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Autore: Despicable Meggs    22/04/2014    10 recensioni
Abbiamo in nostri agenti preferiti dell'NCIS, abbiamo Tony e Ziva che litigano, McGee che gioca al computer, Abby pazza come al solito, Gibbs che cerca di mantenere un po' di decoro. Il direttore che comanda e Ducky e Palmer che parlano con i cadaveri.
Ma quale sarà la storia? A deciderlo sarete voi! Entrate e leggete nelle note dell'autrice cosa succederà in questa FF!
Piccolo esperimento che volevo fare da tempo, spero vi piaccia! :D
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs, Timothy McGee, Un po' tutti, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 11

"Da qui non esce nessuno. Ora torniamo su. Sveglia il tuo collega" le disse.

Ziva avrebbe voluto reagire, voltarsi e picchiarlo. Ma sapeva di essere in una posizione scomoda. Le bastava una piccola mossa e quell'uomo avrebbe sparato uccidendola all'istante.
Decise di assecondare la sua richiesta e rimandare ad un secondo momento l'attacco.

Prese la torcia e la puntò sul volto di Tony. Per prima cosa voleva accertarsi delle sue condizioni poi lo avrebbe svegliato.

"Muoviti!" gridò l'uomo dandole una spinta.
"Hey! Lasciami vedere come sta, lo hai fatto svenire" disse Ziva.

"Tony... Tony, svegliati forza" aggiunse Ziva cercando di svegliarlo.

Lui si mosse leggermente ma senza aprire gli occhi, così Ziva gli diede un paio di schiaffetti sulla guancia.

"Ziva" disse lui cercando di mettere a fuoco la sua faccia. Ma faticava a tenere gli occhi aperti, la luce che Ziva gli puntava negli occhi gli dava fastidio.
"La luce..." aggiunse.

Ziva spostò la torcia pur lasciando che la luce le permettesse di vederlo.

"Bentornato" gli disse.
"Che è successo?" domandò confuso.
"Ti hanno colpito alla testa e hai perso i sensi" gli rispose.
"Come va?" aggiunse.
"Fa un po' male, ma credo sia solo un bernoccolo. Chi è stato?" disse lui.

Ziva non disse nulla, l'unica cosa che fece fu prendere la torcia e puntarla alle sue spalle facendo vedere a Tony l'uomo che la teneva sotto tiro.

"Lasciala stare" disse Tony scattando e cercando di mettersi seduto. Strinse gli occhi dopo aver sentito un dolore improvviso alla testa.

Ziva gli appoggiò una mano sul petto e lo fece sdraiare di nuovo.

"Con calma, Tony... Fai un bel respiro, ora ti aiuto ad alzarti" gli disse.

Lentamente lo fece mettere in piedi cercando di capire come stesse.

"Ora andiamo di sopra. E tu non fare scherzi se non vuoi che ti faccia un buco in testa" disse l'uomo rivolgendosi a Ziva.

Iniziarono a salire le scale, Tony andava a rilento e ad un certo punto si fermò.

"Continua a camminare. Muoviti!" gridò l'uomo.
"Hey, che succede?" gli chiese Ziva.
"Mi gira la testa" rispose Tony.
"Non mi interessa, continua a salire le scale" ordinò l'uomo.
"Vieni, appoggiati a me" disse Ziva passandogli una mano dietro le spalle e guardando con occhi assassini quell'uomo.
"Grazie, occhioni belli" disse lui sottovoce sorridendo.

Ripresero a salire le scale. Tony stava appoggiato a Ziva, cercando di non inciampare mentre camminava, Ziva sorreggeva Tony pensando ad un modo per farla pagare a quell'uomo.

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Nel frattempo tutti gli altri aspettavano alle scrivanie il ritorno di Tony e Ziva. Senior, curioso di scoprire il tipo di relazione tra suo figlio e Ziva, stava per fare una battuta maliziosa sul fatto che stavano impiegando più tempo del previsto nello scantinato quando tutti udirono la polizia che al megafono intimava ad Aasim di uscire di lì.

Si guardarono tutti preoccupati, capendo che quello non era un semplice blackout. Gibbs e McGee presero in mano la situazione.

"Direttore, resta a controllare la situazione qui. Noi torniamo alla sala interrogatori per vedere se va tutto bene" disse Gibbs.

Si aspettava di trovare Aasim ancora dentro la sala interrogatori con le due guardie a controllarlo.
Tuttavia non fecero in tempo a lasciare la zona scrivanie che Aasim e il suo complice fecero la loro comparsa.

