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Autore: kikeshi    14/07/2008    2 recensioni
E se.. Se Harry non fosse stato figlio unico, se Silente non fosse morto, se il trio avesse frequentato il settimo anno a Hogwarts? La storia avrebbe avuto un altro esito? In un ultimo anno che non tiene conto degli avvenimenti degli ultimi due libri, due figure opposte ma tragicamente simili si incontrano e si scontrano, in quella che si potrebbe considerare come una rivisitazione in chiave magica di Romeo&Juliet, di W. Shakespeare
Genere: Romantico, Avventura, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Draco, Malfoy, Il, trio, protagonista, Nuovo, personaggio, Serpeverde
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Quinto capitolo, finalmente :D Capitolo che, rispetto agli altri, è stato particolarmente.. scorrevole? Si, insomma, si è praticamente scritto da solo XD Il prossimo sarà praticamente una seconda parte di questo, più che un capitolo a sè, perchè volevo riprendere la struttura circolare che avevo progettato all'inizio.. Vabbè ma è inutile che stia qui ad anticiparvi i prossimi sviluppi, godetevi questo capitolo intanto :D




Two against the world
capitolo quinto
sweet dreams are made of theese, and who am I to disagree?




«Sirius non far agitare la bambina, mi fai sbandare»

«E dai Lunastorta, la piccola Kiki è agitata stasera. E' vero che vuoi giocare, piccola?»
«Che ha detto il dottore? Sta bene?»
«Niente di grave, due linee di febbre.. Fai ciao allo zio Sirius!»
«Felpato, se cadiamo glielo spieghi tu a James perchè la sua principessina è rimasta sfigurata da un incontro ravvicinato con il marciapie..»
«Cosa c'è? ..ti diverti a giocare con i capelli dello zio, cucciola?»
«Sirius..»
«Cosa, Remus, cosa?! La moto da di nuovo problem.. Ma che diavolo..»
«E' lui! E' stato qui! Porta via la bambina!»
«James! Lily!»
«Harry!»

