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Autore: _volpettina_    18/04/2014    1 recensioni
10 ex concorrenti del reality
10 ragazzini che custodiscono un segreto
5 strane creature
5 strani oggetti
1 nemico disposto a tutto per eliminarli
dal capitolo 1
"-allora, è tutto pronto?
-sì, i digivice sono stati spediti via internet, troveranno sicuramente di chi abbiamo bisogno
-ne sei sicura? Sai che non abbiamo un’altra alternativa
-tranquillo, piuttosto, te hai rintracciato gli altri?
-sì, ci raggiungeranno appena potranno
-allora la sfida sta per cominciare... e se non accetteranno?
-non hanno scelta, o accettano, oppure verranno annientati e con loro anche il loro mondo"
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Courtney, Duncan, Un po' tutti | Coppie: Alejandro/Heather, Bridgette/Geoff, Cody/Sierra, Duncan/Courtney
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Hei ragazzi, vi sono mancata ?*silenzio*
va beh…Avviso che questo capitolo avrà una struttura diversa dagli altri... leggendo scoprirete il perché ;)
E finalmente ecco il tanto atteso (da chi scusa? O.o) capitolo su Izzy e Owen.
E ora basta con queste patetiche introduzioni, e passiamo al capitolo.
Buona lettura ;)
 
POV Izzy/Owen
 
- cos’è stato?
Cody si voltò verso la rossa.
- di cosa parli Izzy?
- ho sentito un urlo...
- beh, te senti sempre cose strane no? Perché ti sorprendi tanto?
- questa volta non me lo sono immaginata vi dico! Era l’urlo di qualcuno di disperato.
Tai si preoccupò.
- in effetti anche io ho sentito qualcosa.
- davvero fratellone?
- sì Kari, ma pensavo fosse solo una mia fantasia. Ma se lo ha sentito anche Izzy...
- Io non le darei troppa retta
Si intromise Cody.
- Izzy è un po’... strana ecco. Per lei sono normali certi attacchi.
- però anche io ho sentito un urlo...
Insistette Tai.
- è vero, è successo qualcosa.
Koji si avvicinò a Tai, e gli sussurrò qualcosa al ragazzo.
Il ragazzo impallidì.
- dici?
- potrebbe essere.
La pancia di Owen cominciò a brontolare.
- sentite, stiamo camminando da tutto il giorno, non sarebbe meglio se ci fermassimo un po’? giusto cinque minuti, il tempo di mangiare qualcosa e poi proseguiamo.
- non sarebbe una mossa saggia. Siamo molto vicini alla loro base, dobbiamo muoverci in fretta.
- ma si tratterebbe solo di poco tempo!
Insistette Owen.
- e sono sicuro che ne approfitteresti subito per abbuffarti, no Owen? In fondo, è quello che ti riesce meglio!
- il mio Owen non si abbuffa! Lui si limita a mangiare leggermente più degli altri.
Ribatté Izzy
- leggermente?! Sai quanti pasti è in grado di far fuori quella ciminiera? Almeno il triplo di noi tutti insieme!
- STATE UN PO’ ZITTI!
Urlò Sierra esasperata.
Era molto preoccupata, da quella mattina aveva perso il contatto con il suo digimon e aveva paura che gli fosse potuto accadere qualcosa... e poi aveva un mal di testa enorme! Era come se all’improvviso ci fossero centinai e centinai di immagini, pensieri, parole, che continuavano a bombardarle la testa...
Era come se nella sua mente si fosse formata un improvvisa lotta per decidere chi dovesse prendere il sopravventi tra tutti quei pensieri... che, era sicura, non appartenevano solo a lei.
- Sierra calmati
Cody le appoggiò un braccio intorno alle spalle.
- io sono calma.
- non è vero, è tutto il giorno che sei nervosa. Che cosa succede? Qualcosa ti preoccupa?
Sierra ebbe l’impulso di raccontargli tutto. A Cody non riusciva a mentire.
Però qualcosa le proibì di continuare.
Davanti a loro cominciarono a provenire degli strani rumori, segno inequivocabile di un digimon.
Il problema era capire se questo fosse un amico, o, Sierra sperava proprio di no, un nemico.
Le ultime fronde si mossero, e il digimon fece la sua comparsa.
