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Autore: fliflai    18/04/2014    1 recensioni
Salve a tutti!
Allora questo è il continuo di Un marmocchio problematico e Un marmocchio problematico: il ritorno.
Tsuna questa volta dovrà affrontare la gravidanza, e Hibari non sembra molto felice della cosa...
So che sono negata per le trame, ma spero comunque che vi piaccia la storia!!!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kyoya Hibari, Tsunayoshi Sawada, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un Marmocchio Problematico.'
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Aiko si risvegliò in una stanza, completamente solo.
Si gradò intorno. Come ci era finito? Non ricordava...
<< Izu-chan? Mey nee-chan? >> chiamò mentre si alzava.
Non rispose nessuno.
Ovvio.
<< Mey! Izumi! >> urlò cercando un'uscita.
La stanza era spoglia, muri dipinti di nero, e assolutamente priva di porta o condotti di ariazione. 
"Ma che sta succedendo?"
Sospirò e si sedette, cercando di rammentare quello che era successo.
Si era svegliato, era andato al "matrimonio" dei suoi genitori -che tra l'altro non era stato celebrato-, i suoi fratelli lo avevano portato fuori dalla chiesa ( dove dinamiti, katane e altro non potevano raggiungerli.) Poi era stato fermato da lui.
Hiro lo aveva preso da parte, mentre i gemelli li osservavano. 
Il Sempai aveva cercato di scusarsi, e di dirgli che avrebbe aspettato... 
Poi si era nuovamente indispettito perchè, insomma, aveva cercato di spiegargli che non sapeva nemmeno di cosa si stava parlando , ma naturalmente non gli  aveva creduto.
Nonostante ciò più o meno si erano riappacificati.
Quando poi si era avviato con i fratelli per tornare a casa qualcuno li aveva colpiti alle spalle, o almeno credeva.
" Magari Izumi è riuscito a evitare il colpo, ma in quel caso io non sarei qui."
Il moro sbuffò esasperato.
Ma perchè finivano sempre in situazioni strane?

*-*-*-*

<< Per tutte le ananas del mondo, ho detto che voglio uscire! >> urlò per l'ennesima volta Mey al muro. E per l'ennesima volta nessuno rispose.
<< Santo e amato Mukuro che testardi >> mormorò accovacciandosi.
Era ormai da diverse ore che era stata rinchiusa, e non ce la faceva più.
Ed era sempre tutto così maledettamente monotono! 
Lo odiava.
Decise di sedersi, prima o poi il suo ananas azzurro sarebbe venuto a salvarla, come tanti anni prima.
Aspettò ancora un pò, poi si sdraiò a pancia in su. 
" Aspetterò come una brava fanciulla indifesa, so che è questo che lui vuole! "

*-*-*-*

<< Giuro che ti morderò a morte erbivoro, chiunque tu sia! >> ringhiò Izumi, con i tonfa in mano.
Doveva trovare un modo per uscire da lì, e in fretta. Poi si sarebbe preoccupato di andare a salvare Mey e Aiko. Sapeva che non doveva permettere al suo fratellino di avvicinarsi a quell'idiota! 
Si era distratto vedendo quanto era felice accidenti! 
Trovare una via di fuga doveva essere la sua priorità.
Ma come ? Non vi erano vie di uscita in quel luogo, e effettivamente non sapeva nemmeno come ci era arrivato!
Inoltre li avevano saggiamente divisi. Certo, non dubitava di riuscire a scappare in un modo o nell'altro, ma poteva essere lo stesso per gli altri due? 
Dubitava che Mey si potesse arrendere con facilità, ma Aiko?
certo quando si arrabbiava diventava piuttosto violento, ma era anche verop che spesso si faceva prendere dal panico.
Non poteva rischiare, doveva riuscire a salvarli!
Si alzò con uno scatto felino e incominciò a tastare tutte le pareti. Niente.
"Impossibile! In qualche modo ci dovrò essere arrivato qui dentro!" riflettè.
Poi la trovò, sotto di lui vi era una botola.
Frettolosamente l'aprì, trovò delle sclame, che probabilmente conducevano ad un altro locale.
Non ci pensò neanche un secondo e scese, impaziente di trovare i fratelli, ma rimase del tutto spiazzato.
La stanza dove era sbucato era esattamente uguale alla precedente che si era lasciato alle spalle.
Ma vi era una differenza.
<< Izumi mi hai trovato! Ero davvero spaventata! >> esclamò un ammasso di capelli rossi, che corse ad abbracciarlo.
<< Nova...! >>

