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Autore: ImUnique    18/04/2014    1 recensioni
La sveglia era suonata ormai già da un quarto d'ora, ma la voglia di
mettere i piedi a terra no esisteva. Era il primo giorno di scuola, anzi,
il primo giorno del secondo anno di liceo. Charlotte non ne voleva sapere
niente del liceo Mckinley; odiava quel posto. Non era una ragazza molto
popolare, aveva sempre vissuto all'ombra di sua sorella Marley. Tutte
e due avevano i capelli castani , occhi azzurri e labbra carnose, erano
entrambe molto carine, ma quella su cui cadeva più lo sguardo era Marley. Ma quest'anno le cose sarebbero cambiate, Charlotte avrebbe fatto nuove amicizie, il glee sarebbe diventata la sua nuova casa, e avrebbe passato un anno meraviglioso.
O almeno credeva sarebbe stato tale...
-
"Guarda, che ho capito il tuo giochetto!"
"Quale giochetto?"
Chiedo io perplessa.
"Basta che tu me lo dica!"
"Mi dica cosa?"
"Se vuoi scopare devi solo dirmelo!"
-
Avevamo già provato tante volte quella canzone. Ma, non avevo ancora tirato fuori le mie vere emozioni. E non ce la facevo più. Dovevo mettere in chiaro le cose.
Arrivato al centro del palco, mi metto a fissarlo nei suoi occhi neri. Sono belli e profondi, come pozzi.
"Allora, proviamo."
Genere: Erotico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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CAPITOLO 28
P.Y.T.

-Niall-
Non riesco a pensare ad altro se non a Diana. Penso solo a quanto è bella e simpatica, a quanto io sia fortunato ad averla conquistata, e a quanto soffrirò nel vederla partire, per tornare in Italia. Kitty, mi schiocca le dita davanti agli occhi, due o tre volte. 
"Concentrati!"
"Si, si sono concentrato."
Kitty mi guarda con faccia interrogativa, e arriccia le labbra incrociando le braccia al petto. Rimane per un po' a fissarmi, mentre batte rumorosamente il piede a terra. Ha ancora addosso la divisa dei Cheerios, ed è da quando è entrata nella squadra delle cheerleeder che non la vedo altro che con quella. 
"Bene, allora ripetimi i passi."
Mi guardo per qualche secondo i piedi, aspettandomi che facciano tutto da soli, poi alzo la testa verso il soffitto e sbuffo chiudendo gli occhi. 
"Ma è un insulto se ballo, è come se prendessi in giro i passi di danza!"
Kitty sbuffa, poi si porta una mano alla fronte e scuote la testa.
"Devi fare il duetto con me, perciò adesso montiamo anche una piccola coreografia."
"Piccola? Tu la chiami piccola?"
Kitty alza gli occhi al cielo, e si va a seder per terra, iniziando a massaggiarsi la nuca. Io mi siedo accanto a lei. E le do una leggera spallata, e ridendo le dico:"Se vuoi facciamo che tu balli e io ti giro attorno cantando."
Kitty, tenta di soffocare una risata. Fa un respiro profondo e poi riprende a guardarmi.
"Come sta la tua ragazza?"
Io arrossisco, mi fa effetto sentir dire dalle altre persone che Diana è la mia ragazza, non perché me ne vergogno, ma perché penso sia fantastico sapere che in qualche modo è 'mia'. 
"Lei sta bene." 
Rispondo io abbassando la testa sulle mie gambe.
"Poi hai chiarito con lei la questione del portarmi a cena?"
Ridacchia lei dicendomi ciò. Io annuisco, sempre con il sorriso stampato in faccia.
"Ma lo sa vero che siamo cugini?"
Adesso lazo la testa, e fisso la parete bianca a qualche metro di distanza da me, e il mio sguardo si fa serio finalmente. 
"Ehm, no."
"Ah, perciò penserà magari che io sia una troietta che vuole rubarle il ragazzo."
"Già."
