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Autore: mel_nutella    16/07/2008    6 recensioni
Questa storia è molto differente dalla mia precedente innanzitutto perchè più semplice, divertente e leggera. Parla di una ragazza, di una studentessa all'ultimo anno di liceo. Ovviamente la studentessa è la nostra Kagome. Riuscirà a superare la rottura con Inuyasha? E Sango troverà un fidanzato che non duri meno di un mese? E Sesshomaru cosa centra in tutto ciò? Scopritelo leggendo! Un bacio
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Addii Capitolo 15 - Addii








"Signor No Taisho?"
La segretaria entrò con passo svelto, i capelli raccolti in una coda alta e gli immancabili occhialetti calati sugli occhi, nell'ampio ed elegante studio. Posò alcuni documenti sulla scrivania e lo guardò con aria grave.
"Anche Masuko Tazari ha rinunciato. Un altro cliente in meno e sono...dieci, mi sembra questa settimana signore." affermò, controllando sulla sua cartella. "Devo dare alcuni ordini signore?"

Inu no Taisho era seduto sulla sua inossidabile poltrona e guardava assorto il paesaggio che la sua parete a finestra gli offriva: uno splendido scorcio della sua Tokyo metropolitana.
"Grazie Narumi. Va bene cosi."
La ragazza, dopo una leggera scrollata di spalle, fece dietro front e usci dall'ufficio. Non riusciva a capire come il più grande magnate di tutti i tempi riuscisse a fregarsene di perdere tutti i suoi clienti in una settimana sola. E forse non lo sapeva nemmeno il grande magnate.
Contemporaneamente Izayoi fece il suo ingresso con la sua suadente e raffinata andatura.

"Amore, forse dovresti riposarti un pò...."
Propose, poggiando le sue mani sulla schiena muscolosa e possente del marito e cominciando un leggero ma benefico massaggio.

"C'è solo una soluzione cara...Ho pensato tutta la settimana ma non mi è venuto in mente nient'altro..."
L'aria si fece immediatamente più pesante. Izayoi non rispose ma continuò la pressione sulle spalle, aspettando il verdetto.
"Naraku ben presto ci manderà in banca rotta. La sua parola è santa a Tokyo e purtroppo ora la sua parola è contro di me."
Posò la sua mano su quella della moglie e la strinsè a sè.
"Perderò tutto nel giro di un'altra settimana. Dobbiamo partire. Dobbiamo partire e andare in America fino a che il mio nome e quello della mia azienda contino ancora qualcosa. Dobbiamo provare a rifarci una vita lontano da Naraku, un posto dove lui non conti nulla."

La donna smise il massaggio, fece lentamente il giro della sedia e si posizionò di fronte al marito.
Notò solo allora il suo viso stanco e tirato, i suoi occhi gonfi e rossi, la mascella squadrata e simbolo di forza adesso piegata in un bieco sorriso.
Sicuramente quella decisione era il risultato di innumerevoli notti passate insonni.
"Amore...io ti amo e sai che ti seguirei ovunque, qualsiasi sia la tua decisione ma...i ragazzi...beh, forse loro non capiranno"
Ammise in un fil di voce.
Era duro anche per lei ammettere di non voler partire, ma si nascose dietro la fragile illusione di non voler separare i suoi figli dal loro luogo di nascita e appartenenza.
Sapeva però che i suoi sogni erano destinati a frantumarsi prima ancora di nascere.
Inu no Taisho si alzò e abbracciò stretta la moglie.

"Dovranno crescere. Dovranno crescere in fretta e capire subito il significato della parola sacrificio. E anche noi cara..."
Izayoi si lasciò andare ad un pianto disperato e il marito la strinse più forte a sè, come se ciò potesse cancellare in un sol colpo il dolore della partenza.

"Sono....orgogliosa...di te..." pronunciò fra i singhiozzi estenuanti.

