FRANCESCA
E’
un continuo tira e molla: mi bacia, mi dice che mi ama, poi mi mette da
parte,
poi mi bacia, mi dice che mi ama e poi bacia
un’altra…
Ma
stiamo scherzando?
Caro
Andrea, con te non voglio avere più niente a che fare.
La
sfortuna mi perseguita:abitiamo nella stessa via, in palazzi vicini.
La
scuola? No, fortunatamente quella è diversa. Lui frequenta
lo scientifico, io
il classico.
Finito
di fare la mia valigia, decido di uscire un po’ fuori in
giardino e non pensare
più ad Andrea.
E’
uno stronzo, il caso è chiuso.
Sto
uscendo dalla porta e incrocio Martina.
Già,
c’è anche lei!Non le rivolgo neanche lo sguardo.
Era
la mia migliore amica e poi bacia il ragazzo di cui sono innamorata.
Diceva
di amare tanto Gianluca, ma poi vedo che ha trovato già il
sostituto.
Poco
più in là del muretto trovo Giulia, seduta
insieme a Rita che parlano
animatamente.
Mi
dirigo verso di loro: appena mi avvicino subito fanno silenzio e
smettono di
parlare.
Il
dubbio mi sorge spontaneo.
“Stavate
parlando di me?”
“Oh,
no….noi…cioè, in un certo
senso!”
Le
guardai perplessa:”Vuoi spiegarti meglio,
Giù?”
“Si,
dunque…noi abbiamo saputo di te e
Andrea…”
“Ah,
quindi eravate voi che ci spiavate!” domandai alzando il tono
di voce.
“No…in
realtà ce l’ha
detto…ehm…Martina!”
Martina…ma
certo! Dovevo immaginarlo! Ci ha visto e poi subito ha voluto farci
litigare:
quanto è stronza!
“Senti
Giù, se vuoi raccontare le cose bene, evita di
balbettare!” rimbeccai io.
“Si!
Giusto, hai ragione! Dunque, abbiamo saputo di te e Andrea, ma anche
che
Martina, diciamo che ha trovato qualcuno con cui rimpiazzare
Gianluca!”
Ah,
bene! La notizia era andata di bocca in bocca.
“E
quanti sanno di questa storia?”
“Credo
tutti….ma non sono sicura!”
Ancora
meglio!
“Ti
prego, non ti arrabbiare con noi! Noi…cioè almeno
io…sono con te! Martina ha
fatto una cosa bruttissima, lo ammetto! Però potete sempre
chiarirvi…”
“NO!
IO NON MI CHIARISCO PROPRIO CON NESSUNO! IO IN QUESTA STORIA VOGLIO
USCIRNE,
NON C’ENTRO NULLA, CHIARO?”
Spazientita
me ne tornai in camera.
Che
settimana di merda!
Sul
pullman mi sono seduta allo stesso posto dell’andata insieme
a Giulia.
Martina
si era seduta accanto a Rita e Andrea in fondo con gli altri.
Gianluca
stava davanti, con la testa addosso al finestrino a dormire, come
sempre
durante i viaggi lunghi.
“Senti,
posso dirti una cosa, però mi prometti che non ti
arrabbi!”
“Avanti,
spara!”
“A
me mi fa soffrire molto questa situazione…cioè,
tu e Martina che non vi
parlate! Ragiona, non ha senso quello che stai facendo!”
“Pensa
io come posso stare! Sono anni che cerco di risolvere la situazione e
poi
arriva lei e rovina tutto. Ci eravamo chiariti io e Andrea, mi aveva
detto che
mi amava. Forse non mi ama abbastanza!”
Eravamo
quasi a Frosinone, ancora mancava molto per arrivare a casa.
Giulia,
capendo che non era proprio il momento di parlare di
quest’argomento,
disse:”Siamo a metà viaggio, ci siamo
quasi!”
“Già,
fra qualche ora e sarà tutto finito!”