*-*-*-*

<< Non fa niente Gokudera-kun, hai fatto del tuo meglio. Adesso vorrei che andassi con Yamamoto nelle fogne >> domandò Tsuna mentre metteva a posto dei fogli, seduto alla scrivania.
L'argenteo fece una faccia piuttosto perplessa, ma non osò dire nulla al suo Boss, che in quel momento aveva fin troppi problemi.
<< Non fare quella faccia per favore. So bene che non è un posto molto gradevole, ma vorrei essere sicuro di controllare ovunque... >> mormorò Sawada mentre si metteva una mano sul volto, sfinito.
Erano orami ore che cercavano, naturalmente senza alcun risultato.
<< Subito Decimo! >> esclamò Gokudera uscendo con passo spedito per andare a recuperare l'idiota.
Stranamente Tsunayoshi era piuttosto tranquillo, aveva mantenuto i nervi saldi, facendo subito iniziare le ricerche.
Come avevano fatto le cose a precipitare così facilmente? Si era  distratto per pochissimo ed adesso erano finiti in quella situazione.
Per fortuna aveva la consapevolezza che i suoi tre figli sapevano difendersi più che bene, altrimenti non sapeva come avrebbe potuto restare calmo.
Sospirò nuovamente prima di alzarsi.
Doveva fare due passi per schiarirsi le idee.

*-*-*-*

Hibari rientrò verso sera, scocciato più che mai. Non aveva trovato assolutamente nulla, e aveva svolto ricerche per ore intere.
Quando si chiuse la porta alle spalle notò che la casa era completamente al buio, evidentemente tutti erano tornati a casa,e Tsuna si era coricato.
Entrò con cautela in camera da letto, sorprendendosi nel trovare l'altro ben sveglio, seduto a gambe incrociate sul letto.
Stava consultando qualcosa tenedo una penna in mano.
Appena sentì la porta aprirsi si voltò e gli accennò un sorriso.
<< Hibari-san ho pensato a lungo questo pomeriggio. >> a questo punto gli mostrò il foglio che teneva in mano << so che è una cartina limitata a Naminori ma abbiamo cercato tutto il giorno nei dintorni senza alcun risultato. Quindi secondo me dobbiamo cercare qui. In fondo è il posto meno plausibile >> mormorò.
Kyoya aggrottò la fronte afferrando la cartina che gli era stata porta. 
si sedette vicino al castano mentre ci rifletteva.
<< Forse possiamo provarci >> mormorò pensoso.
Tsuna sbadigliò e si stese. 
<< Hibari-san... sicuramente ce la faremo a trovarli... però... mi domando se non sono stato abbastanza responsabile... >> mormorò mentre gli si chiudevano gli occhi.
Il moro gli passò la mano nei capelli.
<< No, Tsunayoshi, non è colpa tua >> mormorò mentre si alzava.
L'altro annuì e subito dopo si addormentò.
Kyoya andò in salotto e analizzò con calma tutta Namimori. Forse poteva trovare qualche cosa.

*-*-*-*

<< Che cosa ci fai qui? >> esclamò stringendola.
Cosa diamine succedeva? Cosa ci faceva la sua ragazza lì?
Izumi la strinse con più forza. Adesso era piuttosto confuso... perchè? Che necessità c'era di rapire anche Nova?
<< Izumi... >> mormorò la rossa accarezzandogli la guancia.
<< Sei così pallido... stai bene? Calmati... >> gli disse guardandolo negli occhi.
Effettivamente era piuttosto stanco, ma più che altro preoccupato. Come poteva trovare un modo per far uscire almeno lei?
<< Nova... ricordi come sei arrivata qui? >> domandò staccandosi.
La rossa sgranò gli occhi. 
<< Io... No... non ricordo nulla in realtà... >> mormorò cercando di ricordare.
Lui sospirò, dicendole di non preoccuparsi, avrebbe trovato comunque un modo per farla uscire.
Lei annuì.
Izumi sorrise. Non l'aveva mai vista così tranquilla, evidentemente era davvero spaventata.
Si mosse velocemente, ricominciando l'ispezione.
Avrebbe trovato quella maledetta via di uscita!
<< Izumi... davvero... siediti un pò, hai una faccia stravolta. Tranquillo, lo troveremo un modo per uscire di qua, ma ora riposati per un pò va bene? >> sorrise la rossa prendendolo per un braccio e accompagnandolo verso una parete.
Il castano annuì. Effettivamente non si sentiva benissimo... quel posto era asfissiante, lo stava innervosendo.
Sorrise alla sua ragazza e chiuse gli occhi. 
Aveva fin troppo sonno.


