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Autore: ineedmagicandsuperheroes    18/04/2014    2 recensioni
Gale e Katniss si incontrano per la prima volta dopo la Rivoluzione. Lui non l'ha ancora dimenticata, lei con Peeta sembra felice, ma spenta. Tra imprevisti e personaggi che si intromettono, riuscirà Gale a riaccendere la fiamma della sua Ragazza di Fuoco?
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Gale Hawthorne, Johanna Mason, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le fiamme sono spente.

E' la prima cosa che penso quando la vedo: è bellissima, come sempre, ma quel vestito, di un tenue arancione, la invecchia. Sorride e sembra quasi un sorriso vero, ma io che l'ho vista nei boschi so che si è semplicemente arresa: le dicono che deve essere felice perché è sopravvissuta, perché i suoi cari non avrebbero voluto che sprecasse la sua vita a piangerli...e lei li accontenta. Magari ci crede davvero: pensa che questa sia la felicità, il massimo che può raggiungere dopo tutto quello che ha passato.

Non esiste un limite, però.

Io, che ho visto i suoi sorrisi veri, spontanei, riconosco la differenza. Nei boschi non avevamo nulla, ma era fuoco...lo eravamo entrambi.
A Capitol City, dopo aver vinto i Giochi, sembrava avere tutto quello che un abitante di Panem potesse desiderare: soldi, immunità, popolarità...amore. I suoi sorrisi, quelli che riuscivo a vedere in televisione, erano aria: più frequenti del solito, passavano più in fretta.
Adesso, a distanza di mesi dalla fine della Rivoluzione e dalla morte di sua sorella, appare vuota: un sorriso sempre stampato in faccia, come se avesse ricominciato una vita normale, da ragazza qualunque. Sae dice che l'ha fatto davvero: va a caccia, aiuta a ricostruire il Distretto, sta con Peeta. Vive o sopravvive?

In viaggio ho pensato che il Distretto 4, e in particolare la barca su cui si svolgerà la cerimonia, non sono il posto adatto per una ragazza di fuoco; non ho nemmeno preso in considerazione il fatto che potesse non esserlo più. Sarò in grado di riaccenderla? 

Mi fermerò solo un paio di giorni: sono arrivato ieri sera e mi sono sistemato in un piccolo albergo non troppo lontano dalla costa. Le strutture turistiche sono state le prime migliorie apportate a questo Distretto: tutti quelli che possono accorrono per vedere il mare. Non sapevo che anche lei fosse già qui, ma non sembra appena scesa da un treno, quindi immagino che abbia dormito qui e abbia avuto tutto il tempo necessario per prepararsi come ci si aspetta dalla celebre Katniss Everdeen.

Tra qualche ora inizierà la cerimonia, una tradizione del Distretto 4: il figlio di Finnick ha compiuto tre mesi e deve fare conoscenza con il mare. Non ho mai visto il piccolo, ma Annie ha inisistito perché partecipassi; mi ha detto che, se non fosse stato per me, non sarebbe mai nato. Credo che abbia esagerato: ero nella squadra di salvataggio che l'ha riportata nel Distretto 13, tra le braccia di Finnick, ma non sono stato io a trovarla. Non era quello il mio compito.

Aspetto di poterla incontrare da mesi, ma adesso non so come comportarmi.
Aspetto di poterle dire "E' tutto finito, ora abbiamo la possibilità di vivere la vita che desideriamo. Non avremo più paura." da quando l'ho conosciuta, ma adesso non avrebbe più senso. 
Katniss  è dall'altra parte della stanza, vicino alla porta; Annie le è subito corsa incontro e adesso sta salutando Peeta, che è entrato dopo di lei. Cerco di concentrarmi su qualcos'altro, un quadro raffigurante un tramonto, e devo sembrare un idiota perché la stanza è piena di persone e io decido di fare amicizia con una tela-che nemmeno mi piace, a dirla tutta.

-Hey, belloccio.

La cornice è carina, però.

-Gale, non avete quadri nel Distretto 2?

Mi giro: Johanna Mason mi sta guardando tra il divertito e il seccato, mentre regge un neonato appisolato, che immagino essere il figlio di Finnick. Si vede che non ha la più pallida idea di come si debba tenere un bambino: è rigidissima e lo avvolge con le braccia come se avesse paura che potesse divincolarsi dalla sua stretta, cercando però di non stritolarlo. Mi farebbe tenerezza, se non sapessi quante persone ha ucciso con le stesse mani.

-Versami del vino, da sola non ce la faccio.- Felice per la nuova distrazione, la accontento. Johanna prova ad allungare una mano per prendere il calice, ma la difficoltà con cui allontana il braccio dal piccolo è paragonabile all'esitazione con cui una persona in procinto di precipitare in un burrone lascia andare una corda per afferrare il braccio che potrebbe salvarla, ma anche farsela scappare.

-Vuoi che lo tenga io per un minuto?- Ho tre fratelli minori, non posso essere peggio di lei.

-Non sono in difficoltà- Risponde, lanciandomi un'occhiata dura. Non ha ancora preso il bicchiere.

-Mi piacciono i bambini- Ribatto. E oggi è il giorno del suo primo bagno in mare, non nel vino, penso tra me e me.

Appoggio il calice sul tavolo del rinfresco accanto a me e mi avvicino a Johanna per prendere il neonato. Allontanandomi noto il suo vestito, corto e aderente, di un bianco luminoso. Abbasso gli occhi sul piccolo, ancora addormentato: non somiglia per niente ai miei fratellini, con i suoi capelli biondi e l'incarnato chiaro di Annie.

Johanna mi sta osservando colpita. Katniss, dietro di lei, non sorride più.

  
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