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Autore: GinnyW    17/04/2014    3 recensioni
Una delle attività preferite da Fred Weasley era quella di rovistare tra gli scherzi creati da suo padre, non ancora in commercio poiché ancora sperimentali, e provarli, migliorarli a volte.
Come ogni venerdì, lui si trovava nella cantina del negozio del padre.
Aveva già finito tutti i suoi compiti per la settimana dopo e si era concesso un po' di tempo di relax, uscendo illegalmente dal castello per recarsi a Diagon Alley con una passaporta.
Tutti cercavano una soluzione al problema ''scomparsa'', lui invece aspettava che la soluzione gli arrivasse dal cielo, non era un gran piano ma almeno era l'unico non ancora uscito di testa.
Fred Weasley non prendeva mai l'iniziativa, se non per gli scherzi, lui osservava le cose, e osservando traeva le sue conclusioni, quasi sempre esatte.
Ma a cosa serviva sapere così tante cose se poi non poteva parlarne con nessuno?
Nessuno era intenzionato a rischiare, a parlare di sé direttamente, tutti si nascondevano dietro una maschera.
Ma lui aveva un dono, sapeva guardare le persone direttamente negli occhi, sapeva spogliarle dalle proprie maschere.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Molly Weasley, Molly Weasley Jr, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Nuova generazione
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Per Scorpius Malfoy quel rifiuto era stata una bella batosta.

Non aveva mai avuto una vera ragazza in tutta la vita, ma aveva solo quindici anni.

Aveva sempre e solo avuto uno strano interesse per Rose Weasley, che, con il passare del tempo, si era trasformata in una vera e propria cotta.

Ma lei lo aveva rifiutato.

A cosa era servito, allora, guardarla sempre da lontano? A cosa era servito sprecare il suo tempo dietro quella ragazza che non lo ricambiava nemmeno?

Non si chiese cosa intendesse dire Rose con ''Sono di ghiaccio'', non si chiese il perchè del suo rifiuto, no, non si chiese nulla di tutto questo.

Pensò soltanto al suo dolore, alla sua cotta, alla sua delusione.

Così, se nessuno riusciva ad amarlo per quello che era realmente, doveva cambiare.

 

Non mise più i suoi occhiali, iniziò ad acconciarsi i capelli come un porcospino,  smise di seguire tutte le lezioni, marinando di tanto in tanto, non usò più parole da enciclopedia, iniziò a uscire con diverse ragazze che cambiava ogni settimana.

Smise semplicemente di essere Sorpius Malfoy e iniziò ad essere qualcun altro.

 

 

E Rose Weasley come reagiva a tutto questo? Fumando, fumando e fumando.

Dalla sigaretta alla canna.

Ma non vedetela come la ragazza depressa che non mangia più, che non scende in sala grande per non vederlo, che non dorme e con le borse sotto gli occhi. No.

Rose aveva avuto ancora una volta la conferma del comportamento maschile.

Perchè lei lo sapeva, i ragazzi volevano soltanto una cosa, e la voleva anche lei, se i sentimenti venivano lasciati in disparte.

Le piaceva un ragazzo? Bene, niente finti appuntamenti, niente flirt, niente di niente.

Andavano dritti al punto.

C'era un limite però, e lei non lo oltrepassava mai.

Nessuno avrebbe mai detto che lei fosse una facile, anche perchè prima di tutto faceva giurare al suo nuovo partner di non dire niente a nessuno, e i giuramenti nel mondo magico si rispettavano.

Neanche volendo avrebbero potuto dirlo, le loro labbra non avrebbero mai pronunciato quelle parole.

Ma Scorpius, lui non voleva il suo corpo, no, lui voleva una relazione, con sentimenti e tutto il resto.

Rose non avrebbe potuto sopportarlo.

Aveva paura, paura di essere ferita.

 

Era appena arrivata in Sala Grande, non guardò nessuno, si sedette al suo tavolo, accanto ad Alex, e scoppiò a ridere.

Alex si voltò a guardarla, non tanto per la risata tanto per il suo odore e alzò un sopracciglio.

-Rosie- Disse solo, poi sbuffò, conscia che l'altra non avrebbe capito una sola parola di quello che diceva.

-Andiamo ti porto via, ci sono i professori qui, porca miseria. Vuoi farti beccare?- L'altra per risposta continuò a ridacchiare.

Alex si alzò e dopo aver preso parecchio cibo, così tanto da sfamarci un'intera famiglia di quindici persone per una ventina di giorni, e averlo messo nella sua borsa si alzò, portando Rose con lei.

