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Autore: Cecia94    14/07/2008    1 recensioni
Salve! è la prima FanFic che pubblico in questa categoria...quindi vi prego di essere clementi!Ma ora passiamo alle cose serie!
Lia,una storia fatta di sofferenza...riuscirà a cambiare la sua vita,a cancellare i ricordi e vivere felice?
Genere: Malinconico, Introspettivo, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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..Mum.. Seduta su una panchina,elegante come sempre,aspettava.
"E' in ritardo cazzo!"
-LIA! Scusa,sono imperdonabile!-
"Parli del diavolo... Ma quello è...No! Cazzo!"
-Dottoressa?-
-Ma vi conoscete?-
-Beh,sono andato in ospedale l'altro giorno e c'era lei al pronto soccorso.-
Lei intanto stava guardando l'orologio con aria preoccupata.
-Scusi,dottoressa,aspetta qualcuno?-
-Mi chiami pure Lia,signor Martinelli.-
-Va bene,Lia. E tu chiamami...-
-Lele,lo so.- lo interruppe.
-Ma come...-
-MAMMA! Ho fatto troppo tardi?-
-No,tesoro,ti stavo guardando. Ti sei sporcata?-
-No mamma.-
"Mamma? Ma è troppo giovane!"
-Meglio così. Allora,dove andiamo? Rimaniamo qui?-
-Beh,non so...-
-Ho capito,andiamo da Mario.-
-Siiiii! Posso avere un gelato? Posso?-
-E va bene,va bene,piccolo terremoto...-

-Guarda chi c'è,le ragazze più belle del paese!-
-Ma dai,Mario,non esagerare!-
-Non esagero. Cosa prendete?-
-Io un gelato al cioccolato con la panna!-
-Gelato al cioccolato con la panna per Lidia...-
-Io un Bloody Mary.-
-Un Bloody Mary per la dottoressa...-
-Io un Martini.-
-Un Martini per lo scemo...-
-Ehi!-
Ivan s'impuntò mentre gli altri ridevano.
-E lei?-
-Un Bacardi.-
-Un Bacardi per il ricciolino...Bene,arrivano!-
-Grazie Mario.-
-Mamma,guarda! Lele ha una collana come il tuo tatuaggio!-
-Certo,è normale...-
-Ma allora lui è Emanuele? Quello che gli hai regalato la collana?-
-Si,è lui.-
In un attimo tutti i tasselli andarono al loro posto.
"Lia.
LIA!
Il suo diminuitivo!
Come ho fatto a non pensarci prima?"
-Cecilia!-
-Finalmente... Sei proprio cieco...-
-Ma...sei...cambiata...tantissimo...-
-Lo so. Lidia,andiamo,dobbiamo lavarci le mani.-

-Ivan! Ma potevi dirmelo!-
-Ma altrimenti la sorpresa dove stava?-
-A lei però l'hai detto.-
-Invece no. Ti ha riconosciuto dalla collana.-
-Però... Potevi almeno dirmi che è sposata!-
-Lo era fino al mese scorso.-
-In che senso?-
-Era sposata,ma di punto in bianco lui l'ha mollata con un biglietto. E lei ha avviato le pratiche di divorzio.-
-E tu c'eri al suo matrimonio?-
-Si. Una cerimonia sobria,in Comune. Aveva un vestito color pesca troppo carino.-
-Niente vestito bianco e chiesa?-
-No. Lui è ateo. Stanno tornando.-
Lia si risedette e sorrise,sorniona.
"Elegante come non era mai stata. Bellissima." pensò Lele.
-Gli hai detto tutto vero?-
-Tutto cosa?-
-Ivan,non fare il finto tonto. Di quello là.-
-Ehm...si. Scusa.-
-Non fa niente. Tranquillo.-
-Ecco le vostre ordinazioni.-
-Buono il gelato!-
-Lidia,non gridare.-
-Scusa mamma.-
Mise in bocca il cucchiaino.
-Mamma,questo gelato è proprio buono!-
Lei allontanò il bicchiere dalle labbra.
-Devi dirlo a Mario,non a me.-
-Posso andare a dirglielo?-
-Finisci il gelato,pulisciti la bocca,lavati le mani e poi vai a dirglielo. Ma fai con calma,non abbiamo fretta. Va bene?-
-Si mamma.-
-Allora,signorina,io conosco la tua mamma,ma non te. Quando lo fai il compleanno?-
-L'8 Maggio,come te!-
-Ma tu di me sai tutto?-
-Beh,si... Più o meno...-
-Ma quanti anni hai?-
-Quattro! Somiglio alla mia mamma,vero? Tutti dicono che ho gli occhi come lei!-
-E anche la parlantina,a quanto pare!-
Lia quasi si soffocò.
-Ma non mi far fare queste figure davanti a mia figlia!-
-HaHaHa...-
-Ma non è vero... La mamma non parla tanto...-
-Beh,se la mamma non parla tanto vuol dire che ha una corda vocale in meno!-
-Ma come ti permetti?-
Lui le mostrò la lingua,in risposta.
-Ma sei proprio un bambino... In quindici anni non sei cambiato per niente...-
-Tu invece sei cambiata anche troppo... Prima eri sempre in jeans e scarpe da tennis...-
-Prima! Ora non ho nemmeno un jeans nel guardaroba... E porto soprattutto gonne.-
-Mamma! Ma prima tu mettevi solo i jeans,giusto?-
-Si tesoro. E la nonna si arrabbiava.-
-E perchè?-
-Perchè non capiva perchè io usassi solo jeans.-
-E perchè usavi solo i jeans?-
-Perchè non mi piacevano le mie gambe.-
-Ma le tue gambe sono troppo belle!-
-Grazie piccolina. Ora però andiamo,è tardi.-
-Va bene... Allora vado a dire a Mario che il gelato era buono,ok?-
-Vai e torna,veloce!-

-Sono 5 Euro.-
-Tenga. Arrivederci. Bene,ciao Ivan,ciao Lele. E' stato bello rivederti dopo tanto tempo.-
-Già... E' stato davvero un piacere...-
E mentre si allontanavano sussurrò: -Bimba...-



  
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