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Autore: tini fray    19/04/2014    4 recensioni
TRATTO DAL 18esimo CAPITOLO
"Alec sorrise in modo beffardo e lo stregone non riuscì a ribattere quando si avvicinò lentamente fronteggiandolo.
Il cervello di Magnus aveva staccato la spina ed era andato alle Hawaii con un volo diretto da Idris.
Alec non sembrava... Alec."
Ambientato alla fine di COLS.
E se nuove persone entrassero a fare parte della vita del cacciatore moro e Magnus, geloso più che mai, non fosse più così sicuro della sua decisione?
Malec/Clace/Sizzy
SPOILER DI TMI E DI TID
*FANFICTION IN REVISIONE DAL PRIMO CAPITOLO*
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Jace Lightwood, Jonathan, Magnus Bane, Nuovo personaggio, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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"Oddio ma questa casa è piena di polvere! Che fine hanno fatto le domestiche!?" Urlò Isabelle tossendo.
"Isabelle, cara. Non credo che le domestiche vadano a pulire le case delle persone morte!" Disse Jace guardandola truce,
"Ragazzi..." disse come ammonimento Alec.
"Smettetela e dividiamoci piuttosto! Aline, Helen, Jace voi controllate il piano terra. Magnus tu la camera da letto e Iz e ..." disse Alec. Si bloccò quando dovette nominare Simon, non si ricordava il nome.
"...Simon?" Suggerì Isabelle,
"Giusto! Simon. Voi controllate il piano di sopra" disse battendosi una mano sulla fronte.
"E tu cosa controlli?" Chiese Jace, annoiata dal fatto che il fratello dovesse dare ordini.
"Io controllo quello che vi siete dimenticati di controllare voi " disse Alec tranquillamente.
Isabelle e Jace sbuffarono.
Jace, Aline e Helen si diressero verso la cucina, entrarono e l'Herondale si sporse verso i fornelli come per controllare da quanto tempo non venissero usati.
Aline si avvicinò agli scaffali in alto e aprì un anta.
Un rumore ovattato e un tonfo forte fecero girare Helen.
" Che cosa? "
La ragazza si girò e vide Jace sdraiato a pancia in giù a terra e una padella ammaccata vicino alla sua testa.
Aline aveva una mano sulla bocca leggermente schiusa e una mano sull'anta del mobiletto ancora aperto.
" Non volevo. " sussurò Aline.
"Perchè c'è una padella nella casa di uno stregone? Dico non c'è un incantesimo per fare le frittate?!" Esclamò Helen avvicinandosi a Jace, sentì il ragazzo sussurrare qualcosa.
"Clarissa verrò a salvarti... e appena vedrò quello stupratore biondo ossigenato gli conficcherò una spada angelica nella schiena, di nuovo..." disse Jace.
Helen alzò il viso di Jace e lui appena la vide balzó in piedi urlando.
" AHHH UN'ANATRA!!!! ALEC VIENI A SALVARMI!!! CREATURA DEMONIACA!!!" 
"JACE SCENDI DAL TAVOLO! !" Urlò Helen esasperata mentre Aline cercava di respirare fra una risata e l'altra. 
Jace scese dal tavolo molto lentamente e guardò Helen con la coda dell'occhio. 
"Oddio Jace! Hai preso una bella botta!" Esclamò Aline.
"Oh per l'Angelo! Sembri una melanzana ambulante!" Disse Helen ridendo.
Jace prese un cucchiaio e si guardò. 
Aveva un livido viola che gli ricopriva maggior parte della fronte.
"M-ma, m-ma.." balbettò Jace. 
"Il Viola mi dona!!" Esclamò ammirandosi
 
 
 
 
 
