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Autore: yukiko_no_niji    16/07/2008    7 recensioni
"Senza nemmeno rendermene conto, ero già arrivata a Londra. Già… a Londra.
Quante volte già da piccola, avevo sperato che un giorno i miei genitori mi avrebbero portata a visitare quella città che tanto adoravo?!? Tante,forse troppe volte... Avrei potuto finalmente visitare quel magnifico paese… E adesso che ero lì, nella città dei miei sogni, sentivo solamente la nostalgia di casa mia.
L’Italia." - McFly
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IMPORTANTE: Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere dei Mcfly (e degli altri personaggi della mia storia), offenderli in alcun modo.

 

Capitolo Sedicesimo.

Guardai Dougie negli occhi, facendomi coraggio e iniziai:

«Non so cosa hai pensato vedendomi con Dan questo pomeriggio, ma lascia che prima ti spieghi. Stavo rientrando in cucina dopo che mamma mi aveva chiamata e proprio in quel momento Danny stava uscendo di lì. Io non lo avevo visto e così ci siamo scontrati sotto la porta e non per caso. Se hai notato Gi ha tempestato tutte le porte con del vischio e Danny ha pensato bene di “approfittare” della situazione.»
Doug ascoltava silenziosamente il mio discorso.
«Adesso, come credo sappia pure tu, il vischio ha una sua tradizione che va rispettata, quindi io e lui ci siamo baciati.»
«Si, ma quello che ho visto io non era un semplice bacio» disse lui sbuffando.
«Ma se mi dai il tempo di spiegare io ti dico tutto» dissi a mia volta.
«Va avanti allora» disse impaziente lui.
Tsk. Prima si intrometteva nel mio discorso e poi voleva che continuassi.
Porta pazienza Giuly.
«Dicevo. Stavamo seguendo la tradizione, baciandoci, quando Danny non mi ha dato il tempo di razionalizzare ed ha approfondito il bacio e da lì è successo tutto troppo velocemente. Ho visto che eri entrato dalla porta principale, che ci avevi visti e sinceramente non ci ho capito più molto. Quando sei uscito di corsa dalla porta principale volevo seguirti per spiegarti che quello che avevi visto non era come poteva sembrare, ma Danny mi ha trattenuto perché aveva una cosa da dirmi»
Mi guardò un po’ spaesato.
«Ma allora tu avresti voluto baciarlo o no?» chiese.
«No!» esclamai io con forse troppa enfasi.
«E cosa aveva da dirti?»
Abbassai il capo e mi appoggiai al balcone, continuando:
«Mi ha detto che gli piaccio»
Doug sembrò colpito da queste parole, anche se in fondo lui l’aveva sempre pensato e poi quasi timoroso mi chiese:
«E tu?»
«Beh. Io gli ho spiegato che per me lui è un ottimo amico, che è una delle persone con cui mi sono trovata bene da subito, ma che…»
«Ma che?» chiese lui al limite della pazienza.
Mmm.
L’immagine di lui e Candy continuava a farsi viva nei miei ricordi.
Dovevo fargliela pagare in minima parte.
«Lui l’ha capito da solo, quindi se lo vuoi veramente sapere, ci puoi arrivare da solo pure tu.»
«Uff» sembrò fulminarmi con gli occhi.
Stette tre secondi zitto e poi disse:
«Dai dimmelo»
«E va bene!»
Non riuscivo ad essere cattiva con lui.
Che rabbia.
«Gli ho detto che sono innamorata di un altro e che quindi non c’era spazio nel mio cuore per lui. E si da il caso, che quel ragazzo di cui io mi sono innamorata sei proprio tu. E mentre stavo per venire a spiegarti che quello che avevi visto non era affatto come poteva sembrare, ti ho trovato in un tutt’uno con Candy, che stavate appolpati peggio dei contorsionisti del circo. Quindi, visto che non mi servivano altre prove, poiché l’evidenza non si poteva negare, ho capito che vi siete rimessi insieme, che di me non te ne importa niente e che io mi sono innamorata per l’ennesima volta di una persona che non mi contraccambia. Ecco. Ho detto tutto quello che avevo da dire.»
Mi voltai verso di lui.
Con sorpresa notai che la sua faccia era alquanto shockata.
Ma che aveva da shockarsi tanto?
Lui si era rimesso con Candy.
Siccome non accennava a parlare, io continuai.
«Beh io ti ho detto quello che ti dovevo dire, quindi adesso continuo a bere per un po’ e me ne vado a divertirmi di là con gli altri. Sempre che sia capace di divertirmi con le immagini di te e quella nella testa. A te invece›› dissi indicandolo ‹‹converrebbe cercare la tua ragazza. Sarà qui intorno da qualche parte a chiedersi che fine hai fatto e non vorrei dubitasse di te, proprio il giorno della vostra riconciliazione.»

