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Autore: Jade Tisdale    22/04/2014    2 recensioni
Una terrestre che non è riuscita a sottrarsi al destino che il Dottor Gelo aveva previsto per lei.
Un androide che si è fatta assorbire da Cell e che da quel giorno ha iniziato a sognarlo.
Una moglie che non riesce a dimostrare il proprio affetto verso il marito.
Una madre che si chiede se sua figlia potrà avere una vita serena.
Un cyborg che sta cercando di progettare un futuro da umana.
Ma C18 che cos'è davvero?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: 18, Altri, Crilin, Marron | Coppie: 18/Crilin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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13. Amore materno.

 

 

Quella mattina, quando mi svegliai, la luce del sole era talmente forte che non riuscii nemmeno ad aprire gli occhi.
Mi voltai dalla parte di Crilin e allungai una mano. Mi stupii nel sentire che stavo abbracciando il vuoto.
Spalancai le palpebre di colpo -in quanto la finestra era alle mie spalle e quindi non c'era più nulla a darmi fastidio- e mi alzai dal letto.
Lo schock peggiore, fu quello di vedere che anche la stanza di Marron era vuota. 
Iniziando a preoccuparmi, non mi venne neanche in mente di provare a sentire le loro aure. Mi precipitai direttamente al piano inferiore, scendendo le scale di corsa.
Mi tranquillizzai solamente non appena vidi che mia figlia era seduta al tavolo della cucina a disegnare.
«Ciao mammina!» cinguettò la piccola, allungando le manine verso di me.
Le scoccai un bacio sulla guancia e le feci un mezzo sorriso, per poi tornare subito seria.
«Ciao anche a te Marron. Tuo padre dov'è?»
«E' andato a pescare col signor Goku!» esclamò la piccola.
Inarcai un sopracciglio. Com'era possibile? Di solito Crilin mi lasciava dei bigliettini.
«E tu che ci fai qui tutta sola? E come hai fatto a salire sulla sedia?» puntualizzai, visto che per avere cinque anni Marron era davvero bassa.
«Mi ha aiutata nonno Muten. E' stato lui a dirmi che papà non era in casa e mi ha detto di restare qui ad aspettare te.» 
Iniziai ad irritarmi.
«Da quant'è che sei qui da sola?» chiesi, cercando di mantenere un tono di voce pacato.
«Uhm...» La piccola sembrò pensarci su con molta serietà. «La lancetta piccola dell'orologio era sul numero otto.»
Due ore. Muten aveva lasciato mia figlia da sola in cucina per due ore. E mio marito se n'era andato chissà quando senza dire niente.
«Almeno hai fatto colazione?»
Fece cenno di no con la testa.
Sospirai.
«Torno subito. Devo dire una cosa importante al nonno e poi ti preparo la colazione.»
Mi diressi verso la camera del vecchio con molta rapidità. Non appena aprii la porta lo trovai, ovviamente, intento a guardare un programma di ginnastica femminile. Mi notò quasi subito e sobbalzò dallo spavento. Di sicuro avevo uno sguardo più che omicida.
«Come hai potuto lasciare mia figlia da sola per due lunghe ore?» Le mie parole parvero quasi un sussurro, ma a giudicare dalla faccia di Muten, mi aveva capita benissimo.
«C-C18... M-mi d-dispiace ma... E-ecco, i-io...»
«Zitto. Ne ho abbastanza di te! E' già tanto che non ti faccio fuori all'istante!»
Deglutì.
«C18, d-davvero... L-lasciami s-spiegare...»
«E che cosa mi dovresti spiegare, eh?» chiesi ironicamente, mettendomi in posizione d'attacco e serrando i pugni. «Hai lasciato una bambina di soli cinque anni in una stanza, senza farle fare nemmeno colazione. Cosa mi dovresti spiegare?»
Ormai ero pronta per sferrare un pugno nel suo stomaco, ma la voce di Marron mi bloccò.
«Mammina.» esordì la piccola entrando nella stanza. «C'è il telefono che squilla.»
Sbuffai e mi diressi nel salotto mano nella mano con la bambina.
«Pronto?» dissi con voce impassiva, una volta alzata la cornetta.
«C18, sono Chichi. Per caso hai notizie di Crilin?»
«Non dovrebbe essere con Goku a pescare?»
«Beh, sì, infatti. Però, avevano detto che sarebbero tornati dopo un'ora e invece sono via già da tre. Ho mandato Goten e Trunks a cercarli, ma sono via da tanto anche loro.» Sentii la donna sospirare. «Gohan è a casa di Videl e io non so volare. Il fiume è troppo lontano, a piedi ci impiegherei più di mezz'ora... Non è che potresti fare un salto e andarli a cercare?»
«Per me possono anche restare dove sono.» dissi con noncuranza.
«C18, ti sto implorando. Non è mai capitato che restassero fuori per così tanto tempo... Ti prego!»