*-*-*-*

Non era possibile, si trovava li da ormai diverse ore, e ancora nessuno si era fatto vedere.
Lei ODIAVA la solitudine, preferiva non trovarsi quasi mai da sola, e quella situazione era decisamente problematica.
Mey si passò una mano sul viso, imperlato di sudore.
Non si sentiva affatto bene.
Sospirando provò a fare un'altro giro per la stanza, naturalmente ottenendo lo stesso maledettisimo risultato.
Cioè nulla.
Si stava per rassegnare quando una voce molto riconoscibile la riscosse.
<< Kufufu Mey-chan ecco dov'eri! Ti ho cercato a lungo! >> esclamò con tono decisamente preoccupato Mukuro comparendo dal nulla.
La ragazza scatto in piedi e lo abbracciò con forza.
<< Finalmente! Mukuro-kun ti stavo aspettano, credevo che ti fossì dimenticato di me! >> urlò quasi arrabbiata.
L'illusionista le accarezzò i capelli con fare rassicurante.
<< Non potrei mai >> mormorò molto vicino alle sue labbra.
La ragazza arrossì, assecondandolo. Si fissarono negli occhi per pochi secondi, prima di baciarsi appassionatamente.
Mey sospirò estasiata.
Era tutto quello che aveva sempre sognato.

*-*-*-*

<< Se non esco il prima possibile da qui impazzirò >> mormorò il moro mentre si passava la mano sulla fronte imperlata di sudore.
Era da ora che cercava e stava continuando senza alcun risultato. 
Stava perdendo la pazienza.
Incominciò a battere i pungi sulla parete con forza. Un improvviso calore improvviso lo pervase. Sul muro incominciarono a comparire delle crepe.
<< Giuro, chiunque tu sia, se non mi fai uscire subito sfondo il muro e quando ti troverò ti riempirò di botte! >> urlò continuando imperterrito.
Dietro di lui apparve una porta socchiusa.
Aiko si diresse verso di essa, scostandosi i capelli dalla fronte.
<< Saggia decisione >> mormorò aprendola.
Spuntò in un salone molto ampio e arredato. Fece scorrere lo sguardo ovunque, e si soffermò su due poltrone.
<< Mey! Izumi! >> urlò con un sorriso ampissimo e correndo verso di loro.
Ma i due non si mossero, per andargli incontro, proprio non lo degnarono di uno sguardo. Erano profondamente addormentati.
Li chiamò e li scosse, ma non diedero segno di volersi sveglaire.
Che gli avevano fatto?
Intanto, In un altro luogo, Hibari si stava dando da fare, insieme agli Guardiani.
Avevano finalmente trovato il posto e Tsuna non aveva voluto perdere tempo. Quindi si erano subito diretti lì, per recuperare i figli, e mettere fine a tutto, una volta per tutte.
Il Boss non aveva ancora mostrato segni di cedimento, ma Kyoya vedeva chiaramente che non vedeva l'ora di riabbracciare i figi, come lui d'altronde.