"Non dovresti esserlo cara...Mi sono ribellato troppo tardi..sono un codardo!"
Rispose, posando lo sguardo sulla foto incorniciata sulla scrivania. Ritraeva la sua famiglia che felice festeggiava il diciottesimo compleanno di Inuyasha, solo pochi mesi prima.
Ma in realtà il tarlo del male si era già insinuato tra di loro. Naraku aveva tessuto la sua ragnatela imprigionandoli per sempre. Forse era troppo tardi per scappare...
Forse.
Una piccola lacrima scese sulla guancia insinuandosi fra la barba incolta.
Inu no Taisho l'asciugò in fretta con il dorso della manica.
Doveva mostrarsi forte.
Almeno questo lo deveva alla donna che amava.


****************************************************

Quando Sango si risvegliò credette di aver sognato.
Si alzò da letto dove era stata adagiata e si lavò la faccia con acqua ghiacciata.
Ora si sentiva meglio.
Scese giù in cucina ma quello che vide le fece gelare il sangue nelle vene: Miroku era lì, che parlottava animatamente con Inuyasha e Kagome.
La realtà le si ripresentò addosso come un macigno.
La testa le girò nuovamente. Si aggrappò allo stipite della porta, nascondendosi accuratamente e indietreggiò di qualche passo.
Non poteva essere vero.
Lui...lui...
Si sedette sul gradino più basso delle scale e respirò a fondo cercando di calmarsi e trovare una soluzione...e in fretta.
Miroku era un insensibile pervertito.
E questo era un dato di fatto.
Non poteva però passarla franca!
Non poteva e non doveva farei suoi porci comodi e trattarla come una bambola: prima rifiutarla in piena regola e poi ripresentarsi da lei con in mano un anello.
L'anello!
Un particolare che aveva dimenticato.
Aveva fatto le cose seriamente stavolta...si era addirittura presentato da lei con un anello!
Era stato cosi dolce in fondo...
'Sango, ricordati che cosa ha fatto quello scemo!!!' si ripromise di dargli una seria lezione.
Era una Sango più determinata che mai quella che entrò come una furia in cucina, interrompendo la conversazione dei suoi amici.

"Sa..Sango...sei sveglia!"
Constatò Miroku, alzandosi in piedi e afferrandole una mano tra le sue.

"Già...ma non devo ringraziare te...Come ti è saltato in mente di fare una cosa del genereeeee???"
Miroku era diventato pallidissimo. La furia di Sango si era scatenata e nessuno poteva placarla. Era diventata rossa porpora in viso e urlava parole micidiali contro il povero ragazzo indifeso di fronte a lei.
"Sei un maledetto bastardo! Non puoi fare come ti pare! Prima vieni a letto con me, poi mi rifiuti e ora? Ti presenti a casa mia con un anello? Eh no mio caro! Mettiti in pace con il tuo cervello, se ce l'hai, e prendi una decisione chiara!!!!"
Terminata la sfuriata Sango era sfinita, riprese più volte fiato e si guardò intorno. Inuyasha e Kagome la guardavano allibiti cercando un posto dove nascondersi mentre Miroku non aveva il coraggio di fare la benchè minima mossa, anzi si era allontanato di tre passi e la guardava impaurito. Sango decise di rallentare.
"Ok...forse è meglio se parliamo un pò di questa situazione" ammise, adagiandosi su una sedia. Tutti tirarono un sospiro di sollievo. Il peggio era stato evitato.

"Sango" la chiamò timidamente Kagome "Forse noi è meglio se andiamo a casa." Propose prendendo tra le sue la mano di Inuyasha. Ancora non si era abituata a questa situazione ma era piacevole riaverlo con lei.
"Ok...mi ha fatto piacere avervi qui. Ci vediamo domani ok?"
I ragazzi si salutarono ma quando rimasero Miroku e Sango da soli l'aria ritorno tesa come una corda di violino.
Nessuno aveva intenzione di parlare ma qualcuno doveva pur farlo.

