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Autore: floricienta    22/04/2014    2 recensioni
"Nezumi"
[...] Quel criminale era entrato nella sua vita prepotentemente come un uragano e se n'era andato senza neanche farsi sentire, come il venticello che compare nelle sere d'estate.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nezumi, Shion
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Ho provato a scrivere qualcosa di nuovo anche di genere... E' stato più difficile del solito, come sempre! u.u Non sono neanche totalmente soddisfatta, ma poco importa, qualcuno di voi potrebbe apprezzare questo flusso di coscienza!
Non ho altro da dire per adesso se non che dedico questa storia al mio Nezumi <3 questa storia è piena di sentimenti per te! xD 
Spero vi piaccia!


Salvami


Il vento stava sbattendo sulla finestra incessantemente. Sicuramente avrebbe piovuto da lì a poco.
Shion stava leggendo un libro sulle piante erbacee, seduto sul suo letto, con la schiena poggiata contro il muro.
Erano ormai passati più di tre anni da quando aveva aiutato un VC a scappare dalla polizia, l'aveva ospitato nella sua camera e aveva suturato la ferita da proiettile che gli era stata procurata alla spalla. A causa di questo aveva perso qualsiasi cosa, dalla casa nel quartiere privilegiato di No.6, Cronos, alla possibilità di ottenere un futuro studiando nelle scuole più prestigiose, perché reputato come persona priva di capacità di giudizio.
Ora si trovava nel quartiere malfamato di Lost Town in una piccola casa proprio sopra al panificio aperto da sua madre e si occupava della manutenzione dei robot pulitori del Parco Forestale. Una normale vita da cittadino di rango medio-basso.
“Nezumi...”
Quel nome gli sfuggiva dalle labbra ogni qual volta sentiva il frusciare del vento.
Un nome che non aveva ritenuto adatto per un ragazzo che a prima vista aveva scambiato per ragazza e che gli era sembrato così indifeso. Solamente dopo qualche minuto avrebbe capito invece quanto fosse azzeccato per qualcuno che riusciva a nascondersi nell'oscurità e a muoversi in silenzio come lui.
Un topo di un grigio splendente che si è arrampicato fino al secondo piano...
Quel criminale era entrato nella sua vita prepotentemente come un uragano e se n'era andato senza neanche farsi sentire, come il venticello che compare nelle sere d'estate.
Criminale... Un ragazzo di dodici anni può davvero essere un criminale?
No, certo che non poteva esserlo. Questa era la sua risposta ogni singola volta che ci pensava, scuotendo la testa per convincersene ancora di più.
Non aveva esitato due volte. Gli aveva offerto la mano gentilmente e Nezumi l'aveva afferrata al volo, cogliendo l'occasione per salvarsi.
Si era pentito del suo gesto?
Neanche una volta.
Si alzò dal letto, posando il libro che parlava di botanica sul materasso, e si avviò verso la finestra.
Poggiò la mano sul vetro e un rumore forte lo fece trasalire, così che spostò subito la mano. Non appena si accorse che era stato provocato dal vento la riposò sul vetro sospirando.
Voglio sapere, voglio conoscere la tua storia...
“Voglio rivederti.”
Non sapeva perché il pensiero di quel ragazzino lo perseguitasse. Avrebbe voluto che tornasse da lui e che lo portasse via. Avrebbe voluto sentire il calore di quella mano ancora una volta e prendersene cura.
Una foglia sbatté contro la finestra, per poi volare via e Shion la guardò divertito.
“Finché rimarrà chiusa, non potrà entrare nessuno...” così dicendo aprì la finestra e i suoi capelli castani furono scompigliati dalla ventata che gli arrivò addosso.
Altre foglioline, senza chiedere permesso, entrarono nella sua camera, posandosi stanche sul pavimento in legno e riposandosi del lungo viaggio dal loro ramo.
Chissà dove sei adesso... Se sei ancora vivo.
Scosse la testa al pensiero, non poteva credere che non lo fosse. Aveva anche rubato la cassetta di pronto soccorso dalla sua vecchia stanza, quindi in un modo o nell'altro sapeva che ce l'aveva fatta a sopravvivere. Si era spinto fino a casa sua in condizioni pessime e non era morto, questo significava che non sarebbe morto neanche dopo. L'aveva capito guardandolo per tutta la sera in volto.
Si sporse in fuori con la testa e guardò il cielo dalle sfumature grigie e nere che minacciava a gran voce l'incombere del temporale.
Totalmente diverso dai tuoi occhi...
Chiuse i propri e poté rivedere nella mente quelli argentati di Nezumi, così magnetici e splendidi. A primo impatto era sicuro di averci visto una punta di cattiveria, ma non appena aveva guardato meglio, aveva notato di quanto fossero buoni quegli occhi e pieni di solitudine.
“Non devi essere solo. Torna da me.” spalancò le braccia “Ti accoglierò a braccia aperte.”
Le sue parole erano impercettibili, coperte dal frastuono della natura e dagli squarci del cielo.
Non si vergognava neanche un po' del suo comportamento, nonostante fosse strano quel suo attaccamento verso una persona che aveva conosciuto solamente per una notte.
Eppure quella notte ho sentito il tuo calore propagarsi per tutto il mio corpo e una sensazione di pace come mai prima d'allora...
“Lascia che ti protegga ancora una volta.”
Improvvisamente fu come se nella casa davanti a lui qualcuno lo stesse osservando. Sbatté gli occhi più volte, cercando di mettere a fuoco, ma si rese conto che non c'era nessuno se non una finestra sbarrata con le imposte e un qualcosa che sfrusciava via velocemente, scomparendo dalla sua vista.
Scioccamente, sorrise malinconico perché il primo pensiero che l'aveva colto era che Nezumi fosse davvero tornato.
“In fondo perché dovresti far ritorno da me?” strinse le mani a pugno, tremando leggermente.
Perché ti ho salvato la vita...?
 

