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Autore: BlackDavil91    16/07/2008    0 recensioni
inuyasha e kagome...la fine di una storia difficile...mille pericoli s'insidiano nella loro vita....andrà a finire tt bene?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao Gente di mondo!
Allora...eccoci all'ultimo capitolo della Ff.
Io, vedendo i pochi commenti, penso che nn abbia fatto "furore" tuttavia...ringrazio anke ki a modo suo...mi ha commentata e apprezzata!
Il Grazie MAGGIORE lo devo alla bellissima Dolce Sango91' La mia super tata che adoro!!! Cuore rosso

Bando alle ciance e BUONA LETTURA!!!

*BlackDavil91'* Rosa rossa



"Quel giorno....pareva che la pioggia non volesse smettere di cadere. Il vento soffiava mite...ma era freddo...gelido. Tutto sembrava essere diventato privo di sentimenti....una natura gelida e cruda...una tremeda verità. Io ero nella capanna di Kaede e guardavo fuori dalla porta...l'avevo socchiusa...non volevo completamente isolarmi...il terreno stava diventando sempre più fangoso... e gli schizzi causati dalle violente goccie d'acqua...sporcavano la sua veste...ormai completamente bagnata e sporca. Io ero in uno stato di incoscienza. Gli altri, mentre li sentivo facendo finta di dormire, avevano detto che era una fuga dalla realtà il mio comportamento. Io non sapevo definire cosa provavo...in effetti nel mio cuore c'erano un turbine di sentimenti...dolore, rabbia, tristezza, amore... ma non sapevo districarmi da tutte queste emozioni. Semplicemente vedevo il mondo da degli occhi che molto probabilmente non erano i miei...riuscivo solo a guardarlo inerme...l'unica cosa che facevo continuamente da quando mi aveva lasciata era piangere...piangere senza smettere mai. Ma un pianto silenzioso...mite...il pianto cha fa più paura di tutti. Il mio viso era continuamente rigato dalle lacrime...smettevo di piangere solo quando mi addormentavo sfinita e non avevo più la forza per continuare. Non avevo più la forza di pensare ancora a lui. Quel giorno piangevo ancora di più...ma era come se il mio cuore fosse diventato immune da ogni cosa...ero gelida. Da quando non era più con noi...avevo capito che la mia vita...non aveva senso. Avevo sprecato tutto questo tempo....ero rimasta sempre con lui...ma non sapevo...che un giorno...non troppo lontano...mi avrebbe abbandonata. Non lo sapevo....o forse non ci avevo mai pensato. Ad un tratto mi ero scostata dal massiccio stipite della porta iniziando a rovistare nel mio zaino: uno specchio. Guardando la mia immagine riflessa...mi ero spaventata. Non ero più io: Gli occhi erano piuttosto solcati...il viso era palido e smorto...e la mia espressione...non avevo più un'espressine...vedevo solo le lacrime che mi rigavano il volto...così l'avevo buttato a terra frantumandolo. Non lo raccolsi e continuai a fissare l'oggetto ormai distrutto. Quel giorno indossavo un vestito nero lungo fino ai piedi...tutte le ragazze a quell'epoca, in occasione di un lutto, lo mettevano. Era segno del loro dolore. Anche Sango e la vecchia Kaede erano vestite come me. Tornai a guardare fuori....Sango piangeva appoggiata alla vecchia sacerdotessa...Miroku soltanto qualche lacrima ogni tanto...ma la profonda espressione di dolore gli si leggeva in volto. Il piccolo Shippo si era rannicchiato tra il folto mantello di Kirara nascondendo gli occhietti piangenti e il suo piccolo animo ferito. Aveva perso la sua famiglia e noi l'avevamo accolto. Lui era diventato come una specie di fratello maggiore...gli era affezzionato sebbene litigassero spesso. Ora aveva perso anche lui. E io? io...cos'avevo perso?....avevo perso tutto. Avevo perso quellea che era la mia unica ragione di vita. Avevo perso ciò che amavo di più al