Capitolo 11

Centoventi chilometri orari dove il limite era ottanta,ma in quel momento la velocità era l'ultimo dei suoi problemi.
Invece la sua prima preoccupazione era arrivare alla NERV,farsi visitare e vedere se era vero.
Aveva chiamato alla base e fissato una visita,con la richiesta che il medico fosse la dottoressa Akagi.

Quella lunga strada costiera era finita,era arrivata all'imbocco del tunnel di ingresso alla base.
Dopo aver preso il montacarichi e aver parcheggiato l'auto,si infilò nei intricati corridoi della NERV e proseguì a passo di marcia fino l'infermeria rivolgendo a nessuno la parola per quanto tesa era.
Una volta davanti alla porta,la aprì ed entrò nella stanza:Ritsuko Akagi era seduta alla scrivania ad aspettarla.
-Misato,per quale motivo sono uscita dalla mia cella questa volta?-disse la dottoressa,sfilandosi gli occhiali e cominciando a guardarla.
Il maggiore per tutta risposta prese la sedia e si sedette di fronte a lei.
Con voce un po' fiacca incominciò a parlare.
-Penso di essere incinta e devo averne la conferma-.
Era stata chiara e precisa,adesso aspettava la reazione dell'amica,che non si fece aspettare,infatti lei fece un grande sospiro.
-E io che speravo che tu fossi venuta a farmi un saluto,mi devo rifilare sempre i tuoi problemi?-.
Dopo una breve pausa riprese.
-Ok,spostiamoci nel reparto di ginecologia,qui non ho l'attrezzatura-.

Era su quel strano lettino vestita solo con un camice da ospedale verde con quei strani bracci che le teneva le gambe aperte.
Era dall'adolescenza che non faceva una visita del genere e stare in quella posizione la metteva a disagio,si sentiva così vulnerabile,anche se c'era una sua amica dalla parte del medico.
-Qui ho finito,abbassa pure le gambe-.
Lei lo fece volentieri.
-Manca solo una cosa da fare:l'ecografia,con quella sapremo subito se sei incinta o meno-detto questo prese la macchina degli ultrasuoni che era li affianco e la avvicinò al Misato.
Nel frattempo il maggiore si alzò il camice fino a lasciar scoperto il ventre.
La dottoressa gli spalmò sopra il gel,poi prese la sonda e la cominciò a muovere sulla pelle.
Sullo schermo della macchina iniziarono a comparire delle immagini dalle varie sfumature di grigio.
Dopo un po' che muoveva la sonda,Ritsuko la fermò e richiamò l'attenzione di Misato.
-Guarda qui;vedi quella macchia bianca? E' l'embrione-poi con un tono sarcastico aggiunse-Congratulazioni signorina Misato Katsuragi,lei è incinta-.
Ma non vide nessuna reazione dall'amica,anzi era immobile a guardare tristemente un punto fisso nell'aria alla sua destra,allora con un tono più serio le domandò-E' di Ryoji?-.
Lei affermò con la testa con il conseguente secondo sospiro della giornata di Ritsuko.
Erano stati due idioti innamorati fino alla fine.
-Ascolta,adesso ti fisso un appuntamento con uno specialista-.
-Cosa?!-disse l'altra sedendosi di scatto.
-Aspetta,calmati... primo:non fare più scatti del genere,non fanno bene all'esserino li dentro,secondo:io te lo fisso poi sarai tu a decidere se andarci o meno,anzi adesso ti faccio preparare una stanza:se tu domani mattina ci sarai ancora avrai deciso di abortire,se non ci sarai,avrai deciso di tenerlo-.
Il maggiore abbassò lo sguardo e disse debolmente-Va bene-.