*-*-*-*

<< Spiegami perchè stai facendo tutto questo! >> esclamò Hiro divincolandosi dalla presa di Saito, che lo fece sedere su una sedia, vicino alla poltrone dal fratello, che stava tranquillamente sorseggiando té.
L'interpellato non lo degnò di uno sguardo, la sua attenzione era tutta per lo schermo davanti a loro.
esso era collegato a una telecamera, posizionata nella stanza dove si trovavano i tre gemelli.
Aveva deciso di aiutare quel piccolo ragazzino che stava con suo fratello, lo aveva visto piuttosto agguerrito. Dubitava comunque che sarebbe riuscito nei suoi intenti.
<< Ascoltami! >> urlò ancora il fratello.
Quanto era fastidioso.
<< Non farmi ripetere, sbaglio o te lo avevo già detto? Per nostro padre! >> mornorò osservando Aiko che provava inutilmente a svegliare i fratelli.
Hiro davvero non capiva, praticamente neanche si ricordava di suo padre.
Osservò preoccupato il moro, fino a che non lo vide cadere a terra esausto.
<< Adesso basta! Lasciali andare! Prenditela verso chi si può difendere! >> esclamò strattonando Saito, che naturalmente non lo lasciò.
Il fratello sorrise.
<< Ma lui si può difendere, solo che è troppo ingenuo per saperlo. Non hai visto prima cosa ha fatto al mio prezioso muro? >> ridacchiò.
L'altro rimase fermo.
Tuttavia doveva chiedere spiegazioni, cosa stava succedendo veramente.
<< Se ti preoccupi degli altri due non ho fatto niente, sono solo sotto una potente illusione. Ma credo che non si sveglieranno mai. >> sogghignò.
Hiro sgranò gli occhi.
<< Cosa!? Vedi di smetterla, o Aiko ne soffrirà! Giusto.... perchè lui no? >> domandò curioso.
Il fratello aggrottò la fronte, poi sorrise.
<< Non c'è una ragione particolare... forse perchè volevo farlo soffrire, ma io direi perchè non ha funzionato. Pensi davvero che io sia così stupido da lasciare sveglio un potenziale pericolo? >> rispose guardandolo.
Il Sempai fissò con curiosità il moro, ancora intento a scrollare Izumi.
<< Uhm... chge ne dici se lo avvertiamo che i suoi cari fratellini non si sveglieranno più? Decisamente sarà più divertente! >> disse facendo segno a Saito di mandare un foglio di carta con tutte le informazioni che il moro doveva sapere.
Hiro si morse il labbro inferiore. Quello non doveva succedere.
<< Basta! Fratellone te lo chiederò di nuovo... perchè? >>.
Il ragazzo che gli era seduto vicino sbuffò.
<< Odio la gente che insiste, anche perchè mi pareva di averti detto che lo faccio per vendicare nostro padre. Sai... è da un pò di anni che non trona a casa, e posso solo supporre che sia morto. Ma io so chi è il responsabile >> disse e puntò il dito verso lo schermo << I genitori di quei tre ragazzi, e tutto il resto della famiglia. Sai al tempo il giovane Boss dei Vongola, che tu sicuramente conosci, era un gran ostacolo per la nostra famiglia. Quindi, anche se ormai non siamo più mafiosi, al tempo nostro padre decise di di ucciderlo. Forse tu non lo rammenti, ma era un gran sadico, per cui invece di farla finita subito ci mise un pò... anche perchè a quanto pare Sawada non riuscì a prendere la pillola, o qualcosa del genere. Ma quando arrivarono i Vongola Hibari Kyoya e lui combatterono, e nostro padre perse. Da quel giorno non è più tornato >> spiegò assottigliando gli occhi.
Hiro rimase stupito. Non ne sapeva niente.
<< Signore... pare che i Vongola si stiano avvicinando >> informò Saito.
Il ragazzo non si scompose.
<< Va bene, vai pure a dare loro il benvenuto... oh guarda il ragazzino sta leggendo il biglietto! >> esclamò con un sorriso.
Effettivamente era vero, Aiko aveva finalmente trovato il foglio che gli era stato recapitato, e lo stava leggendo con orrore.
Lo buttò per terra e si getto sui fratelli pregandoli di svegliarsi con  le lacrime agli occhi.
<< Merda, giuro che questa me la paghi bastardo! >> urlò Hiro cercando di librarsi nuovamente.
Venne tortalmente ignorato.
<< Non vuoi gustarti il momento della mia vendetta? Uhm... che sta facendo? >> mormorò guardando il moro alzarsi.