Kirsten si svegliò di soprassalto, il ricordo di quella notte ancora impresso nella mente. Si stropicciò gli occhi con le mani, nel tentativo di svegliarsi e aprì le tende del letto a baldacchino. Fuori era ancora buio, non dovevano essere nemmeno le cinque del mattino «Kiki, è tutto ok?» la voce assonnata della sua compagna di stanza riportò Kirsten alla realtà «Io.. Si, Herm. Solo un brutto sogno» la tranquillizzò. La rossa si avvicinò per sedersi sul bordo del letto dell'amica «Sempre il solito sogno?» Kirsten annuì. «Ne hai parlato con Silente?»
«Si, ma ormai succede sempre più spesso.. Non posso allarmarlo ogni volta che ho un incubo. Senza contare che in questi giorni Harry ha bisogno del suo aiuto molto più di me. Ha di nuovo le visioni della mente di Voldemort e non sa come..»
«Cos'hai sognato, stavolta?» la interruppe l'amica, riprendendo il filo del discorso. Kirsten rimase silenziosa per alcuni secondi, lo sguardo perso nel vuoto
«L'arrivo a casa.. Sirius e Remus che.. Herm, non ce la faccio» disse infine, cercando con lo sguardo l'appoggio della compagna di stanza
«Harry lo sa?»
«Ha gli stessi incubi» rispose laconica
«Kiki non puoi continuare così. Non puoi dormire tre ore a notte, e non puoi permetterti di arrivare a metà giornata già stanca morta. Hai.. abbiamo una guerra da combattere, non è più questione di compiti e consegne. Ora fammi spazio e cerchiamo di dormire quelle due o tre ore che ci rimangono» concluse Hermione con tono deciso, sdraiandosi accanto a lei. Kirsten sorrise, lasciando che l'amica la circondasse con un braccio, prima di addormentarsi.
Il mattino dopo, la mora fu svegliata dai raggi di sole che filtravano attraverso le pesanti tende porpora, leggermente scostate. Rigirandosi su un lato, con ancora gli occhi semichiusi, fu sorpresa di scoprire come la persona accanto a lei non fosse Hermione
«Malfoy, che diavolo..»
Il biondo era seduto sul letto con le gambe stese, la schiena appoggiata alla testiera e le braccia conserte
«Potter, passi trascorrere il tuo tempo con i Weasel, ma dormire con una Mezzosangue.. Nessuno ti ha mai parlato di malattie, roba del genere?»
«Non sono ancora abbastanza sveglia da risponderti come meriteresti» commentò Kirsten con uno sbadiglio «Dov'è Hermione?»
«Appena mi ha visto entrare ha raccattato la sua roba ed è uscita in tutta fretta, borbottando qualcosa tipo 'bello e dannato' e 'quando lo sapranno i gemelli'. A proposito, c'è qualcosa che dovrei sapere?» Draco le rivolse uno sguardo dubbioso
«Si, che la tua vista di prima mattina non è esattamente quello che definirei un bel risveglio. Potrei sapere come hai giustificato la tua presenza ad Hermione, di grazia?»
«Io non devo certo giustificarmi con una mezzosangue qualunque Potter» rispose, con aria sdegnata «Comunque, le ho detto che sono qui per uno dei nostri incontri di Difesa»
«Un incontro di Difesa» Kirsten lanciò un'occhiata assonnata all'orologio «alle sette e mezza del mattino. Capisco che tu sia abituato ad avere a che fare con Tiger o Goyle, ma Hermione non è esattamente quella che definirei una stupida, Malfoy»
Draco commentò con un'alzata di spalle, alzandosi dal letto e dirigendosi verso la scrivania di legno scuro che occupava lo spazio di fianco alla finestra
«Dato che ormai di dormire non se ne parla,» riprese Kirsten, sedendosi sul blordo del letto «perchè sei qui? Oltre a rovinarmi la giornata, intendo»
«Potter, tutta quest'acidità?» rispose il biondo con un mezzo sorriso strafottente «Non sembravi così scontrosa ieri sera..»
«Ah, ecco. Mi sembrava strano che tu, principe dell serpi, fossi riemerso dall'oltretomba solo per rovinarmi la giornata» commentò alzando gli occhi al cielo «Se sei passato per il contentino caschi male, Malfoy» aggiunse. Svogliatamente, si alzò dal letto diretta verso l'armadio, dove indossò la vestaglia da camera con i colori della sua Casa. Malfoy la raggiunse alle spalle con passo leggero «E' sconvolgente come San Potter non abbia la metà del tuo gusto nel vestire» commentò, osservando i vestiti nell'armadio della giovane