-Sì,si,va bene,non si preoccupi,resisteremo senza di lei,sì,sì,ci sentiamo domani-.
-Shinji,era Misato?-chiese la rossa al ragazzo.
-Sì,ha detto che passerà la notte alla base-rispose lui,poi ritornò al lavello per finire di lavare i piatti.
Loro tre avevano aspettato il maggiore per un po',ma visto che non si era fatta sentire,avevano cenato senza di lei.
Lui era stato in ansia da quando era uscita da casa nel pomeriggio,farfugliando qualcosa tipo ”Vado alla base”.
Chissà se poi era vero.
Improvvisamente sentì una presenza al suo fianco.
Cosa vedevano i suoi occhi:Asuka che lavava i piatti.
Quella imprevista figura gli aveva rapito letteralmente lo sguardo,facendo restare il ragazzo imbambolato a fissarla.
-Se mi guardi in quel modo,non lo faccio più-disse la ragazza quando si accorse di lui e aggiunse-Aliciel è a dormire e la TV non trasmette nulla di interessante,quindi ho pensato di aiutarti,tutto qui-.
Ascoltato quello,lui ricominciò di scatto il suo lavoro.
-Scusami,ma mi ero incantato-.
Lei non replicò quella frase,che probabilmente era uscita senza il volere di Shinji;ma,il sapere che fare quella semplice azione di lavare i piatti aveva fatto incantare quel ragazzo,la rendeva felice dentro il suo essere.
Cominciò a pensare di quanto se stessa fosse strana.
Prima era certa di odiarlo,lo disprezzava davvero,ma adesso... Già,e adesso?.
Non sapeva nemmeno come finire la frase.
Intanto aveva finito di lavare un piatto e ne stava cercando un altro nell'acqua,ma la sua mano tocco una cosa morbida:la mano di Shinji.
Non ci poteva credere:la situazione più banale che può capitare in una storia romantica era capitata nella sua vita:le due mani che si incontrano involontariamente.
E immaginava già come poteva evolversi quella situazione.
Infatti...
Infatti Shinji trasse via la sua mano velocemente,con la conseguente inondazione del pavimento.
Il ragazzo era ancora intento a guardare il suo operato,quando gli arrivò uno straccio in faccia.
-Adesso,asciuga-decretò Asuka.
Il ragazzo sospirò,si accovacciò e cominciò a strofinare il panno sul pavimento bagnato.
Intanto la ragazza si appoggiò al mobilio della cucina,aspettando che lui avesse finito.
-Sei ancora preoccupato per Misato?-domandò improvvisamente lei.
Lui affermò con la testa.
-Perché?-.
-L'hai vista anche tu l'espressione che aveva oggi,ho solo paura che faccia qualcosa spinta dalla paura-.
-Tipo abortire?-.
Lui affermò di nuovo.
-Ti sentiresti triste anche se non c'entri niente in questa faccenda?-.
-Il fatto e che non riesco a restarne estraneo-.
Un'altra pausa silenziosa si alzò nell'aria.
-Comunque io non la biasimerei-.
-Perché parli in questo modo?-.
Lo sguardo della rossa si intristì,quindi si scollò dal mobile a cui era appoggiata e cominciò ad andarsene verso la sua stanza,ma prima di scomparire nel corridoio disse-Perché so' quanto i genitori possano ferire i propri figli-.

Era ormai notte fonda all'ospedale della NERV,ma il maggiore Misato Katsuragi non riusciva a dormire.
Il quel momento dormire era come segnare il fato del bambino,perché se la mattina successiva si sarebbe trovata lì,lei avrebbe abortito.
Era un ragionamento illogico,ma se era così insicura,era meglio mettere la parola fine il più presto possibile.
Però quel non riuscire a dormire voleva significare che una parte di se stessa voleva quel bambino.
Ma nel caso che avesse deciso di dare alla luce il bambino,non poteva dire a nessuno che era il figlio di Kaji,perché chiunque avesse ucciso Kaji,sarebbe venuto anche da lei,dal suo bambino e da chiunque avesse contatti con lei,compresi Shinji,Asuka ed Aliciel.
Comunque aveva anche la sua eredità da portare avanti,non poteva lasciare da parte quello per cui lui è stato ucciso.
Dannazione,i dubbi c'erano ancora.
Ma sia nell'ipotesi di tenerlo o di non tenerlo,doveva abbandonare una parte dell'amore di Kaji.
Abbandonare l'anima che aveva affidato a lei o abbandonare il bambino frutto delle loro notti d'amore.
Cosa l'avrebbe fatta sentire più leggera?.
Cosa l'avrebbe fatta sentire più felice?.
Cercare la verità o crescere un figlio?.
Strinse le lenzuola a se e si coprì la faccia con esse.
Una lacrima cominciò a scendere.
-Kaji,tu cosa avresti voluto?-disse nell'oscurità di quella stanza.

