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Autore: _Giuls17_    19/04/2014    7 recensioni
Voldemort è tornato ed ha intenzione di vincere la guerra a tutti i costi. Hogwarts non ha intenzione di perdere, ha deciso di combattere e per farlo utilizzerà tutte le armi a sua disposizione, persino una ragazza.
Sacrificherebbe persino Hermione Granger se questo gli assicurasse la vittoria, ma in che modo?
1:-No cara, vogliamo che tu vada al Manor… Devi conquistarti la fiducia dei Mangiamorte, entrare a far parte dei fedelissimi, dovrai combattere dall’interno.- disse in un soffio la professoressa.
4: -Non lasciare che lo faccia di nuovo.- gli occhi supplichevoli e le lacrime agli angoli di essi, -Non lasciare che lei mi colpisca, ancora.-
9: -Fermatevi per ordine del Ministro della Magia.-
-Se ci prendono?- sussurrò la ragazza.
11:-Granger stai giocando col fuoco.-
-Sai che c’è? Stai attento tu a non scottarti, perché stai giocando contro il Leone, Serpe.-
12:-Non potevo permettere che ti uccidesse.- alzò lo sguardo verso il ragazzo, ma gli occhi di lei erano privi di emozione.
16:-Io avevo scelto te.- sussurrò prima di essere trasportata via dalla Smaterializzazione [...]
23:-Stava guardando qua e poi…. Oh miseriaccia!!- esclamò.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Più contesti
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buonasera ragazzi :)
Scusatemi veramente per il ritardo, ma si sa le vecchie avventure sono dure a morire :D
Comunque seriamente, il mio ragazzo ha deciso di portarmi al 
cinema per cui non ho avuto modo di poter postare il capitolo, ma come sempre sono qua,
appena rientrata a casa e il mio pensiero va a voi :)
Mancano solo due capitoli alla fine, non so bene cosa dirvi solo che 
mi si spezza il cuore... Ma non è il momento degli addii...
Oggi sarà un bel capitolo, almeno lo spero ! Ripondo alle recensioni domani mattina, persdonatemi, 
ma non ho le forze!
Buona lettura <3

 
Salvarla
 
 
 
-Grazie di essere arrivati.-
-Signor Potter grazie a lei, credo che sia arrivato il momento.- disse un cadetto Auror, proprio come lui.
-Sì, stanno arrivando gli altri.-
Dalla porta di casa vide uscire Blaise Zabini a fianco Draco e le scope in mano, strette, come se fossero il loro contatto con la realtà.
Fred e George, Ron e Charlie erano già accanto a lui, che parlavano sotto voce.
Il signor Weasley stava informando Lucius Malfoy, ma anche loro avrebbero partecipato, mentre Ginny, la McGranitt e Kingsley sarebbero rimasti con Elis.
-Andiamo.-
Salirono tutti sulle scope, non usarono la Smaterializzazione perché effettivamente non avevano idea di dove dover andare di preciso, così in silenzio partirono verso il Galles.
 
***
 
-Mi dispiace.- furono le prime parole che Hermione pronunciò.
Alzò lo sguardo e trovò quello dell’Auror, a scrutarla, come un animale.
-Mi dispiace di averti ucciso, non volevo farlo ma tu avresti ucciso Draco e io non lo avrei mai accettato.-
Si avvicinò alla cella e gli tese una mano.
-Non so se mi puoi capire, ma perdonami. Io… Ho perso il mio bambino e credo di sapere cosa abbia provato la tua famiglia… Perdonami.- disse asciugandosi le lacrime, -Se non lo avessi fatto tu saresti vivo e non qui a torturami, solo ora mi rendo conto che il mio gesto è stato stupido, potevo schiantarti ma non l’ho fatto.
È stato il lato oscuro.-
Abbassò il capo e scosse la testa.
-Tutti noi abbiamo il male dentro solo che non ne siamo consapevoli. Il mio era cosi radicato che per tutta la vita lo avevo ignorato, ma poi è venuto alla luce come una tempesta.
Scusami.- disse sedendosi di nuovo a terra, si toccò la pancia e scoppiò nuovamente a piangere, un pianto disperato che le portò via tutte le forze.
Ma nell’angolo di quel lurido posto un cadavere era riuscito a sentire tutto e contro a ogni regola della fisica e della vita, anche la sua faccia venne attraversata da una lacrima.
 