«Insultare mio fratello non è esattamente il modo migliore per ottenere quello che vuoi, sai, Malfoy?» rispose tranquilla senza voltarsi, scorrendo con lo sguardo tra i vestiti appesi nell'armadio. Trovata la divisa, fece per voltarsi e raggiungere il letto, ma il biondo le si parò davanti
«Dovrei vestirmi» protestò
«Prima credo che dovresti spogliarti» le rispose malizioso Draco
«Malfoy..»
«Ti piace proprio il mio cognome eh, Potter?»
«Ti avevo detto di non prenderci l'abitudine, mi pare..»
«Quando voglio qualcosa me la prendo, nel caso non si fosse capito. Mentre tu hai la pessima abitudine di non saper cogliere le occasioni, quando ti si presentano. Occasioni -com'era la parola?- uniche» concluse il biondo sorridendo sarcasticamente.
Draco si voltò, deciso ad andarsene, congedandosi con un cenno della mano. Ma la voce di Kirsten lo spinse a fermarsi
«Credi davvero che se ora io volessi farti cambiare idea, e farti rimanere qui alle mie condizioni, non ci riuscirei?» chiese la giovane con un sopracciglio alzato
«Non lo credo. Per tua sfortuna ne sono convinto» rispose Draco voltandosi a guardarla. Kisten lo fissava con aria pensierosa, con ancora addosso i pantaloncini corti del pigiama e la vestaglia di Grifondoro. La situazione si stava rivelando più interessante di quanto lei avesse potuto pensare, doveva ammetterlo. Con lentezza si avvicinò al ragazzo, guardandolo negli occhi «Scommettiamo, Malfoy?» Draco sembrava aver perso un briciolo della sicurezza che ostentava prima, ma riuscì comunque a risponderle divertito «Scommettiamo, Potter»
Kirsten si fermò di fronte al biondo, appoggiandogli una mano sul collo, appena dietro l'orecchio «Sai cos'è strano, Malfoy?» disse, avvicinando il viso del ragazzo al suo «E' strano che con un intera scuola piena di ragazzine, e anche qualche ragazzino, lasciamelo dire, che ti sbavano dietro, tu ora sia qui, con me, a cercare di farti conquistare..» continuò, cominciando a sbottonargli lentamente la camicia «E' strano che tu sia venuto fin qui, a quest'ora, mescolandoti a quella che definiresti 'feccia', solo per.. me?» la giovane pronunciò quest'ultima parola sulle labbra di Draco, provocando nel giovane un'insolito brivido lungo la schiena. Malfoy non poteva biasimare la ragazza per le sue perplessità riguardo alla sua presenza lì, era lui stesso il primo a non capire il perchè di tanto disturbo. Si era svegliato stranamente presto, senza riuscire a riprendere sonno; si era vestito, aveva preparato la borsa con i libri e si era diretto verso la Sala Grande, con l'intenzione di fare colazione. Poi, a metà strada, aveva cambiato idea: qualcosa nella sua testa l'aveva spinto a risalire le scale appena percorse, diretto alla sala comune Grifondoro. E adesso, mentre la mano di Kirsten scorreva lentamente sul suo petto, Draco capiva il perchè di quella scelta improvvisa: per la prima volta negli ultimi anni, la serata trascorsa con la giovane Potter aveva risvegliato in lui un lato che credeva sopito da tempo. Non sapeva se definirla passione, curiosità o più semplicemente stupidità, ma il Draco che passava ogni notte con una ragazza diversa da quella sera era improvvisamente ricomparso, reclamando il suo spazio. Kirsten Potter lo faceva forse sentire.. vivo?
Con un gesto deciso, la giovane attirò a se il volto del ragazzo, prendendo possesso delle sue labbra. Facendo scorrere lentamente le mani sul ventre del biondo, Kirsten arrivò al bottone dei pantaloni, e fece per sbottonarlo «Quindi, Malfoy? ..rimani?» sussurrò sorridendo. Draco sembrava sul punto dicedere, ma si limitava a sorridere, fissandola
«Malfoy..»
«Va bene, va bene.. Rimango» il serpeverde pronunciò l'ultima parola con l'aria di chi si sta piegando a concendere un enorme favore
Kirsten sorrise «Perfetto» disse, con una pacca leggera sulla guancia del ragazzo «chiudi la porta quando esci» concluse infine con un sorriso, raccogliendo da una sedia la divisa e uscendo dalla stanza.