Un fracasso infernale lo svegliò.
Si alzò di scatto e uscì in corridoio.
Anche Asuka era alla soglia della sua stanza.
Entrambi si guardavano in faccia nell'oscurità notturna.
Fu il ragazzo il primo ad aprire bocca e con un filo di voce disse alla ragazza-Rientra in camera da Aliciel e chiudi la porta-.
La ragazza,ancora mezza intontita dal sonno,lo squadrò meglio,poi seguì quello che per lei era un suggerimento.
Una volta sicuro che lei avesse chiuso per bene la porta,si incamminò con passo felino,verso il rumore di prima.
Giunto alla fine del corridoio,diede una sbirciata.
Una figura di donna semi-illuminata dalla luce del frigo aperto era accovacciata a raccogliere lattine di birra dal pavimento e riporle in una scatola.
-Signorina Misato?-chiese lui per poi accendere la lampada del soffitto della sala.
La luce fu uno shock per i suoi occhi e per un paio di secondi non vide altro che bianco,poi i suoi occhi si abituarono e cominciò a vedere in modo nitido.
-Shinji?Che ci fai alzato a quest'ora?-disse la donna.
Sì,era proprio il maggiore.
-E' un po' difficile rimanere addormentati dopo una botta del genere-disse lui riferendosi al rumore di prima.
-Ah,già,scusami,ma volevo disfarmi di un po' di cose-.
-Si voleva disfare della sua birra?!-domandò stupefatto.
La birra per il maggiore era nettare degli dei,era impensabile che la volesse buttare via.
-Guarda che non sono mica un'alcolizzata,se voglio buttarla,la butto e poi bere alcolici non credo che gli farebbe bene-.
-A chi si sta riferendo?-.
Lei sorrise,ma non era un sorriso normale:era diverso di quando beveva,era diverso di quando chiacchierava con lui,era un sorriso tenero,un sorriso bellissimo.
-Asuka aveva ragione,sono davvero incinta-disse lei per poi avvicinare la mano al ventre.
In quel momento Shinji si sentì più leggero,le sue preoccupazioni in fin dei conti erano state esagerate.
Sorrise anche lui-Bentornata a casa,signorina Misato-.
-Sono a casa e adesso andiamo a dormire,che ho sonno,qui ci penso domani-.
-Ok,ma lo farò io,anche gli sforzi fanno male al bambino-.
-Grazie,Shinji-.
Intanto la porta della stanza di Asuka era socchiusa e aveva sentito tutto.
Strinse i denti.
Lei alla fine lo sapeva,allora perché si sentiva così abbattuta in quel momento?
Perché si sentiva così arrabbiata sapendo che lei stava portando il figlio dell'uomo che ha amato nel suo grembo?
-Signor Kaji,perché mi ha fatto questo?-sussurrò lei.
Ma quella domanda non poté avere una risposta.
Si avvicinò al suo letto per metà occupato da Aliciel,ancora addormentata,si sdraiò nella sua parte e, al ritmo dei respiri della bambina,si addormentò.








