Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: LetShizueGo    20/04/2014    2 recensioni
[Missing Moment in 689 parole; Introspettivo][Anna/Elsa]
Elsa poteva sentire il freddo che le percorreva la schiena ricordarle che non era per lei l'emozione.
Ed Anna dall'altro lato poteva sentirlo il freddo che quella camera trasmetteva, aveva freddo al solo pensare che sua sorella non era uscita neanche per il funerale dei loro genitori. Come aveva potuto? Qual era il suo problema?
Sperava che almeno ora avrebbero potuto contare l'una sull'altra.
Ma si sbagliava, si sbagliava di grosso.
Genere: Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna, Elsa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Do you want to built a snowman?

 

We used to be best buddies, and now we're not.
Anna non riusciva a capire perchè la sua sorellona fosse sparita dalla sua vita. Chiedeva ai suoi genitori, ma loro le rispondevano soltanto con poche parole, lasciando quindi sola quella bambina dalle mille domande e completamente sconsolata, che bussava continuamente alla porta di Elsa.
“Tua sorella ormai è grande per certe cose, lei è la futura regina!” la rimproverava sempre il padre, la madre invece sorrideva triste e le scompigliava i capelli, senza dirle nulla.
E ogni volta continuava lo stesso a bussare a quella porta senza mai capire perchè Elsa era sparita dalla sua vita.
Elsa dal canto suo non riusciva più a gestire i suoi poteri da quando aveva fatto del male alla sorella. Bastava che lei si distraesse un attimo per ghiacciare qualsiasi cosa avesse in mano; i genitori dicevano che lei poteva farcela, che poteva controllarlo, ma la paura le impediva di migliorare.
La paura sarebbe stata la sua rovina, lo sapeva, le era stato detto!
Era troppo piccola per non provarne.
We only have each other, it's just you and me.
Cosa restava alla bionda, ormai di fatto, regina? Solo la sua stanza innevata; solo il dolore della sua piccola Anna che, ovviamente, non poteva consolare senza trasformare in statuetta di acqua solidificata; soltanto quelle poche parole sussurrate più e più volte.
Nascondi, non lasciarti andare, non lasciare che lo sappiano.
Ormai le odiava, se le ripeteva in testa ma ogni volta sembravano più vuote; come poteva contenersi se i suoi genitori l'avevano appena abbandonata? Come poteva se Anna le parlava piangendo da dietro il legno bianco decorato? Come poteva far finta di nulla se tutto quello che aveva ormai erano proprio i suoi ricordi, le sue emozioni? Non poteva sperare di non provare sentimenti per arginare quell'onda impetuosa nel suo petto, non aveva altro.
La paura aveva ormai preso possesso di quella ragazza, rimasta da sola, senza la guida di quei genitori che tanto avevano provato a farle controllare il potere che aveva da sempre; Elsa poteva sentire il freddo che le percorreva la schiena ricordarle che non era per lei l'emozione.
Ed Anna dall'altro lato poteva sentirlo il freddo che quella camera trasmetteva, aveva freddo al solo pensare che sua sorella non era uscita neanche per il funerale dei loro genitori. Come aveva potuto? Qual era il suo problema? Voleva ricacciare il mondo, ma perchè ricacciare anche l'ultimo saluto ai genitori?
Sperava che almeno ora avrebbero potuto contare l'una sull'altra.
Ma si sbagliava, si sbagliava di grosso.
People asking where you been.
Non era possibile!
Anna lo vedeva chiaramente, ma non poteva credere ai suoi occhi, eppure era proprio come lei lo vedeva.
Elsa era fuori dalla sua stanza, a piangere sulla tomba dei genitori, a sussurrare qualcosa che alle orecchie di Anna non riusciva ad arrivare. La sua sorellona era finalmente uscita dal suo rifugio, da quella stanza che tanto aveva odiato da bambina! Finalmente!
“Elsa!” esclamò la minore correndo verso la bionda che subito sussultò, rimettendosi quei guanti azzurri che le aveva regalato la madre prima di partire. Si voltò riconoscendo la voce della sorella e un piccolo sorriso malinconico spuntò sul suo viso, ma subito si dissolse al pensiero che il suo autocontrollo potesse essere intaccato da troppe emozioni.
“Anna,” si limitò a salutare, passandole di fianco con le spalle diritte e il contegno di colei che è stata educata per governare e mettere i propri sentimenti da parte.
Una lacrima solcò la guancia della principessa dai capelli ramati mentre la maggiore si allontanava da lei, lasciandola di nuovo sola, dimenticandosi degli anni in cui erano molto legate. Ma scosse la testa e fece finta di nulla, avvicinandosi alle lapidi e calpestando qualcosa che si infranse ai suoi piedi.
Una rosa di ghiaccio.
“Le voglio bene, è una colpa?” chiese Anna voltandosi indietro e osservando Elsa sparire dietro le mura del castello. Tornò a guardare le lapidi e vi si sedette di fronte, con i frammenti di rosa fra le mani, con i quali giocava nervosa, domandandosi se almeno i suoi genitori avessero le risposte che lei tanto cercava, senza mai trovarle.
Un giorno lei avrebbe scoperto tutto.














Shizue's Corner
Prima ff su Frozen, nata di getto e finita di getto, ovviamente u.u
Mi piaceva pensare ad una scena simile mentre scrivevo, con Elsa che presa dal solito panico, si lasciasse dietro qualcosa che potesse trovare Anna e non farci caso, capendo solo anni dopo cosa quel qualcosa potesse significare. Breve come deve essere, spero leggibile come credo possa essere.
Be' che dire, spero di sentire pareri a riguardo, non fanno mai male :D
Spero sia stata una buona lettura,
-Shizue
   
 
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