***
 
-Deve essere là.- Draco indicò la struttura che si ergeva nelle provincie della città.
Un manicomio abbandonato, da qualche tempo marcio e decaduto, il luogo perfetto per nascondere qualcuno senza essere osservato e senza dare nell’occhio.
-Malfoy andiamo avanti.-
-Sì.-
I ragazzi estrassero le bacchette e avanzarono lungo il sentiero verde che portava alla porta principale.
-Dividiamoci, Fred, George, Ron e Charlie, percorrete l’edificio e cercate un’altra entrata. Signor Weasley e Malfoy, salite sul tetto e portatevi dietro qualche Auror, io e Draco prendiamo i rimanenti.-
Tutti annuirono e in poco tempo si separarono, Harry aprì la pota con un incantesimo e si addentrarono nella tana del lupo.
 
 
Draco teneva gli occhi spalancati per paura di perdere qualcosa, per paura di non vederla, mentre con la mano destra teneva la bacchetta, le maniche della camicia erano alzate e il Marchio Nero, anche se sbiadito, era presente nel suo avambraccio sinistro e fu quel Marchio a dargli la spinta di avanzare, di continuare a cercare, perché quel Marchio l’aveva anche la persona che amava, quel Marchio lei l’aveva preso per salvarlo.
-Scendiamo.- disse indicando le scale.
Ma proprio in quel momento un urlo infranse il silenzio del manicomio abbandonato e una scarica di adrenalina attraversò il corpo del Serpeverde.
-Hermione!- urlò correndo, verso di lei, senza ascoltare i comandi di Potter e le sue raccomandazioni.
Corse anche quando il fiato gli mancò e credette di doversi fermare, corse là dentro finché non trovò una piccola cella illuminata da un paio di candele.
Un uomo teneva la bacchetta puntata contro Hermione, mentre lei era stesa a terra nel suo stesso sangue, la faccia che guardava il basso.
-Lasciala stare!- urlò per farsi sentire e si rese conto di avere davanti l’Auror di quella sera, così dovette ammettere, tristemente, che Fred aveva avuto ragione su tutto.
E lui non si era neanche accorto di ciò che aveva davanti.
Hermione alzò lo sguardo, provò a sorridere ma il suo viso fu attraversato dal dolore.
-Ma guarda chi si vede, il piccolo Malfoy e Potter.-
Greyback apparve dal fondo della cella e sorrise.
-Lasciala andare.- urlò Potter che era appena arrivato con la sua squadra.
-Hai visto Mezzosangue, avevi ragione tu, ti ha trovato alla fine.-
-Non chiamarla così.- Draco fece un passo avanti, il buon senso stava lasciando la sua mente, mentre la rabbia subentrava prepotente.
-Mi ero dimenticato che tu sei innamorato… Che cosa patetica, attacca.-
Si abbassò in tempo per scansare un incantesimo che proveniva dall’Auror e cominciò quella che a tutti gli effetti poteva essere definita una guerra, ma non perse mai di vista la sua ragazza, chiusa in quella cella maleodorante e ricoperta di sangue.
 
