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Autore: Respiro_di_Primavera    20/04/2014    2 recensioni
Un ragazzo, un giovane reggente.
Un nemico oscuro che cerca inesorabilmente di distruggere
la giustizia, le virtù e i valori dell'ordine dei cavaglieri che reggono la stabilità di un mondo.
Magia, spiriti, battaglie, misteri...
Nuovi esseri e vecchie amicizie.
Se vi ho incuriositi leggete! Questa è la prima storia che pubblico in questo Fandom,
fatemi sapere cosa ne pensate!
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un Sogno o un Incubo?



La capanna in cui era nato e cresciuto aveva ancora le pareti bianche immacolate
e il porticato in legno era cerato come se non l'avesse mai lasciata
Eppure erano passati due anni da quando suo nonno era scomparso e lui se n'era andato. 
Il dolore per la sua perdita incombeva ancora nel suo cuore e non era diminuito. 
Raggirò silenziosamente la casa per ritrovarsi nel piccolo giardino dove suo nonno
era solito meditare. Aspettandosi, quasi, di vederlo là, avvolto dalle sue rose bianche,
con la schiena appoggiata al tronco del suo adorato Bonsay.
Ovviamente lui non c'era, ma il ragazzo fu, comunque, assalito da una terribile angoscia.
Il giardino era perfettamente curato, le piante potate, le siepe tonde come piacevano
a suo nonno e le aiuole prive di erbacce. 
Attraversò quasi inconsciamente il cortile, richiamato da una strana e dolce melodia.
Assomigliava al rumore scrosciante di una cascata e a una voce di donna.
A pochi metri dalla casa c'era una piccola distesa d'acqua avvolta da giunchi flessuosi
e da esili steli di bambù dove si buttava a precipizio una cascata cristallina.
A quella vista il ragazzo rammentò qualcosa che gli aveva detto suo nonno, ma le parole
che gli tornavano in mente venivano spazzate via da quella dolce melodia
che pervadeva tutta l'aria.
Ormai era nei pressi della riva quando vide l'acqua muoversi in modo strano e formare
la figura di una donna che gli dava le spalle. Aveva lunghi capelli corvini
e la pelle liscia e diafana. 
La donna continuava a cantare con la sua voce dolce e melodiosa, mentre lui ne rimaneva
incantato. Al termine di quella bellissima nenia la donna si voltò e gli sorrise tendendogli
una fredda mano dalle dita affusolate e dalle unghie perlacee: -Sai chi sono io?
Il ragazzo scosse la testa in segno di diniego in silenzio.
Il viso della donna aveva tratti nobili con labbra sottili e d'argento e grandi occhi a mandorla.
Era la creatura più bella che lui avesse mai visto in tutti i suoi sedici anni di vita.
La donna si aprì in un sorriso caloroso:
-Io sono la tua mamma...-
Il ragazzo rimase piacevolmente stupito, ma le credette subito. Sentiva già una sorta di legame
con quella meravigliosa creatura acquatica, per questo ricambiò il sorriso:-Perché sei qui?
-Perché tu, figlio adorato, possa venire con me...è così brutto tenere separata la madre
dal figlio...- rispose con dolcezza, allungando una mano -Vieni con me, caro...
Lui fece un passo avanti e allungò la sua mano calda e da essere umano verso quella
fredda di sua madre.
Quante volte, da piccolo, aveva sognato di abbracciare sua madre e di sentire la sua voce!
Quante volte aveva sperato di vederla arrivare a casa del nonno per portarlo con sé nel tepore
di un abbraccio pieno d'affetto! Finalmente avrebbe potuto avere una madre
che gli accarezzasse i capelli, che lo incoraggiasse, che lo ascoltasse e lo capisse...
Le loro dita si sfiorarono con delicatezza, poi le dita di lei presero la sua mano
e la donna gli sorrise:-Vieni..vieni, figlio mio...
Lui  fece un altro passo e un altro ancora...
Lo scrosciare della cascata era un sottofondo musicale rilassante e invitante...
L'acqua gli arrivava al polpaccio e gli sembrava una carezza...
Con l'altra mano la donna gli sfiorò una guancia e continuò a ripetere:-Vieni...-
La voce di sua madre vibrava melodiosa nell'aria e sembrava confondersi con lo scrosciare
della cascata.
Nell'acqua del piccolo laghetto l'immagine del ragazzo veniva riflessa perfettamente
e con nitidezza. 
Avvertiva l'acqua come se facesse parte di sua madre, come se lo volesse abbracciare.
L'acqua gli accarezzò le ginocchia, poi gli lambì le cosce e giunse alla vita...
Improvvisamente un vento impetuoso lo avvolse e lo strappò dalla fredda presa della donna.
I suoi piedi tornarono nuovamente sul suolo solido e il vento si acquietò, mentre due forti
mani da uomo si posavano sulle sue spalle:-Non andare, figliolo.-
Il ragazzo si meravigliò nel riconoscere in quella voce la figura paterna.
-Lascialo!- gridò la donna, tremendo -Lascialo!
La presa sulle sue spalle divenne ferrea. 
Perché suo padre non voleva che andasse con sua madre? Vedeva chiaramente la figura
slanciata ed esile della madre tremare e allungarsi il più possibile verso di lui:
-Quello è mio figlio! Lasciamelo!!-
-Lui non è tuo!- tuonò la voce di suo padre, mentre il vento gli frustava il viso.
I contorni della bella creatura che aveva appena scoperto essere sua madre tremarono
convulsamente, mentre la donna esplodeva in mille gocce d'acqua dolce, gridando:-Lasciamelo!!!!-
L'acqua lo avvolse con impeto, lasciandolo quasi senza aria, poi il vento frustò il suo viso
e lo circondò.
Il ragazzo ansimò, cercando un po' di ossigeno.
Di nuovo l'acqua lo cullò tra le sue braccia e...proprio mentre un sonno senza risveglio lo invadeva...
Aprì gli occhi e trasse un profondo respiro. La gola gli bruciava in modo terribile
e gli occhi erano annebbiati . Gli pareva di avere la lingua gonfia e impastata.
Lentamente, molto lentamente, mise a fuoco la sua stanza da reggente nella Fortezza dei Venti.
E lui era sdraiato nel suo letto completamente fradicio.
Scivolò giù dal letto e si trovò sorpreso nel constatare che aveva indosso gli indumenti da passeggio, invece che il suo solito pigiama.
-Sto peggiorando...- mormorò fra sé e sé, strizzando il suo lungo codino zuppo d'acqua.








Ciao a tutti! 
Questo è il primo capitolo, 
per favore ditemi cosa ne pensate!
Respiro_di_Primavera






 
  
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