"Qui nessuno va da nessuna parte" esclamò Aasim.
"Frankie? Perché lo stai aiutando?" chiese Gibbs confuso. Conosceva Frankie da molto tempo, erano anni che faceva la guardia per l'NCIS.
"Lui paga meglio dell'NCIS" disse com un ghigno.
"E Jason dov'è?" domandò McGee.
"Ops, lo abbiamo dovuto uccidere" disse Aasim ridacchiando.

"Sei un bastardo. Aveva famiglia" esclamò Abby.
"To consiglio di tacere. Consiglio a tutti di stare in silenzio, se non volete raggiungere Jason" rispose Aasim.
"Ora aspettiamo che arrivi Hamid, in silenzio" aggiunse.
"Chi é Hamid?" chiese Vance all'improvviso.
"Non avevo detto che non dovete parlare? Lei chi è?" rispose Aasim alterato.
"Leon Vance, il direttore dell'NCIS. Ora mi risponda" disse lui sicuro di sé.
"Hamid è l'altro complice che ha staccato la corrente. Sta arrivando su con altri due vostri agenti. Ora tutti seduti contro le scrivanie in silenzio!" rispose Aasim gridando mentre pronunciava l'ultima parte della frase.

Hamid gli aveva comunicato al walkie talkie che stava risalendo con Tony e Ziva ed era per quello che avevano deciso di presentarsi nell'ufficio davanti a tutti. Ormai il loro piano era rovinato.

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La polizia aveva circondato l'edificio grazie alle informazioni che Eli gli aveva dato. Tuttavia non lo avevano ascoltato e invece che fare irruzione dentro l'edificio avevano deciso di adottare la tecnica standar e negoziare.

"Non capite nulla!" esclamò Eli.
"In questo modo non otterrete niente. Lui non è uno che cede" aggiunse.
"E lei ne è certo... Perché?" domandò il capo della squadra con aria di superiorità.
"Perché si da il caso che io sia il direttore del Mossad e stia seguendo questo uomo da anni" spiegò Eli.
"Beh è tempo che si faccia da parte e lasci lavorare noi" gli consigliò il capo della polizia.

Eli stava per esplodere e picchiarlo in stile Mossad. Ma poi si rese conto che farsi arrestare non sarebbe servito a nulla. Anzi, se voleva aiutare sua figlia e gli altri doveva fare da solo.

"Fate come volete. Ma in questo modo moriranno tutti" disse Eli voltandosi e allontanandosi.
Finse di andare via, ma in realtà il suo piano era tutt'altro.

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Hamid arrivò alle scrivanie con Tony e Ziva trovando la situazione sotto controllo. Tutti gli ostaggi erano ben allineati per terra e Aasim e Frankie li tenevano sotto tiro.

"Vedo che voi non siete messi meglio di noi" affermò Tony prendendo coscienza della situazione.
"La regola è che qui si fa silenzio. Seduti con gli altri, noi dobbiamo consultarci e decidere che fare" spiegò Aasim.
"Ma Tony ha bisogno di ghiaccio, per la testa" disse Ziva aiutandolo a sedersi.

Lo mise seduto di fianco a Gibbs, il quale controllò subito la ferita sulla testa di Tony. Per fortuna era solo un bernoccolo, niente di grave. Gli avrebbe causato solo un bel mal di testa.

Hamid la strattonò per un braccio facendola rialzare. Le puntò la torcia in faccia e le disse "Ragazzina, per oggi hai già...".

Ma Aasim lo fermò quando si accorse di conoscerla. O meglio di sapere chi fosse.

"Ma tu sei la figlia di Eli David" disse.
"Si. E quindi?" rispose Ziva sulla difensiva.
"Ecco che si spiega perché è così scontrosa e combattiva. Tale padre tale figlia" disse Hamid.
"Falla fuori" ordinò Aasim.
"Prendiamo due piccioni con una fava. Uccidiamo sia il padre sia la figlia" aggiunse.

Hamid era pronto ad eseguire l'ordine, soddisfatto di poterla uccidere. Alzò la pistola che teneva in mano, ma Ziva fu più veloce.
Gli strappò di mano la pistola e gli diede una spinta facendolo cadere. A quel punto Hamid prese la seconda pistola che nascondeva sotto la maglia per spararle.
Ziva non ci pensò un attimo e gli sparò due clip al petto, uccidendolo all'istante.

Si era svolto tutto talmente in fretta che nessuno aveva avuto il tempo di reagire. Nemmeno Aasim e Frankie. Erano rimasti tutti pietrificati dalla freddezza e dalla velocità di Ziva.

Tony tirò un sospiro di sollievo nel vedere che la sua Ninja ancora una volta era riuscita a prendere in mano la situazione.
Senior era il più sorpreso di tutti. Sapeva che Ziva era davvero brava nel suo lavoro, ma non immaginava fino a quel punto.
Ora capiva perché tra lei e suo figlio c'era quella attrazione. Chi non poteva innamorarsi di una donna così?