Stavo per lasciare la terrazza quando lui mi afferrò per la mano e mi attirò verso di sé.
Non mi aspettavo minimamente quel contatto, tanto che il bicchiere che avevo in mano mi cadde e io mi ritrovai con entrambe le mani sopra il suo petto, mentre lui mi cingeva tra le sue braccia.
Lo avevo visto più di una volta di sera, alla luce della luna, ma in quel momento quell’incontro ravvicinato non previsto, mi aveva lasciata senza parole.

Era bellissimo.
Credo che sarei potuta stare anni ad osservare i suoi meravigliosi occhi celesti, senza avere bisogno di altro per vivere.
Erano la mia linfa vitale.
Lui era la mia linfa vitale… e in quel momento eravamo davvero lì, in quella terrazza.

Lui che guardava me e io che guardavo lui.
Dovevo essermi persa qualche passaggio mentre guardavo i suoi occhi.
Lui non si era rimesso con Candy?

La sua voce mi riportò alla realtà.
«Dove credevi di andare?»
(Proprio da nessuna parte se vuoi che rimanga qui)
Mi aveva detto quella frase in un sussurro, vicino all’orecchio, facendomi salire i brividi ovunque.
Quel contatto che mi pareva durasse da un’eternità, durava solamente da pochi secondi.
Lui mi teneva in pugno e io non potevo far altro che rimanere tra le sue grinfie.
«Adesso sono io che devo darti delle spiegazioni.»
«Su cosa?»
«Su me e Candy…»
Me e Candy.
Ma allora si erano rimessi assieme o no?
 
Distolsi gli occhi dal suo sguardo e lui dolcemente mi disse:
«Guardami per favore.»
Io mi voltai confusa per tutta quella situazione e iniziai un fiume di parole che non finiva più:
«E che hai da dirmi oltre al fatto che vi siete rimessi insieme, che hai scoperto che l’hai sempre continuata ad amare e che oggi è il giorno più bello della tua vita, perché finalmente sei tornato con la persona che veramente ami e hai sempre amato e che non dimenticherai mai questo pomeriggio? O forse oltre a questo mi vuoi dire che di me in realtà non te ne è mai importato niente e anzi, che sono stata un’esca per far si che lei si ingelosisse e tornasse di nuovo da te e che io invece so-»
Non feci in tempo a finire il mio discorso, perché Doug aveva posato le sue labbra sulle mie, tappandomi la bocca.
E c’era riuscito.
Il silenzio regnava intorno a noi.
Si sentiva solamente la musica provenire dalla casa.
Sentivo le sue labbra, soffici e delicate sulle mie, ma pochi secondo dopo, desiderai di più da quel meraviglioso contatto. Nello stesso momento in cui lo pensai, le nostre labbra si schiusero contemporaneamente e approfondimmo quel bacio fantastico.
Non era un bacio timido e insicuro come quello che ci eravamo scambiati al mare, ma era molto più sicuro e travolgente.
Sentivo, dentro di me, che in quel bacio c’era passione, trasporto, ed io da parte mia, ci sentivo tanto amore.
Il suo profumo aveva invaso le mie narici ed io mi stavo nutrendo completamente della sua essenza.
Le sue mani scorrevano decise sulla mia schiena, accarezzandola, provocandomi dei magnifici brividi ovunque.

Razionalmente però, non capivo che cosa potesse significare quel bacio.

