Mi sveglio tra le morbide lenzuola del mio letto, e affianco a me non c'è nessuno, il posto è freddo.

Apro gli occhi guardo fuori dalla finestra, il sole sta per sorgere all'orizzonte.

Mi alzo e vado verso il grande specchio, sotto la maglietta che indosso (di Natsu), si comincia a intravedere un piccolo rigonfiamento, istintivamente ci passo una mano sopra, sposto lo sguardo per un momento e mi accorgo che dietro di me c'è Natsu. È a torso nudo e ha i capelli tutti scompigliati e un'espressione seria dipinta in viso. Mi circonda le spalle con le sue braccia e appoggia la sua mano sulla mia. Rimaniamo così, a fissarci negli, a dirci cose per le quali non abbiamo parole.

“Lu” interrompe il silenzio “devo andare, ho una missione lontana” dice “ma torno presto” soggiunge immediatamente, e io sospiro, mi devo rassegnare. Se vogliamo comprarci una casa tutta nostra Natsu deve per forza fare delle missioni. È l'unica soluzione.

“ E se ti accompagnassi?” tento inutilmente di convincerlo per l'ennesima volta “Lu è troppo pericoloso!” replica in un tono che non permette contraddizioni.

“Questa è per te” dice alla allacciandomi al collo un cordoncino con appeso la pietra che avevamo recuperato nella nostra ultima missione assieme “per proteggervi” spiega con un mezzo sorriso.

Osservo quello strano cristallo emanare bagliori bianchi e riflettere il mio volto “è stupendo Natsu!” dico baciandolo “sono felice che ti piaccia” replica contraccambiando il bacio.

“Ti prego stai attento” ripeto affondando la testa sul suo petto, riesco a sentire il suo cuore battere regolare “non ti preoccupare Lu” mi risponde rilassato. Lo lascio andare a cambiarsi. Prima di uscire gli lancio un'occhiata carica di preoccupazione e lui di risposta dice: “sarò di ritorno ancora prima che te ne accorgi” e con quello se ne va.

“Happy!” grido prima che il gatto segua il mio ragazzo fuori dalla porta “aye Lucy” “Happy proteggi Nastu, fa in modo che torni a casa” lo imploro “ci penso io Lucy, aye” dice andandosene.

Non sono tranquilla, ma almeno so che Happy darebbe la sua vita pur di salvarlo.

Mi vesto e cerco di scacciare tutti i brutti pensieri, faccio colazione e vado in gilda.

Come sempre qualcuno sta litigando, non ci faccio caso. Vado al bancone e ordino un succo d'arancia e lo trangugio tutto in un sorso, non mi sembrava di avere così tanta sete.

Mi dirigo verso Cana , che come al solito ha un bicchiere in mano “ehi Cana” la saluto solare “ciao Lucy”ribatte a sua volta vuotando il bicchiere “posso domandarti un favore?” chiedo un po timorosa della sua risposta, per qualche secondo rimane in silenzio poi dice: “certo, dimmi” “vorrei sapere se Natsu tornerà sano e salvo dalla missione” dico arrossendo.

Lei tira fuori le carte e comincia a consultarle. All'inizio la sua espressione è serena, ma dopo poco sbianca e sgrana gli occhi, come se avesse appena visto la morte in faccia.

“Cana cosa hai visto?” domando terrorizzata, lei rimane in silenzio, ma le mani le cadono dal tavolo. “Cana!” la sprono “si tornerà” taglia corto “ma.. morirà per proteggere vostra figlia” dice lentamente, come se non credesse nemmeno lei a quello che sta dicendo.

Non riesco a respirare, a pensare e nemmeno a battere le ciglia. Mi siedo con la schiena contro il muro e mi copro il viso con le mani.

Come posso scegliere? Come posso anche solo pensare di vivere un secondo senza di lui? Io lo amo, tutto quello che mi rimane è lui, e la figlia per la quale morirà.

Sento le tempie rimbombare come tamburi. Non so cosa fare. Non so cosa scegliere, tutto quello che so è che non voglio perdere nessuno dei due, non posso.