Fra
qualche ora, magari mi risveglierò pensando che tra me e
Andrea le cose vanno
ancora bene…
ANDREA
Riconobbi
dal finestrino la fine dell’autostrada: finalmente eravamo
tornati a casa.
Ancora
qualche chilometro, qualche minuto e poi tutto si sarebbe risolto.
Oh,
povero Andrea! Come
pensi che tutto si risolverà, se tu non fai nulla?
Ma
perché tu, coscienza del cazzo, non ti fai gli affari tuoi?
Andrea,
dammi retta.
Lasciala stare, Francesca!
Non è tua e non sarà
tua…mai più!
E
chi te la detto? Io la AMO!
E
farò di tutto per non perderla…
Queste
sono soltanto parole
vuote, prive di significato.
Mi
toglierò di dosso Martina, le farò capire che non
è lei che voglio, ma la sua
ex-migliore amica.
Sentì
che il pullman si era fermato:eravamo arrivati.
La
piazza era piena di genitori che aspettavano i propri figli: riconobbi
i
genitori di Francesca, che si erano fermati a parlare con i miei.
Martina
aveva già preso la valigia e Gianluca stava salutando suo
padre.
Sembrava
tutto normale, sembravamo ragazzi normali, ma in fondo soffrivamo tutti
per
amore.
Presa
la mia valigia, mi feci forza e mi avviai dai miei genitori, che
stavano ancora
parlando con quelli di Francesca.
Per
prendere tempo, subito aprì il porta-bagagli e misi dentro
la valigia, il più
lentamente possibile.
Francesca
stava ancora salutando Giulia.
Finita
l’operazione mi diressi da zio Antonio e da Simone.
“Ciao!”
“Cià…”
Simone
mi stava guardando, poi d’un tratto mi prese per il braccio e
mi portò lontano
da orecchie indiscrete.
“Tu
e Francesca dovete risolvere la situazione!”
“Non
si può risolvere la situazione. Non c’è
niente che può risolvere la situazione!
Ormai l’ho persa!”
Queste
parole mi facevano male, come se in quel momento un pugnale mi stesse
perforando il petto.
“Non
fare il cojone, io ho un’idea…”
Ma
la voce dello zio ci fece sobbalzare:”Simone,
dai…andiamo che è tardi!
“Si,
arrivo!” poi si rivolse a me “Ci penso a tutto io,
non ti preoccupare!”
L’ultima
frase mi faceva un po’ preoccupare: l’ultima volta
che Simone aveva pensato di
fare qualcosa, non era riuscita per niente bene.
Tornai
dai miei, ormai tutti se ne erano già andati.
Ci
saremmo visti domani mattina alle 11:00 a messa.
Fancesca
era ancora lì: cercai il più possibile di
guardare per terra, guardare le
scarpe, le macchine che passavano per strada, qualsiasi
cosa…tranne LEI!
Mi
vergognavo!
“Beh,
ma Andrea…tu non lo sai!”
“Sapere
cosa?” risposi io, con finto interesse.
“Tu
e Francesca siete cugini!” disse tutto in un soffio mia madre.
Istintivamente
il mio sguardo si posò sul suo viso e lei fece lo stesso, ma
fu un attimo poi
ci rivoltammo di scatto.
Non
sapevo proprio che rispondere.
Io
l’amavo, ma lei era mia cugina: che situazione del cazzo!
“Si,
beh…di terzo grado…”
continuò mia madre.
Informazione
interessante: può essermi di conforto, grazie mamma!
NOTE DELL'AUTRICE:
Finalmente
o purtroppo i nostri ragazzi sono tornati a casa, ma qualcosa non va.
Diciamo che, non sono più i ragazzi di prima: ognuno di loro
soffre per amore o per amicizia.
Che succederà???
P.S.:Ovviamente l'ultima frase della storia è abbastanza
ironica, poichè per Andrea non è per niente di
conforto l'informazione della madre...anzi, voleva dimenticare
Francesca e invece continuerà a pensarla!!Un grazie va anche a nicosacco, che è un assiduo recensore di questa storia!!
A presto, ElenSofy!