mondo. Avevo perso lui. Guardai ancora un attimo gli altri poi mi voltai e afferrai il fiore posato sul tavolo di legno; uscii.Tutti si voltarono a guardarmi. Io non ci badai e continuai a camminare lentamente. Iniziarono a scostarsi,lentamente uno per uno, al mio passaggio. Finchè arrivai davanti a lui. Alzai il volto rigato dalle lacrime e mi chinai sotto la pioggia battente che mi bagnava competamente. Guardai il fiore: una rosa. La gettai ai suoi piedi all'interno del piccolo buco di terra scavato poco prima. Mi alzai nuovamente. Rimasi ai suoi piedi fissando il suo volto come ipnotizzata....I suoi occhi non si muovevano più. Era immobile. Lo fissai ancora...sperando di poter urlare che si era mosso. Inutile. Sapevo che non sarebbe successo nulla. Così mi voltai girandogli la schiena...poi camminai intorno al suo piccolo incavo di terra...finchè...le mie ginocchia cedettero al terreno bagnato profocando un tonfo sordo. Mi arresi. Lentamente m'infilai anche io tra il terreno insieme a lui...poggiai la testa sul suo petto. E iniziai a piangere disperatamente...urlavo...volevo che si svegliasse e mi tenesse tra le sue braccia. Mi aggrappai con tutte le mie forze alla sua bella casacca rossa ormai sbiadita...le lacrime si confondevano con la pioggia...ero zuppa. Ma non m'importava. Continuai ad urlare disperatamente...Sango stava per portarmi vai ma Miroku la fermò continuando ad ascoltare le mie grida strazianti. Il piccolo Shippo mi guardava terrorizzato. Tutti sembravano avere i "fari" puntati su di me. Ma cosa volevano?...continuai a gridare in preda ad una tremenda crisi di nervi. Poi quando la gola iniziò a bruciarmi smisi lentamente di sfogarmi fino a tacere. Lo guardai ancora. Non c'eravamo neanche dichiarati il nostro amore...le nostre labbra non si erano mai sfiorate...toccate...MAI. Lui me l'aveva detto...voleva parlarmi. Era di quello...ancora adesso...se ci ripenso...sono convinta che volesse dirmi cosa provava per me. Non siamo riusciti a vivere come avremmo voluto. Mi aveva abbandonata illudendomi. Non riuscivo ad arrabbiarmi però. Distesa sul suo corpo senz'anima... gli sussurai:
''mi hai abbandonata...ancora una volta.'' poi separai la distanza tra le nostre bocche e lo baciai. Io ero sicura che anche se lui non era più li..in quel corpo...quel bacio..l'aveva sentito. Poco dopo sentì delle braccia circondarmi la vita e tirami via da lui. Urlai. Non dovevano portarmi via da lui. Ma ormai era troppo tardi. Scalciai, strillai furiosa...cercai di dimenarmi il più possibile. Sango e Kaede mi tenevano ferma mentre anch'esse piangevano. Non riuscì più ad oppormi e guardai inermela scena: Miroku impugnò la pala e iniziò a buttare il fango bagnato addosso a lui. Gli coprì prima i piedi, poi le gambe, il torace...e infine il viso. Ma quando il rpimo granello di terrà toccò il suo viso...non so come ma..dalla mia bocca...uscì un urlo disumano. Tanto non respirava più...ma questo lo capii solo dopo molte ore che sedevo sulla sua lapide... continuando a fissare il suo nome intagliato nella pietra. Due settimane dopo gli dissi addio per sempre e me ne andai di nascosto...durante la notte...accompagnata dal buio delle tenebre. Una volta nella mia epoca...non mi ripresi facilmente. Ora....che sono passati sei anni dalla sua morte...la sera, prima di addormentarmi, continuo a ricordarlo. Mentre lo penso sorrido ma inconsciamente...le lacrime continuano a scorrere sul mio viso. Il mio cuore continua a battere per lui...continuo ad amarlo. Continuo a ripetermi che prima o poi lo rincontrerò...e quando poggio il capo sul cuscino...sussurro sempre queste parole prima di addormentarmi '' Inuyasha, ti amo''.



THE END

  
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