Dico io imbarazzato.
"Mh, figo."
Risponde Kitty, ridacchiando. La vedo alzarsi da terra e porgermi la mano per alzarmi. 
"Dai, impariamo questo insulto per la danza."
Io rido. E afferro la sua mano, per alzarmi. Io e Kitty siamo cresciuti insieme, siamo stati sempre inseparabili, ma da quando è iniziato il liceo, non ci siamo visti poi così tanto, se non fosse per il glee, e per le cene che facciamo una volta alla settimana a casa di nostra nonna, non ci vedremmo mai. Per i corridoi se ci incontriamo, non ci rivolgiamo
Neanche un saluto, non ci diciamo più niente, e le parlo solo in poche occasioni. Ma almeno,quando lo faccio, le parlo dell'argomento che mi piace di più, Diana, e intanto Kitty, mi aiuta con lei. Ma penso che si sia un po' stancata di sentir parlare sempre di lei; ma poco me ne importa, io di Diana ne parlo, quando e con chi ne ho voglia.

-Louis-
Fisso io soffitto affrescato per un po', chiedendomi, come mai ai quattro angoli della stanza, il colore della vernice cambiasse colore. Poi un sospiro, mi sveglia dai miei pensieri, giro lo sguardo, e vedo Blain, steso vicino a me, che mi guarda felice. Io sorrido, perché non posso fare altro che sorridere quando sono con lui. Ad un certo punto sentiamo il campanello suonare, Blain, distoglie lo sguardo da me, e prende a fissare la porta. 
"Vado a vedere chi è."
"Si certo fai pure."
Dico io sedendomi sul bordo del materasso. Lo vedo uscire dalla stanza, e lo sento scendere le scale con passo veloce. Sbuffo, innervosito dall'interruzione di quel momento, e mi ributto a peso morto sul letto.
"Kurt, che...che sorpresa."
Appoggio le mani sul comodo materasso, e mi aiuto ad alzare la schiena da esso. Perplesso mi alzo dal letto, e esco dalla stanza. Scendo le scale. E davanti all'entrata della casa, vedo Blain, e un altro tizio biondo che si baciano con passione. Spalanco gli occhi, non stupito dalla scena, ma incredulo del fatto che Blain stia facendo tutto ciò davanti a me. Ma io non dico una sola parola, rimango immobile sulle scale a fissare la scena. Quando finalmente i due si staccando l'uno dall'altro, il moretto mi rivolge di nuovo lo sguardo. E da un espressione felice, passa ad una seria e malinconica. L'altro ragazzo, mi porge la mano e dice con una voce squillante:"Ciao! Io sono Kurt, il ragazzo di Blain in visita da New York."
Io gli prendo la mano, e gliela stingo, e con tono incazzato dico:"Piacere, io sono Louis, io ragazzo che il tuo ragazzo ha ingannato tutto questo tempo." 
Appena finita la frase esco di casa, e sento Blain dire:"Lou, no ti preg..."
Ma non gli do il tempo di finire, perché esco in fretta da quella casa sbattendo la porta dietro di me. Ma come cazzo hai fatto a cascarci? Dio mio, quel fottuto bastardo ti ha fatto diventare pure gay. O magari mi sbaglio, magari e stata solo una fase. Ripeto all'infinito per convincermi che effettivamente ho solo passato una fase. Ma non ne ho le prove, si Blain mi attirava, ma devo dire che lo faceva solo lui. Cioè gli altri maschi non mi attiravano per niente. Che io non sia gay? 
C'è solo un modo per scoprirlo, e ci penserò domani. Adesso voglio solo sprofondare la faccia in un cuscino e liberarmi da tutto ciò che era appena successo. 

