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Autore: PatBeatles    18/04/2014    1 recensioni
Ciao a tutti! Sono una grande fan dei Beatles e un pomeriggio mi è venuto in mente il personaggio principale di una storia che ho sempre voluto scrivere su di loro: Jude Harrison
Ho cambiato qualche piccolo particolare sulla vera storia per renderla più adattabile! E' la mia prima fanfiction, siate clementi!! Buona lettura :)
Tratto dal primo capitolo:
“Eravamo giovani, avevamo notorietà, sballo, soldi e libertà; tutte cose che soltanto il treno dei Beatles ci stava dando, quindi la cosa più giusta da fare era prendere quel treno e lasciarci trasportare verso il nostro destino.”
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Lennon, Nuovo personaggio, Paul McCartney, Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate
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1970- 1972

- George sicuro che vuoi stare qui?- Gli dissi abbracciandolo, sperando di fargli cambiare idea
-Si Jude, ho bisogno di tutto questo, mi mancherete, starò solo un altro annetto non preoccuparti!-
Ecco, lasciavo una grossa fetta di me laggiù, ma era ora di tornare, alla vita normale, il mio primo pensiero era Brian! Non vedevo l’ora di portargli dei fiori.

Paul mi accompagnò..era così strano tutto questo, la vedevo lì, la fredda lastra di marmo, mi mancava, gli mandai un bacio e adagiai i fiori, mentre sotto l’abbraccio protettivo di Paul cercavo di trovare pace.
Il clima si stava facendo sempre più freddo alle prove, George, la nostra “colla” ci mancava ed io lo sostituivo alla chitarra solista, solo alle prove visto che live non ne fecero più fino al suo ritorno.

-Non senti che stai sbagliando? Diamine non ci vuole una laurea per capirlo- la fulminai, “perché non se ne sta zitta quella strega?”
-Non mi sembra che io stia sbagliando, conosco perfettamente questa canzone, grazie dell’appunto-
-Io invece dico che sei negata, non ti riesce proprio un bel niente, ti manca quel luccichio che invece tuo fratello ha..- a quelle parole mi scaldai
-Perché invece non pensi a farti i fatti tuoi una buona volta? Sai, mi risolveresti molti problemi, strega!-
-COME SCUSA? Ah, che sciocca gallina che sei, non ti permetto di parlarmi in questo modo-
-Beh sai una cosa? ora mi sono stufata di te e delle tue cazzate, quindi vedi di stare zitta!-
-Ah, che sfacciata, forse invece il problema è che ti rode che John abbia scelto me e non te, o sbaglio?-
John si girò di scatto fulminandola, lei si tappò la bocca – OOOOPPPSS, forse questo non dovevo dirlo a voce alta- Canzonandomi.
Strinsi i denti, con una voglia irrefrenabile di schiaffeggiarla ma Paul mi prese il braccio da dietro..e capii che non era il caso.
– Vattene.- Mi guardarono tutti in silenzio
 – Sparisci da qui, e non farti mai più vedere- Si alzò, con aria di sfida e fu allora che urlai
– FUORI!!!!!-
Raccolse le sue cose e se ne andò, guardando John sulla porta – John forza andiamocene, non siamo graditi qui- Lei andò e John rimase in piedi tra due fuochi. ME e LEI, la testa china, non sapevo a cosa stesse pensando, ma con tutto il mio cuore ho sperato che non se ne andasse, che restasse con me..e sapevo che lei non era nulla di buono per lui, me lo avrebbe portato via, e così fu. Mi guardò afflitto e se ne andò. Urlai.
- Ecco bravo! Va pure con lei, continua a drogarti! Ammazzati! Tanto a me non me ne importa un bel niente!!!!!!!!!- Non ricevetti risposta, Paul e Ringo in silenzio. Presi il quaderno con gli accordi e lo lanciai contro il muro, in ginocchio con la testa tra le mani, iniziai a piangere.
 
Non vidi John per mesi, se ne stava con lei a professare pace e amore, drogandosi, era diventato dipendente dall’eroina..magro..non era più il John che conoscevo, non era più il mio John. George tornò dall’India, era così bello riaverlo accanto, non mi sentivo più sola..Aveva lasciato Patti e stavamo insieme 24 ore su 24, come da bambini, suonando.

-Ragazzi che ne dite di una bella rimpatriata in casa mia stasera?- disse George
-Basta che non ci siano LORO, per me va più che bene-
-Prima o poi li dovrai incontrare Jude..non puoi evitarli per sempre..e non ci credo che non ci vuoi parlare con John. - Paul aveva ragione..avevo una voglia matta di vederlo, di abbracciarlo, di vedere il suo sorriso.
-D’accordo fa quel che ti pare. - Mi alzai un po’ infastidita e mi rintanai dietro al pianoforte a coda..volevo cantare e i due si unirono a me, senza accorgerci di averlo fatto per l’intero pomeriggio! Suonarono alla porta e George si fiondò ad aprire..ovviamente chi potevano essere se non loro?
-Benvenuti Yoko e John, grazie di aver accettato l’invito- Entrarono e si sistemarono, guardai Paul, che mi fissava da un po’, tirò il mio braccio e mi portò fuori, corremmo per un paio di minuti fino ad arrivare sulla riva del lago, sorrise, illuminato da quel bellissimo tramonto, mi accorsi che il suo fu il sorriso più bello mai visto in tutta la mia vita, anche più di quello di John; mi tirò a sé baciandomi a lungo, i nostri corpi aderivano perfettamente ed in preda ad un attacco di passione ci scaraventammo al suolo, su quel prato splendido, in fiore.
Si staccò, il suo respiro era affannoso ed era bellissimo.
– Sei stupenda, voglio solo il meglio per te, ti amo-
A quelle due ultime parole raggelai..mi amava, Paul mi amava? E io? Lo amavo? E John? Avevo un’enorme confusione in testa.
– Che hai? Tutto bene?- mi accarezzò preoccupato
– No Paul, non va tutto bene, è tutto un così grande casino..io..tu..non possiamo..è complicato..c’è John, io non ho la testa per stare con te, continuo a pensare a lui costantemente, non posso farti questo-
Il suo volto si scurì e mi abbracciò..a lungo.
 
 – Ricorda, qualunque cosa accada, io sono sempre qui per te-.
 
  
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