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Autore: manga    19/04/2014    12 recensioni
Questa è una storia ambientata nel mondo di Naruto, ma completamente diversa da quella che conosciamo anche se i personaggi sono gli stessi. Alcuni di loro, per ovvi motivi, avranno una personalità un po' diversa ... dico solo un po', perché cercherò di non allontanarmi troppo dai loro personaggi originali .... che dire ancora, se volete sapere cosa ha ideato la mia mente contorta, seguitemi in questa nuova avventura ....
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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~~ECCOMI CON UN NUOVO AGGIORNAMENTO …. RINGRAZIO TUTTI I LETTORI CHE MI STANNO SEGUENDO, SIETE TANTISSIMI, NONOSTANTE NON RIESCA A RISOLVERE IL PROBLEMA CON L’HTLM …. RINGRAZIO ANCHE TUTTI COLORO CHE MI HANNO RECENSITO E SEGNATO LA MIA STORIA FRA LE PREFERITE E LE SEGUITE ….. GRAZIE DI CUORE …… PRIMA DI INIZIARE LA LETTURA, VORREI FARVI GLI AUGURI DI BUONA PASQUA! …..

 


I tre rientrarono nella stanza di Sakura e Tsunade si portò vicino al letto, allungando le sue mani all’altezza del torace della bambina, sprigionando l’energia del suo chakra curativo di colore verde fosforescente. Il signor Yukan era accanto all’Hokage, mentre Fugaku era rimasto in disparte. Dopo un paio di minuti:

“Ecco fatto …. Il chakra è stato stabilizzato, ora dovrebbe riprendere i sensi!” allontanandosi dal letto per dare maggiore spazio al signor Yukan … Sakura doveva risvegliarsi vedendo accanto a sé il volto del padre.

Il signor Yukan prese fra le sue mani quella sinistra della figlia aspettando il suo risveglio, quando iniziò a vedere le palpebre stringersi e aprirsi lentamente, mostrando due occhi meravigliosi verde smeraldo. Tsunade e Fugaku rimasero incantanti da quella bellezza stravolgente degli occhi della bambina … si guardarono pensierosi … non solo il colore dei capelli era insolito, ma anche quello degli occhi.

“P-papà ….. D-dove sono? C-cosa mi è successo?”

“Oh piccola mia, sapessi che spavento mi hai fatto prendere! …. Non ti ricordi cosa ti è accaduto? Sei svenuta al Monte degli Hokage e ….”

“Svenuta? Ora ricordo …. Alan e Yuki stanno bene? Una frana li stava investendo ed io non so come, ho cercato di aiutarli, ma non so come sia riuscita a farlo!”

“A questa domanda posso risponderti io!”

Tsunade si fece avanti incontrando lo sguardo di Sakura ….. la rosa spalancò gli occhi incredula della persona che le stava davanti … l’aveva riconosciuta, il volto era lo stesso scolpito nel Monte degli Hokage:

“M-ma l-lei è p-per c-caso ….”

“Tsunade …. L’Hokage di Konoha e tu sei  Sakura Yukan, vero?” lanciando uno sguardo d’intesa al padre.

“S-si …. È un v-vero onore per me conoscerla e vederla dal vivo!” Tsunade le sorrise dolcemente, la bambina era molto educata e gentile.

“Il piacere è mio …. Finalmente conosco la figlia di uno degli uomini migliori che lavorano a palazzo …. Lascia che ti presenti anche Fugaku Uchiha!”

L’uomo si fece avanti piegando leggermente il volto come segno di saluto.

“F-fugaku Uchiha?” Sakura era incredula, non solo aveva avuto l’onore di conoscere l’Hokage in carne ed ossa, ma ora si trovava davanti anche al famosissimo Uchiha …. Il suo desiderio si era avverato, aveva conosciuto le persone più importanti e stimate dell’intero regno del Fuoco. Sakura guardò negli occhi l’Uchiha … verde nel nero … nero nel verde …. Era una situazione che aveva già vissuto ma che in quel momento non si ricordava dove e quando. Distolse subito lo sguardo per l’imbarazzo e si voltò verso il padre.