-Tamara-
Questa giornata scolastica e stata più dura del solito. Oggi ho dovuto evitare per tutte le ore di lezione, che Zayn, o qualsiasi altro giocatore di football, mi molestasse o infastidisse in qualche modo. Mi sono proprio cacciata nei casini. Ma adesso, sono più tranquilla ora che sono al glee. Vedo Robin sedersi affianco a me, questa, mi fissa in modo inquietante. Io mi giro dalla parte opposta dove è seduta lei, sperando in qualche modo che stia guardando dietro di me. Ma niente, nessuno c'è alle mie spalle. 
"Ti serve qualcosa?"
"Domani facciamo la canzone."
"D'accordo. Cosa vuoi cantare?"
"Voglio fare 'I can't remember to forget you'. Di sicuro questa canzone risalterà la mia voce da urlo, mentre tu, tu potrai accompagnarmi durante il ritornello."
Alzo gli occhi al cielo, per questa qui, non c'è nemmeno bisogno di ribattere. E inutile, merda è e merda rimane. Così io mi massaggio la fronte, e rispondo con un sospiro un 'okay'.
Appena il prof Shue si posiziona al centro dell'aula, tutti si fanno zitti. 
"Bene ragazzi, allora oggi ci sono due novità, poi inizieremo con i primo duetti."
Sposto lo sguardo su Char, la quale è seduta dall'altra parte della stanza che mi fissa. In qualche modo, mimando con le labbra, cerco di chiederle 'aiuto', per cosa non so, ma ho disperatamente bisogno di lei. Sento che sta per succedere qualcosa di brutto. 
"Allora..."
Ricomincia il prof.
"Fate un applauso per il ritorno di due leggende del glee. Kurt Hummel, e Rachel Barry."
Tutti applaudiamo, entusiasti. Anche se sono più che sicura, che la metà della classe non sa chi siano, ovviamente, compresa la sottoscritta. Avanti, vicino al prof Shue, si avvicinano due ragazzi. Una ragazza castana, con dei cappelli lisci e un'elegante frangetta, si mette alla destra del prof. Mentre, un ragazzo biondo, con due occhi azzurri, si posiziona alla sua sinistra. Questi sorridono e fanno delle piccole riverenze mentre ricevono i loro applausi. 
"Questi due, sono dei miti. E spero abbiate la fortuna un giorno di realizzare i vostri sogni come loro."
"Io e Kurt, stiamo per fare il nostro primo musical a Broadway, non abbiamo parti molto importanti, ma è già un buon inizio."
"No scusa un attimo."
Inizia Tina. 
"La grandiosa Rachel Barry, che ci ha assillato tutti questi anni per avere un assolo, si accontenta di un ruolo mediocre?"
La ragazza castana, piega la testa di lato e fa un broncio strano. Chiude gli occhi, raddrizza la testa, e guarda Tina. 
"Non è un ruolo mediocre."
Tutti nella stanza, non fiatano, lasciano queste due parlare. Nessuno dice niente, ne per interromperle, ne per cessare il loro imminente litigio. 
"Quello che vuole dire, Rachel, è che ci si accontenta, anche dei più piccoli ruoli, pur di arrivare in cima al più presto."
Dice il ragazzo biondo spostando la sua amica di lato. Questa sbuffa e si mette a posto la frangetta. 
"Okay ragazzi."
Ricomincia il prof., battendo le mani.
"Se voi due volete sedervi io inizierei con i duetti."
Prima che il prof inizi a chiamare qualcuno, viene interrotto, dall'irritante vocetta di Robin. 
"Mi scusi prof."
Inizia lei.
"Ha detto che c'erano due novità, ma io ne vedo solo una. Se due ex studenti si possono chiamare novità è ovvio..."
Dio quanto vorrei ucciderla. Odio Diana perché ha estratto il mio nome insieme al suo. 
"Giusto! Ottima osservazione. C'è un nuovo membro con noi. Fate un applauso a Zayn."
Ovviamente quando il moretto entra, nessuno applaude, anzi lo guardiamo  tutti dall'alto al basso. Senza spiaccicare una parola. 
Ma mi stanno prendendo per il culo? 
"No seriamente ditemi che è uno scherzo."