 

Atterrai di fronte a casa Son con Marron tra le braccia alle undici passate. Dopo ciò che era successo quella mattina, onestamente, non mi fidavo a lasciarla in custodia a Muten.
«Sei arrivata ancora prima di quanto pensavo!» esclamò la mora. «Baderò io a Marron, tu intanto scendi giù al fiume: si trova ad alcuni chilometri a ovest partendo da qui.»
Annuii e mi alzai in volo. Alla fine avevo deciso di accettare la richiesta di Chichi solo ed esclusivamente per uno scopo personale: dovevo fare una ramanzina a Crilin. Innanzitutto se n'era andato senza avvisarmi. E poi, sapeva benissimo che mi dava fastidio lasciare Marron nelle mani di Muten.
Certo, io ero in casa, ma avrei preferito essere svegliata.
In preda ai miei pensieri, nemmeno mi resi conto di aver raggiunto il fiume in meno di dieci minuti.
Scesi a terra e scorsi tra i cespugli le tute da combattimento di Goten e Trunks. Le presi in mano e decisi di proseguire a piedi. Dopo non molto, trovai anche quelle di Goku e Crilin.
Ma cosa diamine sta succedendo? 
Pochi metri più in là, finalmente, scorsi i quattro che si schizzavano addosso l'acqua del fiume. Sicuramente si erano messi a nuotare e avevano perso del tempo prezioso. 
Non appena uscirono dall'acqua però, avvampai.
«C18? E tu che cosa ci fai qui?» chiesero Goku e Crilin all'unisono.
Gli lanciai le tute.
«E' meglio se vi coprite!» esclamai arrossendo lievemente.
Entrambi fecero una risata.
Spostai lo sguardo sui piccoli sayan che erano ancora in acqua.
«Marron non è venuta con te?» chiese il piccolo Goten.
Annuii.
«E' con tua madre.» risposi.
«C18, perché non fai un bagno con noi?» continuò il figlio di Vegeta.
«Sì! E' una bellissima idea! Tanto anche se non hai il costume non importa, tanto neanche noi ce l'abbiamo!» riprese a dire l'altro.
«Tranquilla, noi mica ci vergognamo, sai?» esclamò Trunks, con un sorriso beffardo.
Sentii le guance infuocarsi sempre di più. 
«Trunks, Goten, vi conviene uscire e vestirvi prima che vi tagli in due col kienzan come ho fatto al torneo. Sono stata chiara?»
I due bambini scattarono fuori e nel giro di pochi secondi avevano già la tuta da combattimento addosso.
Mi avvicinai a loro e guardai mio marito con lo stesso sguardo che avevo avuto quella mattina con Muten. Omicida. E Crilin sapeva benissimo il motivo per cui ero arrabbiata.
«C-Cara... Mi d-dispiace di n-non averti a-avvisata...» Deglutì.
«Ti dispiace? Ma davvero? Ti rendi conto che non sapevo dov'eri? E che nostra figlia è rimasta da sola in cucina per due ore senza fare colazione?»
«Non si lasciano i bambini a stomaco vuoto! Avresti dovuto darle da mangiare prima di venire a pescare.» intervenne Goku.
«Ma Marron non era ancora sveglia! E siccome volevo evitare di svegliarti, il maestro mi aveva promesso che l'avrebbe guardata lui!» continuò il terrestre.
«Quante volte ti ho detto che non voglio che lui controlli nostra figlia?»
Sospirò.
«Troppe.» ammise.
Mi voltai e mi preparai a volare.
«Aspetta C18!» mi chiamò l'allegra voce di Goku. «Sai, abbiamo trovato molti pesci oggi. Perché non vi fermate a mangiare da noi?»

 