Quando ci staccammo svogliati, perché privi di aria, mi diede altri due piccoli baci sulle labbra e poi mi folgorò con il suo sguardo dicendomi:
«Adesso lascia che ti spieghi, per favore.»
In tre anni che ero stata con Daniele, non era mai stato capace di ammaliarmi così tanto con un solo sguardo.
Aveva fatto proprio bene a lasciarmi.
Annuii silenziosamente, tra le sue braccia, incredula che quella cosa fosse successa veramente.
«Ok» disse lui «Hai ragione tu. Io avevo frainteso quello che era successo tra te e Dan. Ma a quanto pare, pure tu hai frainteso quello che hai visto. Io non mi sono rimesso con Candy» mi disse con il sorriso sulle labbra.
«E allora quello che ho visto io è stato solo frutto della mia immaginazione?»
Mi era scappato, ok…
«Shh» mi disse lui.
Appunto.
«Fammi finire»
Ok, non avrei più fiatato fino alla fine del suo discorso.
«Quando sono tornato a casa, dopo averti vista con Danny, mi sono messo a suonare il basso, come sono solito fare quando ho bisogno di sfogarmi..»
Allora Dan aveva ragione.
«..e dopo cinque minuti ho sentito bussare alla porta. Ho aperto e ho trovato Candy che era entrata di nascosto in casa mia. Sai mia madre la odia perché mi ha fatto soffrire e questo Candy lo sa bene. Ma conosce anche il modo per entrare in casa, perché ogni tanto quando stavamo insieme entravamo furtivamente per non farci vedere da lei» Risparmiati questi dettagli grazie «E quindi è entrata senza farsi vedere.»
Ecco perché sua madre mi aveva mandata da lui tranquilla.
«Probabilmente lei non l’avrebbe fatta entrare.»
E sarebbe stato meglio!
Io e la mamma di Doug avevamo una cosa in comune molto importante: l’odio per Candy.
«Comunque» proseguì lui «È entrata in camera mia e ha iniziato a farmi un lungo discorso, dicendomi che James l’aveva tradita con una ragazza più grande di lei..»
Grande James.
«..e che lei aveva capito che lui non le voleva bene sul serio, che l’aveva solamente usata e presa in giro per il periodo di tempo che le era stata necessaria. Poi, ha aggiunto che aveva finalmente capito che io ero la persona giusta per lei e che sono sempre stato gentile e comprensivo. E mi ha confessato di essere sempre stata innamorata di me, anche in questo periodo che è stata con James e che non mi aveva mai dimenticato. Infine mi ha detto che le sarebbe piaciuto riprovare a costruire un rapporto tra con me, cercando questa volta di non sbagliare e cercando si essere più rispettosa nei miei confronti.»

Io ascoltavo zitta zitta il suo discorso tra le sue braccia che mi cingevano ancora fortemente, come se non mi volesse lasciare andare per nessun motivo.
«E prima che io avessi avuto il tempo per riflettere cosa risponderle, lei mi era letteralmente montata addosso e ha iniziato a baciarmi. E poi sei entrata tu e… il resto lo sai.»
Poi aggiunse «Adesso che ci penso però, mi viene da pensare che Candy e Danny formerebbero una bella coppia assieme. Hanno architettato la medesima cosa!»

Dougie con il suo monologo assurdo credeva forse di avere chiarito come stavano le cose, ma nella mia visione personale le cose erano andate così: lei l’aveva baciato e lui c’era stato.
E non mi aveva detto che l’aveva respinta.

Dovevo avere assunto una delle mie facce assurde, una di quelle che assumevo quando mi mettevo a pensare, perché Doug mi disse:
«Vedo che ancora non ti è del tutto chiara una cosa…»
Io feci segno di no con la testa.
«Io le ho detto che sinceramente tutto il suo discorso mi aveva fatto piacere, ma che di lei non me ne importa più niente, perché ho capito che tipo di persona è. È vero che si dovrebbe dare a tutti una seconda opportunità, ma in questo periodo ho conosciuto te, che sei una persona splendida, adorabile, dolce, simpatica. Tu sei stata male in questo periodo, anche per colpa mia, ed è una cosa che non voglio che accada mai più. D’ora in poi voglio starti vicino. Voglio vederti sorridere, perché sei bellissima quando lo fai…»
Sentii il mio viso diventare bordeaux.
«E vederti arrossire è una delle cose che mi fa più impazzire» rise.
«Sono innamorato di te»






Quelle ultime parole mi avevano lasciato senza parole.
Mi guardò stranito.
«Che? Ti hanno tagliato la lingua?»

