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Autore: Mcveyslaugh    21/04/2014    6 recensioni
"quando i suoi occhi incrociarono i miei il mondo intorno a noi prese colore"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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'Putting my defenses up cause I don't wanna fall in love if I ever did that, I think I'd have a heart attack' di nuovo quella sveglia che non avevo sentito per circa tre mesi mi stava rimbombando nelle orecchie. Mi rannicchiai sotto le coperte ma non si decideva a smettere, provai con il cuscino sulla faccia ma nulla, era di novo settembre e dovevo di nuovo tornare a scuola. Faticando riuscii a uscire dal letto e a reggermi in piedi, mi diressi verso lo specchio, avevo la bocca impastata, le occhiaie e i capelli arricciati come non mai. Scelsi qualcosa alla veloce dall’armadio, mi piastrai i capelli, mi misi un filo di matita nera per non sembrare un cadavere e scesi in cucina. Seduti a mangiare c’erano gia mio fratello Carter e mia mamma, presi una ciotola e ci versai una quantità enorme di cereali “allora pronta per il primo giorno Evie?” mi disse mio fratello, io mettendo in bocca un bel boccone di cereali “devo essere sincera? No. Potevamo rimanercene sereni in Italia dal papà invece che tornare in questa città” mia madre sbuffò come sempre e annunciò il nostro ritardo. Fortunatamente la scuola non era lontana e non avrei dovuto sopportare mia mamma anche durante il viaggio. Ora ero li, nel cortile del posto da cui ogni ragazzo della mia età vorrebbe scappare, la scuola. Mi buttai nella folla di ragazzi che urlavano, amici che si abbracciavano, ragazze che si salutavano, nuovi insegnanti che cercavano l’aula dove avrebbero auto la prima lezione e poi c’ero io che stavo ancora cercando il mio armadietto. “ Da quando non si salutano piu le migliori amiche? “ udite quelle parole mi girai di scatto e saltai in braccio a Maggie e a Jen (Jennifer), quell’ estate l’avevo passata in Italia e loro erano rimaste a Londra quindi le avevo sentite solo per sms e vedere era come un sogno. “allora voi alla prima ora che avete?” fu Maggie a parlare, era la solita ‘meglio se non sto da sola il primo giorno’ “oh non ci credo, ho biologia con la Lewis, te Jen?”  ero preoccupata, il primo giorno con a Lewis non ce l’ avrei fatta da sola “Fisica con Fitz, credo sia nuovo” Maggie esultò “evvai anch’io, mi dispiace Evie ma sei sola con la Lewis oggi ahaha” non ci potevo credere, prima ora del primo giorno di scuola con la Lewis, sarei praticamente morta, lei mi aveva quasi fatto bocciare ma per la mia media più che sufficiente con il resto delle materie l’avevo scampata. “Okay, ci vediamo in mensa, solito posto, solita tattica” mi avviai verso l’aula di biologia, ancora la maggior parte dei miei compagni di classe era ancora tra i corridoi allora ne approfittai per scegliere il banco migliore. Mi piazzai in ultima fila, il banco accanto al mio era ancora vuoto e non si riempi fino al suono dell’ultima campanella. Vicino a me si sedette una ragazza molto timida, non mi rivolse la parola se non per chiedermi se il posto era occupato. Dopo che la Lewis fece l’appello qualcuno bussò alla porta si aprì ed entrò un ragazzo, non rivolse la parola a nessuno e si sedette un fila davanti a me, ma dall’altra parte della stanza, non mi piaceva. “Mcvey fa gia tardi al suo primo giorno di scuola, non si fa una bella reputazione”  lui non rispose “meglio cosi, se non ha nulla da dire continuo con la mia lezione” lei riprese a parlare, non riuscivo a capire le intenzioni di quel ragazzo, iniziai senza accorgermene a fissarlo, all’improvviso lui si girò e mi sorrise. A prima vista non avevo notato i suoi occhi, erano azzurri, come il mare italiano, erano furbi e allo stesso tempo bellissimi. L’ora passò abbastanza velocemente, al suono della campanella uscii dall’aula e mi diressi vero la 30B per l’ora di economia “ehi biondina!” di istinto mi fermai, nessuno può chiamarmi cosi “si, tu con le punte blu” ero proprio io, controvoglia mi girai e vidi che quel ragazzo si avvicinava con passo svelto “James piacere” mi porse la mano “e se a me non interessasse?” lo guardai dritto nelle iridi azzurre “non sembrava cosi in classe” rispose lui sogghignando “okay sono Evie, sei nuovo?” ripresi a camminare “in realtà si, ho cambiato scuola, ma devo ripetere l’anno quindi volevo chiederti se sapevi dove era la 30B” era sempre accanto a me, il suo passo era perfettamente identico al mio “oh perfetto ti devo sopportare un'altra ora, seguimi” accelerai il passo “beh la vita è gentile portai passare un'altra ora con James Strafigo Mcvey”


SPAZIO AUTRICE: 
Hi Guys, questo diciamo che non è proprio un capitolo, è più un prologo per presentare la mia storiella. Per ora i personaggi principali sono il nostro James e Evie. Non preoccupatevi arriveranno altre mille soprese. Lasciatemi qualche commentino daiiiii. se volete seguirmi sul mio account twitter sono @mcveyslaugh 

ecco il nostro James:
  
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