Voglio dire, quello che ti accade non è un mio problema, ma se tu finissi per essere fatto fuori per colpa mia, non mi starebbe bene. Mi sentirei come se avessi fatto qualcosa di terribile..
 

Quelle parole risuonarono nella sua mente.
Le aveva pronunciate Nezumi quando Shion aveva affermato che non riteneva perfetta la Città Santa. Forse era stata per quella preoccupazione nei suoi confronti che Shion non poteva far altro che rimanere ad aspettare il suo ritorno. Senza neanche rendersene conto, il moro gli aveva mostrato un po' d'affetto e di sincero ringraziamento verso il suo salvatore.
Ora era il momento che Nezumi salvasse la sua di vita.
“Ho bisogno che tu mi salvi...”
Riprese a parlare con un immaginario Nezumi, sporgendosi di più con la testa in fuori e le mani davanti a sé, come per accogliere qualcuno.
Non si rese neanche conto di qualche persona che camminava per la strada e che aveva alzato lo sguardo su di lui, per poi andarsene menefreghista.
“Non vorresti che io morissi per te, non è così?”
Sento che sta già succedendo... Perché? Io non riesco a capirlo...
Un lampo squarciò il cielo e i suoi occhi si posarono subito sul Moon Drop.
Sempre solare e sereno, celava dentro di sé ancora quella voglia di distruzione che si acuiva ogni qual volta vedeva la punta della cupola del Moon Drop che riusciva a scorgere anche da dove abitava in Lost Town.
Sentì la rabbia salirgli su per la colonna vertebrale e guardò quasi con disprezzo l'edificio.
Ad un tratto, una foglia gli finì dritta sul volto, oscurandogli la vista per pochi attimi, facendolo calmare al contatto con la sua umidità.
Fece un sospiro profondo e cancellò quell'ultimo pensiero.
“Portami via da questo incubo...”
La pioggia lo colpì in viso e aprì meglio i palmi delle mani per catturare altre goccioline, ma non sentì niente. Stranito, si carezzò una guancia completamente fradicia, così come l'altra e si rese conto di star piangendo.
Per chi sono queste lacrime?
“Per te Nezumi...”
Come posso soffrire così per qualcuno che non conosco?
La risposta non c'era. Anzi, la risposta era totalmente sconsiderata e sciocca.
Quella notte aveva provato così tante sensazioni nuove che voleva scoprirne di altre e poteva farlo solo restando vicino a qualcuno di completamente opposto a lui.
Nezumi sarebbe diventato il suo salvatore prima o poi, avrebbe ricambiato il favore. Ma per quanto ancora avrebbe dovuto aspettare?
Le spalle gli tremavano nervosamente tra i singulti. La mano tenuta davanti agli occhi per contenersi anche se senza successo e la bocca spalancata in ricerca d'aria.
Non era la prima volta che gli capitava, eppure ogni volta era sempre più strano. Piangere per qualcun altro, per qualcuno che ormai non vedeva più da almeno tre anni, qualcuno di cui conosceva solo il nome e il calore del corpo.
 