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Aveva il pelo verde, con un buffo vestito di pelle di leopardo stile Tarzan. Le mani erano protette da due grossi guanti di pelle, e dietro la schiena teneva una gigantesca fionda elastica. Il volto era roseo, con due occhi neri come i carbone a forma di biglie, e delle strisce rosse ai lati delle guance, a mo di indiano. Per finire, proprio in cima alla testa teneva un ciuffo di capelli verdi, legati con una corda, che assomigliavano a un piccolo cespuglio.
- e tu chi saresti? Una specie di abitante della foresta?
- io sono Monmon, digiprescelti.
- Monmon?! Che nome assurdo! Sembra uno sciogli lingua! Mon-mon Mon-mon Mon-mon ...
- Izzy smettila.
- e perché? È divertente! Mon-mon Mon-mon Mon-mon
- smettila Izzy!
La rossa si zittì all’improvviso. Era la prima volta che qualcuno riusciva a farla stare zitta. La serietà con cui quel ragazzo, Koichi, si era rivolto, la sorprese.
- bene, ora Monmon, vuoi dirci chi sei?
Il digimon non rispose.
- ti rifaccio la domanda, chi sei? Sei un amico o un nemico?
Di nuovo silenzio.
I digimon dei ragazzi cominciarono, a questo punto, a essere inquieti.
- Tai, non mi piace...
- Kari, stai dietro di me.
- io sono Monmon, digiprescelti.
Ripeté il digimon.
- questo lo abbiamo capito, ma che intenzione hai?
- io sono Mon-
- lo abbiamo capito chi sei! Ma che cosa vuoi?
- mon, digiprescelti.
- È inutile, deve avere qualcosa che non va...
I ragazzi fecero per avanzare nuovamente, ma il digimon scimmia tirò fuori la fionda da dietro la schiena.
- io sono Monmon digiprescelti.
- e adesso che gli prende?
Chiese Owen.
- mi sa che vuole combattere.
Eppure Koji non ne sembrava tanto convinto. Qualcosa in quello sguardo gli diceva che in fondo Monmon non sembrava intenzionato a fargli del male. Però i fatti sembravano provare il contrario.
- e allora combattiamo! Cody, Owen, tirate fuori i digivice. È il momento di mostrare i vostri digispirit.
I due si diedero il cinque.
- evvai!
- finalmente è il nostro momento!
- sapete come fare vero?
- si si sappiamo tutto!
- abbiamo visto come hanno fatto gli altri, e abbiamo compreso il meccanismo!
- bene, e allora? Che aspettate?
- vado prima io Owen!
Intorno alla mano del ragazzo apparve la strisca di digicodice, che Cody fece scorrere nel digivice
- DIGIEVOLUZIONE SPIRIT!
 
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- Grumblemon
Al suo posto comparve una buffa imitazione di uno gnomo. Aveva un naso enorme, due orecchie appunta e due occhietti vispi e piccoli che spuntavano sotto un grosso cappello rosso, che si piegava all’indietro e terminava con un buffo sonaglio blu. Il corpo era ben protetto da una spessa corazza blu, che aveva degli spuntoni appuntiti a proteggere le spalle e le ginocchia. Sulle braccia aveva disegnati degli strani simboli, che erano riprodotti anche sul naso e sulle guance. Ai piedi indossava le stesse protezione blu, con degli spuntoni sul davanti.
Il nuovo digimon si guardò il proprio corpo, e poi sbuffò.
- uffa, mi tocca essere un buffo gnomo scavatore! Il digimon più imbarazzante di tutti!
- per me sei sempre bellissimo Cody!
Gli urlò da dietro Sierra, e lui sorrise divertito, mostrando il piccolo canino sporgente dalla bocca che si vedeva appena da sotto il grande naso.
- bene Owen, ora tocca a te!
- DIGIEVOLUZIONE SPIRIT!
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- Beetlemon!
La digievoluzione di Owen era molto diversa. Sembrava indossare una corazza blu elettrico su tutto il corpo, a eccezione di alcune parti giallo fosforescente, come il pettorale, i guantali e le rifiniture delle ginocchiere. Sul capo aveva un immenso corno prominente, simile a uno scarabeo. Anche le spalliere avevano due spuntoni color giallo.