-Potter.- sibilò Draco, che aveva evocato un Protego, per parare il colpo dell’avversario.
-Andiamo.- disse il ragazzo rivolgendosi alla squadra e iniziarono anche loro a scagliare incantesimi contro Greyback.
Draco rimase concentrato, anche se non smetteva mai di guardare verso lei, cercando di cogliere l’occasione giusta per andare e salvarla, ma quel cadavere si stava rivelando difficile da uccidere.
Può un morto morire ancora?
“Forse no.”
-Sectumsempra.-
La maledizione colpì Harry e il ragazzo si abbassò per pronunciare il contro incantesimo ma anche lui venne colpito di striscio da una Bombarda.
-No!- vide Hermione alzarsi, pronta per combattere, ma si aggrappò alle sbarre per non cadere.
-Non ti muovere.- urlò il biondino, -Dove cazzo sono gli altri?!- sbottò ad alta voce.
-Eccoci qua, bello.- disse George facendo la sua entrata trionfale, facendo esplodere la parete opposta alla loro per crearsi un varco.
-Weasley!- urlò Draco riferendosi a Fred e lo vide annuire e correre verso Hermione, prima che si potesse fare male, Draco si alzò e prese nuovamente la bacchetta.
-Stupeficium.- l’incantesimo mancò di poco il lupo e come aveva previsto il resto dei cadetti si allontanò per lasciare a lui il campo di battaglia, strinse i denti, avrebbe vinto quell’incontro a tutti i costi.
-Bene bene, hai deciso di essere il mio avversario?-
Il ragazzo non rispose ma iniziò ad attaccare con una serie d’incantesimi non verbali, tutti rimasero fermi a guardarlo, il cadavere era stato incarcerato dal signor Weasley con un incantesimo e Charlie lo stava tenendo fermo, mentre Fred cercava di far riprendere i sensi ad Hermione, che era svenuta da poco tempo.
-Deve finire.- disse tra se e se, vide il suo avversario leggermente ferito in qualche parte del corpo, con un’orrenda cicatrice attraversargli il volto, lo avrebbe ucciso pur di mettere la parola fine a quella storia.
Alzò la bacchetta, pronto a pronunciare quelle parole, pronto a fare quello che tutti avrebbero fatto per amore.
Che lei aveva fatto per lui.
-Avad…-
-No!- la sua voce, lo fermò in tempo.
-Non farlo Draco, per favore.- disse cercando di mantenere il contatto visivo, ma anche il ragazzo aveva notato che sarebbe svenuta nuovamente a breve, -Non lo devi fare, non diventare un assassino come me.-
Il ragazzo rimase bloccato, come se quelle parole avessero totalmente cambiato il suo modo di vedere e anche di vivere, chiuse gli occhi e si preparò, avrebbe rispettato la sua volontà, avrebbe fatto come diceva lei, perché sapeva che lei sarebbe stata al sua fianco, per sempre.
-Ridicolo, Avada…-
-Stupeficium.- urlò prima che fosse troppo tardi e Greyback cadde a terra, accompagnato da un rumore sordo.
Draco si voltò e corse da Hermione, scivolò a terra e la prese tra le sue braccia, il viso pallido e leggermente sfigurato come qualche parte del suo corpo ma la sua attenzione venne catturata subito dalla macchia di sangue, secco, raccolta dai jeans nel basso ventre.
Il bambino.
Quel pensiero gli fece battere il cuore a mille e poi guardò in giro, spaesato, non sapendo cosa dovesse fare.
-Ci pensiamo noi, vai al San Mungo.-
Fred gli aveva appoggiato una mano sulla spalla, per fargli coraggio e per la prima volta accettò quel contatto, strinse Hermione a se, cercando di trattenere le lacrime e si Smaterializzò via.
 