Direzione? Stanza delle Necessità.

Lì nessuno le avrebbe  trovate, e poi Rose stava per avere fame, fame chimica, lo sapeva bene.

Purtroppo qualcuno, James Potter, le seguì.

Arrivarono presto nella Stanza delle Necessità, e proprio lì davanti trovarono, rullo di tamburi, Scorpius Malfoy.

-Cos'è, aspetti la ragazza di turno? Dio, come ti sei ridotto anche tu- Sibillò Alex acida.

Non era ipocrita, voleva soltanto che lui, che nessuno, cadesse tanto in basso, come accadeva a lei.

-Credo che tu sia l'ultima persona che abbia il diritto di farmi la predica Steevel, non credi?- Le rispose Scorpius con sfida.

Non era più nemmeno lui.

-Non parlarle così!- A quel punto James, che era rimasto nascosto per tutto il tempo, uscì allo scoperto.

-Potter! Cosa diavolo ci fai qui?-

Ma nessuno potè rispondere perchè Rose iniziò a ridere come una matta indicando Pix che fluttuava verso di loro con sguardo allarmato.

Cosa piuttosto strana perchè Pix non aveva mai un'aria preoccupata.

 -Arrivano i professori! Presto! Qui dentro!- Ululava il Poltergeist.

Alex si aggiustò la  borsa sulle spalle, quella che conteneva il cibo per Rose, e lo guardò con aria di sfida.

-Perchè dovremmo crederti?-

Pix sembrava, se possibile, ancora più preoccupato.

-Perchè la signorina Weasley è sempre stata simpatica con me, e ammettiamolo se lei dovesse essere espulsa nessuno potrebbe più aggiustare i miei super piani contro Gazza, quanti anni ha quell'uomo? Quand'è che si decide a schiattare?- A quel punto Alex sbiancò.

Sapeva bene cosa significava essere  beccata dopo aver fumato la loro erba speciale, stava per succedere anche a lei una volta.

Espulsione.

Si sentì la voce della professoressa McGranitt in lontananza e a quel punto si guardò intorno.

Pensa Alex, Pensa, continuava a ripetersi la ragazza.

James era fermo come uno stoccafisso, Scorpius idem con patate, Pix le faceva segno verso una porta non meglio identificata, Rose ridava come una matta.

 BINGO.

Si voltò nuovamente verso Pix e con, Rose attaccata ad una mano, entrò in quella stanza, seguita da Scorpius e James, buttati dentro dal  poltergeist.

Il  poltergeist in questione infilò un bel librone dentro la borsa di Alex, cosa di cui si accorse soltanto Rose, ma era troppo fatta per capirne qualcosa.

 Dopo che tutti furono entrati la porta si chiuse con un tonfo, subito dopo la voce della professoressa McGranitt si espanse per il corridoio ormai vuoto.

-Hai fatto come ti avevo chiesto, Pix?-

-Si, signora preside, si signora.-

-Spero solo che Albus (Silente) avesse ragione, altrimenti siamo fritti-

Alex inizialmente non capì cosa stesse succedendo, ma provò ugualmente ad aprire la porta, che sorpresa, sorpresina, era bloccata.

Così iniziò a darle calci, pugni, seguita a ruota da James e Scorpius che si erano appena ripresi, ma nulla, la porta non si apriva.

-Che diavolo succede?- Chiese James.

Nessuno ebbe il tempo di rispondere perchè una luce accecante li invase.

-Davvero molto teatrale- Disse Scorpius coprendosi gli occhi con le mani.

Il pavimento scomparve e loro iniziarono a precipitare.

-E' abbastanza teatrale adesso?-  Sentirono la voce di Pix in lontananza che li scherniva.

Continuarono a precipitare, Alex con la mano di Rose stretta alla sua,  nel frattempo  vedevano tantissime immagini passar loro davanti. Da Harry Potter che uccideva Voldemort, a Lily e James Potter.

Altre immagini si susseguirono.

Silente che diventa preside, Tom Riddle al suo primo anno di Hogwarts e così via.

Atterrarono a terra con un tonfo sordo.

-E .. Quello .. cosa … diavolo. … era?- Chiese James ansimando, ma nessuno gli rispose.

Erano finiti in mezzo al nulla, intorno soltanto un prato verde, in lontananza si poteva  scorgere una foresta.

-Ho .. una .. dannata .. fame!- Ululò Rose.

Alex prese la sua borsa, ma si accorse di qualcosa di strano.

Dopo aver dato del cibo a Rose prese il libro che aveva nella borsa e lo aprì.