«E Candy?» furono le uniche parole che uscirono dalla mia dannata bocca.
Avrei dovuto imparare a pensare dieci volte a quello che volevo dire, prima di parlare.
Doug mi guardò shockato:
«Dopo tutto quello che ti ha fatto tu ti preoccupi per lei?» disse ridendo.

«Comunque sarà qua in giro alla ricerca di un’altra preda da cacciare. Non è che abbia preso molto bene la mia risposta, da come se ne andata impettita da casa mia, ma sinceramente poco mi importa» disse facendomi l’occhiolino.
«Adesso ho te» aggiunse.
Mi strinse ulteriormente tra le sue braccia, cingendomi ancora più forte. La sua presa era così rassicurante e la sua essenza così buona, che io ero proprio su un altro mondo.
Ormai eravamo diventati un noi.
Ci amavamo.
Speravo vivamente che tutto quello non fosse solamente un sogno, ma che fosse realtà.

«Quando te ne sei accorta?»
Mi chiese poi in un sussurro.
Sorrisi.
«Quando tu mia hai visto con Danny e ho capito che avevi frainteso, l’ho percepito con certezza. Ma penso che questa cosa sia ormai dentro di me da tanto tempo. Come ti ho già detto un’altra volta, dalla prima volta che ti ho visto, anche se ero già impegnata, eri diventato un pallino fisso nella mia testa, e ti cercavo ovunque… Sono sempre stata affascinata da te»
Lui sorrise compiaciuto.
Prese uno dei miei boccoli e ci giocò un po’.
«Anche io credo che tu mi sia rimasta impressa da quel giorno.»
«Ma se nemmeno mi hai degnata di uno sguardo!»
«Questo è quello che pensi tu…» disse lui furbamente.
«Ma allora era veramente me che guardavi? E poi hai salutato Gi?»
Annuì.
«E io che pensavo di essermi sognata tutto»
Al ricordo della prima volta che lo vidi, mi venne da sorridere.
Era stata una visione celestiale.
Sembrava un dio sceso in terra. O meglio un angelo.
Il mio angelo.
«Sai io sapevo già di te, anche prima di vederti quella volta. Il pomeriggio dopo il primo giorno di scuola io andai con i ragazzi alle prove da Tom e c’era anche Gi. Lei ci parlò di te. Era tutta felice di aver finalmente conosciuto una ragazza che veniva dal paese di cui anche lei aveva delle origini. Ti dipinse come una bravissima ragazza, pronta a nuove amicizie, ed io mi incuriosì molto. E il pomeriggio che ci vedemmo in quell’aula, avrei voluto parlarti, ma dovevo scappare alle prove della band. E Dio solo sa come diventa Tom se facciamo tardi alle prove..»
Sorrisi.
I McFly per Tom erano una delle cose più importanti della sua vita.
Mi soffermai un attimo a capire quello che aveva detto Doug, quando mi venne in mente una cosa.
«Aspetta. Se tu hai detto che mi conoscevi già, allora la sera della festa tu sapevi chi ero.»
Dissi shockata.
Lui mi guardò con aria colpevole.
«In realtà dissi io a Giovanna di invitarti, ma di non dirti di chi era il compleanno.»
Io ero sempre più shockata.
«E quel giorno al mare hai avuto il coraggio di dirmi che ero venuta senza nemmeno essere stata invitata?»
Gli diedi un pizzicotto sulla spalla.
«Ahi» disse lui ridendo.
«Ma ti ricordi proprio ogni singolo momento?»
«Come non potrei?»
«Comunque, ero geloso di Danny, cerca di capire. Avevo già afferrato le sue intenzioni … A quanto pare molto prima di te.»
«Che ragazzo perspicace che sei»
«Modestamente» disse lui ridendo.

