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Autore: OperaIncompiuta    22/04/2014    3 recensioni
Amanda Warm è una normalissima ragazza di diciassette anni che va a scuola e vive la vita un giorno alla volta. In effetti, la sua vita risulta addirittura deprimente: continuamente schermita dai bulli, rifiutata dalla sua migliore amica, quasi ignorata in casa... si direbbe una noia mortale! Però, un giorno succede qualcosa: il suo corpo comincia a mandarle dei segnali... C'è qualcosa che non va! Solo grazie all'aiuto di un e-book trovato su internet finalmente le verrà svelata la scomoda verità...
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[p.s. Attualmente sospesa per motivi personali T.T non linciatemi ]
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[STORIA INTERROTTA] [scusate, piange il cuore anche a me :'( ]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Tom si limita a pattugliare il limitare della radura, lanciandomi ogni tanto un’occhiata e sorridendo sotto i baffi. Io e Desy siamo sedute sul tronco dove stavo prima, ma lei si guarda le mani.
-Allora?- Ho il fiato corto, così la incoraggio ad iniziare. Alza lo sguardo, ha gli occhi lucidi.
-Mi dispiace tanto Em!- Ora tocca a me abbassare lo sguardo: non mi sento sicura con Tom qua vicino che sente tutto e di sicuro non voglio piangere davanti a lui.
-Mi dispiace tanto di averti lasciata da sola e non averti dato nessuna spiegazione, però adesso sai perché l’ho fatto!
-Sì, lo so… Però questo non mi fa sentire meglio! Avresti potuto almeno inventarti una scusa o che so io!
-Lo so, lo so… è-è solo che… io non volevo mentirti, ecco!- Un vento gelido scuote la radura e mi agita i capelli davanti alla faccia, ma nessuna delle due si scompone.
-Allora… Di cosa volevi parlarmi?
-Ti prego Em, non trattarmi così, con freddezza! Io ho fatto i salti mortali per convincere Tom e Janice a lasciarmi parlare con te!- Abbassa di nuovo lo sguardo.
-So che mio fratello ti ha parlato di quello che vuole fare Janice… e so che hai rifiutato- Annuisco ma rimango in silenzio.
-Ti chiedo di ripensarci!
-Non se ne parla!
-Em, tu non sai cos’hanno fatto gli Anziani! Non ti rendi ancora conto che…
-E invece mi rendo conto benissimo! E so che non desidero combattere per la stupida vendetta di Janice!- Desy si succhia il labbro superiore, come fa sempre quando pensa.
-Allora Kane ti ha raccontato tutto!
-Quasi tutto…- Abbasso gli occhi un secondo, poi li rialzo più determinata.
-Voi perché lo fate? Tu perché lo fai?
-È complicato Em…
-E allora rendilo semplice!- È combattuta, lo vedo; ma sa anche che io non mollerò.
-Beh, all’inizio non ci credevo davvero a tutte quelle storie sugli Anziani e la loro crudeltà, ma poi mi sono ricreduta: abbiamo incontrato Janice, ci ha raccontato la sua storia e così ho capito che non erano tutte balle, che quelle cose le avevano fatte davvero. Non so cosa pensi Tom di tutto questo, ma io non voglio sottostare a un gruppo di assassini sociopatici col complesso di Dio!-.
-Certo, forse non sono il massimo come guide però non credo ci sia bisogno di arrivare ad una guerra! Desy, ma non capisci che Janice forse ti sta manipolando?!
-Non dire così, lei non lo farebbe mai!
-Ah davvero?!
-Io la conosco!
-Sì, certo…
-Sì!
-Guarda che sei tu che hai appena detto…
-Lo so, ma ci sono stati tanti altri massacri oltre a quello della sua famiglia!
-E quando mai non ci sono stati nella storia!
-Ed erano sempre opera degli Anziani! Non hai provato ad informarti un po’ sulla vera storia del mondo?- Ci rimango di sasso: non ci avevo mai pensato.
-Senti Em, stasera sono venuta per darti un’ultima possibilità, in nome dei vecchi tempi: stasera è martedì… beh, hai tempo fino a giovedì sera, l’ultima della gita, per decidere.- Si alza e fa per andarsene.
-Decidi bene, ti prego!- dice con voce strozzata e gli occhi ancora lucidi; fa per andarsene, poi si ferma come se avesse dimenticato qualcosa.
-Senti, forse dovresti controllare la tua mail. È un po’ che non lo fai! Bon, ciao…- Detto questo, si gira e se ne va, lasciandomi palesemente confusa e frustrata. Mi tremano così tanto le mani che me le infilo nei capelli e lancio un mezzo ringhio dalla disperazione.
-Ha ragione, sai…- Faccio un salto di mezzo metro: Tom è alle mie spalle. Non se n’era ancora andato, il bastardo.
-Lasciami stare Tom, o gradisci un’altra lezioncina come quella di oggi?
-In effetti, non mi dispiacerebbe vedere cos’altro mi nascondi…- Mi scruta da capo a piedi con sguardo vorace, da predatore: alla luce della luna, con i capelli biondissimi come Desy, gli occhi scuri e incavati e la pelle chiara somiglia più alla mia idea di vampiro che di lupo. E mi terrorizza a morte.
-Sfortunatamente per me, però, devo scappare! Janice ormai avrà finito col suo passatempo!- Mi si avvicina così tanto che il suo alito di sigaretta mi da il voltastomaco e posso sentire il suo torace alzarsi e abbassarsi. Poi, mi sussurra all’orecchio.
-Comunque stai tranquilla, troverò un po’ di tempo per riprendere da dove ci siamo lasciati.- Inspira profondamente l’aria, annusando probabilmente il profumo dei miei capelli, poi in un lampo corre via. Sono così orripilata che per diversi minuti non riesco a muovere neanche un muscolo: perché, perché in queste situazioni mi viene sempre il panico? Perché non posso essere coraggiosa come Kane o Jason o… Janice ormai avrà finito col suo  passatempo. OH MIO DIO, KANE! JASON!
   
 
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