Giusto il tempo per Frankie di realizzare quello che Ziva aveva fatto che le si scagliò addosso.
Iniziarono a picchiarsi, Ziva perse la pistola cadendo e nel buio non riuscì a ritrovarla. Frankie iniziò a darle calci nello stomaco, colpendo anche qualche costola. Dopo un paio di calci a Ziva mancò l'aria per il dolore.

Gibbs non ci pensò due volte e si alzò andando verso Frankie e facendolo allontanare da Ziva.
Era pronto ad iniziare la lotta quando Aasim richiamò l'attenzione di tutti.

"Fermi tutti quanti, se non volete che la uccida" disse.

Aveva preso Lauren, proprio come la notte quando lo avevano catturato. A quel punto si fermarono tutti e si voltarono verso Aasim.

"Ok, ok. Lasciala andare" disse Gibbs.
"Sedetevi tutti di nuovo. Ora!" gridò.

Frankie spinse Gibbs contro la scrivania, mentre Tony aiutava Ziva che era ancora sdraiata per terra.
La fece sedere tra lui e suo padre.
Le sanguinava il naso e continuava a stringere le braccia attorno allo stomaco. Evidentemente i colpi che aveva ricevuto le facevano ancora male.

Senior prese il fazzoletto che aveva in tasca e le tolse il sangue che le colava dal naso. Tony era preoccupato invece per i calci che le aveva dato Frankie. Vedendola stringere gli occhi per il dolore le mise una mano sullo stomaco e glielo massaggiò nella speranza di aiutarla.

"Meglio così, tesoro?" le chiese dicendo la parola 'tesoro' sottovoce in modo non farsi sentire da nessuno.

Ma senior lo sentì e vide con che premura si prendeva cura di Ziva. E quella fu la conferma dei suoi sospetto. Tuttavia quello non né il luogo né il momento adatto per fare domande.

"Non è la prima volta che mi succede, tra dieci minuti starò bene" disse lei tossendo. Finalmente stava ricominciando a respirare.
"Però respira con calma, Ziva" le suggerì Senior.

Passarono dieci minuti durante i quali Aasim e Frankie confabularono mentre tenevano Lauren come ostaggio.

"Si può sapere cosa volete da noi?" sbottò Gibbs ad un certo punto.
"Beh prima volevano solo Lauren. Visto che non pagava ci saremmo accontentati di ucciderla. Ma dopo quello che è successo con Hamid vogliamo anche Eli David, quell'uomo mi causa problemi da anni. Quindi dovete trovare il modo di farlo venire qui" rispose Aasim.

"Spiegami, genio. Avete tolto la corrente a tutto il palazzo. Come facciamo a contattare l'esterno?" chiese Tony sarcastico.

Aasim stava per rispondere a Tony quando una voce a lui conosciuta lo interruppe.

"Cercavi me?" chiese Eli.




... What will happen next?









Note dell'autrice:

Chiedo umilmente perdono per il ritardo nel pubblicare questo capitolo. Ma il maltempo mi ha fatto saltare la connessione a internet... -.-
Quindi ho dovuto posticipare ad oggi XD

Bene allora siamo nel mezzo dell'azione. Ora li hanno presi tutti in ostaggio e anche Eli è entrato! XD
Vi è piaciuta la parte in cui Ziva uccide il tipo!!? A me si LOL mi piace quando Ziva fa la Ninja! Ahahah XD

Ora passiamo alle domande:

Eli è entrato e ovviamente verrà fuori che lui era lì per un motivo che va oltre Ziva (un motivo nobile ovvio così Ziva lo odierà un po' meno alla fine)... Questo vuol dire solo una cosa: LITE TIVA! Tutti d'accordo per averla nel prossimo capitolo? Come la volete? Davanti a tutti? Loro due da soli? Volete una lite bella forte, di quelle da stare arrabbiati per un po' oppure qualcosa che gli permette di chiarire subito? Ditemi voi i dettagli che gradite! XD farò il possibile!

Abbiamo Aasim che tiene Lauren come ostaggio... Le succederà qualcosa? Aasim la ferisce?
Poi abbiamo anche Eli che è già dentro... Cosa combinerà? Come cercherà di aiutare gli ostaggi?

Volete che Aasim liberi qualcuno? O che magari prenda Lauren o Eli e si sposti da un altra parte lasciando Frankie a sorvegliare gli altri?

Avete voglia di qualche colpo di scena particolare?

Chiedete un po' tutto quello che volete! Siamo ad un punto della storia in cui si può fare di tutto! :)

Grazie a tutti! A prestoooopp :)
Baci, Meggie. 
  
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