Le persone vive sono calde.

Era sfuggito dalla bocca di Nezumi prima di addormentarsi e Shion l'aveva tenuto tra le braccia per tutto il tempo, cullandolo fino a quando non si addormentò a sua volta.
Quella frase era in completa antitesi con il resto del discorso che avevano tenuto quella notte.
Devi aver sofferto molto per aver detto quelle cose con così tanta facilità... Sei molto più sveglio di me che sono stato ritenuto parte dell'élite e hai capito fin da subito che No.6 non è così utopistica come tutti credono.
Fissò ancora il cielo, sempre più oscuro.
Andiamocene da No.6...
“Insieme...” sussurrò tra le lacrime, cercando di asciugarle con la manica del maglione, ma altre prendevano il posto di quelle appena tolte.
Non sopporto più le persone, nessuno che pensa con la propria testa, nessuno che sa cosa sia la speranza.
Sentiva tornare quella rabbia di poco prima, ma il suo pianto lo riportò al sentimento di nostalgia e angoscia che gli dimorava nel cuore.
“Perché non riesco a smettere?” si strofinò il volto sulla manica con forza.
Ogni giorno che passava era sempre peggio. I suoi sentimenti nei confronti di Nezumi si rafforzavano, il suo cuore accelerava il battito e la voglia di rivederlo era sempre maggiore.
Persino sua madre si era accorta del comportamento strano del figlio, quasi sempre con la testa tra le nuvole a sospirare sconfortato. Se in un primo momento avesse pensato che la causa fosse il trasferimento da Cronos a Lost Town, ora non ne era più così sicura e questo la preoccupava non poco.
Anche lei aveva capito che si trattava di un certo Nezumi, ma non sapeva chi fosse, di sicuro non aveva sospettato di quel VC che aveva cambiato le loro vite in un istante.
Mi hai cambiato la vita... Non solamente per il mio rango sociale, ma hai cambiato totalmente il mio modo di pensare.
“Potrei odiarti per farmi sentire in questo modo...”
Le lacrime avevano appena deciso di smettere di scendere dopo aver bagnato il collo, il maglione e in parte anche il pavimento.
“Invece te ne sono grato...”
Qualcuno bussò alla sua porta e trasalì spezzando il filo di pensieri.
“La cena è pronta, Shion.” la voce di sua madre dall'altro lato, sprizzante e giovanile.
“Arrivo subito...” sussurrò, ma dato che Karan non riuscì a sentire la risposta, questa entrò in camera.
“Shion! Così ti verrà una polmonite!”
“Lo so...” rimase girato verso la finestra e le prime goccioline di pioggia iniziarono a cadere sul serio.
Karan non poté non notare la voce triste del figlio e sospirò abbassando il capo “Vieni prima che si raffreddi.”
Shion annuì e la donna uscì nuovamente dalla stanza, chiudendo la porta dietro di sé.
Il ragazzo strinse con forza il davanzale, fino a farsi diventare le nocche bianche.
L'assenza attenua le passioni mediocri e aumenta le grandi...
“Mh?”
E questo dove lo aveva letto? Era sicuro non si trattasse di qualcosa di medico o scientifico. Doveva averlo trovato in un libro scovato in biblioteca, magari era finito nella sezione sbagliata.
...Come il vento spegne le candele e ravviva l'incendio.
No, decisamente non era tratto da un libro scientifico. Non ricordava neanche di aver provato a leggere qualcosa di diverso, qualcosa di quasi proibito da No.6 perché inutile allo sviluppo della città.
“Questo significa che io continuerò ad aspettarti Nezumi, perché giorno per giorno non farò che provare il desiderio di rivederti e questo crescerà sempre di più fin quando non accadrà veramente.”
Un'ultima lacrima che era rimasta indietro rispetto alle sue compagne, uscì fuori, percorrendo lo stesso tragitto, soffermandosi sul mento per qualche istante per poi decidere di cadere nel vuoto.
“Lo so che succederà...”
Saresti potuto entrare in qualsiasi altra casa, eppure hai trovato la mia. Era destino che ci incontrassimo e il fato non si può fermare. Se ha deciso di agire è perché ha un piano ben preciso in mente.
“Tornerai da me. Il destino ha deciso di unire le nostre vite in un modo o nell'altro.” allungò la mano verso il cielo in segno di preghiera ancora una volta prima di chiudere la finestra e andare a cenare.
“Salvami.”