“Papà?” Sakura guardò suo padre in attesa di una spiegazione, quando:

“Hai ragione Sakura …. Avevo detto che ti avrei risposto io alla tua domanda ....” Tsunade iniziò a raccontarle quello che era accaduto al monte degli Hokage aggiungendo anche la bugia riguardante i suoi geni ereditari e il suo chakra.

“Cosa? …. Io cosa sarei? …. Una Kunoichi? …. Ma ….?”

“Lo so, questa storia ha dell’incredibile, ma è la verità …. Sei una kunoichi e come tale, fra un anno sarai ammessa all’accademia dei ninja, dove imparerai ad usare il tuo chakra e apprenderai le arti del combattimento …. Fino a quella data, potrai tranquillamente frequentare la scuola al settore omega!”

Sakura chinò lo sguardo guardandosi le mani, dalle quali un giorno avrebbe fatto uscire il suo potere … non sapeva nemmeno lei cosa stesse provando, i suoi sentimenti erano contrastanti … da un lato era felice, era sempre stata appassionata dai ninja e ora aveva scoperto di appartenere a quella classe sociale, ma dall’altra, conosceva molto bene le differenze dei due settori ricordandosi lo sguardo di delusione da parte dei suoi amici …. L’avrebbero accettata ancora fra di loro, ora che non era più una civile ma una kunoichi?

“Cosa c’è Sakura? Perché quello sguardo triste?”

“N-niente …. Hokage …. Stavo solo pensando a ….”

“Alla tua diversità? E’ comprensibile, ma non preoccuparti, se dovessi avere qualche problema non esitare a venire a palazzo …. Io e Fugaku cercheremo una soluzione, ok?”

Il sorriso di Tsunade era sincero e Sakura si sentì rassicurata da quelle parole, poi guardò suo padre in cerca di una sua approvazione che non tardò ad arrivare:

“L’Hokage ha ragione piccola mia … sicuramente tutto il settore omega rimarrà sorpreso per questa rivelazione, ma ricordati che tutti ti vogliono bene e vedrai che ti vorranno lo stesso bene …. Non preoccuparti e poi ci sono io con te, non ti abbandonerò mai!” 

“Oh papà!” buttandosi fra le sue braccia …. Suo padre sapeva sempre come rincuorarla e lei le era molto affezionata.

“Ora è meglio che vi lasciamo da soli …. Sakura forse è meglio che per qualche giorni rimani a casa per riposare …. Il tuo chakra si sta stabilizzando dentro al tuo corpo e non deve subire sforzi inutili, intesi?” La rosa acconsentì con il capo per poi inchinarsi davanti alle due autorità che stavano uscendo dalla sua stanza.

Appena i due ninja uscirono dalla stanza e furono abbastanza distanti da non farsi udire:

“Hai visto Tsunade? Non solo il colore dei capelli è strano, ma anche gli occhi … non ho mai visto un verde smeraldo così acceso! Non conosco ninja con quelle particolarità!”

“Nemmeno io …. Stando al racconto del signor Yukan, mi viene da pensare che sia stata nascosta dai suoi genitori intenti a combattere contro dei nemici, perdendo poi la vita …. Quello che però non capisco è il perché non abbia mai manifestato il chakra! Un bambino lo manifesta subito …. Mentre lei no ….”

“Mi pongo anch’io la stessa domanda, senza trovare una risposta …. Ma forse sapremo qualcosa fra un anno, quando frequenterà l’accademia …. Sviluppando il suo chakra, potremo conoscere dove attinge il suo potere, scoprendo così la provenienza della sua famiglia biologica!”