 
Appena se ne andarono tutti Alec entrò in salotto e vide che era tutto a soqquadro.
Probabilmente l'ambiente era rimasto uguale a quando era stato ucciso Ragnor.
Se Valentine stava cercando qualcosa l'aveva gia trovata quindi uscì dal salone e andò in corridoio.
Passò di fronte alle scale che avevano preso Isabelle e Simon per salire al piano di sopra e vide un'altra rampa di scale a destra che era sicuro di non aver notato prima. 
Alec iniziò a scendere e mano a mano che andava avanti il tetto si abbassava e il cunicolo si rimpiccioliva e quando arrivò alla fine delle scale era diventato un tunnel angusto e dovette abbassarsi per non toccare con la testa il tetto. 
Doveva trovarsi probabilmente sotto la cucina perché stava iniziando a sentire dei passi sopra la sua testa
."Non sapevo di questo passaggio segreto! Ragnor non mi ha detto molte cose! " Esclamò una voce che Alec riconobbe subito.
Il Nephilim sussultò e sbattè la testa contro il tetto basso.
" Ma sei pazzo?!!? Mi hai fatto prendere un colpo!!!"
Esclamò il cacciatore girandosi verso Magnus.
I loro visi erano a pochi centimetri di distanza, Alec poteva sentire il respiro dello Stregone sul collo. 
Si guardarono negli occhi .
Ad un certo punto sentirono un tonfo sopra le loro teste.
Alec sussultò , poi si girò e arrivò alla fine del tunnel di fronte ad una porta chiusa.
Magnus superò il Lightwood e abbassò la maniglia ma la porta non si aprì.
Alec , posto dietro lo stregone, allungò un braccio facendolo passare per il fianco di Magnus che sussultò al tocco improvviso.
La mano sfiorò la maniglia che si abbassò immediatamente.
La porta si aprì di scatto.
Magnus era sbalordito, ma indeciso sul da farsi, la stanza era davvero buia, non si vedeva nulla.
Un bisbigliare dentro la testa del cacciatore lo impaurì.
"Entra.. entra..." la voce fece salire un brivido lungo la schiena di Alec, che ascoltando entrò come ipnotizzato dalla voce.
"Alexander..." sussurò il Nascosto. 
La stanza era scura, molto scura, così tanto che il bagliore della stregaluce non bastava ad illuminarla.
Prese una spada angelica e sussurò.
"Israfiel..." la lama divampò e la stanza si illuminò in ogni angolo.
Era angusta ma non troppo.
L'odore di chiuso si sentiva molto, chissà per quanto tempo era rimasta sigillata.
Magnus arrivò al suo fianco, il suo volto era illuminato dal bianco candore della spada. 
"Non sapevo dell'esistenza di questa cantina..." sussurò lo stregone con voce bassa che fece venire i brividi ad Alec.
"Beh, forse l'ha voluta tenere nascosta a tutti" disse con voce flebile il Lightwood. 
Ci fu un attimo di silenzio.
"Perché tu sei riuscito ad aprirla e io no?" Sussurò Magnus.
"N-non lo so" balbettò Alec.
Magnus non rispose, la curiosità era così tanta che decise di lasciar perdere.
A destra nella stanza c'era un tavolo che percorreva tutta la parete, lo stesso dal lato opposto.
Il tavolo era pieno di cianfrusaglie, o almeno così sembrava ad Alec.
Barattoli su barattoli di pozioni di data incerta.
A Magnus si illuminarono gli occhi. 
"Oh per Lilith non ci posso credere! Vaecorum! Vaecorum d'appertutto!" Ulrò eccitato lo stregone.
Alec lo guardò scioccato.
"Veca-coosa?!" Disse il cacciatore.
Magnus lo guardò male.
"Vaecorum!" Disse Magnus.
Alec lo guardò come se fosse pazzo.
"Infatuazione liquida!!"esclamò Magnus, come a rendere bene l'idea.
Alec lo guardò come se fosse pazzo.
Magnus era scioccato.
Sbuffò.
"È un potentissimo filtro d'amore..." disse massaggiandosi le palpebre chiuse.
"Ahhh capitooo" disse Alec.
"Lascia perdere, troppo complicato per voi Nephilim." Disse Magnus girandosi la boccetta fra le mani.
Alec si girò con una strana luce negli occhi.
"Troppo..." si avvicinò allo stregone arrivando ad un palmo dal naso del Nascosto e gli rubò agilmente la boccetta sventolandola davanti agli occhi di Magnus. "complicato, dici?" Disse con un ghigno.
Magnus lo guardò negli occhi stranito.
Gli occhi di Alec erano blu scuro , molto scuro
"G-già" balbettò il Nascosto riprendendosi la Vaecorum e mettendosela in tasca.
Alec si girò dall'altro lato e ,mentre Magnus perlustrava il resto della stanza, notò sul tavolo a destra un aggeggio che luccicava alla luce della spada.
Si avvicinò , lo prese in mano e lo guardò attentamente.
Uno Stilo.
Eppure era molto strano, non aveva MAI visto uno stilo così.
Aveva un non so chè di sinistro e oscuro.
Lo infilò subito in tasca senza farsi vedere da Magnus che era intento a guardare un'altro punto della stanza.
Lo stregone si avvicinò ad uno strano scrigno posato sull'altro tavolo a sinistra.
Lo toccò e sentì il legno di mogano modellato sotto le proprie dita affusolate.
Erano incise delle iniziali.
 
G.B
 
Con una magia rimpicciolitrice fece diventare lo scrigno piccolissimo e lo nascose in tasca.
Ad un certo punto sentirono i nitriti dei cavalli e le voci degli altri che cercavano di calmarli. 
Uscirono dalla stanza e chiusero la porta.
Mentre correvano fuori dal tunnel Alec sentì un tintinnio ma non si girò.
Alec tenne sempre la spada in mano, potevano esserci demoni.
Uscirono dalla casa e videro che i cavalli stavano scalciando con gli zoccoli in aria.
Jace urlava.
"Fermi! Calmatevi!"
"Cosa succede?!!?"Gridò Alec, Isabelle si girò verso di lui e Helen urlò.
"Sono impazziti!!"
Magnus la guardò come a fulminarla.
"Ma noooo! Pensavo che stessero provando una nuova danza irlandese!!!" Urlò lo stregone.
"E che cos'hai in fronte tu?!" Esclamò Magnus guardando Jace.
"Lunga storia..." rispose il cacciatore. 
"C'è qualcosa che non và..." sussurrò Alec.
Il cacciatore moro si avvicinò cauto al cavallo nero che aveva usato per arrivare da Fell che appena lo vide si calmò immediatamente.
Jace alzò gli occhi in un punto lontanto e sussurrò
"Oh, no.."
Alec si girò verso il punto osservato dal Parabatai e vide quello che stava guardando.
Dalla canna fumaria della casa dei Penhallow aveva iniziato ad uscire fumo.
I loro genitori erano tornati.
 
 
Angolo delle pazze:
Ed eccoci qui, con un nuovo confusionario capitolo.
Bisognerebbe fare una statua a chi in questo momento non è entrato in confusione leggendo.
Kiakkiera approva.
Comunque, in questo periodo ho notato che stiamo avendo poche recensioni e siamo tutte e due un pò deluse, perciò chiediamo a voi ,fantastici lettori, di dirci in che cosa sbagliamo così da poter migliorare... e dirci soprattutto se dobbiamo uccidere qualcuno eheheh #sadicitàtime.
Vi siamo grate di tutto, senza di voi non sapremmo cosa fare grazie ^-^
Alla prossima
~Tini e Kiakkiera
 
 
  
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