Ok sono qui oggi per annunciarvi che ho finito le superiori,tenete gli applausi per dopo,ma anche le spranghe non sono bene accette in questo momento.
Comunque,come vedete,vi ho portato un capitolo più lungo del solito,spero che sia di gradimento, magari ditemelo con un quel commentino già che ci siete.
Ma non perdo mai di ringraziare i miei lettori,che riescono ad aspettare PAZIENTEMENTE il capitolo successivo,ripeto:le spranghe a dopo.
Comunque c'è stata una cosa che mi sono dimenticato:questa fan ha fatto un anno e io non le ho fatto nemmeno un augurio.
Allora questa volta ho pensato di fare una cosa:farò una specie di premiazione ai commentatori e chi è la più qualificata per portare dentro i premi secondo voi?
Alcuni diranno Asuka,altri Rei,altrE Kaworu,altri Misato o Ritsuko,ma tutti questi sbaglierebbero.
E' la MIA fan,quindi farò entrare la MIA protagonista:piccola Aly entra pure!.
[Aliciel entra in scena spingendo un carrello con sopra accatastati a malo modo varie statuette dorate a forma di tastiera]
Grazie Aly e siccome non ti faccio comparire da due capitoli,ti permetterò di dire qualcosa direttamente ai lettori,parla pure.
[un microfono le compare improvvisamente alla sua altezza]
Preparate i fazzoletti perché...
[ma la sua voce si ferma lì:una mano le compare magicamente davanti la bocca tappandola e io mi accovaccio fino ai suoi occhi,guardandola in cagnesco]
Spoilerami la trama e io ti faccio diventare uno scarafaggio
[Gli occhi della bambina si stanno inumidendo lentamente fino a che una lacrima non scese a toccare terra,ma proprio in quel momento degli scossoni cominciano a muovere il terreno,mi alzo in piedi cercando di capire cosa succede,guardo davanti a me e due luci rosse nascoste da un polverone di terra stavano venendo verso di me,so' già di chi si tratta,in fin dei conti sono l'autore,tiro fuori dal nulla un cartello con su scritto “torno subito” e lo impianto nel terreno,aspettando il mio fato,infatti la nube mi viene addosso,causando un altro polverone più grande;pian piano tutta la polvere se ne va' rivelando che un quattordicenne alto nella media,capelli castani a caschetto,camicia bianca e pantaloni neri ha fatto il suo ingresso,è entrato in scena il papà ultra-protettivo:Shinji Ikari]
Il mio “Rivela-Emozioni-Beghelli” mi ha detto che stavi piangendo,stai bene?
[La bambina affermò con la testa]
Ah,meno male...andiamo a prendere un gelato?
[La bambina affermò di nuovo con la testa ma più freneticamente e con un gran sorriso,così i due si prendono per mano e si dirigono verso il sole al tramonto spuntato da chissà dove,comunque voi volete sapere dove sono andato io:io sono al momento incastrato in una parete]
Dannazione,perché ho fatto diventare così quell'idiota?
[Con qualche sforzo mi libero,ritorno nella posizione in cui ero prima e tolgo il cartello di “torno subito”]
Ok con qualche imprevisto sono di nuovo qui a premiare chi deve essere premiato.
La prima ad essere premiata è aras5:lei ha commentato fin dal mio primo capitolo e il suo odio per me cresce ad ogni mio ritardo,quindi a questo punto è meglio che non ci incontriamo;grazie mille per farmi vedere gli errori che mi sfuggono.
Il secondo ad essere premiato è Andy Grim: è un LAS convinto come me e questo dovrebbe dire tutto sul motivo per cui l'ho premiato;grazie per il tuo sostegno.
Il terzo ad essere premiato è dartek_syes:ormai noi due parliamo da fanwriter di Eva a fanwriter di Eva,quando avete finito di leggere la mia,se non l'avete fatto andate a leggere la sua fan,anche se all'inizio è un po' acerba,migliora capitolo dopo capitolo,ne vale la pena.
Il quarto ad essere premiato è Ray Lun:anche se non commenti da molto... tanto... troppo,ho deciso di consegnarti il premio perché i tuoi commenti approfonditi mi facevano molto piacere,quindi se ci sei,vorrei rivederne un altro.
Per gli altri commentatori,ricevono tutti un premio a pari merito per il loro sostegno,quindi grazie a: PenPen,RedCrossBook,Topomouse,DragonForce,frankiezanetti,Ilychan,Gufo_Tave.
Bene credo di non essermi dimenticato di nulla...
Ah già,se volete ricevere il premio assegnato dovete lasciare un commento,sempre inerente alla fan.
Vi è piaciuta questa premiazione?Sperate di non rivederla mai più perché vorrà dire che sarà passato un altro anno.
E' ora che io chiuda la trasmissione e come ha ormai detto la marmocchia:preparate i fazzoletti qualcosa di tragico sta' per sconvolgere l'equilibrio precario che io ho creato,ma non succederà tanto presto,quindi continuatemi a seguire.
Al prossimo capitolo,che uscirà ad agosto,perché vado in ferie.
Vi manderò una cartolina dalla spiaggia,ciao!!!