcemente, vicinissimo al vertice del mio piacere.
Immersi una mano fra i suoi capelli, avvicinandolo di più a me, alla mia bocca ma lui mantenne le distanze. « Non sai quanto mi siete mancati... » mormorò.
Mi guardò intensamente, gli occhi verdi che luccicavano di lacrime represse, le labbra rosse dai morsi. Sentii una stretta al cuore, una fitta di nostalgia mi trapassò il petto lacerandolo.
Gavrielle...
Okay adesso basta... sibilò Fire amaramente.
Sentii la mente scivolare lontana, staccando ogni collegamento dal mio corpo, sgusciando via dal mio controllo. La mia anima si rintanò da qualche parte, nella mia testa lasciando il posto ad un'altra...


Fire

Okay sono stata una stronza a farlo ma... non potevo permetterle di sentire altro, lei non doveva sapere niente. Non da lui almeno...
Ma che cazzo ci faceva qui Gavrielle?!?!?!?!
Aveva già parlato con suo fratello? Si erano già incontrati? Come aveva fatto a trovarci? Come ha fatto a sfuggire dal controllo delle basse sfere?
Spinsi via la mente di Raf e presi il controllo del suo corpo.
Infondo non dovevo sentirmi in colpa, questo era il mio compito... io avrei dovuto dirle la verità ma non adesso...
Ma che cazzo stai a dire Fire?!?! Caprona com'è di sicuro ti sommergerà di domande e tu che farai?
Semplice, le dico di seguire il consiglio di sua sorella, le dico di cercare il corvo e prendere la chiave.
Lei deve ricordare con quella pietra altrimenti sarà tutto inutile... la sua mente si infetterebbe con l'Insanity e le alte sfere la uccideranno per poi farle fare un'altra vita priva di ricordi.
Ma non potevano farlo... questa è già la sua terza vita in questa forma, priva di ricordi. Gli Dei scateneranno l'apocalisse se io fallisco e questo non posso permetterlo.
Scusami Gavrielle, ma non mi lasci altra scelta...
Privai il mio viso di ogni forma di espressione e gli mollai un ceffone. Lui allontanò di scatto la faccia dalla mia, sorpreso.
Quando vide però che i miei capelli si stavano accorciando fino a sfiorarmi le spalle con dei boccoli, diventando da biondo grano a un rosso vinaccia e le iridi mutare in un verde acqua mi lanciò un'occhiata carica di disprezzo.
« Non osare toccarmi mai più Fire, ti è chiaro? » mi sputò contro, riconoscendomi immediatamente. Il mio viso finì di mutare, mostrando com'ero io un tempo... quando avevo ancora un corpo mio.
Ma come si permetteva!?!? Ero o non ero la migliore amica di Luce? Mi hanno messo dentro la sua testa per un motivo porca miseria!!!
Gli tirai una ginocchiata allo stomaco levandomelo completamente di dosso.
« E tu non toccare le mie cose. » ribattei acidamente « E copriti cristo, mi sembri un cane in calore! ».
Lui afferrò la maglia e se la infilò in un baleno. Ricordando poi che anch'io ero bella che nuda feci apparire un vestito smanicato nero che mi arrivava a metà coscia e delle calze a rete.
« Come hai fatto ad arrivare qua? Credevo che le alte e le basse sfere volessero tenervi il più lontano possibile da noi, a te e a Valerie*... » gli chiesi.
Lui rise amaramente, giocherellando con il suo bracciale di pelle nera. In mezzo c'era inciso con un tratto dorato un cerchio con attaccato un semicerchio, per intenderci una specie di OC.
« Ah... Lunette intendi? » chiese appoggiandosi alla scrivania dietro di lui.
« Lei ama Luce, non vorrebbe mai causarle qualche tipo di danno... e neanche io voglio farlo. » aggiunse vedendo il mio sguardo torvo.
«... però lei ha deciso di farle visita solo in sogno e nella sua coscienza e poi sai che le basse sfere sono molto più dure delle alte sfere... e visto che sono un buon angioletto diciamo che hanno deciso di darmi un po’ di corda, così sono potuto ritornare qui.».
« Già immaginavo ma potevi anche restartene al tuo paese, saresti stato molto più utile... » ribattei scendendo
lentamente dal lettino facendomi leva con le braccia.
« Perché allora hai provato a far ricordare qualcosa a Raf? Lo sai che se viene a sapere qualsiasi cosa di diretto da te o da Valerie le alte sfere la uccidono in un sitante e sai anche che cosa questo voglia dire, no? » gli chiesi evidenziando ogni parola con cura.
« Sì che lo so’. » ribatté seccamente. Ma se gli infilassi una scopa su per il... ?
« Solo che le sue creature e quelle di Valerie sono inquiete. »