L'idea di rimanere a mangiare a casa Son non mi allettava neanche un po', ma sapevo che a Marron e Crilin faceva piacere.
Non parlai con mio marito durante tutto il pasto. Quando mi faceva arrabbiare, riuscivo a tenergli il muso per giorni, anche se non ero poi così arrabbiata.
Lo facevo più che altro come punizione. Il silenzio da parte mia lo spaventava molto.
Poco dopo aver finito il pranzo, i bambini insistettero per uscire all'aria aperta ed io, ovviamente, andai con loro.
Erano rare le volte che lasciavo Marron in luogo o in una stanza da sola, specie se era con Goten e Trunks. Avevo paura che potesse farsi del male in qualche modo, per questo quella mattina mi ero irritata con Muten.
E pensare che fino a qualche anno fa non me ne fregava niente di bambini. Ora invece mi preoccupo per mia figlia in ogni momento...
«Ehi Goten! Che ne dici di tornare giù al fiume a fare un bel bagno?» esclamò il bambino dai capelli viola.
«Uhm, se devo essere onesto non ne ho tanta voglia. Che ne dici di giocare con la palla?» continuò l'altro.
«Non ti ricordi? L'hai rotta la settimana scorsa con un'onda energetica!» 
«Ah sì! Hai proprio ragione! Ma allora che si fa?»
In quell'istante uscirono anche Goku, Chichi e Crilin.
Marron alzò lo sguardo verso l'alto e si mise ad osservare prima gli alberi, poi le ghiande che gli scoiattoli facevano cadere.
«Che ne dite di fare un gara volando?» disse con la sua vocina.
«In che senso?» chiese il sayan più piccolo.
«Qualcuno lancia le ghiande in aria e facciamo a gara a chi riesce a prenderle prima.» spiegò.
«E tu come fai?» chiese Trunks. «Non sai volare!»
La piccola fece un'espressione infelice, ma poi i suoi occhi si illuminarono.
«Papà!» esclamò guardandolo con aria felice. «Papà ti prego! Mi insegni a volare?»
Crilin strabuzzò gli occhi.
«Marron, non credo sia il caso...»
«Ma dai papà! Trunks e Goten sono...»
«Ho detto di no.»
Il tono rigido di Crilin lasciò stupita anche me.
«Bene, allora è deciso. Goku, vieni tu a lanciare le ghiande?» chiese ancora il piccolo Brief.
«Arrivo subito!» rispose il sayan, correndo verso di loro.
Marron corse verso di me con le lacrime agli occhi. La accolsi tra le mie braccia e tentai di calmarla.
«Mammina...» riuscì a dire tra un singhiozzo e l'altro. «Io voglio... Imparare... Io voglio... Essere come voi...»
La strinsi a me ancora più forte, baciandole la testolina bionda. 

 

Ritornammo alla Kame House la sera tardi. Crilin si fece una doccia ed andò subito a dormire. Io invece, dopo aver messo a letto Marron, sprecai una mezz'ora per farmi un bagno caldo. Quando entrai in camera, il terrestre era ancora sveglio.
«Sei ancora arrabbiata con me per stamattina?» chiese abbracciandomi da dietro.
Mi allontanai da lui e mi voltai nella sua direzione.
«A dire il vero mi era passata, ma dopo quello che hai fatto oggi, non so se ti meriti il mio perdono.»
Crilin mi guardò con aria interrogativa.
«Ti riferisci a quando Marron mi ha chiesto di insegnarle a volare?»
«Esattamente.» risposi.
«C18, sai come la penso al riguardo...»
«Lo so benissimo. Ed io sono in totale disaccordo con te.»
Sospirò.
«Perché desideri così tanto allenarla?»
Deglutii prima di rispondere.
«Perché io ho paura per lei, Crilin. E' una paura nata durante la gravidanza che mi sono portata avanti negli anni.» Feci una pausa. «Quando c'era Majin Bu, noi non siamo riusciti a proteggerla ed ora lei ha degli incubi continui come me. Io voglio essere sicura che, per qualsiasi evenienza, lei sia in grado di difendersi da sola.»
Crilin rimase serio.
«Mi avevi detto che al momento opportuno l'avremmo allenata. Te la ricordi quella promessa?»
«Sì.» disse secco. 
Ci guardammo negli occhi a lungo. Sapeva benissimo che, prima o poi, anche se lui non approvava, io l'avrei allenata. Eppure, continuava a cercare di convincermi a fare il contrario. 
«Va bene.» disse ad un tratto.
«Dici sul serio?» chiesi, incredula.
«Sì, dico sul serio.» rispose, con un sorriso. «Se questo ti rende felice, beh... Perché mai dovrei continuare a contraddirti?»
Inarcai un sopracciglio, ma feci un mezzo sorriso.
«Perché, tu credi sul serio che ti avrei dato ascolto?»
Crilin scoppiò a ridere.
«A dire il vero no!»
Gli scoccai un bacio a fior di labbra.
«Ti voglio bene, C18.»
Arrossii lievemente.
«Ti voglio bene anch'io.»
In quel momento, la figura di Marron si fece nitida vicino alla porta.
«Non riesco a dormire. Posso stare qui con voi?» chiese la piccola.
«Certo amore. Avanti, vieni qui!» la invitò Crilin, facendo un po' di spazio nel mezzo.
La piccola non se lo fece ripetere due volte e si infilò nel lettone.
«Indovina un po' tesoro? Domani papà ti insegnerà a volare!» 
«Evviva!» esclamò con un grande sorriso. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Yatta! Sono riuscita ad aggiornare prima del previsto! Beh, meglio così, no? ^^ 
Allora, innanzitutto spero che stiate passando delle belle vacanze. Poi, passando alla storia... Beh, diciamo che questa seconda parte dovrebbe concentrarsi un po' di più su C18 e Marron e un po' meno su lei e Crilin (di certo lui non lo tolgo dalla storia, avrà comunque un ruolo rilevante, ma ci tenevo di più a sottolineare il mutamento nel carattere della bionda cyborg, altrimenti se dico bionda potreste confondere con Marron xD)
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto :) 

   
 
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