Sto venendo ad aiutarti.


Sentire ancora una volta quella voce, ormai cresciuta, gli aveva donato speranza mentre veniva scortato dalla polizia perché ritenuto un criminale pericoloso.
Nezumi era comparso finalmente e lo stava portando fuori dai guai. L'aveva liberato dalle manette, lo stava portando al sicuro in un luogo totalmente nuovo per lui. Il West Block.
I suoi occhi non erano cambiati, erano ancora magnetici come quattro anni prima, l'unica cosa che riusciva davvero a ricordarsi di lui oltre alla voce e alla sensazione di calore.
Lo sapevo che saresti tornato.
Il cuore di Shion esplodeva di felicità, anche se cercò di non darlo a vedere.
È stata una lunga attesa, ma è valsa la pena aspettarti perché dentro di me sta divampando un incendio.
Entrò in quella che sarebbe stata la loro nuova casa, un piccolo rifugio sotterraneo dove vi erano accumulati i libri più disparati.
Sei riuscito a salvarmi, Nezumi.
 

 

L'assenza attenua le passioni mediocri e aumenta le grandi,
come il vento spegne le candele e ravviva l'incendio.

Francois de La Rochefoucauld



Fine! :)
Lo so, è un po' confusa come storia, ma è un flusso di coscienza di Shion, cosa vi aspettavate!? Ahah! Ho provato a farmi spazio nei suoi pensieri prima che la storia vera e propria inizasse, al suo attaccemento verso Nezumi già prima di conoscerlo davvero... Indubbiamente lui provava già qualcosa in un modo o nell'altro e questo spiega il perché Karan l'abbia beccato a sospirare il suo nome a tavola, perché abbia rifiutato la cortese proposta di Safu per donarle il suo sperma (come chiedere le cose... Lei lo sa fare! *non è molto convinta*) e perché sia scappato subito non appena l'ha visto tra la folla alla stazione. Per non parlare del suo sorriso mentre viene portato via dalla polizia solo perché ha sentito la sua voce! Ma vabbè, non siamo qua a raccontare tutti gli aneddoti da dove si capisce l'amore di Shion verso Nezumi! xD Starei qua dei giorni...
Spero che vi sia piaciuta e lasciate un commentino per farmi sapere!
Ringrazio tutti quelli che leggeranno, commenteranno, metteranno tra i preferiti eccetera!
Flor :) 

  
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