-Come costruire un castello. Ragazzi … siamo a..- Scorpius lesse il titolo del primo capitolo arrivando ad una conclusione.

-Hogwarts- Concluse Alex per lui.

-Ma manca il castello!- Esclamò Rose Contrariata.

-Deve ancora essere costruito- Disse James.

-Mettiamoci al lavoro, io non vedo i fondatori e voi? Mi sa che dovremo fare tutto da soli-

 

 

***

Nel frattempo ad Hogwarts.

 

Albus, Jessamine, Molly, Dominique, Fred, Roxanne, Lysander, Lorcan, Frank, Lucy, Lily ,Hugo e Louise erano stati convocati in presidenza.

Una volta che tutti furono arrivati la preside prese la parola.

-Cari ragazzi! Devo comunicarvi una cosa importante. I signorini James Potter e Scorpius Malfoy e le signorine Alex Steevel e Rose Weasley sono stati mandati alla scuola di Magia e Stregoneria Americana poiché sono stati prescelti come alunni più meritevoli. Per questa ragione non sono più qui con noi al momento, ma torneranno presto- Inutile dire che la McGranitt era una frana a mentire e soltanto i più piccoli avevano creduto a quello che aveva detto.

Aveva pensato tutto il giorno a quale scusa usare con le famiglie dei ragazzi, inutile dire che le era venuta in mente soltanto questa.

-Potete andare- Esordì subito dopo.

I più piccoli uscirono trotterellando, invidiosi della possibilità che avevano avuto i loro parenti, gli altri andarono fuori, ma si bloccarono proprio dietro la porta, pronti ad origliare.

 

-Albus, sei proprio sicuro della tua scelta? E' davvero la cosa giusta da fare? Insomma, sono solo ragazzi!- Era palese che la McGranitt stesse parlando al quadro di Albus Silente, il motivo, però, era sconosciuto ai ragazzi.

-Oh Minerva, non corrono pericoli laggiù!-

-Già, soltanto quello di spedire tutta la storia del mondo magico nella pattumiera!-

-Ricorda Minerva, è già successo. Altrimenti nessuno sarebbe qui, nemmeno il castello esisterebbe-

-Che Merlino ce la mandi buona!-

 

I ragazzi smisero di origliare e andarono nell'unico luogo in cui nessuno avrebbe potuto sentire i loro discorsi: La Stanza delleNecessità!

 

Il Primo a prendere la parola fu Fred.

-Qui gatta ci cova!-

-Si! Dobbiamo scoprire di cosa si tratta!- Gli diede manforte la sorella.

-Non siate così precipitosi, magari la McGranitt ha detto la verità- Provò a convincerli Albus ricevendo innumerevoli occhiatacce.

-Se non sei con noi puoi anche andartene!- Gli intimò Jessamine, ancora in collera con lui.

-Oh, andiamo, sei ancora arrabbiata perchè ho schiantato quel ragazzo?-

-Si dia il caso che quel ragazzo stava per invitarmi ad uscire, ed ora per colpa tua non lo farà mai!-

Albus fece per ribattere ma Lorcan e Lysander lo precedettero.

-Smettetela di litigare piccioncini!-

-Abbiamo cose più importanti di cui parlare tipo em..-

-La scomparsa improvvisa dei nostri migliori amici ed em..-

-Le bugie della McGranitt-

-Smettetela di parlare come Chip e Chop!- Esplose Dominique.

-Ci avrebbero avvertito se avessero accettato una partenza improvvisa, avrebbero lasciato un biglietto o sarebbero venuti a salutare- Esclamò pensoso Frank.

-Bene... Che abbia inizio l'operazione scomparsa!- Disse Molly guardandoli uno per uno.

-Ci state?- Chiese poggiado la sua bacchetta su un tavolo presente nella stanza.

-Ci sto!- Jessamine fu la prima  ad aderire, poggiando la sua bacchetta accanto a quella di Molly, seguita a ruota da Roxanne e così via.



Angolo Autrice :
Salve Gente :D
Cosa succederà ai nostri 'fondatori' ?
Riusciranno Molly e gli altri a trovare i loro amici? 
Lo scoprirete nei prossimi capitoli :D
Ok mi sento tanto stupida ahaha.
Ci tengo a ringraziare tutti coloro che l'hanno inserita tra le seguite/preferite/ricordate, i lettori silenziosi, Ellie23 ma soprattutto la mia fantastica beta IpseDixit.
Alla prossima,
X GinnyW.

Rose Weasley 



Scorpius Malfoy
 Alex Steevel
James Sirius Potter
  
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