«L'ha fatto di nuovo?»
«L'ha fatto di nuovo»
«Ma come l'altra volta?»
«Se possibile peggio dell'altra volta»
«Allora perchè stai sorridendo come un idiota?»
Zabini era confuso. Terribilmente confuso. Draco aveva passato il quarto d'ora precedente a raccontargli come la sorella di Potter lo avesse 'sedotto e abbandonato' per la seconda volta nel giro di pochi giorni, eppure se ne stava lì con l'espressione di un leone di fronte ad una gazzella indifesa
«Malfoy, Zabini. Non costringetemi a togliere altri punti alla vostra Casa» la voce della professoressa McGranitt risuonò nell'aula, riportando i due giovani serpeverde alla realtà, o per meglio dire, alla noiosissima lezione di Trasfigurazione. Qualche fila di banchi più avanti, Kirsten si voltò ridendo a guardarli, subito richiamata da Hermione
«Kiki vuoi raccontarmi di stamattina si o no?» le chiese impaziente
«Herm non c'è niente da raccontare..» le rispose la mora, tornando a scrivere sulla sua pergamena
«SI certo, come no. Il fatto che stamattina, ad un'ora improponibile, Malfoy si sia presentato in camera nostra è solo un caso..» ironizzò Hermione, subito ripresa dall'amica, che con un gesto della mano le intimò di abbassare la voce, prima di voltarsi allarmata verso il banco di Ron e Harry, che per fortuna non sembravano aver sentito
«Dì un po', le pozioni di McLovett ti hanno forse dato al cervello? Hai una vaghissima idea di come reagirebbe Harry al pensiero di un qualsiasi Malfoy a meno di cento metri da me?» sussurrò quasi impercettibilmente
«E tu hai un'idea delle mille ipotesi che mi sono passate per la mente nell'ultima mezz'ora? Vuoi spiegarmi cos'è successo prima che la curiosità mi mandi definitivamente al San Mungo?» la implorò, sussurrando a sua volta
Kirsten sorrise, divertita dalla reazione dell'amica. Negli ultimi anni la rigida Hermione di una volta aveva imparato a sciogliersi un po', ed era diventata una macchina-da-gossip
«E' successo esattamente quello che era già capitato qualche sera fa: niente. Volevo sapere com'era giocare un po' con l'acerrimo nemico della situazione, Voldemort ha la faccia verdognola e mi faceva schifo, così ho ripiegato sul Malfoy più appetibile, contenta?» concluse ridendo
«E dai Kirsten.. E' tutta la lezione che vi lanciate degli sguardi allucinanti; una povera ragazzina del primo anno si è trovata per sbaglio tra te e lui ed è quasi svenuta dopo un'occhiata di Malfoy. Tutto questo non è normale, e in quanto tua migliore amica ho il diritto di sapere cosa sta succedendo» affermò convinta. Kirsten alzò gli occhi al cielo
«Herm, non lo so» sbuffò «Ho iniziato così, per scherzo, per vedere com'era il Malfoy di cui tutti parlavano tanto e.. boh, non mi ha fatto tutto 'sto schifo. Però ora stop, basta, adios, finito» concluse, gesticolando
«Mh..»
«..Herm?»
«...»
«La tua faccia da ho-qualcosa-da-dire-ma-non-voglio-dirlo mi terrorizza, lo sai»
«No niente pensavo.. Ok, non guardarmi così, pensavo solo che questa 'cosa' tra te e Malfoy avrebbe potuto avere anche risvolti positivi, ecco»
«Herm non farò da cupido tra te e Zabini, se è questo che intendi»
«Ma no, ma no.. Pensavo solo.. Magari sarebbe carino.. Dicevo.. Un appuntamento a quattro..»
«Un cosa?? Hermione io non esco con Malfoy!» replicò indignata Kirsten
La riccia fissò l'amica, implorandola con gli occhi
«No, no e no!»
«...»
«Piantala Herm, non se ne parla»
«...»
«...»
«...»
«..Ron mi ucciderà» cedette infine la mora abbandonandosi indietro sulla sedia, mentre la compagna tornava a trasfigurare un Merlo Indiano con un insolita euforia