E poi mi balena in testa un'idea, per quanto assurda e masochista sia, è l'unica scelta che ho. Sarà difficile ma farò quello che è necessario.

Lo lascerò e me ne andrò, per il suo bene, perché la cosa più importante è che lui viva e se magari ha fortuna un giorno si dimenticherà di me e si rifarà una nuova vita. Mi fa male anche solo a pensarlo, ma è l'unica cosa giusta che possa fare. Non so ancora cosa gli dirò, ma dovrò convincerlo a lasciarmi andare. Lo amo troppo per vederlo morire.

Levy ha sentito tutto e si accuccia accanto a me e mi abbraccia.

Le piango sulla spalla, ma non da segno di volersi spostare. “Lucy-chan andiamo fuori, è meglio che nessuno capisca” dice e in quello mi afferra per la mano e mi trascina dietro di se.

“Mi dispiace moltissimo” annuncia gettandomi le braccia al collo.

Io non l'ascolto, la mia mente è troppo concentrata sulla voce di Cana che mi avverte dell'imminente morte di Natsu per poter anche solo pensare ad altro. “Vedrai che troveremo una soluzione” cerca di rassicurarmi, ma io ho già deciso, so cosa devo fare.

“Levy-chan.. devo andarmene” dico con voce tremolante, lei strabuzza gli occhi ma non dice nulla “non può morire, non può!” dico disperata “ma..ma non puoi lasciarlo” replica “è l'unica cosa da fare” rispondo cercando di convincermi “come farai ad andartene?” mi domanda tenendomi una mano tra le sue “ancora non lo so. Mi mancherai moltissimo Levy-chan” le dico e anche lei comincia a piangere.

“Natsu tornerà tra due giorni, ti aiuto a fare le valigie e a trovarti un posto dove stare” mi spiega e io l'abbraccio riconoscente.

Stiamo per andarcene quando sento una voce: “Lucy non puoi andartene, non te lo permetterò!” mi volto, è Erza e ha dipinta in viso un'espressione ferita “Erza non ho scelta” “invece si che ce l'hai!!” controbatte decisa, in quel momento arriva Gray e anche lui sembra deluso.

Li guardo, quanto vorrei non dovermene andare “voi non sapete nulla!” urlo “troveremo una soluzione a tutto, ma come puoi pensare che qualsiasi problema tu abbia con Natsu possa essere risolto andandotene?!” mi accusa Erza, è evidente che non hanno sentito ciò che mi ha detto Cana poco prima. “Lui ti ama veramente! Non litighiamo nemmeno più da quando ha scoperto che aspetti un bambino” mi racconto Gray e non riesco a nascondere un sorriso “vi prego, non complicate di più le cosse.. sono già difficili così” cerco di difendermi “non andrai via!” ribatte con fermezza Erza, devo dirglielo, se no non mi lasceranno andarmene.

“Cana ha visto che.. che Natsu morirà per proteggere Jinsei” dico tutto d'un fiato portandomi una mano al ventre.

Loro rimangono allibiti, Erza mi guarda come se avesse appena ricevuto uno schiaffo e Gray si passa una mano tra i capelli.

“Io non voglio che muoia.. magari se me ne vado potrà dimenticarmi.. e rifarsi una vita” le ultime parole fanno fatica a uscirmi di bocca, ma è quello che spero per lui.

“Noi.. noi non ne sapevamo niente” cerca di scusarsi Erza “ti aiuteremo” annuncia all'improvviso Gray. Anche i suoi occhi sono lucidi “faremo in modo che tu e Jinsei stiate in un posto sicuro, dove lei possa crescere bene.. e faremo il possibile per Natsu” spiega e noi annuiamo all'unisono.

Io, Erza e Levy ci dirigiamo verso casa mia, prepariamo le cose che devo portare con me e quelle che devo lasciare a casa loro.

Nessuno dice niente, così rompo io il silenzio: “ragazze non voglio che nessuno sappia come sono andate veramente le cose.. se vi chiedono io e Natsu abbiamo litigato perché non riusciva a darmi la vita che volevo” le addestro, loro di risposta fanno un impercettibile cenno con la testa.