*-*-*-*

Aiko si alzò con i pungi alzati.
<< Non è possibile... >> mormorò guardando ancora una volta i visi dei fratelli placidamente addormenatti.
Li aveva ripetutamente sentiti mormorare nomi sconnessi, come Mukuro e Nova.
Non era possibile che non si potessero svegliare. A quanto pare era una speciale illusione che poteve trattenere chi ne veniva colpito in un mondo ideale, dove i sogni irealizzati potevano diventare realtà.
E chi avrebbe voluto uscire da li?
La vampata di calore gli invase nuovamente il corpo. Strinse maggiormente i pungi.
Puntò lo sguardo verso i gemelli, e sentì la rabbia che saliva maggiormente.
<< Io... giuro che ti ammazzo! >> urlò mentre il corpo gli ribolliva.
Una fiamma gli comparve sulla testa.
<< Uh-uh >> mormorò il rapitore.
Hiro sollevò un sopracciglio perplesso.
Cosa stava per accadere?
Il moro incominciò a battere nuovamente i pungni sul muro, apparentemente senza avere alcun controllo delle sue azioni.
<> disse con un tono di domanda nella voce il fratello maggiore.
<< Non lo so signore... quella pare la fiam->> incominciò senza riuscire a finire l'altro. Venne interrotto da una cascata di mattoni che per poco non lo uccisero.
Il muro era stato rotto.
<< Merda! Aiko ha perso il controllo! >> urlò Hiro cercando di liberarsi. Conoscendo la forza nascosta del suo ragazzo erano tutti in guai molto seri.
Il ragazzo era del tutto fuori controllo. Incominciò a distruggere tutto quello che gli capitava sotto mano. Afferrò con facilità un tavolo e lo scagliò con forza verso il suo obbiettivo, che si scansò.
Con estrema lentezza, si voltò verso Kurai e gli si avvicinò.
Lo afferrò per il collo e lo buttò contro il muro.
<< Spero che tu sia morto... >> mormorò muovendosi verso di lui.
<< Fermo Aiko. Non penso proprio che tu voglia farlo >> disse calmo Hiro.
Era riuscito a liberarsi, e il più velocemente possibile era corso verso i due per afferrare il braccio del moro.
Il più piccolo si liberò velocemente.
<< Non interferire >> sussurrò rigirandosi verso il suo bersagio.
<< Aiko non farlo >> disse il Sempai con tono calmo e rassicurante.
Le spalle dell'altro tremarno leggermente.
<< Io... Insomma lui... >> mormorò esitando.
Hiro si avvicinò con cautela. Gli poggiò una mano sulla spalla.
<< Aiko io ti capisco. Ma pensaci, se lo uccidi non potrai mai svegliare i tuoi fratelli >> disse cercando di essere convincente.
Il moro si fermò, e la fiamma si spense. Aiko si voltò e corse ad abbracciarlo piangendo.
Il Sempai sospirò sollevato mentre gli accarezzava i capelli.
Sentì un suono.
<< ehm... Aiko... dovremmo uscire! >> urlò correndo verso i due ragazzi addormentati e lasciando il fidanzato per terra.
Quest'ultimo lo guardò perplesso mentre si caricava sulle spalle i fratelli.
<< Non stare fermo lì! Qui scoppia tutto! >> urlò Hiro prendendolo per la mano e correndo il più velocemente possibile verso l'uscita.
Il ragazzo le seguì, ancora perplesso.

*-*-*-*

<< Hibari-san! >> esclamò Tsuna notando gli strani movimenti della casa.
L'uomo osservò con interesse il crescente numero di rumori sospetti peroveniente dall'edificio.
Poi sgranò gli occhi, afferrò Tsunayoshi per un braccio, lo buttò per terra e si lanciò sopra di lui. Contemporaneamente alzò un braccio, tenendo un tonfa.
Un enorme masso si abbattè su di loro, e in poco tempo la casa esplose.
Rimasero per qualche secondo fermi, spaesati, poi trovarono il modo di alzarsi senza essere colpiti.
Si era tutto calmato.
I due si alzarono velocemente.
<< Mey! Aiko! Izumi! >> urlò Tsuna correndo verso le macerie.
Non rispose nessuno.
Il castano non si arrese e si mise a cercare frenaticamente tra le macerie.
<< Oww... >> si sentì da sotto un masso.
Il Cielo si diresse con velocità verso quel rumore.
Con difficoltà scostò le macerie, e sotti di esse vi era Hiro, che proteggeva sotto di se i suoi tre figli.
Tsunayoshi cadde in ginocchio piangendo e li strinse forte a sè.
Non avrebbe potuto sopportare l'idea di perderli





.... Si lo so non aggiornavo da moltissimo tempo, ma sono stata talmente impegnata da non poter neanche respirare tra un po! =(
Comunque punto ad aggiornare velocemente in queste vacanze, anche perchè spero di riuscirmi a rilassare.
Ancora le mie scuse.
Fliflai =)
  
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