“Già fra un anno …. Sakura ha la stessa età di Sasuke e di Naruto, quindi sarà una loro compagna di classe …. È da molto che non vedo i miei nipotini, dimmi, come stanno?” Fugaku si voltò verso la sua amica mostrando un lieve sorriso: Tsunade, dopo la morte di suo marito non si era più voluta risposare rinunciando al suo desiderio di farsi una famiglia, Fugaku e Mikoto le erano stati molto vicini per aiutarla a superare la perdita di Dan e, a poco a poco, Tsunade era entrata a far parte della famiglia Uchiha, fino a considerare i figli dei suoi migliori amici/fratelli come nipoti.

 “Stanno bene …. Sasuke si allena sempre e quando io ed Itachi siamo a casa ci chiede sempre di allenarlo, pensa che due settimane fa mi ha chiesto di insegnargli la tecnica della palla di fuoco suprema, imparandola in una settimana …. Mi ha reso molto fiero di lui!”

“Cosa? In una sola settimana ha imparato una tecnica così difficile? E’ proprio in gamba, degno erede del clan Uchiha …. E Itachi, come se la cava nel ruolo di capitano degli anbu?”

“Molto bene …. Quel ragazzo mi sorprende sempre ogni giorno di più … è un genio, impara ogni tecnica con una facilità impressionante … non per niente è entrato negli anbu all’età di soli tredici anni … ma quello che mi preoccupa è Sasuke, credo si senta inferiore al fratello!”

“La gelosia è parte integrante dell’uomo, specie se questo è il suo amato fratello! Dimmi, sono sempre così affiatati fra di loro?”

“Affiatatissimi direi … quando possono, stanno sempre insieme …. Itachi stravede per suo fratello e gli dimostra sempre molto affetto!”

“E tu Fugaku? Dimostri differenze fra loro due?”

“Assolutamente no … sono entrambi i miei figli e gli voglio molto bene …. Non mi interessa se uno è più portato rispetto all’altro …. Sono sangue del mio sangue …. Come non mostro nessuna distinzione con Naruto! Voglio bene anche a lui come fosse mio figlio … anche se come sai, non gli abbiamo mai negato la verità, dicendogli che io e Mikoto siamo i suoi tutori legali …. Non dirgliela, sarebbe stato come offendere la memoria di Minato!”

“Minato! …. Mi manca tanto … ma ogni volta che vedo Naruto mi sembra di rivedere in lui suo padre!”

“Si, gli assomiglia moltissimo …. Anche nel carattere …. È uno scansafatiche proprio come lui … è svogliato e non prende mai gli allenamenti in modo serio, anche se è molto portato …. Preferisce ridere e scherzare ed ingozzarsi di ramen!”

Tsunade rise sonoramente: “Ramen? Proprio come Minato …. Anche lui adorava quella pietanza e da quello che mi dici anche il suo carattere è uguale …. Quindi sarai contento, in casa tua hai la copia esatta del nostro amato amico!”

“Si, ma non ho più la pazienza di un tempo …. Solo mia moglie sembra averla …. Itachi lo considera un secondo fratello minore e Sasuke …. Bè, lui lo chiama dobe!”
“Dobe? …. E Naruto? Non vorrai dirmi che lo chiama teme, spero?”

“Proprio così!” iniziando a ridere anche lui, ma in maniera più composta …. Fugaku era tendenzialmente una persona seria, riservata e difficilmente esternava le proprie emozioni.

“Credo proprio che Sasuke e Naruto siano le vostre copie esatte … tue e di Minato …. Mi ricordo come fosse ieri, tutte le volte che vi chiamavate in quel modo …. Ma glielo hai detto tu?”

“No …. È proprio questo il punto …. Si comportano esattamente come facevamo noi alla loro età …. Ogni volta che li guardo discutere, litigare e giocare insieme, mi sembra di vedere me e Minato …. Anche se non lo vogliono ammette, specie Sasuke che caratterialmente è come me, sono molto legati e si vogliono molto bene …. Che ne dici, ti va di venire a cena questa sera da noi? Anche Mikoto ha voglia di vederti e Naruto chiede sempre di te ….. di sua nonna!” mostrando un sorriso beffardo, mentre Tsunade ringhiò fra i denti:

“E’ un maleducato proprio come suo padre …. Come si permette di chiamarmi nonna …. Non sono così vecchia …. Ho la stessa tua età e quella di suo padre e non capisco perché a te a e Mikoto vi chiami zii, mentre a me nonna!”