La notte seguente la passo in bianco, non riesco a chiudere occhio, penso e ripenso alle parole di Cana, e mi immagino Natsu morto. Fa troppo male anche solo a immaginarlo. Devo andarmene ,per forza.

Il giorno dopo passa veloce, Levy è riuscita a procurarmi una piccola casetta vicino a dei suoi amici, a Loto (circa una settimana di viaggio da Fairy Tail), dove posso stare.

“Lucy, sei proprio sicura di volergli dire di aver perso la bambina?” mi chiede di nuovo la mia migliore amica “si, se no non mi lascerebbe mai partire”spiego duramente “ok allora ci dobbiamo salutare. Ma non ti preoccupare fra nemmeno tre mesi ti vengo a trovare” dice cingendomi le spalle “buona fortuna Levy-Chan” aggiunge scoccandomi un bacio sulla guancia.

Dietro di lei c'è Erza che incredibilmente sta piangendo “Lucy sei una donna forte, sono sicura che ce la farai” si blocca e si asciuga le lacrime “voglio solamente dirti che sei una delle migliori amiche che abbia mai avuto.. abbi cura di te e di Jinsei.. noi faremo il possibile con Natsu” mi dice con voce roca attirandomi a se e stringendomi forte “grazie Erza. Sei stata molto importante per me. Tengo veramente molto alla nostra amicizia” le confido e lei finalmente mi lascia andare dalla morsa delle sue braccia.

Subito dopo si avvicina Gray, serio e immobile. Gli vado incontro e appoggio la testa sul suo petto e comincio a piangere “andrà.. andrà tutto bene Lucy” tenta di rassicurarmi “grazie di tutto.. e stai attento a Natsu, non permettergli di farsi del male” lo metto in guardia “non ti preoccupare.. pensa alla bambina, fai in moda che Natsu possa essere fiero di lei..e di te” io gli sorrido debolmente e annuisco.

Dieci minuti dopo, quello che dovrebbe essere il mio ragazzo spalanca i portoni ed entra nella gilda. Ha qualche sbucciatura, e due o tre taglietti, ma tutto sommato sta bene.

Scorre la sala da cima a fondo finché non mi vede e mi viene incontro.

Senza pensarci mi attira a se e mi bacia. Glielo lascio fare, sarà il nostro ultimo bacio, voglio godermelo. Ad interromperci è Happy: “aye Lucy, che espansiva!” sento delle risate alle nostre spalle, ma non ci do peso.

“Natsu ti devo parlare, è grave” gli dico seria, lo prendo per mano e lo porto fuori.

“Lu che c'è?”mi domanda, ho un attimo di tintinnamento, respingo i sensi di colpa e comincio la falsa: “ho perso la bambina” dico fingendomi triste.

Lui rimane sbigottito a bocca aperta “Natsu.. io.. io non riesco a rimanere qui, dove tutto mi ricorda quello che siamo stati e quello che non saremo mai” dico, lui ci mette ore per rispondere: “se vuoi possiamo andarcene e riprovare da un'altra parte.. potremmo riprovare ad avere un bambino, se vuoi” propone un po sconvolto “Natsu non hai capito! Io non voglio ricominciare, almeno non con te! Non mi potrai mai dare la vita che voglio, mai” dico a denti stretti e a stento riesco a trattenere le lacrime.

“Bene Lucy, come vuoi! Cercati qualcuno che possa darti tutto quello che io non posso, e non tornare più” ringhia, sento un muro crollare dentro di me. Respingo di nuovo le lacrime e dico risoluta, ma solo per finta: “addio Natsu” mi giro e mi dirigo verso la fine della strada dove mi aspetta un calesse “addio Lucy” lo sento dire prima di svoltare l'angolo e lasciarmi tutto alle spalle.

Da ora in poi dovrò cavarmela da sola, senza di lui, senza colui che amo più di qualsiasi altra cosa. Mi sembra che mi manchi già qualcosa, ma dovrò imparare a conviverci. L'ho fatto per il suo bene, e anche questo vuol dire amare.