I corridoi di Hogwarts erano strani, Kirsten l'aveva sempre pensato. Metri e metri di pareti di pietra: buie, tetre, ma mai soffocanti. Ti facevano sentire a casa, anche quando a casa avevi una madre ad accoglierti con the e torte appena sfornate. Gli studenti del primo e del secondo anno li riconoscevi subito, nei corridoi di Hogwarts. Erano quelli che vagavano con aria spaventata tra un aula e l'altra, mai sicuri della strada, spaventati da quelle lunatiche rampe di scale. Ma a lei, e, era pronta a scommetterlo, anche a suo fratello, quel castello faceva tutto un altro effetto. Dopo dieci anni passati in latitanza con Sirius, potersi svegliare ogni mattina nello stesso posto, con le stesse persone, sembrava una benedizione piovuta dal cielo. Arrivata ad Hogwarts, Kirsten si era resa conto di poter vivere, di poter esistere, per davvero. Non era più la 'bambina con quell'adulto così strano', come erano soliti definirla gli abitanti dei villaggi babbani in cui avevano sostato; non era più 'Evangeline', come la chiamava Sirius quando erano in pubblico e non potevano dare troppo nell'occhio. Era solo, semplicemente, Kirsten. Attraversando il corridoio del terzo piano, la giovane ripercorse con la mente i primi anni a Hogwarts: l'incontro con Harry, l'amicizia con hermione, le prime riunioni dell'Ordine, Piton spia per conto di Silente tra le file di Voldemort.. Paradossalmente, aveva vissuto più negli ultimi sei anni che nei precedenti undici. Passando davanti all'infermeria, una voce interruppe lo scorrere dei sui pensieri
«Potter, devo parlarti» Draco stava uscendo rapido dal regno di Madama Chips
«Progetti un futuro da crocerossina, Malfoy? Niente male come idea, se proprio devo ammetterlo» rise Kirsten, voltandosi
«Zabini diventa poco -molto poco- cordiale quando qualcuno gli prende l'ultima fetta di torta a pranzo» spiegò con un gesto verso l'infermeria «Mi stavo semplicemente assicurando che la voce non arrivasse alle orecchie di Silente»
«Gli hai messo una testa di cavallo nel letto, Malfoy?1»
«..cosa?» Draco fissava la ragazza come se avesse cominciato a parlare in ostrogoto stretto
«Lascia perdere. Cosa dovevi dirmi di così importante?»
«Devi farmi un favore»
«...»
«Che?»
«Con favore, intendi oltre a salvarti il culo da Voldemort, permettere ai tuoi genitori di arrivare ancora respiranti all'età della pensione, e lasciar correre sul fatto che hai appena confessato di aver minacciato di morte un ragazzino di undici anni?» chiese, tenendo il conto con le dita
«Nel vostro giuramento da simil-boy-scout non è prevista una voce del tipo non-rinfaccerò-alla-gente-i-favori-fatti-in-precedenza-pena-la-morte-istantanea-di-mio-fratello o simili?»
«Che ti serve?» tagliò corto Kirsten
«La mezzosa.. La Granger» Draco sputò fuori il cognome di Hermione con aria vagamente nauseata «Zabini vuole.. Cioè mi ha chiesto di.. Oh, che palle»
«Non sforzarti troppo, Malfoy. Sembra che oggi sia il tuo giorno fortunato» concluse Kirsten, sorridendo











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1 prima delle innumerevoli citazioni che inserirò anche in questa fanfic.. Penso sia inutile stare a spiegarvi da dove l'ho presa, nel caso, le recensioni sono il posto ideale per provare a indovinare :D

Un piccolissimo spazio per rispondere alla recensione di hEiLig FuR ImMeR che è stata, come sempre, gentilissima
Per le prime tre domande devo dirti, purtroppo, di pazientare ancora un pochino, vedrai che con i prossimi capitoli la situazione si chiarirà parecchio :D Quanto al resto, puoi tirare un sospiro di sollievo: Kirsten non è stata con nessuno dei gemelli. Sono stati complici e compagni di mille e più peripezie durante gli anni a Hogwarts, e non mancherò di evidenziare le loro scorribande passate nei prossimi capitoli, ma niente di più di una forte e bella amicizia :) E infine chiedo, sia a te che alle altre persone che stanno seguendo la storia, scusa in anticipo, perchè mi rimangerò parte di quello che ho affermato nei capitoli scorsi: purtroppo, e ripeto purtroppo qualche morte non prevista ci sarà. Alcune faranno più male di altre, ma posso giurarvi che sono tutte assolutamente necessarie allo sviluppo della storia.
  
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