Unì i due pugni tra di loro, e si formò una leggera scarica elettrica
- hei! Guardate che forza!
Grumblemon si accigliò.
“Uffa, perché a me dovevano toccare queste stupidi protezioni mentre lui ha quella splendida corazza? Non è giusto! ”
Koji e Koichi lo guardarono pieni di nostalgia.
Perché in passato Beetlemon era stato il digispirit di un loro compagno, JP. E rivederlo ora non faceva altro che ricordare loro la loro inutilità nel non averlo potuto salvare.
- bene ragazzi, ora avete evocato finalmente il digispirit della terra
E Koichi accennò a Grumblemon
- e quello del tuono
Fece un gesto verso Beetlemon.
- ma vorrei ricordarvi del perché siete digievoluti... ovvero avete un digimon da far sloggiare!
I due annuirono.
Monmon invece era nella stessa posizione di prima. La fionda stretta in mano e gli occhi fissi puntati verso di loro.
- bene Monmon, noi abbiamo bisogno di passare e tu lo impedisci, tutto qui. Niente di personale.
Beetlemon partì all’attacco pronto a sferrare un potente pugno carico di elettricità.
- pugno di tuono!
Il suo pugno fu percosso da potenti scariche, e si schiantò contro l’albero dietro Monmon.
Il digimon si era alzato sul ramo sopra di se con la sua coda, e ora aveva messo nuovamente via la fionda, ma bombardava il ragazzo con delle noci.
- sei un incapace Owen, ecco come si fa!
- martello implacabile!
Dal nulla apparve un enorme martello nelle mani del digimon, e questi cominciò a roteare velocemente, come dentro a un uragano.
Sfortunatamente mancò completamente il bersaglio, ed entrò anche lui nella mira di Monmon, che intanto aveva l’aria di divertirsi come un pazzo.
- la vuoi smettere con queste noci?! E combatti seriamente!
- io sono Monmon, digiprescelti.
- lo hai già detto!
Izzy ricominciò a ridere.
- ma come fate a non ridere?! Ha un nome buffissimo! Mon-mon, Mon-mon, Mon-
Questa volta si bloccò da sola.
Monmon la stava guardando negli occhi.
La ragazza alzò le spalle.
- ok la smetto.
Beetlemon invece ne approfittò per colpirlo.
- trivella elettrica!
La sua mano si trasformò, appunto, in una trivella, e colpì in pieno Monmon.
Questo cadde a terra, ma stranamente non urlò.
- ora è tutto tuo Cody!
-martello implacabile!
Anche questo attacco andò perfettamente a segno.
Izzy sentì un improvviso calore provenire dalla tasca dove aveva messo il digivice.
- e ora finiamolo. Trivella elettric-
- FERMI!
Izzy si mise davanti a Monmon, disteso per terra.
- ora basta lasciatelo stare!
- Izzy spostati, sai che non voglio farti male!
- no, dovete lasciarlo stare!
- Izzy calmati, è solo un digimon della foresta che vuole fare il dispettoso, non è nessuno di particolare.
- no ti sbagli.
La rossa si voltò a guardarlo. Monmon aprì in quello stesso istante gli occhi e i loro sguardi si incrociarono per la seconda volta. Gli occhi neri del digimon parvero inchiodarsi a quelli verdi della rossa, senza che nessuno dei due riuscisse a togliere lo sguardo. Sembravano come ipnotizzati l’uno dall’altra
- lui è speciale.
Monmon si alzò, senza però distaccare lo sguardo dalla ragazza.
- lui è il mio digimon.
- COSA?!!
- Izzy... come, come fai a dirlo?
Beetlemon si fece avanti e appoggiò la sua mano sulla spalla della rossa, costringendola quindi a voltarsi e a staccare gli occhi.
- Lo so è basta Owen, non chiedermi spiegazioni.
Il ragazzo vide qualcosa a quel punto che lo stupì molto.
Izzy non stava scherzando, sul suo sguardo c’era una serietà mai vista.
Monmon si fece avanti.
- io...
Tutta l’attenzione ritornò su di lui.
Tutti si aspettavano un qualsiasi tipo di spiegazione
- Io... Izzy...
Poi accadde una cosa assurda: il suo corpo fu percosso da una scarica elettrica di colore rosso. Tutto il suo corpo era elettrizzato, e il digimon urlò.