"Sango..."
La voce di Miroku era flebile ma la ragazza la udì chiaramente. Si sforzò di guardarlo e di ascoltarlo.
"Io non ho capito molto di questa proposta di matrimonio e forse mai ci capirò qualcosa, ma ascolta...Io voglio stare con te...e se il problema è il matrimonio....beh, ora siamo troppo piccoli per pensare a cose del genere ma ti prometto che quando arriverà il momento giusto ti sposerò. Prendi lo stesso questo anello come ricordo di questa promessa."
Sango era emozionata. Udire parole tanto importanti da un ragazzo superficiale come Miroku era come essere in paradiso. Con uno slancio lo abbracciò e pianse di gioia. Il ragazzo la strinse pi forte a sè, contento di aver risparmiato la pelle anche stavolta.


************************************************

Il ragazzo dai lunghi capelli argentati seguiva il fratello silenziosamente e mestamente.
Non poteva ancora crederci.
Solo ieri aveva riabbracciato la ragazza dei suoi sogni e aveva visto i suoi due migliori amici promettersi fedeltà eterna e ora?
Ora avrebbe detto addio a tutto questo.
La fila per il check-in era lunghissima e ciò lo detestava.
Aveva poca pazienza e mai come in quel momento sarebbe voluto scappar via il più velocemente possibile.
Stare lì gli faceva sempre più male.
Non capiva come Sesshomaru riuscisse a nascondere i suoi sentimenti cosi bene. Avrebbe voluto essere in lui.
E poi questa storia di non poterlo dire a nessuno.
Kagome ci sarebbe rimasta male.
In fondo dirgli addio con una lettera non era il massimo.
Ma era tutto ciò che poteva fare.

************************************************

Quando si sveglio Kagome era felice.
Quel giorno sarebbe andata a fare shopping con Inuyasha.
Da soli.
Come tanto tempo prima.
Per questo quando scese in cucina e la madre l'avvisò di una lettera per lei rimase di stucco.
L'aprì con diffidenza e rimase ancora più sorpresa quando riconobbe la calligrafia del suo ragazzo.


Amore,
Non sai quanto mi fa male doverti scrivere questa lettera e non poterti venire a salutare di persona, abbracciandoti e stringendoti forte a me ma non posso.
Non so nemmeno io cosa stia succendendo ma credo che mio padre sia nei guai. Guai seri con Naraku.
Quindi dobbiamo partire. Non posso dirti nè dove andiamo nè quando.
Qui è tutto segreto, come la CIA. Appena posso cerco di mettermi in contatto con te.
Ti amo e ti prego...perdona me e mio padre.
Sarò per sempre accanto a te.
Inuyasha.


Riuscì solamente a trattenere le lacrime fino alla sua camera. Da dove non uscì per parecchi giorni.
Fine prima parte.









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Me si inchina e vi implora pietà e perdono!
Vi avviso immediatamente che purtroppo la fic non tornerà a essere regolare.
Beh, in realtà volevo sospenderla direttamente ma mi dispiaceva davvero tanto, sia per me e sia per chi mi ha seguito assiduamente tutto questo tempo.
Ci sono affezionata e ci tengo a portarla a termine.
L'univeristà, il lavoro, il ragazzo, impegni vari di famiglia assorbono tutto il mio tempo e spesso non posso nemmeno commentare le vostre bellissime fic.
Spero che comunque continuate a seguirmi.
Vi voglio bene e grazie di tutto l'affetto che mi dimostrate.
Per quanto riguarda la fic siamo alla fine della prima parte.
La seconda dovrebbe essere lunga su per giù come la prima, quindi ci sarà da lavorare!
Insomma, vi è piaciuta questa prima parte?
Grazie a tutti ma in particolar modo a:
Moon_Flower
Jeppy
Cla61
Lilysol
picci1989
krikka86
maryku
ka chan
Kade
che hanno commentato lo scorso capitolo e che ringrazio tantissimo!
Un bacione
La vostra dispiaciuta *MeL*














  
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