***
 
Draco si era Materializzato fuori dall’ospedale, stringendo forte a se Hermione, riusciva benissimo a percepire la puzza di sangue e dovette più volte obbligarsi a reprimere un connotato di vomito, lei era distrutta.
Il suo viso, una volta sorridente e pieno di vita, era pallido come se fosse un malato terminale, il suo corpo forte, era esile e lacerato da ferite, da troppe ferite, che non avrebbe avuto modo di contare.
La strinse ancora a se quando chiamò una Guaritrice e lo scortarono a un piano superiore dove misero Hermione su una barella e la trasportarono lungo il corridoio, bianco, la seguì senza esitare fregandosene dei vestiti sporchi e delle piccole ferite che aveva riportato durante il combattimento contro Greyback, voleva solo sapere, accertarsi che lei stesse bene e che avrebbe di nuovo aperto gli occhi.
Entrò con lei dentro una stanza e senza dire troppo i Medimaghi la spogliarono velocemente, come se fosse una semplice routine, vide ed ebbe paura, per un solo attimo, del corpo di lei.
Pieno di graffi, ferite profonde sulle gambe e un braccio rotto, la misero a pancia in giù e dovette coprirsi la bocca con una mano per non urlare, l’avevano fustigata come se fosse stata un’animale, ma non riuscì a trattenere le lacrime, così si sentì vulnerabile per la prima volta, si sentì perso senza di lei.
-La prego, deve uscire.-
-No, non mi muovo.- scosse la testa e solo allora guardò le sue cosce e il sangue incrostato.
-Il bambino.- sussurrò, indicandola.
-Deve uscire signor Malfoy, non può fare niente per lei, ci pensiamo noi.-
-Ma io…-
-Vada, la prego, ci fa perdere solo tempo, dobbiamo lavorare.-
Lo scortarono fuori e chiusero la porta.
Kat l’amica di Hermione si rimboccò le maniche e prese una spugna per pulirla il più delicatamente possibile, la magia sarebbe stata più veloce ma avrebbe potuto peggiore le sue ferite e non era il caso di rischiare, impiegò una buona mezz’ora per rendere il corpo di Hermione il più pulito possibile e poi assieme agli altri suoi colleghi esaminarono la schiena, ma pensò il secondo dopo che Hermione aveva fatto il test solo qualche giorno prima e che era risultata positiva, usò un incantesimo non verbale, e dovette farsi forza per non piangere.
Aveva perso il bambino.
 