- Monmon!
La rossa si accucciò per toccarlo, ma la scossa finì improvvisamente, così com’era cominciata, e Monmon saltò indietro.
- Io sono Monmon, digiprescelti
E scomparve nella foresta, così com’era venuto.
Izzy aveva ancora la mano protesa in avanti.
- Monmon...
Si accorse tardi che il digimon se ne era andato.
- Aspetta! Torna indietro! Monmon! Monmon!
Furono necessari Beetlemon e tutti gli altri ragazzi per bloccarla e impedirle di correre nella foresta.
- Lasciatemi andare! Devo raggiungerlo! Io devo...
Izzy si accasciò a terra e cominciò a piangere.
Ok, per Owen ora le cose erano veramente troppo strane! Izzy che piange? Non pensava che sarebbe mai potuta accadere una cosa del genere!
Izzy era la persona più coraggiosa e forte che conoscesse!
Non la fermava niente, e non aveva mai avuto paura.
Non si arrendeva mai, e continuava sempre a tornare, nonostante tutte le volte che veniva rispedita indietro.
Lo aveva dimostrato più e più volte durante il reality. Per quanto Chris tentasse di cacciarla, lei tornava sempre, più allegra e determinata di prima.
Non poteva essere davvero lei. Non poteva e basta.
 
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POV Heather/Alejandro
 
- ci state dicendo che oltre a voi cinque c’erano altri ragazzi che hanno viaggiato a digiworld?
Sora annuì.
- si Heather. Eravamo in otto. Noi cinque più altri tre ragazzi.
- e questi tre che fine hanno fatto? Uno è prigioniero di Lotosmon, ma gli altri due?
Sora alzò le spalle scoraggiata.
- non ne ho idea. Finora avevamo pensato che fossero tutti e tre morti con i loro digimon, ma se quello che dici è vero... potrebbero essere solo prigionieri.
Heather parve rifletterci su. In effetti, Lotosmon aveva dato per scontato che conoscessero questo TK, e alla loro confusione si era stupita.
Witchmon, che nel frattempo era stata in silenzio, parlò improvvisamente.
- Voi conoscete Lotosmon, vero?
Takuya e Sora si guardarono indecisi. Forse era arrivato il momento di raccontare tutta la storia... o almeno, di raccontarne una parte.
- Si, conosciamo Lotosmon. Lei, con altri digimon potentissimi ci sconfisse. Noi siamo riusciti a metterci in salvo solo grazie al sacrificio dei nostri compagni. Ma questa è una lunga storia.
- il tempo non manca.
- è una storia complicata.
- non ci sono problemi.
- voi due sarete stanche, avete dovuto sopportare una giornata molto lunga.
- riposeremo più tardi.
- ci tenete proprio tanto, he?
Heather annuì. Voleva sapere tutto.
- ma non possiamo dirvi molto. Per il momento vi basti quello che sapete già. In futuro... si vedrà!
- forse non hai capito bambina. Io voglio sapere tutto, e SUBITO!
Heather stava veramente perdendo la pazienza.
- chica, calmati. Anche io vorrei sapere tutto, ma sono sicura che questa bella signorina ci dirà tutto al momento più propizio, no?
E lanciò un’occhiata sensuale alla ragazza rossa. Con suo enorme stupore, lei non reagì come aveva programmato.
- esatto.
Si limitò a dire.
Heather sbuffò.
- Witchmon, forza. Andiamo.
La digimon si sollevò leggermente sulla sua scopa, e caricò Heather.
- dove andate adesso?
- a cercare un posto dove poter fare un bel bagno fresco. Quella cella era piena di polvere e i miei capelli ora sono tutti rovinati!
E con un gesto della mano, ordinò a Witchmon di andare.
- aspetta, vengo anch’io!
Heather guardò la ragazza squadrandola attentamente. In effetti, anche lei sembrava dover fare un bel bagno...
- e va bene, basta che non ci intralci.
Sora annuì.
- c’è una cascata qui vicino che sarebbe perfetta. Vieni Pyomon.
Quando le due ragazze scomparvero de finitamente dalla loro visuale, Alejandro si rivolse a Takuya.
- io e te abbiamo un conto in sospeso.