“Te l’ho detto …. Gli piace scherzare e vedendoti arrabbiata tutte le volte che ti chiama nonna, ne approfitta, per continuare a farti arrabbiare, ma in fondo ti vuole molto bene …. Siamo la sua famiglia!”

“Famiglia! …. Già famiglia …. Non saprò mai come ringraziare te e tua moglie per avermi accolto come una di voi, facendomi assistere alla crescita dei vostri figli!”

“Non lo dire neanche per scherzo … tu sei una sorella per me, non centra il legame sanguigno ma quello affettivo …. Allora vieni questa sera?”

“Un’altra volta …. Sono rimasta indietro con il mio lavoro per via di questa interruzione legata a Sakura …. E ascoltami, proprio per questa storia, ti devo chiedere un favore immenso …. So che non sarà facile per te, ma sarebbe il caso che non raccontassi niente a Mikoto …. So che le dici sempre tutto, ma per il momento sarebbe meglio mantenere il segreto!”

“Capisco … ma non ti prometto niente …. Sai benissimo che Mikoto mi sa leggere nel mio più profondo, ma cercherò in qualche modo di nasconderglielo!”

Intanto nella stanza d’ospedale, Sakura aveva avuto il permesso di poter ritornare a casa. Il signor Yukan prese per mano sua figlia, come era solito fare ogni volta che passeggiavano insieme, sapeva che era diventata grande per certe attenzioni, ma per lui era importante quel gesto di affetto, specie dopo aver appreso la verità su quella bambina che lui tanto amava, voleva farla sentire protetta e amata come sempre.

La notizia che Sakura Yukan possedesse il chakra divulgò molto rapidamente all’interno del settore omega e quando la videro passeggiare insieme al padre, iniziarono a guardarla in malo modo, mentre alcune persone più maligne salutarono solo il signor Yukan per farle capire di non essere più una di loro. Sakura strinse più forte la mano del padre per cercare protezione a quegli sguardi pungenti e ai saluti mancati, continuando a camminare a testa bassa. Suo padre le afferrò più saldamente la mano per farle capire che lui era dalla sua parte e molto amorevolmente le disse:

“Non preoccuparti piccola mia …. Devono solo abituarsi a questa nuova realtà, dagli un po’ di tempo e vedrai che ritornerà tutto come prima … anche se possiedi il chakra il tuo carattere non è cambiato, dimostra che non sei cambiata e che sei sempre la solita bambina allegra e buona che conoscono!”
Sakura guardò suo padre che le stava sorridendo e anche lei contraccambiò quel sorriso …. Suo padre riusciva sempre a tranquillizzarla, come i primi tempi dell’asilo quando tornava a casa piangendo dicendo che i bambini la prendevano in giro definendola diversa, lui la prendeva sulle sue ginocchia facendole appoggiare la testa nell’incavo del suo collo e della spalla, iniziando ad accarezzarle i capelli e dicendole dolcemente che per lui era bellissima come sua madre e i suoi discendenti, doveva solo portare pazienza e appena i suoi compagni avessero avuto modo di conoscere la sua bontà d’animo e la sua allegria non sarebbe più stata derisa ma amata …. Aveva ragione, infatti fece amicizia con Alan e gli altri bambini e più nessuno la prese in giro. Doveva aspettare e lasciare che le persone si abituassero alla sua diversità.

Passò una settimana, Sakura non voleva uscire di casa …. Quando suo padre si assentava per andare al lavoro, molti abitanti omega si presentavano davanti a casa sua iniziando ad urlare che era una sporca traditrice e un grande disonore per suo padre, una persona onesta che non meritava una simile sciagura. Sakura piangeva sempre e si calmava solo quando suo padre tornava dal lavoro, trovandola raggomitolata su se stessa con il  viso completamente bagnato, si avvicinava a lei facendola alzare per poi posizionarla sulle sue ginocchia come quando era bambina, accarezzandole i capelli e dicendole di non ascoltare quelle cattiverie, perché lui era fiero ed orgoglioso di lei, della sua adorata bambina. Doveva avere pazienza e poi si sarebbe sistemato tutto.