***
 
Draco percorse ancora, senza sosta, il piccolo corridoio davanti alla porta in cui si trovava Hermione.
Le mani dietro la schiena, come suo padre gli aveva insegnato da piccolo, mantenendo la schiena dritta nonostante la stanchezza, ma non si sarebbe mosso da lì, per nessuna ragione al mondo.
-Draco.- una voce lo fece fermare e vide Ginny, con in braccio Elis, dormiente.
Si precipitò verso di loro e prese sua figlia, per abbracciarla forte, aveva bisogno di lei in quel momento.
-Cosa succede?- chiese la ragazza piangendo.
-L’hanno maltratta, no peggio l’hanno tratta come un animale.- disse duro.
-Ma si ì svegliata?-
-No.- disse scuotendo la testa.
-Mio dio.- Ginny si lasciò cadere su una sedia e pianse in silenzio.
-Novità?-
Harry apparse da dietro l’angolo e corse a stringere Ginny in un abbraccio, anche se lui aveva assistito al ritrovamento della ragazza, non era meno preoccupato di loro.
-Nessuna, sono chiusi là dentro da un bel po’.-
-Lo abbiamo portato ad Azkaban, vedi.- disse il ragazzo dopo poco.
-Doveva morire.- sussurrò.
-Sì, lo penso anche io, ma così ci saremo abbassati al suo livello ed Hermione…-
-Non me ne fotte un cazzo, lui non la doveva toccare!-
-E l’Auror, Harry?-
-Abbiamo spezzato l’incantesimo ed è tornato a essere un semplice cadavere…-
-Greyback che si impegna, Voldemort lo avrebbe adorato.- disse Lucius, entrando nel campo visivo del figlio e prendendo la piccola dalle sue braccia per consegnarla a Narcissa.
-Sarebbe rimasto sorpreso.- gli fece notare Draco.
-Si riprenderà.- dissero Fred e George assieme.
-Lo spero.- Draco tirò su col naso, rendendosi conto che nessuna di quelle parole lo avrebbe aiutato, nessuna gli avrebbe tirato su il morale, ma solo quelle dette da un Medimago lo avrebbero rasserenato e come se fosse successo un miracolo, una di loro uscì dalla stanza.
-Ciao, sono Kat una amica di Hermione.- disse presentandosi.
-Come sta?- chiese Draco, avvicinandosi di colpo.
-L’hanno distrutta… Non so come faccia a essere ancora viva, ha ricevuto tante di quelle Maledizioni che il suo corpo è integro per miracolo… Ma è viva.-
-Il…- Draco non riuscì a pronunciare quella parola.
-Mi dispiace.- disse posandogli una mano sulla spalla, -Non abbiamo potuto fare nulla.-
-Posso vederla?- stava per piangere ancora e non gli sarebbe importato.
-Solo se mi promette di fare piano, ha aperto poco fa gli occhi.-
Draco acconsentì e si girò verso i presenti, sguardi ricolmi di felicità si alteravano a sguardi pieni di sofferenze, il suo bambino era morto e non lo avrebbe mai visto nascere.
Entrò nella stanza e la trovò, sdraiata sul letto, una coperta rossa le copriva il corpo lasciando le braccia fuori e i suoi occhi vagavano per la stanza.
-Ciao.- disse lei guardandolo e accennò a un sorriso.
-Ciao a te.- disse lui sedendosi su una sedia e prendendole una mano.
-Mi dispiace.- disse lei scoppiando a piangere, -Non ho potuto salvarlo.-
-Sst, non parlare.- disse, poggiandole un dito sulle labbra, leggermente screpolate.
-Perdonami.- sussurrò, -Avrei dovuto fare di più, avrei dovuto proteggerlo e invece.-
-Hermione… Tu, sei via… Non potevi fare niente.- le scostò una ciocca di capelli dalla faccia e lei allontanò lo sguardo da lui, sofferente.
Il suo cuore era a pezzi, aveva perso una parte di se stessa, una parte che non credeva di avere fino a qualche giorno fa e Greyback gliel’aveva portata via senza remore, si sentì come se avesse perso Elis, un dolore partì alla base del cuore e le attraversò il corpo.
Quel dolore non sarebbe mai andato via.
 
-Sposami.- sussurrò al suo orecchio.
Lei si voltò, sorpresa, asciugandosi le lacrime dal viso.
-Sposami, per favore.-
-Draco…-
-Per favore.-
-Non sei costretto.- disse guardandolo in faccia, -Nessuno ti obbliga a farlo, non prendere una decisione di cui poi ti potresti pentire.-
-Io.- disse sedendosi nel letto accanto a lei, e toccandole la guancia con la mano, -Ho avuto paura di perderti per sempre, Hermione, la mia vita non è niente se non ci sei tu al mio fianco e non posso permettermi di perderti, perché ti amo, te e Elis, e ho amato anche lui.- disse sfiorandole la pancia, -Sposami, ti prego.-
Hermione sorrise e altre lacrime si riversarono sul suo viso.
-Sì, certo che ti sposo.-
Si sporse a baciarlo e solo in quel momento sentì il dolore diventare leggermente più flebile, ma lo percepì ancora pulsare dentro di se, Draco la stava guarendo, con il suo amore le avrebbe dato la possibilità di accentuare, giorno dopo giorno il dolore, sapeva benissimo che non sarebbe mai andato via ma per la prima volta si rese conto che per lui ne valeva la pena.
Ne era valsa la pena aspettarlo per due anni, Elis era valsa tutti i suoi sacrifici, ne era valsa la pena stare al Manor ed amarlo nuovamente.
Valeva la pena soffrire se poi lui le avrebbe regalato un sorriso, valeva la pena spezzarsi se poi lui sarebbe stato con lei per tutta la vita.



Spoiler:

Se solo avessi avuto la mia bacchetta, lui sarebbe vivo.
“Devi andare avanti, Hermione.”
E se non ci riuscissi?
“Per Elis, per Draco, devi farlo per loro.”

 
   
 
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