Il prof Shue di volta a guardare Zayn, il quale fa la stessa cosa. I due si fissano per qualche secondo.
"Perché dovrebbe essere uno scherzo?"
Chiede allarmato il prof.
"Forse perché è lui che ci tira addosso delle granite perché siamo al glee?"
Dico io con tono sarcastico. O almeno penso lo sia. 
"O forse pensi sia uno scherzo perché mi odi?"
Dice lui cercando mi imitare la mia voce. 
"O forse perché ti odiamo tutti?"
Scatta Charlotte, la quale prende le me difese. Intanto i due vecchi componenti del glee, guardano la scena di noi che litighiamo, spostando lo sguardo, molto attento, da Zayn, a noi seduti sulle sedie.
"O dio. Mi sembra di rivivere un flashback."
Sussurra piano il ragazzo alla sua amica, ma abbastanza forte da farlo sentire fino a qui. La ragazza con la frangetta, Rachel, annuisce con le labbra serrate, senza staccare lo sguardo dalla scena. 
"Dai ragazzi! Zayn ha una voce formidabile, ci serve per le provinciali!"
Io sbuffo, e incrociando le braccia al petto, appoggio completamente la schiena alla sedia, facendola aderire allo schienale. 
"Vai pure a sederti."
Dice il prof. dando una pacca sulla schiena del giocatore di football, per incoraggiarlo ad andare a prendere posto. Zayn, si isola al lato di una stanza, almeno un briciolo di intelligenza l'ha per capire che non lo vuole nessuno.

-Diana-
Okay, io non odio molta gente, ne la disprezzo, ma Zayn è l'eccezione. Perché il prof. Shue ci ha dovuto fare questo? E adesso cosa farà dato che è nel glee? Si lancerà le granite addosso? No ma io non so. Sbuffo, e cerco di attirare l'attenzione di Tamara, cercando di farle capire, che non sopporterò la presenza di quello li nel glee. 
"Bene! Iniziamo con Niall e Kitty."
Scatto appena sento il nome del mio ragazzo, e subito giro la testa verso il centro della stanza, e lo vedo, di fianco a Kitty. La trovatella Kitty.

-Niall-
Sono preso dall'agitazione.
"No non ce la posso fare."
Dico io spaventato a mia cugina, mentre guardo tutti che mi fissano. Kitty mi prende una mano, e con tono serio dice:"Si invece! I passi li sai, ce la farai."
A quelle parole, non mi convinco, ma un briciolo di coraggio mi sale in corpo e allora dò l'okay ai musicisti per far partire la musica. 1,2,3....faccio i primi passi della coreografia, montata su 'Hey brother', e intanto che canto e ballo, Kitty mi segue. Devo dire che non sto facendo dei passi favolosi, ma mi sto muovendo abbastanza bene. Credo. 
"Dio!"
Esclama ad un certo punto una ragazza. La musica si ferma e di conseguenza noi. Vediamo correre la ragazza rossa fuori dalla stanza. Così io guardo in direzione della porta dov'è appena uscita e aprendo le braccia dico:"Ma dai! Non stavo ballando così male."
"Oh si invece."
Esclama Robin.
"Oh, ma stai zitta cornacchia."
Dice Diana in mia difesa, amo questa ragazza. Ad un tratto vedo Zayn alzarsi dal suo posto e uscire esattamente dov'è uscita la rossa. Ci guardiamo tutti perplessi. Ma
Io alzo le spalle e dico:"Ormai è andata, basta ballo."
"Eh-eh no, adesso la rifacciamo da capo."
"Se tu non fossi mia cugina ti ucciderei, e poi mangerei il tuo corpo morto."
"Blah."
Dice Kitty portando la lingua fuori dalla bocca, in segno di disgusto.
Ad un tratto mi giro verso Diana, la quale mi guarda schioccata. Oh cavolo, mi ero dimenticato di spiegarle la faccenda che Kitty è mia cugina.


  
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