Takuya alzò il sopracciglio.
- sicuro? Hai visto di cosa sono capace. Per potermi battere devi diventare molto più abile e potente.
Alejandro si batté sicuro una mano sul petto.
- non potrei mai rivelare a Heather che mi sono dovuto arrendere. Devo sconfiggerti, è una questione di principio.
Takuya sospirò.
- va bene, ma non dire poi che non ti avevo avvertito...
Stavano tirando fuori i digivice quando Takuya si bloccò improvvisamente.
- che succede, improvvisamente ci hai ripensato?
- mi sono appena ricordato una cosa...
- cosa?
- anche Lotosmon è molto orgogliosa. Non ammetterebbe mai al suo signore che Heather è riuscita a scappare. E sa di essere la più forte.
Alejandro lasciò cadere il digivice a terra.
- ma allora è in pericolo! Dobbiamo salvarla!
Il ragazzo parve esitare.
- non è detto che l’attaccherà subito. Sa che ora Heather non sarebbe nel pieno delle sue forze, e per quanto possa sembrare strano, vorrà essere sicura che sia nel pieno delle forze per sconfiggerla.
- ma perché?
- non avrebbe nessun orgoglio se si sapesse che è riuscita a sconfiggerla solo perché era stanca e affaticata. E credimi, Lotosmon sa di non avere nessuna fretta. È una grande stratega e un digimon molto potente. Non corre alcun pericolo finché Tsukaimon è in grado di digievolvere solo al livello campione. Comincerà a diventare un degno avversario solo quando raggiungerà il massimo livello. Allora si che vorrà sconfiggerla.
- ma allora potrebbe anche venir sconfitta, e questo non sarebbe un disonore ancora più grande?
- no, per lei sarebbe maggiore la vergogna di vantarsi di aver eliminato una digiprescelta solo al livello campione.
- quindi per ora Heather è salva?
- sì, ma più diventa potente più sarà in pericolo...
-allora bisognerebbe impedirle di aumentare di potenza?
- NO!
Takuya lo guardò sbalordito.
- lei DEVE diventare più forte. Solo allora sarà in grado di sconfiggerla definitivamente e sarà davvero al sicuro.
Il ragazzo fece un respiro profondo e parve calmarsi.
- quello che voglio dire è solo questo. Heather deve stare attenta. Ora, ha una nemica giurata che è molto più furba di lei...
Alejandro sghignazzò.
- anche Heather è una stratega eccellente, quasi al mio livello! E sicuramente molto di più di questo digimon vendicativo. Lei è la migliore.
Takuya alzò le spalle.
-Questo è da vedere. Combattiamo?
- non aspettavo altro.
 
Heather si stava asciugando i capelli bagnati, quando osservò un dettaglio sul petto della ragazza.
- cos’è quella?
Heather fissava un ciondolo al collo di Sora. Era un piccolo medaglione rettangolare di colore giallo-oro, con all’interno una pietra di colore rosso e sopra impresso un simbolo strano.
Non lo aveva mai notato, perché la ragazza lo teneva nascosto sotto la maglietta, ma ora che si erano cambiare aveva dovuto tirarlo fuori ed Heather l’aveva subito scorso.
- è il mio digimedaglione.
Lo strinse forte, come se si aspettasse che qualcuno volesse portarglielo via.
- digi che?
- digimedaglione. In pratica, è quello che fa di me una digiprescelta. La digiprescelta dell’amore.
- digiprescelta dell’amore? Witchmon, te ne sai qualcosa?
Il digimon alzò le spalle.
- nulla. Non avevo mai sentito parlare di questi digimedaglioni prima d’ora.
- il digimedaglione è solo una custodia. La cosa veramente importante è la digipietra che esso contiene. Io ho la digipietra dell’amore, e grazia a questa Pyomon è in grado di digievolvere al livello evoluto quando io ne comprendo il vero significato.
- ne comprendi il vero significato? Ma l’amore è sempre l’amore, no? Non ha un significato da comprendere.
La ragazza scosse la testa, facendo ondeggiare i capelli ramati.
