La mamma mi accarezzava i capelli in continuazione. Le avevo raccontato ciò che mi era successo, e da quel momento in poi aveva assunto uno strano atteggiamento protettivo nei miei confronti che mai avevo visto. "Tesoro, raccontami un'altra volta cos'è successo esattamente" - "Mamma te l'ho già raccontato cinque volte!" - "Ti prego, è importante" - sussurrò, come per mettersi a piangere. "Mamma, lo sai benissimo cosa mi è successo! Ti decidi una buona volta a dirmi che diavolo succede? Non ci capisco più niente! Ho bisogno di un medico? Sono impazzita?" - "No! Questo mai!" - "E allora che succede! Dimmelo ti prego!" - piagnucolai. Fu a quel punto che alzò lo sguardo e guardò fuori dalla finestra della cucina. "Va bene. Ti racconterò ogni cosa" - si voltò infine verso di me - "Quando eri appena nata, ti avevano dignosticato una rara malattia al cervello. Ti avrebbe ucciso nel giro di due o tre giorni. Io e tuo padre eravamo disperati. Un giorno però un vecchio venne a farci visita. Non sapevamo chi fosse, ma lui ci propose una cura. Sapevamo che era un grosso rischio, ma eravamo in preda alla disperazione ed eravamo disposti a tutto, pur di salvare la nostra piccolina" - una lacrima le scese lungo il viso - "il vecchio ci spiegò che si trattava di una pratica di magia antica. Avrebbe aggiunto al tuo spirito un'entità nuova, più potente, in grado di farti sopravvivere. Kana era il suo nome. Poco dopo il rito però, un ragazzo si presentò a noi. Era stremato, al limite delle sue forze. Voleva a tutti i costi il potere di Kana dentro di sè, ma era troppo debole e fu solo grazie a questo che io e tuo padre riuscimmo a fuggire" - "Ravel" - dissi in un sussurro. "Esatto, proprio lui. Ti abbiamo nascosto per anni, ma ora a quanto pare ti ha trovata, e farà di tutto per avere ciò che vuole" - "Ma perchè non mi ha fatto del male quando ne ha avuto la possibilità? Perchè mi ha lasciato andare così facilmente?" - "Questo non lo so con esattezza. Evidentemente per compiere il suo piano ha bisogno di qualcosa di esterno che gli permetta di prelevare lo spirito di Kana." - annuii - "Yui, tu sai vero che..." - singhiozzò - "Che cosa?" - mi prese per le spalle - "Yui, prelevando dal tuo corpo l'anima di Kana, di te non rimarrebbe niente. Essa è l'unica cosa che ti tiene ancora in vita." - annuii nuovamente. Stranamente non avevo alcuna paura. Sapevo che avrei dovuto averne invece, ma niente da fare. Al contrario mi sentivo piena di una strana forza, e sentivo la necessità di esternarla. "Non preoccuparti mamma. Avrà pane per i suoi denti"