Il giorno del suo compleanno, Sakura era chiusa nella sua stanza con la testa nascosta sotto il cuscino per non sentire il chiacchiericcio fuori dalla finestra, quando improvvisamente entrò suo padre:

“Piccola mia, il tuo papà ha sempre ragione …. Ho appena incontrato Mimì che mi ha chiesto di ricordarti che questa sera ti aspettano al parco per le otto, per poi andare tutti insieme alla festa della primavera per festeggiare il tuo compleanno! Hai visto? Bisognava solo dargli un po’ di tempo e ….”

“Come? Mimì? Ma allora perché non mi sono mai venuti a trovare in questi giorni?”

“Forse perché non sapevano cosa dirti o come comportarsi con te …. Ma non ha più importanza, quello che conta è che si siano ricordati del tuo compleanno e che vogliano trascorrere la serata in tua compagnia!”

“Hai ragione papà!” correndogli incontro ed abbracciandolo fortemente.

“Ora è meglio che inizi a prepararmi … devo ancora farmi il bagno! …. Tu cosa fai questa sera?”

“Sai che non mi piacciono particolarmente le feste e poi sono anziano, mi stancherei facilmente, credo che questa sera andrò a giocare a carte insieme ai nostri vicini … mi hanno invitato a giocare a carte e sai che adoro quel gioco! …. Dato che compi gli anni, voglio farti un altro regalo insieme al tuo nuovo kimono …. Solo per questa sera non ti darò un orario, potrai tornare a casa quando vorrai e domani puoi rimanere a casa da scuola …. Intanto non credo che un giorno in più possa crearti dei problemi …. Sei la più brava della classe!”

“Davvero papà? Ti ringrazio tantissimo!” alzandosi sulla punta dei piedi dandogli un bacio sulla guancia per poi correre in bagno.

Il signor Yukan era felice, finalmente dopo una settimana rivedeva il sorriso smagliante di sua figlia …. Non era stata una bella settimana per entrambi …. Lui non aveva subito offese da parte di nessuno, anzi si comportavano come sempre salutandolo amichevolmente anche se poi, dietro alle spalle, sentiva alcuni commenti da parte di qualcuno che si dispiaceva per lui, per avere una figlia dotata di chakra. Lui li ignorava perché amava immensamente Sakura, era sua figlia e se anche fosse tornato indietro nel tempo conoscendo la sua vera origine, l’avrebbe presa lo stesso con sé, crescendola e amandola allo stesso modo. Sperava solo che quel giorno fosse l’inizio della fine degli sguardi e delle parole piene di rancore nei confronti della sua bambina.

Verso le otto di sera Sakura era pronta per uscire, indossando il bellissimo kimono che le aveva regalato suo padre, rosso con fiori gialli stampati nel tessuto. Aveva raccolto i capelli con un semplice fermaglio, era radiosa e non vedeva l’ora di raggiungere i suoi amici. Sulla porta di casa padre e figlia si salutarono e si indirizzarono ognuno verso le proprio destinazioni.

Un’ora dopo Sakura tornò a casa di corsa, salendo le scale per raggiungere la sua camera da letto e buttarsi sopra a piangere con tutte le lacrime che aveva in corpo. Dopo circa venti minuti, si calmò e andò in bagno, togliendosi il suo kimono sporco e in alcuni punti strappato, poi osservò il suo viso allo specchio, era gonfio e dall’angolo destro della bocca scendeva un rivolo di sangue …. La stessa cosa era visibile in altre parti del suo corpo … doveva sistemarsi e nascondere il kimono …. Suo padre non avrebbe mai dovuto sapere quello che le era successo …. Doveva proteggerlo ……

 

  
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