Lo guardai negli occhi, dopo di che sorridendo lo abbracciai e lui non esitò a fare altrettanto.
Mi sentivo al sicuro tra le sue braccia, mi faceva stare bene.
Sentivo che lui era la persona che avevo sempre desiderato.
Sicuramente in passato avevo amato Daniele. Avevamo passato assieme dei bei momenti che avrei sempre portato con me, ma con Doug era tutto completamente diverso.
In quel momento sentivo che il mio cuore era stracolmo di felicità e di amore per lui.
Ero felice, veramente.
E lo amavo tantissimo.
Non avevo affatto voglia di sciogliere quell’abbraccio.
La sua mano destra mi accarezzava la testa, mentre era appoggiata al suo petto.
Il mio angelo mi aveva portata dritta in paradiso.
Non avrei mai voluto abbandonare quel contatto, quando ad un tratto il finestrone della terrazza si aprì e io mi voltai, vedendo una Giovanna imbarazzata che disse:
«Ops… Scusatemi, non volevo interrompere»
Le sorrisi.
Lei era una delle persone più belle, insieme a Doug e agli altri tre, che avrei potuto conoscere in quel periodo.
Era una vera amica.
«Figurati Gi non interrompi nulla! Dicci tutto.»
Lei mi guardo sorridente e felice.
Sicuramente aveva capito che io e lui ci eravamo finalmente chiariti e che adesso eravamo una coppia.
«Ti cercavo per dirti di venire di là con noi perché tra poco scatta la mezzanotte.. Non sapevo fossi con lui!» disse abbassando la testa.
Io sorrisi a Doug guardandolo negli occhi e lui con occhiata complice mi lasciò da quel meraviglioso abbraccio.
Anche se la sensazione bellissima che provavo pochi secondi prima mi abbandonò, andai verso Giovanna, le sorrisi e poi l’abbracciai:
«Tranquilla! È veramente tutto a posto! Non potrebbe andare meglio di così. Grazie per tutto quello che hai fatto per me in questo periodo. Tu ci sei sempre stata e mi hai consolata nel momento del bisogno! Sei una vera amica»
Lei rimase felicemente sorpresa delle mie parole, tanto che ricambiò l’abbraccio e disse solamente:
«Le amiche servono a questo, no?»
Ci avviammo nella sala dagli altri ragazzi.

Gi raggiunse subito Tom, mentre io mi guardai in giro.
Erano tutti felici.
Presi un bicchiere pulito, rigorosamente di Winnie the Pooh e ne detti uno anche a Doug, poi mano nella mano ci avviammo fuori dalla porta principale e aspettammo lo scoccare della mezzanotte.
Alla fine del conto alla rovescia, un coro di urla si alzò e tutti iniziammo a brindare al nuovo anno, mentre tanti coloratissimi e meraviglioso fuochi d’artificio scoppiavano sopra le nostre feste.
Qualcuno lì vicino aveva pensato di fare le cose in grande, regalandoci un meraviglioso spettacolo.
Io e Doug facemmo il cin-cin con i nostri bicchieri e bevemmo, poi lui mi guardò dritto dritto negli occhi e mi disse:
«Ti amo Giuly
Sorrisi a quella affermazione.
«Ti amo anche io Doug, non immagini quanto.»
Mi baciò, mentre i fuochi coloravano il cielo di mille colori sopra le nostre teste.
Poco dopo mia madre mi mandò un messaggio di auguri.
Anche lei era al settimo cielo.
Ricambiai gli auguri e poi tornai a quel meraviglioso spettacolo.

Dopo che quella meraviglia terminò, tornammo in casa.
Era il momento per i ragazzi di fare la loro performance.
Io mi appoggiai al muro con accanto Gi.
Tutte e due eravamo agitatissime per loro.
Sapevamo quanto tenevano a fare bella figura con i loro amici, ma sapevo che non avrebbero deluso nessuno.
Infatti, quando iniziarono a suonare, inizialmente gli altri ragazzi rimasero shockati dalla loro bravura, poi piano piano si buttarono in mezzo alla stanza e iniziarono a ballare come matti.
Quando fu la volta del Surf Medley io e Gi ci buttammo “in pista” per scatenarci.
Fu meraviglioso e i ragazzi furono bravissimi.
Sicuramente avrebbero avuto una bella carriera concertistica davanti a loro.