Merda...
« E tu come fai a saperlo? » chiesi circospetta.
« Sai ero solo dall’altra parte del mondo ma non vuol dire che mi abbiano tenuto in una cella. Ho fatto una visitina al mare e poi nella foresta... beh, diciamo che appena hanno capito che Valerie e Raf sono state rapite si sono non poco innervosite, sia le creature di Raf che quelle di Valerie.» ribatté amaramente.
« E come hanno fatto in queste tre vite senza una guida? »
« Non ne ho idea ma anche se se la fossero cavata non va bene... potrebbero ribellarsi, è questo che volevo far ricordare a Raf perché lei è quella che ha più libertà tra di noi. »
Annuii pensierosa.
Valerie era controllata a vista perché di sicuro le basse sfere avranno scoperto che ha recuperato la sua pietra e di conseguenza i suoi ricordi... non poteva parlare con loro o l’avrebbero rinchiusa nel Delirium e uccisa. Doveva passare inosservata e fargli credere di essersi arresa e di non voler più scappare altrimenti sarebbe stato tutto inutile.
« E se chiedessi a Demetra e Poseidone di... »
« Non accetteranno, loro sono un incarico di Valerie e Raf. » mi interruppe seccamente lui scuotendo la testa.
E MA CHE CAZZO!!!!
« Va bene, vorrà dire che le farò ricordare qualcosa e cercherò di farla avvicinare al mare... in qualche modo... »
Lui mi guardò con aria pensierosa.
« Va bene ma ti conviene farlo subito, non fra una settimana. Hanno aspettato abbastanza... » concluse staccandosi dal tavolo e infilandosi le mani in tasca.
« Hai già parlato con Sulfus? Hai detto qualcosa a tuo fratello? » gli chiesi mettendomi a braccia conserte. Il suo sguardo si incupì e afferrò il camice, infilandoselo con gesti quasi meccanici.
« A che serve se poi non sa chi sono? Lui è legato a Raf mi pare. Se lei non ricorda non può farlo nemmeno lui, non c’è via di uscita. » dichiarò acidamente.
Scoppiai a ridere di gusto.
« Ah giusto, mi ero dimenticata che eri un sentimentalone. » lo provocai.
« Ed io mi ero dimenticato di quanto tu fossi dolce. » ribatté aprendo di scatto la porta. Aggrottai le sopracciglia e gli mostrai il medio anche se lui non poteva vedermi.
« Abbiamo finito la visita. » annunciò facendo entrare quel rincoglionito del professore. Mi affrettai a lanciare un’illusione nella sua mente per fargli credere di avere l’aspetto di Raf.
« Allora cos’ha? » chiese a Lucien lanciandomi un’occhiata sospetta. Lui si strinse nelle spalle.
« Niente, è sana come un pesce. I sintomi possono benissimo essere dovuti alla stanchezza o a questioni personali, per oggi è meglio tenerla a riposo ma domani può benissimo tornare a far lezione. » annunciò con un tono così gentile e professionale che mi fece scappare una smorfia.
« Eccellente. Quindi Raf puoi tornare nella tua stanza. » concluse Arckan congedandomi. Era strano sentirsi chiamare con un altro nome...
Recuperai i vestiti di Raf senza farmi notare e con calma uscii dalla stanza. Sentii che Lucien mi lanciava occhiate di fuoco ma io lo ignorai.
Entrai nella sala d'attesa. Avrei dovuto prepararmi mentalmente per una sfuriata da Raf.
Sospirai passando davanti a uno specchio appeso su una parete della stanza.
Guardai la mia immagine riflessa.
I boccoli scarlatti mi cadevano sulle spalle, il naso piccolo e all'insù, gli zigomi alti, le labbra rosse e carnose, gli occhi grandi verde acqua, chiarissimi.
Era da tre vite che non vedevo il mio volto riflesso allo specchio.
Feci un respiro profondo.
Forza Fire, falla tornare.


* Valerie si pronuncia Vallerí
  
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