- non è così semplice come credi. È una cosa molto più profonda e misteriosa. In effetti anche io pensavo di saperlo, e mi arrabbiai quando vidi che il mio digimedaglione non si illuminava. Ma in realtà mi sbagliavo. L’amore, è fare quello che si reputa meglio per gli altri, anche se questo non è quello che si desidera. Ti faccio un esempio. Una volta mia madre m’impedì di andare a una partita di calcio perché mi ero fatta male al ginocchio. A causa della mia assenza perdemmo e tutte le mie compagne mi esclusero dalla squadra. Io avevo sempre pensato che mia madre mi odiava per questo, ma mi sbagliavo.
Sora alzò gli occhi sul cielo azzurro e si perse nell’immensità del blu per qualche secondo.
- lei mi amava così tanto che per il mio bene accettava anche il mio odio verso di lei. Quando compresi questo, la mia digipietra s’illuminò per la prima volta.
Heather era ammutolita.
- anche noi abbiamo queste... digipietre?
Sora annuì.
- si, ma non sappiamo dove siano. Dovrete trovarle seguendo il vostro cuore. Lui vi guiderà.
- e gli latri ragazzi, che digipietre hanno?
- Tai il coraggio, Matt l’amicizia, Izzy J la conoscenza, Kari la luce.
- la luce? Ma non è un sentimento!
- e, infatti, non deve per forza essere un sentimento. In Kari risplende la possibilità di vedere del buono in tutti, nel portare la luce anche nei luoghi più oscuri.
- e TK? Lui che digipietra aveva?
- TK aveva la speranza.
- la speranza?
Ripensò al bambino che aveva visto rinchiuso. Non sembrava in grado di rispecchiare la speranza... anzi, sembrava averla persa per sempre!
- sì, la speranza. E per quanto possa sembrare strano, il suo digimon è forse il più potente di tutti. Perché la speranza è l’ultima a morire.
- però voi l’avevate persa. Voi credevate che la speranza fosse sparita per sempre!
Sora sospirò.
- hai ragione. Ma quei digimon erano veramente molto forti. Avevano un potere impossibile da descrivere.
- quindi le digipietre sono sei... Coraggio, Amicizia, Amore, Conoscenza, Luce e Speranza. Giusto?
- più due, Purezza e Sincerità. Appartenevano ad altri due nostri compagni.
- come si chiamavano?
- Mimi e Joe, ma ti prego, non chiedermi di parlare anche di loro....
Heather annuì. Ai lati dell’occhio di Sora aveva scorso un diamante luminoso. Stava piangendo.
- e la mia digipietra... avete almeno idea di cosa potrebbe rappresentare?
Sora alzò nuovamente le spalle.
- purtroppo no. Per essere sinceri, prima del vostro arrivo non sapevamo neanche che ci fossero altre digipietre.
- come fate a dire allora che ci sono? Potrebbero essere tutte già state assegnate.
- questo è da escludere. Fidati. Voi cinque avete la vostra digipietra, dovrete solo trovarla al momento opportuno.
 
 
Angolo Autrice.
Heiii J cosa ne pensate del capitolo?
Ho voluto provare una nuova tecnica di scrittura, e cioè riunire in un solo capitolo cosa accade a due diversi gruppi... in questo caso i protagonisti sono nella prima parte Izzy e Owen, mentre nella seconda vediamo Alejandro e Heather, una coppia che (mi dispiace) non mi appassiona tanto, e quindi per vederla in atti romantici bisognerà aspettare ancora un po’...
In tanto (come avevo preannunciato) è stata svelata l’identità del digimon di Izzy, che si comporta in modo piuttosto strano…*risata malefica*
Cosa volete farci, ci voleva almeno un digimon dalla parte cattiva, no? (oltre ovviamente a Lotosmon e Astamon, quest’ultimo però non si è ancora presentato apertamente...)
Ed è stato svelato anche la storia dei digiprescelti, a cui avevo accennato nel non-capitolo.
Che volete farci, ultimamente ho un po’ di confusione in testa su questa storia, e mi immagino decine e decine di fatti futuri... che a mio parere renderanno la storia un pochino *o forse anche di più* più emozionante...
E ora hai ringraziamenti...
*si guarda intorno*
Purtroppo stavolta non ci sono ringraziamenti nuovi da fare, visto che l’ultimo capitolo non è stato recensito da nessuno... peccato!
Alla prossima allora ;)
_volpettina_
  
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