La festa procedeva nel modo migliore: risate, musica, amicizia.
Non mancava nulla.
Mi guardai intorno e vidi Gi e Tom abbracciati, che si coccolavano come sempre. Mi facevano tantissima tenerezza. Si vedeva che erano nati per stare assieme.
Sorrisi e mentre mi voltai vidi Harry che stava parlando con una mia compagna di classe, Mary.
Non lo avevo mai visto in atteggiamenti amorosi, e non avrei mai pensato che lei avrebbe potuto avere una cotta per lui, ma era una bravissima ragazza, molto gentile, quindi non potei altro che esserne felice.
Poi vidi una cosa che mi shockò per un secondo.
Danny e Candy stavano animatamente parlando su un divano.
Sembravano divertirsi e avere molte cose in comune.
Chissà, forse quei due si sarebbero realmente messi insieme e sarebbero stati una coppia perfetta.
Doug alla fine ci azzeccava sempre.

Un momento dopo, proprio Doug mi arrivò da dietro, cingendomi in vita e facendomi voltare verso di lui.
Mi diede un piccolo bacio sulle labbra e poi mi porse un piattino con dei pasticcini.
Come sapeva che non avevo mangiato e che avevo una fame da lupi?
I misteri di Doug.
Adoravo troppo quel ragazzo.
Era perfetto e non lo avrei lasciato per niente al mondo.

Quella che all’inizio si era prospettata una delle feste più brutte della mia vita, si era tramutata in una delle sere più belle che avevo mai passato.
Da quando ero arrivata in quella città, tutto era diventato magico.
Avevo conosciuto un gruppo di amici fantastico, mia mamma si era tirata su dopo anni che soffriva, io avevo una nuova amica veramente speciale e soprattutto avevo trovato il ragazzo che mi faceva battere il cuore come nessun altro aveva fatto prima.
Non avrei potuto chiedere di meglio.
“Anno nuovo vita nuova” si diceva sempre in Italia.
Ma non era mai successo.
Invece qui era proprio vero.

Nell’ultimo periodo c’erano state moltissime novità, ma di una cosa ero certa. Quello era l’inizio di una
Nuova Vita.



- The End. –

 

Eccomi qua. Mi scuso tanto per il ritardo rispetto alle altre volte, ma sono stata a Pisa in questi giorni, quindi non potevo proprio postare.

Passo ai ringraziamenti.

 

RubyChubb: Spero che la fine ti sia piaciuta. Forse un po’ scontata, forse no. Però spero che almeno un po’ ti abbia fatta sorridere. E a breve metterò la shot ^-^ Grazie che mi hai seguita dall’inizio nella storia! Veramente! Ne sono stata felicissima!!!

 

Saracanfly: Devo ammettere che posto a quest’ora il capitolo perché tornata da Pisa ho trovato il tuo nuovo commento… e non posso fare altro che dire che sono stata veramente contenta! Mi fa piacere che la storia ti piaccia così tanto! C’è un continuo (che ha già 15 capitoli scritti), ma prima ho intenzione di mettere una piccola storia di un capitolo soltanto. Spero che mi seguirai ancora *-* Grazie tantissime davvero. Perché mi hai lasciato i tuoi commenti per farmi sapere che cosa ne pensavi. E spero di non averti delusa. Grazie.

 

Kiki91: Allora.. Dougie si è riscattato un po’? spero tanto di si e di non averti deluso! Se vorrai prossimamente posterò un piccola storia di un capitolo e poi dopo inizierò con il continuo di questa storia qui xDDD Grazie mille per ogni tuo commento!!!! *-*

 

Anna94_17: Adesso è tutto risolto xDD Spero che la fine ti sia piaciuta. Metterò un’altra storia di un capitolo e poi il continuo di questa. Spero mi seguirai *-* Grazie di tutto *-*

 

Keloryn: Hanno chiarito *-* Forse anche troppo in fretta xDDD Ma vabbeh. Spero che ti sia piaciuto e che mi seguirai, sempre se vorrai. Ci sono già alcuni capitoli del continuo pronti, ma prima vorrei fare un piccolo break con una shot molto dolce a mio avviso. (Forse anche troppo xDD ) Grazie mille per i tuoi commenti, sono sempre stati molto carini *_* Spero di non averti delusa!!! Ancora grazie.

 

 

Detto questo ringrazio tutti coloro che hanno anche solamente letto la mia storia, o che l’hanno messa tra i preferiti!! Mi fa molto molto piacere.

Spero che continuerete a seguirmi.

 

Giuly  

   
 
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