capitolo 22 - ritorno a casa

Appena uscita dalla Sala Comune, Nerissa corse alla Stanza delle Necessità
-ho bisogno di scappare-
pensò ad occhi chiusi e la porta si aprì mostrando una stanza vuota, con solo  un vasetto con dentro della polvere nera ai piedi di un grande camino.
Nerissa prese una manciata di polvere e entrò nel camino, "Malfoy Manor" disse gettando la polvere ai suoi piedi... uno scoppio, lei chiuse gli occhi e quando li riaprì rotolò a terra, nel salotto della casa degli zii.
"Perchè sei rimasta indietro?!" chiese subito la madre in modo severo andandole incontro, mentre Nerissa si rialzava:
"glie l'ho detto io" disse Fenrir guardando Bellatrix con aria di sfida
"non mi sembra che...." cominciò la donna zittendosi quando notò che la figlia non la stava ascoltando ma che invece aveva posato lo sguardo su Draco che stava in piedi dall'altra parte della Sala con lo sguardo basso.
Nerissa si avvicinò al cugino prendendogli il mento con delicatezza alzandogli il viso fino a che i loro occhi non si incontrarono, quelli di Draco si riempirono in fretta di lacrime e poggiando la fronte sulla spalla di Nerissa le lasciò uscire, lei appoggiò una mano sulla sua schiena stringendolo a se e l'altra tra i suoi capelli accarezzandolo in modo materno.
"Draco, Draco smettila! riprenditi! che razza di figure ci fai fare?!" cominciò a dire Lucius avvicinandosi ai due ragazzi, venendo però bloccato da una mano della moglie che gli prese il braccio e da un occhiataccia della nipote.
Narcissa scoccò un occhiata di ringraziamento a Nerissa tirando Lucius con se e facendo capire ai presenti di spostarsi nella sala a fianco e lasciarli soli.
"se ne sono andati?" chiese Draco senza alzare la testa dalla spalla di Nerissa.
"si"
Draco alzò lo sguardo e dopo aver osservato gli occhi della cugina la abbracciò stringendosi a lei.
"é finito, quel peso se n'è andato... tranquillo, ci sono io"
"Mi ucciderà, ucciderà mio padre... mia madre...!" disse Draco staccandosi da lei e dandole la schiena quando si allontanò di poco.
"come siamo positivi... no, non ti ucciderà! e se anche ci prova....."
"cosa?! glielo impedisci tu?! senti per quanto tu possa essere furba, brava eccetera non puoi riuscirci! apprezzerei il tentativo ma non il vedere il corpo di mia cugina privo di vita! grazie!"
"é un ottima domanda, Draco." disse una voce fredda e cupa che apparteneva all'uomo che era appena entrato nella stanza, il Signore Oscuro.
"Sai Nerissa, non sembri più così determinata a raggiungere il mio... il nostro... obbiettivo, anzi... sembra che voglia impedire che questo avvenga. non ci metti davvero impegno in ciò che fai, sembra che non ti interessa o non ti riguarda ciò che vuol dire l'essere una Mangiamorte, è forse così?"
Nerissa teneva lo sguardo alto: troppo fiera per mostrare che lo temeva, troppo guerriera per mostrarsi debole, troppo forte per dimostrare che ciò che Lui stesse dicendo la riguardasse.
"forse, Signore" rispose fiera.
 Lui si aspetta un -no signore- soprattutto perchè pensava che anche lei, come tutti, lo temesse, ma non era così!
"come?!" nel mentre Draco teneva lo sguardo basso assistendo alla scena pregando Salazar di non dover rivivere l'estate precedente e , nel più immediato futuro, di non esser costretto a rivedere la sua cuginetta torturata senza che lui potesse fare niente.
"Ho detto forse" ripetè Nerissa lasciando perplesso l'uomo che le stava di fronte e la scrutava con attenzione.
"intendi che stai pensando di lasciare i Mangiamorte? è forse così?"
"no signore, avete frainteso"
"spiegati, allora" la voce fredda serpeggiò tra i denti stretti di quella figura.
"può darsi che il mio comportamento di questo ultimo periodo dia quest'impressine, ma in realtà è solo che ho altri pensieri nella testa.... chiaro?" la ragazza parlò con sfacciataggine e non nascose quel semi sorriso che le spuntò quando vide che il Signore Oscuro non sapendo cosa dire se n'era andato.
in quel momento Draco alzò lo sguardo.
"Perchè gli rispondi così?! Perchè rischi così tanto?!"
lei guardò gli occhi di suoi cugino "perchè lo ammiro, ma non lo temo"
"perchè giochi col fuoco, Nery?" preoccupato Draco fece un passo verso la ragazza che si avvicinò a lui, poi sorrise dolcemente con una piccola lacrima pronta a cadere
"perchè se non mi scotto non capisco che il fuoco brucia"